Un mondo migliore parte anche dall’uso delle parole: un progetto del Liceo Cavour

Un partecipatissimo concerto ha inaugurato il Progetto Piuma

Come affrontare temi quali l’identità di genere, i diritti, la pluralità e la tolleranza, quando sullo sfondo aleggia il ricordo di una tragedia, di una giovane vita spezzata? Le ragazze i ragazzi del Liceo Cavour, con la direzione scolastica e i loro insegnanti, hanno dato una risposta profonda, che richiama tutti loro – e tutti noi – a una riflessione collettiva, così come alla propria responsabilità individuale. Se come spesso si dice, le parole sono pietre, occorre usarle con appropriatezza, con precisione improntata al rispetto, per far sì che diventino piume.

Il pubblico in sala

E proprio “Progetto Piuma” è stato chiamato il ciclo di iniziative che ha preso il via ieri, con un concerto presso l’Aula Merlo del liceo classico di corso Tassoni. Allievi e allieve dei corsi a indirizzo musicale hanno eseguito brani di Mendelssohn, Ennio Moricone, Tchaikovsky, Ezio Bosso e altri autori. Nell’aula magna stracolma, il ricordo di Murphy, ventenne che si tolse la vita dopo un lungo percorso di sofferenze legate alla definizione della sua identità di genere. Perché se a scuola e in famiglia l’ambiente era inclusivo, solidale e accogliente, fuori da questi ambiti il mondo lo era certamente di meno. Il Progetto Piuma vuole rappresentare, un tentativo di sensibilizzare ragazzi e adulti alle tematiche di identificazione sessuale e di linguaggio. Anche in memoria di Murphy, “una persona nata nel corpo sbagliato che aveva intrapreso un percorso di transizione per diventare a tutti gli effetti un ragazzo”, come lo hanno ricordato i suoi compagni e compagne, sottolineandone la sensibilità rara, con una forte passione per la musica, per la natura e per le tematiche ambientali.

E saranno proprio le passioni di Murphy, condivise da tanti ragazzi e ragazze della sua età, a fare da filo conduttore ai quattro appuntamenti del Progetto Piuma. Dopo il concerto di ieri sera, il 27 marzo si svolgerà “Parole in punta di piedi”, un momento di educazione al linguaggio di genere aperto a studenti, docenti e famiglie co Mara Floris, dell’Università San Raffaele di Milano e Manuela Manera, autrice del volume “La lingua che cambia”. Il 15 aprile si terrà un laboratorio di sensibilizzazione e ascolto attivo senza giudizio con la partecipazione di vari esperti, “Risonanze”. Infine, il 17 maggio l’appuntamento conclusivo “Dialogo con la terra”, una passeggiata collettiva nel non lontano Parco della Pellerina.

L’intervento della presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo

La presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, portando il saluto dell’istituzione al numeroso pubblico presente, ha espresso l’apprezzamento nei confronti del Progetto Piuma sottolineato l’impegno della Città di Torino sul terreno dei diritti, ivi compreso nel formare i propri dipendenti ad un corretto linguaggio di genere, in una logica di inclusione. Occorre riportare le persone al centro, contrastare l’isolamento che porta alla perdita della speranza, ha aggiunto la presidente, invertendo la narrazione e costruendo una società che sia davvero migliore per le cittadine e i cittadini di domani.

(Claudio Raffaelli)