Il Piemonte che va in bici

E’ sotto gli occhi tutti l’aumento di chi ricorre alla bicicletta quale mezzo di trasporto anche e soprattutto per il trasferimento casa lavoro. Il fenomeno è osservabile certamente nelle grandi città, come Torino ma anche nel resto della nostra Regione il trend sta cambiando. L’obiettivo, dichiarato dalla Regione Piemonte, è far sì che entro il 2050, il 17% dei trasferimenti avvenga sulle due ruote. Questo grazie ad un piano regionale che è stato illustrato, nelle sue grandi linee, dall’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Marco Gabusi, questa mattina nel corso della riunione congiunta delle commissioni Ambiente e Trasporti, riuniti sotto la presidenza di Claudio Cerrato.

Un piano che si fonda certamente sulle reti infrastrutturali, sulla cultura, formazione, linee guida con adeguate agli standard europei, comunicazione e governance, con il coinvolgimento di tutti i portatori di interessi, in ogni territorio, a partire dagli enti locali.

Il piano distingue tra percorsi turistici (28 sono quelli individuati) mentre sono quattro le aree individuate per la mobilità quotidiana (tra queste Torino) con piste “superciclabili” per le zone di pendolarismo, con elevati standard di sicurezza, comfort e rapidità.

Tra i percorsi di carattere turistico, particolare attenzione sarà dedicata all’Eurovelo, la ciclabile europea che nel tratto italiano corrisponde alla Ven-to (Venezia Torino), soprattutto nel tratto Chivasso – Valenza Po, e alla Corona di delizie, che collega le residenze reali da Stupinigi a Venaria.

A Torino, dove coloro che utilizzano sistematicamente la bici sono circa il 4%, progetti dedicati ai pendolari riguardano in particolare l’asse di corso Francia, con la linea Torino Rivoli Avigliana, la linea Torino Settimo Brandizzo Chivasso, la linea Torino Beinasco Orbassano.

Per le linee locali, sono stati annunciati, dai tecnici comunali, interventi sull’asse di strada San Mauro.

Federico D’Agostino

Il piano sulla mobilità ciclabile della Regione Piemonte