Prima seduta del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze

Tutto nasce la primavera scorsa, quando il consigliere Vincenzo Camarda presenta una mozione in commissione Cultura, successivamente approvata in Sala Rossa, per chiedere l’istituzione del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze (CCR) della Città di Torino. Il consigliere del Partito Democratico lancia la proposta prendendo spunto dall’esperienza del comune alsaziano di Schiltigheim che, nel 1979, realizza una struttura simile per la partecipazione politica dei più giovani. E così ieri, in Sala Carpanini, una trentina di alunne e alunni in rappresentanza di dieci #scuole elementari della città, si sono ritrovati per la prima riunione del nuovo CCR, approvare il regolamento, presentare le candidature a sindaco e presidente dell’Assemblea, oltre a suddividersi nelle varie commissioni tematiche. Il regolamento approvato ieri sera contiene, fra la varie voci, anche le finalità che il CCR deve perseguire. Si va dalla possibilità di imparare a conoscere i meccanismi di funzionamento dell’istituzione pubblica e degli organi politici locali alla facoltà di rappresentare le proprie istanze in prima persona, facendo una prima importante esperienza di democrazia e partecipazione civica.

Una scuola di cittadinanza attiva e un’occasione formativa sui temi dei diritti, allo studio, alla salute, alla libertà di espressione, e dell’inclusione, del rispetto per l’ambiente, del volontariato, dell’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie. Ad accoglierli a Palazzo Civico, i giovani consiglieri hanno trovato l’assessora alle politiche giovanili Carlotta Salerno, la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo e il consigliere Vincenzo Camarda che, nel salutare i ragazzi, hanno brevemente raccontato quali sono le prerogative principali di un consiglio comunale all’interno delle logiche politiche e amministrative di una municipalità. Grippo ha poi dato appuntamento alla prossima riunione, in Sala Rossa, prevista per il 29 febbraio prossimo. Di seguito, i dieci istituti comprensivi coinvolti nel progetto: Duca d’Aosta, Caduti di Cefalonia, Marconi – Antonelli, Tommaseo – Verdi, Ezio Bosso, Nigra, Turoldo – Costa, Gino Strada, Sidoli, Vercelli.

Marcello Longhin