“Guido Bodrato: la dignità della politica”

Istituzioni cittadine; storici; amici; politici che hanno condiviso – a Torino e nel Paese – l’impegno per le sorti della democrazia italiana anche nei momenti difficili della vita repubblicana sono intervenuti a Palazzo civico per un ricordo  in memoria di Guido Bodrato scomparso pochi mesi fa all’età di novant’anni. In Consiglio comunale a Torino Bodrato sedette quindici anni nelle fila della Democrazia Cristiana per tre tornate amministrative: nella quarta dal 1960 al 1964; nella quinta dal 1964 al 1970; nella nona dal 1985 al 1990.  Nacque a Monteu Roero (Cuneo) il 27 marzo 1933 e fu esponente della DC insieme a Carlo Donat-Cattin e stretto collaboratore di  Benito Zaccagnini. Tanti gli incarichi per l’esponente della sinistra del partito e vicesegretario; ministro della Pubblica istruzione (’80-’82); ministro del Bilancio (’82-’83); ministro dell’Industria e del Commercio (’91-’92); direttore del Popolo (’95-’99). A far gli onori di casa in Sala Rossa la presidente del Consiglio comunale di Torino – Maria Grazia Grippo – che di Bodrato ha ricordato la capacità di sapersi assumere grandi responsabilità; l’uomo di una generazione che ha dato tutto alla costituzione dell’Italia; il riferimento ideale alla classe operaia; il ruolo di formatore dei giovani; il rispetto per il ruolo dei partiti e il disprezzo per il populismo. L’incontro è stato introdotto da Giancarlo Quagliotti e dopo i saluti istituzionali – con Grippo sono intervenuti Daniele Valle e Stefano Lo Russo – è stata trasmessa una videointervista del 2021 a Bodrato che ha preceduto le relazioni di Agostino Giovagnoli, Mario Berardi, Pierluigi Castagnetti e una tavola rotonda moderata da Gianfranco Morgando con la partecipazione di Gennaro Acquaviva, Attilio Bastianini, Lore

Un fotogramma della videointervista a Bodrato trasmessa durante il convegno

nzo Gianotti, Patrizia Toia e le testimonianze di Giuseppe Accattino, Domenica Genisio, Giuliana Pagani e il figlio Piero Bodrato. L’incontro è stato concluso dal ricordo di Gianfranco Astori. L’iniziativa è stata ideata dalla Fondazione Carlo Donat-Cattin, dall’Associazione dei consiglieri Emeriti della Città di Torino e dall’associazione ex parlamentari della Repubblica con il Patrocinio della Città di Torino e il sostegno del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte.

(Roberto Tartara)