Nuovi modelli sperimentali per l’emergenza abitativa

Foto di repertorio

A Torino, in media, in un anno viene sfrattato un nucleo familiare su circa 250, quasi 2500 nel 2019, ad esempio. Un dato sensibilmente superiore a una media nazionale che si aggira sulla proporzione di 1 ogni 400. L’emergenza abitativa sotto la Mole necessita quindi di attenzione costante ma anche di nuovi strumenti da affiancare all’edilizia residenziale pubblica, oggi insufficiente, per aumentare le possibilità di garantire sistemazioni temporarie dignitose per persone e nuclei familiari spesso fragili dal punto di vista socio-economico e talvolta anche sanitario. Ai consiglieri e consigliere della IV commissione Servizi sociali è stato presentato, nel corso di una riunione presieduta da Piero Abbruzzese, il progetto Homes4All – a Torino il diritto all’abitazione si innova”, per il quale il 2023 è stato il primo anno di attività.

Attraverso un partenariato pubblico- privato e con un iniziale finanziamento da parte del Dipartimento Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, il modello sperimentato nel corso del 2023 ha consentito di risolvere concretamente le difficili situazioni di di una ventina di nuclei familiari, comprendenti tra l’altro16 minorenni e tre persone con disabilità.

Homes4All reperisce, riqualifica e gestisce unità immobiliari in varie zone della Città, affittandoli a famiglie in difficoltà, mentre Palazzo Civico seleziona i beneficiari (con i criteri dell’emergenza/abitativa) ed eroga i contributi alla locazione tramite il servizio Lo.C.A.Re. Non mancano poi le azioni di accompagnamento sociale volte al trovare un impiego che possa restituire autonomia alla persona e/o al nucleo familiare nel suo complesso.

Si tratta del principio del Impact housing (www.fondazioneimpacthousing.org): investimenti finanziari privati in ambito abitativo, in sinergia con il pubblico e il non-profit, finalizzati a un positivo impatto economico sociale e ambientale.

(C.R.)