Il Museo del Risparmio e l’educazione finanziaria

Dal 2012 il Museo del Risparmio si occupa di educazione finanziaria, con particolare attenzione alla cultura della gestione consapevole del denaro e per aiutare le persone a prendere decisioni razionali e informate in materia di spesa e bilancio. Lo fa con un percorso museale che si adatta a tutte le età, miscelando le informazioni attraverso la grafica, i video, le animazioni e i laboratori interattivi. Ne hanno preso visione, questa mattina, i consiglieri delle commissioni Cultura e Diritti e Pari opportunità, convocati in via San Francesco per un sopralluogo all’interno dei locali del museo. Ad accoglierli: Liliana Chiariglione, coordinatrice eventi, e Marco Crivello, responsabile delle attività didattiche, che hanno raccontato nel dettaglio le attività principali del museo. Che organizza visite guidate, convegni e seminari; propone un’ampia offerta didattica per le scuole oltre ad iniziative mitrate alla formazione di giovani e adulti; svolge attività dedicate al terzo settore e alle categorie più fragili. Le tematiche affrontate in tutte queste attività, hanno spiegato questa mattina, sono sostanzialmente quattro: gli elementi di base dell’educazione finanziaria; l’economia circolare e sostenibile; i pagamenti digitali e la sicurezza informatica; la valorizzazione del talento e del capitale umano. Chiariglione e Crivello hanno anche sottolineato come, nella elaborazione di progetti dedicati ai soggetti più fragili, ci sia una particolare attenzione verso i migranti, i detenuti e gli ex detenuti, le donne vittime di violenza economica. Capitolo quest’ultimo che ha suscitato particolare interesse fra i consiglieri interessati a capire le modalità con cui il museo può intervenire per sostenere le donne che si trovano in questa situazione: programmi studiati appositamente per fornire competenze e conoscenze economiche di base che aiutano le donne in difficoltà a raggiungere l’emancipazione personale e l’indipendenza economica.
Marcello Longhin