Metro 2: la linea della legalità

La galleria della linea 1 della metropolitana

Il progetto definitivo della linea 2 della metropolitana ha ottenuto, tra giugno e settembre, l’approvazione di tutti gli enti che, a vario titolo sono coinvolti nell’opera.

Occorre ora aspettare la nomina ufficiale del commissario (il decreto è alla firma del Governo) che avrà il compito di coordinare tutte le procedure legate all’avanzamento dei lavori, dai bandi di gara alla costruzione dell’opera.

Il ruolo sarà ricoperto da Bernardino Chiaia, amministratore delegato di Infra.To che ieri, nel corso della riunione congiunta delle commissioni Trasporti e Legalità presiedute da Tony Ledda e Luca Pidello, ha evidenziato come il primo adempimento sarà quello di nominare un responsabile dell’anticorruzione. Se da un lato, infatti è necessario procedere spediti, dall’altro è necessario farlo nel rigoroso rispetto delle norme, con trasparenza, arginando tentativi di infiltrazioni ma essendo anche attenti a evitare aumenti di costi e sprechi.

Un principio fondamentale legato alla costruzione dell’opera che anche il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Giuseppe Busia, in collegamento da Roma, ha evidenziato ai consiglieri, sottolineando in particolare cinque aspetti che vanno tenuti in considerazione quando si realizzano infrastrutture di questa portata, con ingenti finanziamenti. In primo luogo, ha affermato, è fondamentale progettare la legalità, le misure amministrative attraverso le quali verranno spese le risorse pubbliche. Un secondo aspetto riguarda invece la nomina di un responsabile della prevenzione e dell’anticorruzione che sappia contemperare il rispetto delle regole con l’esigenza del rispetto dei tempi, vigilando anche sul rischio di conflitto di interessi. Il terzo punto citato da Busia riguarda la trasparenza dell’attività commissariale che deve garantire l’adozione di piattaforme elettroniche che rendano più semplice la consultazione dei dati sulle diverse fasi del contratto da parte di tutti. Infine, gli ultimi due ambiti citati riguardano la necessità di potenziare le capacità e le qualità amministrative nonché la collaborazione tra le istituzioni perché venga garantita l’operabilità finalizzata alla realizzazione dell’opera nei tempi previsti.

Federico D’Agostino