Il colonnello Alessandro Langella, comandante del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Torino, è intervenuto nella seduta dell’11 luglio 2023 della Commissione speciale Legalità, presieduta da Luca Pidello (PD), per fornire un quadro delle attività svolte dai reparti.
La Guardia di Finanza – ha spiegato il colonnello – è una forza di polizia a ordinamento militare a competenza generale economico-finanziaria, che ha anche poteri di polizia tributaria per l’accertamento di violazioni fiscali e poteri di polizia di giudiziaria per contrastare il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo.
Tutela le entrate e le uscite del bilancio dello Stato, contrastando frodi fiscali ed economia sommersa, in particolare attraverso controlli mirati, con attività investigative e di intelligence, che a Torino hanno avuto un altissimo tasso di riscontro di irregolarità: nel 92% dei casi (addirittura nel 98% per quanto riguarda l’evasione dell’Iva).
La Finanza si occupa anche delle frodi “carosello”, smantellando le serie di società fittizie create per evadere le imposte, e delle indebite compensazioni dei crediti di imposta.
Aggredisce patrimoni accumulati illecitamente dalla criminalità organizzata e tutela il mercato dei capitali e dei servizi. Si occupa inoltre del mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica e della polizia del mare.
Nel torinese, sono anche state messe a segno varie operazioni per contrastare la ’ndrangheta, che a Torino opera in particolare su estorsione, traffico di droghe e armi. Ad esempio, con l’operazione Vittoria, ci sono stati otto arresti nell’omonima piazza lo scorso ottobre per estorsione, usura, lesioni e danneggiamenti con metodi mafioso.
A dicembre scorso ci sono stati un sequestro di prevenzione a Volpiano, che ha riguardato beni per un valore di 1,2 milioni di euro, e l’operazione “Terra promessa” per il contrasto all’immigrazione clandestina, con il sequestro di due caf di Torino attivi da un decennio, che stipulavano finti contratti di lavoro e finti contratti di locazione.
L’operazione “Carlo Felice” ha invece smantellato un’organizzazione criminale italo-albanese che si occupava di importazioni di cocaina dall’estero: decine i kg di droga sequestrati.
La GdF ollabora inoltre con le Amministrazione pubbliche, anche attraverso appositi Protocolli (come quello siglato con il Comune di Torino), per contrastare le infiltrazioni mafiose e per prevenire rischi di frode, corruzione, doppio finanziamento e conflitto di interessi, anche attraverso lo scambio di notizie circostanziate e controlli coordinati con la Ragioneria centrale dello Stato e le Amministrazioni centrali.
Il Protocollo è stato sinora uno strumento utile per la Città di Torino – ha affermato la vicesindaca, Michela Favaro – perché spesso gli Uffici comunali hanno difficoltà nell’individuare sul nascere eventuali infiltrazioni, dati anche i tempi serrati dei finanziamenti previsti dal Pnrr.
Nel dibattito in Commissione, il consigliere Simone Tosto (PD) ha ringraziato la Finanza per il lavoro costante sul territorio e ha proposto di approfondire il tema della slot-machine irregolari, una “vera e propria piaga sociale, soprattutto nelle periferie”. Caterina Greco (PD) ha chiesto di vigilare sul proliferare di video-lottery e caf. Pietro Abbruzzese (Torino Bellissima) ha chiesto approfondimenti sulle modalità di individuazione degli evasori, Sara Diena (Sinistra Ecologista) sulla gestione dell’ordine pubblico e dei presidi fissi nei cantieri Tav.
Pietro Tuttolomondo (PD) ha domandato informazioni su uso dei contanti e contrasto all’evasione, Claudio Cerrato (PD) sull’individuazione delle aziende “grigie” e sull’applicazione di possibili correttivi nelle gare bandite dal Comune di Torino, Luca Pidello (PD) sulle prossime sfide da affrontare.
Massimiliano Quirico