Un obiettivo della giunta Lo Russo è l’approvazione del nuovo Piano regolatore generale tanto che è nato in Comune un ufficio composto da un dirigente e uno staff dedicato alla sua redazione. Oggi pomeriggio la Commissione Urbanistica coordinata da Antonio Ledda (Pd) ha esaminato la delibera che prende atto dei contenuti della proposta tecnica del progetto preliminare di revisione realizzati dalla giunta precedente; entro fine anno – ha detto l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni – intendiamo approvare il progetto preliminare. I lavori sono all’inizio e il Piano è in elaborazione; quello vigente fu adottato nel ’91 e approvato nel ’95, opera di Vittorio Gregotti e Augusto Cagnardi. “L’ultimo PRG – ha commentato Mazzoleni – ha consentito negli anni la trasformazione di Torino in molte sue parti, contribuendo in modo determinante a liberarci dalla rappresentazione monoculturale di città-fabbrica. È evidente che oggi uno strumento pensato negli anni Novanta non risponde più alle esigenze delle città.”
Il Piano – principale strumento di ogni Amministrazione comunale per governare l’assetto del suolo territoriale – traccia una linea verso gli obiettivi della città con alcune parole chiave: prossimità per valorizzare i quartieri come elemento di riequilibrio territoriale; transizione ecologica per elaborare strategie di gestione dell’impatto dei cambiamenti climatici; policentrismo e mobilità per integrare modalità e pratiche di trasporto; innovazione e sviluppo per accogliere i caratteri inno
vativi della città; impatto sociale per valorizzare le trasformazioni urbane capaci di generare sviluppo sociale ed economico e rigenerare il territorio; opportunità per sviluppare la capacità della città di essere inclusiva; interconnessioni per attrarre persone di diversa provenienza e coltivare i talenti; metropolitana per superare la frammentazione territoriale amministrativa incentivando la cooperazione tra enti.
Il processo di redazione del nuovo Piano regolatore sarà corale con il coinvolgimento delle parti interessate e della società civile: portatori di interesse sociale ed economico, abitanti e utenti della città, associazioni e corpi intermedi, enti pubblici ed esperti. Un lavoro iniziato a inizio giugno all’Urban Lab che ha ospitato tavoli tematici per suggerire traiettorie di lavoro per la sua costruzione e momenti di racconto della città con l’ascolto di esperti e realtà associative del territorio. Il lavoro d’analisi sarà svolto dalle Commissioni consiliari che in base alle rispettive materie approfondiranno le singole tematiche.
(Roberto Tartara)