La petizione al Consiglio comunale, presentata questa mattina durante un Diritto di Tribuna moderato dalla vicepresidente Ludovica Cioria, chiede di porre rimedio alle problematiche relative alla sicurezza all’interno delle zone più pericolose della Circoscrizione 6. I 486 promotori della petizione chiedono, in particolare, una maggiore presenza delle forze dell’ordine e un controllo capillare delle aree più esposte alla microcriminalità, lamentando di non riuscire a vivere in sicurezza anche le più banali azioni della quotidianità come uscire di casa per andare a lavorare, fare la spesa o decidere per una passeggiata. Sono un problema anche i danneggiamenti dell’arredo urbano, degli edifici e delle auto in sosta, quasi sempre conseguenza delle attività di spaccio e prostituzione che proseguono a tutte le ore del giorno, sotto gli occhi di anziani e bambini, e della notte.
Le zone più colpite dal degrado sono quelle di Barriera di Milano nel tratto compreso fra corso Palermo, corso Vercelli, corso Giulio Cesare, piazza Bottesini e piazza Respighi e di fronte al poliambulatorio ASL di via Montanaro, costantemente presidiato da spacciatori e tossicodipendenti. In zona Rebaudengo è a rischio l’area dello stabilimento ex ferrovie dello Stato attualmente abbandonato; in Regio Parco l’ex manifattura tabacchi è occupata da sbandati e tossici; in zona Barca e Bertolla: il Parco le Vele, strada San Mauro, strada Abbadia di Stura, strada del Cascinotto, via Occiminiano, via Damiano Chiesa, via Anglesio e via Puglia, sono tutte strade dove spaccio e prostituzione rappresentano il problema più consistente.