“Potevi essere tu”: il lancio della bici non ci ha insegnato nulla

Folla ai Murazzi (foto Torino Bellissima)

La maggioranza in Comune boccia la mozione di Torino Bellissima che chiedeva un presidio fisso per la sicurezza in zona Murazzi e piazza Vittorio durante le serate della movida.

La movida non si autogestisce, c’è bisogno di controllo e regolamentazione: il divertimento si può gestire, ma bisogna farlo con professionalità e competenza. Per la sicurezza dei Murazzi abbiamo presentato una mozione per chiedere di istituire almeno un presidio fisso durante i giorni di maggiore affluenza, ma la maggioranza ha bocciato la nostra proposta. E, cosa ancora più grave, non ha avanzato nessuna soluzione alternativa, se non l’ipotesi – presto naufragata – di installare una rete di protezione lungo la balconata di Lungo Po Diaz.

Prima di arrivare in Consiglio, l’atto è stato ampiamente discusso in Commissione, abbiamo anche accolto le perplessità di alcuni consiglieri e quindi emendato la possibilità di istituire il controllo dei documenti all’ingresso della zona. Ma ciò non è stato sufficiente per dare priorità alla sicurezza dei cittadini e al momento della votazione in Sala Rossa il nostro documento è stato respinto.

Un presidio fisso è prevenzione, non repressione. Con un presidio fisso probabilmente si sarebbero potuti evitare episodi così gravi come quello dello scorso gennaio del lancio della bici ai danni dello studente Mauro Glorioso, che pare però non abbia insegnato nulla.

È chiaro che ci sono diverse problematiche legate alla movida anche in altre zone della città, ma quando così tante persone si radunano insieme nello stesso punto, è lì che bisogna intervenire con la massima attenzione e soprattutto urgenza. La gestione dei flussi è la chiave per la sicurezza di tutti. Bisogna agire più velocemente: sono passati mesi da quell’incidente, siamo alle porte della stagione estiva, ma ancora questa amministrazione deve valutare le possibili azioni per gestire questa zona nevralgica del divertimento in città. E intanto ci si affida al caso e alla buona sorte, sperando che non succeda di nuovo.

Il Gruppo consiliare Torino Bellissima