Una petizione chiede garanzie per il Giardino Caserma Lamarmora

Un rendering, presentato dai firmatari, dove ipotizzano il possibile risultato dell'intervento che contrastano

Sono 1008 i torinesi che hanno firmato la petizione al Consiglio comunale, presentata questa mattina durante un Diritto di Tribuna gestito dalla presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, che chiede garanzie per l’area #verde del Giardino Lamarmora, situato nel quartiere Cenisia, fra corso Vittorio Emanuele II e via Paolo Borsellino. Nel presentare l’iniziativa, i firmatari hanno sottolineato la propria contrarietà all’ipotesi del progetto che prevede la realizzazione di parte di un centro commerciale sopra una porzione dell’area verde, una delle poche ancora in piena terra rimaste nella Circoscrizione 3, intervento in contraddizione con le norme che regolano la dotazione di verde pubblico. Ripercorrendo il percorso amministrativo che ha portato alla situazione attuale, evidenziano la possibilità che esistano ancora margini di intervento per impedire la costruzione del centro commerciale, in considerazione del fatto che la Città non abbia ancora approvato una specifica variante urbanistica e il conseguente progetto esecutivo.

Per i firmatari, è possibile intervenire in tal senso attraverso una riformulazione della Variante al Programma integrato approvato nel 2015 con l’intento di garantire la tutela del verde e dell’ambiente. Nello specifico, il testo della petizione chiede di non approvare strumenti urbanistici presentati dalla proprietà prima che siano stati aperti momenti di confronto pubblico con i cittadini, la Circoscrizione, le associazioni e le diverse realtà presenti sul territorio; di rivedere l’Accordo di programma Ambito Spina 2 PRIN, per garantire il mantenimento dell’esistente area verde in piena terra; di garantire il mantenimento dell’uso pubblico degli spazi comuni, oggi utilizzati come luoghi di aggregazione, che verrebbero cancellati con la costruzione del centro commerciale.

Marcello Longhin