Quale futuro per l’industria dell’auto?

Il futuro dell’auto sarà elettrico? Ibrido? O è possibile pensare ad altre soluzioni, alternative? Ne hanno discusso, ieri pomeriggio nell’aula magna del Politecnico di Torino: Andrea Tonoli, professore ordinario di ingegneria meccanica e aerospaziale al Politecnico di Torino; Fabio Mingrino, laurea in Ingegneria nucleare, già al Centro ricerche nel gruppo FIAT successivamente si è occupato di sistemi elettrici ed elettronici di alta potenza e poi dello sviluppo e produzione di motori elettrici; Paolo Massai, docente presso i politecnici di Milano, Torino e Napoli, laureato in Ingegneria meccanica, ha lavorato in Lancia e nel reparto motori della Scuderia Ferrari in Formula 1; Mario Petronio, laurea in Ingegneria meccanica, è stato direttore dell’Abarth, delle Squadre corse #Lancia e #AlfaRomeo, del reparto Progettazione motori del Gruppo #Fiat. Il convegno è stato organizzato da Renzo Porro, fondatore di Car&Giver un progetto nato quattro mesi fa, che conta sull’esperienza di oltre 200 ingegneri e tecnici che hanno lavorato in Fiat tra il 1965 e il 2000 per continuare a contribuire allo sviluppo di realtà imprenditoriali e condividere le proprie conoscenze professionali. Al convegno ha partecipato la capogruppo del PD Nadia Conticelli in rappresentanza della Città. Intervenuta dopo il saluto del rettore Guido Saracco, Conticelli ha parlato di un modello di sviluppo sostenibile per cui serve una nuova visione, che comporta la necessità di cambiare le strategie dei trasporti integrando pubblico e privato e uscendo dal conflitto fra i vari mezzi di trasporto, con il conseguente cambiamento dei comportamenti delle persone. Se i tecnici – Conticelli si riferisce agli addetti ai lavori presenti in sala – si occupano delle soluzioni tecniche noi, la politica, dobbiamo farlo delle ricadute a livello sociale che queste soluzioni comportano.

Marcello Longhin