Palazzo civico è uno dei luoghi del cuore della Torino secentesca, lo è per i torinesi e per i tanti turisti che hanno avuto la fortuna di visitarlo: duemilaottocento soltanto nell’anno che si sta concludendo. Lo ha evidenziato la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo durante la conferenza stampa di fine anno; l’obiettivo è inserire la sede aulica di piazza Palazzo di Città tra le mete turistiche cittadine e si sta valutando un’intesa con le guide professionali oltre a ripetere nel 2023 l’iniziativa “I Palazzi delle Istituzioni si aprono alla città” che ha reso accessibile l’ingresso nelle ricorrenze del 25 aprile, 2 giugno e 4 novembre. Nel rapporto tra il Consiglio comunale e la cittadinanza la presidente ha ricordato i buoni riscontri delle presentazioni nei quartieri delle petizioni popolari con le conferenze stampa dei Diritti di Tribuna ospitate all’esterno di Palazzo civico. Il 2023 sarà l’anniversario della riforma degli Enti locali a trent’anni di distanza dall’introduzione della figura del presidente del Consiglio comunale; il neonato Coordinamento tra presidenti dei Consigli comunali delle città capoluogo – l’organismo nato lo scorso giugno a Roma con le presidenti delle assemblee di Torino, Milano, Roma, Venezia, Napoli, Bologna, Bolzano – sta lavorando a un dibattito pubblico di riflessione sul ruolo delle amministrazioni locali. Grippo ha infine evidenziato un dato significativo nella toponomastica cittadina: nel 2022 le approvazioni al femminile sono state dodici contro le sei dedicate a figure maschili. Il vicepresidente vicario Domenico Garcea ha illustrato ai giornalisti i dati dell’attività della Sala Rossa: quarantacinque sono state le sedute del Consiglio comunale; cinquecento le sedute di Commissione; trecentosettantotto le interpellanze discusse; cinquantaquattro le comunicazioni in aula su centocinquantacinque presentate e sette le interpellanze del cittadino, strumento innovativo di partecipazione. La vicepresidente Ludovica Cioria ha evidenziato l’approvazione di settantanove delibere, ottantasette mozioni e trentadue ordini del giorno per poi ricordare l’unicum torinese riservato ai consiglieri neo genitori di collegarsi in streaming alle attività del Consiglio comunale, una possibilità ora aperta a tutti i consiglieri fino a un massimo di quattro commissioni in remoto al mese.
(Roberto Tartara)