In apertura della seduta odierna, il Consiglio comunale ha reso omaggio alla memoria del consigliere Carlo Berruti, una delle vittime della strage perpetrata dai fascisti a Torino, il 22 dicembre del 1922.
Introducendo il minuto di silenzio osservato dall’aula consiliare, la presidente Maria Grazia Grippo ha ricordato come Berruti fosse stato il primo a essere ucciso, la mattina del 18 dicembre
Consigliere comunale di Torino dal 7 novembre 1920 al giorno della sua morte, anarchico in gioventù, Berruti militava nel Partito comunista d’Italia ed era dirigente del sindacato dei ferrovieri.
il 18 dicembre 1922 venne prelevato a forza nel suo ufficio delle Ferrovie, da un gruppo di militi fascisti armati. Venne portato in auto dai suoi sequestratori fino alle campagne nei pressi di Nichelino e assassinato con cinque colpi alla schiena.
“Nel consiglio comunale successivo alla sua morte, che si svolse il 23 dicembre 1922 – ha rievocato la presidente Grippo – vi fu soltanto uno sbrigativo ricordo del consigliere assassinato. Gli assassini di Berruti, così come tutti i responsabili della strage del 18 dicembre, non furono mai condannati.
Oggi il Consiglio comunale intende riparare a quanto accaduto in quest’aula cent’anni fa – ha concluso la presidente – rendendo pieno omaggio a Carlo Berruti nonché alle altre vittime della strage di Torino: Leone Mazzola, Giovanni Massaro, Matteo Chiolero, Andrea Chiomo, Pietro Ferrero, Erminio Andreoni, Matteo Tarizzo, Angelo Quintagliè, Cesare Pochettino, Evasio Becchio”.
l banco che era occupato dal consigliere Carlo Berruti è stato ornato per tutta la seduta odierna da un cuscino di rose e garofani rossi.
C.R.