Destinare parte delle sanzioni del Codice stradale per eliminare le barriere architettoniche

Dalle parole ai fatti.
Ogni anno, il 3 dicembre, ci si ricorda con la Giornata internazionale
della disabilità, che andrebbero superate delle barriere fisiche, cognitive,
sensoriali e culturali e “non bisognerebbe lasciare nessuno indietro”.
“E’ arrivato il momento di mettere in pratica i buoni propositi, che non
rimangano solo sulla carta, visto che il 21 novembre 2022 è stato
approvato dal Consiglio comunale il “Piano eliminazione barriere
architettoniche (P.E.B.A.) – specifica il consigliere Pino Iannò di Torino
Libero Pensiero – per questa ragione, ho presentato una mozione che va
in questa direzione”.
Nell’atto depositato si riporta quanto previsto dall’art. 208 del Codice
della Strada, ovvero che i proventi delle sanzioni pecuniarie
amministrative vanno devoluti alle regioni, province e comuni e secondo
un altro punto gli enti determinano annualmente con delibera della
Giunta, le quote da destinare alle finalità previste totalmente o in parte
alla manutenzione o ammodernamento delle strade e al punto C viene
specificato interventi per la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli,
quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti.
“Visto che è fondamentale garantire l’accessibilità degli spazi urbani, a
tutti non solo ai disabili – prosegue Iannò – la mia proposta
all’Amministrazione è molto semplice. Chiedo, che una parte della quota
percentuale pari al 25% delle sanzioni pecuniarie rilevate tramite i Tutor o
autovelox e le telecamere rilevatori della velocità, sia devoluta per
interventi urgenti a favore dell’eliminazione delle barriere architettoniche e
contemporaneamente sia predisposta una scala di priorità sugli interventi
più urgenti da eseguire. Una richiesta di buon senso, ma un atto tangibile di
civiltà!”