Con la seduta dell’11 novembre 2022 delle Commissioni consiliari Terza e Sesta, presieduta da Pierino Crema (PD), è iniziato un percorso di approfondimento sulla situazione dell’automotive nella realtà torinese.
Nell’occasione è stato audito Giovanni Ferrero, presidente dell’Ismel – Istituto per la memoria e la cultura del lavoro dell’impresa e dei diritti sociali, associazione di cui è socio anche il Comune di Torino e che ha sede presso il Polo del ’900.
Discutere di automotive e di transizione al motore elettrico – ha affermato Giovanni Ferrero – significa affrontare anche i temi dell’organizzazione della società, non solo della tecnologia.
Ci sono questioni di approvvigionamento di materie prime, di parti di ricambio, di software – ha spiegato – che coinvolgono sistemi di accordi e scambi a livello internazionale.
Il problema nella transizione ai motori elettrici delle auto non è che manca l’energia elettrica – ha sostenuto – ma che viene generata e distribuita con modalità diverse da quelle richieste per rifornire le colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. Ci sono anche questioni normative: quale tariffa per l’elettricità va applicata? Quella della luce della prima casa? E che valore hanno i dati su spostamenti e uso delle auto che si possono ricavare dagli utilizzatori delle colonnine di ricarica?
Con il passaggio all’elettrico – ha concluso – occorrerà rivedere il sistema economico e produttivo e la coesione tra componenti economiche, finanziarie e sociali. In questo contesto, potranno avere un ruolo rilevante il Comune e gli altri enti pubblici.
L’argomento è delicato – ha affermato nel dibattito in Commissione il consigliere Simone Fissolo (Moderati) – e la sfida della politica sarà come gestire un processo complesso, già in atto. Occorrerà anche sviluppare la riflessione sul futuro dello stabilimento di Mirafiori e dell’indotto – ha aggiunto.
C’è una maggiore richiesta di energia per la mobilità a cui la Città dovrà far fronte con interventi strutturali, anche per quanto riguarda il trasposto locale e i depositi dei futuri mezzi pubblici elettrici – ha sostenuto Claudio Cerrato (PD).
L’adeguamento della rete elettrica e il contrasto all’inquinamento sono una priorità, secondo Silvio Viale (Lista Civica per Torino), anche se non è possibile quantificare i morti per lo smog.
Bisogna superare l’idea di un utilizzo dell’auto come strumento principale di trasporto – ha sostenuto Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) – e, allo stesso tempo, continuare la discussione in Commissione sul futuro dell’automotive.
Abbiamo il tempo per costruire le infrastrutture – ha dichiarato Valentina Sganga (M5S) – ma dobbiamo anche lavorare per favorire una mobilità condivisa e sostenibile.
In conclusione, il presidente Pierino Crema (PD), nell’annunciare ulteriori audizioni sul tema, ha quindi proposto di organizzare un convegno ad hoc sull’automotive e una seduta di Commissione per analizzare i dati della mobilità a Torino.
Massimiliano Quirico