Feste di vie, tra opportunità e criticità

Su richiesta del consigliere Simone Fissolo (Moderati), il 9 novembre 2022 si è discusso delle feste di vie nella seduta della Terza Commissione, presieduta da Pierino Crema (PD).

Vito Gioia, presidente di Federvie, ha ringraziato per l’utile confronto in Commissione e ha spiegato che le associazioni di via animano le periferie cittadine, anche con iniziative culturali e sportive.

Ha quindi spiegato che però ora le associazioni devono noleggiare le paline e le transenne necessarie per gli allestimenti perché dallo scorso settembre non sono più a disposizione presso l’Economato della Città di Torino. 

Andrea Ledda, presidente di Assovie, ha denunciato le difficoltà nell’organizzare la calendarizzazione delle feste e nel reperire le paline e ha chiesto di favorire la nascita di ulteriori associazioni di via.

L’assessore al Commercio, Paolo Chiavarino, ha spiegato che a Torino sono attive 48 associazioni di via (33 che hanno presentato progetti nell’ultimo anno).

Nel dibattito in Commissione, il consigliere Simone Fissolo (Moderati) ha elogiato la maggiore partecipazione delle associazioni di via alla vita della città e ha chiesto all’Amministrazione di farsi carico dei materiali e di riunire tutte le attività amministrative in un unico ufficio.

Simone Tosto (PD) ha ringraziato i presidenti delle associazioni di via per il gran lavoro svolto e ha ribadito la richiesta di un maggior coinvolgimento della Città nella fornitura dei materiali e nella vigilanza durante gli eventi.

Molte feste di vie funzionano benissimo – ha affermato Giuseppe Catizone (Lega) – e sono molto partecipate dai commercianti, ma a volte vengono organizzate feste simili a mercati, senza una rilevante presenza degli operatori commerciali della zona.

Jasch Ninni, coordinatore al Commercio della Circoscrizione 7, ha spiegato che avrebbe voluto acquistare paline e transenne per le feste di via, ma che non c’è un capitolo per l’acquisizione di beni durevoli: chiederemo alla Città di farlo e noi ci occuperemo di custodirle e distribuirle – ha annunciato. Ha quindi denunciato la scarsa disponibilità di fondi circoscrizionali per sostenere il commercio del territorio (5mila euro all’anno). Infine, ha annunciato di aver contest dedicati all’artigianato e spazi per gli enti no profit e per le associazioni di migranti per favore integrazione, aggregazione e scambi culturali.

Anche Thomas Ponte, coordinatore della Circoscrizione 1, evidenziando la crescita del movimento delle associazioni di via, ha spiegato che già da settembre ha lamentato l’assenza di paline e transenne e ha chiesto maggiori sforzi all’Economato della Città.

Le feste di via ben organizzate sono fondamentali per la vitalità dei territori – ha dichiarato Riccardo Prisco, coordinatore delle Circoscrizione 2, che ha chiesto un sostegno all’assessore Chiavarino per l’acquisto di paline e transenne, utilizzando parte dei ricavi della Cosap pagata per le feste di via (100mila euro all’anno – ha sostenuto).

Serve un magazzino centrale per paline e transenne, gestito dal personale del Comune di Torino, secondo Francesco Aglieri, coordinatore della Circoscrizione 3.

L’Amministrazione deve fornire un supporto forte, anche perché le feste di vie spesso sono gli unici eventi organizzati nelle periferie – ha affermato Andrea Russi (M5S), che ha ricordato l’impegno della scorsa Amministrazione nel sostenere il commercio di via.

Anche i mercati nelle feste di via sono utili per promuovere il territorio, secondo Silvio Viale (Lista Civica per Torino).

Alberto Saluzzo (PD) ha chiesto approfondimenti sulle diversificazioni delle feste di vie e sulla somministrazione durante gli eventi.

Al termine del dibattito, l’assessore Paolo Chiavarino ha sottolineato la fattiva collaborazione con i coordinatori di tutte le Circoscrizioni e il grande ruolo aggregativo delle feste di vie (75 quest’anno a Torino, dal 1° gennaio 2022 a fine novembre 2022; a dicembre, per regolamento non si possono svolgere feste di via) e l’importanza della sinergia tra commercio, cultura e turismo.

Massimiliano Quirico