Su proposta dell’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, il Consiglio comunale ha approvato questo pomeriggio, con 25 voti favorevoli 3 astenuti e nessun contrario, una delibera riguardante l’uso immediato e temporaneo di aree ed edifici di proprietà privata in attesa di trasformazione, anche con destinazione d’uso diversa da quella originariamente prevista dallo strumento urbanistico vigente. Un progetto di rigenerazione della città predisposto con l’intento di promuovere dinamiche di rinnovamento per aree urbane degradate, locali non ancora trasformati o in attesa di rifunzionalizzazione, fabbricati inutilizzati. Come ha spiegato l’assessore nel suo intervento in Aula, si tratta di una sperimentazione, con limiti temporali, utile per creare nuove economie e costruire sinergie fra proprietari ed utilizzatori, anche per riportare all’attenzione della città aree urbane degradate. Il provvedimento stabilisce anche i criteri per la concessione dell’uso temporaneo in tre diversi casi, per durata e funzione del bene interessato al progetto. Il primo caso riguarda l’uso temporaneo di aree o fabbricati di proprietà privata per una durata inferiore a centottanta giorni, per attività considerate coerenti con le modalità descritte dalla delibera. Nel secondo caso, si tratta di uso temporaneo di fabbricati di proprietà privata per una durata che varia dai centottanta giorni ai cinque anni, previa approvazione da parte della Giunta comunale su proposta dell’assessorato all’Urbanistica. Nel terzo ed ultimo caso, l’uso temporaneo di aree libere di proprietà privata per una durata superiore a centottanta giorni ma inferiore ai cinque anni, viene preventivamente valutata dal Consiglio Comunale su richiesta degli interessati. La delibera specifica, infine, che l’utilizzo temporaneo di un immobile per attività diverse da quelle consentite dallo strumento urbanistico vigente dovrà svolgersi in modalità sperimentale e dovrà durare al massimo cinque anni. Le eventuali opere di urbanizzazione realizzate nell’ambito dell’intervento temporaneo, se funzionali al successivo sviluppo di rigenerazione dell’area, potranno essere mantenute e il loro costo potrà essere detratto dagli oneri di urbanizzazione dovuti. Insieme alla delibera è stata approvata, con 25 voti favorevoli 6 astenuti e nessun contrario, una mozione di accompagnamento, firmata da Alice Ravinale (Sinistra Ecologista), Nadia Conticelli (PD) e Simone Fissolo (Moderati) che impegna il sindaco e la Giunta a favorire gli usi temporanei con valenza sociale, culturale e di recupero ambientale, garantendo il maggiore coinvolgimento possibile del territorio. Nel dare pubblicità adeguata, l’Amministrazione e le Circoscrizioni sono poi chiamate a facilitare il rapporto fra proprietari e fruitori, predisponendo inoltre il monitoraggio della rispondenza dei progetti presentati nel periodo in cui è previsto l’uso temporaneo. La mozione impegna infine a verificare, ad un anno dall’approvazione della delibera, la corretta funzionalità dello strumento, con l’obiettivo di apportare eventuali modifiche o integrazioni per rendere il progetto più efficace. Nel commentare la delibera, il Sindaco Stefano Lo Russo ha dichiarato la sua soddisfazione per l’introduzione di una modalità innovativa di utilizzo dello spazio. Una grande operazione di carattere urbanistico, con potenzialità enormi per innescare meccanismi virtuosi nelle aree più degradate e in cui la trasformazione urbanistica fa più fatica a concretizzarsi. Per il sindaco, una strada già percorsa con successo in altre città ma che a Torino può trasformarsi in un laboratorio dalle enormi potenzialità, perché sono molti gli spazi dismessi ed inutilizzati non riconvertiti a causa del valore immobiliare di restituzione del prodotto edilizio finale troppo basso, che producono un meccanismo degenerativo anche dal punto di vista sociale, ma sui quali si potrà adesso intervenire grazie alle potenzialità attivate da questa delibera.
Marcello Longhin