La Città di Torino al fianco dei donatori di sangue

Majorette provano lo spettacolo previsto per la Giornata Mondiale del Donatore di sangue, in piazza Castello

Se per molti il 14 giugno è noto che sia la Giornata Mondiale del Donatore di sangue, è meno risaputo il motivo di questa data: corrisponde alla data di nascita del medico biologo Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni A, B e 0, nel 1900 e co-scopritore, nel 1940, del fattore Rh. Scoperte rivoluzionarie che hanno dato una svolta al mondo delle trasfusioni, fino a quel momento con benefici minimi per i pazienti, se non dannosi.

Secondo da sinistra, il consigliere Vincenzo Camarda, in rappresentanza della Città di Torino

Il tema della donazione e delle prospettive legate alle tecniche di trasfusioni è stato affrontato, questa mattina, durante un convegno all’auditorium Vivaldi, in piazza Carlo Alberto, organizzato da Avis e Fidas all’interno di un calendario di iniziative, di musica e spettacoli al “Villaggio del Donatore” allestito in piazza Castello, tese a sensibilizzare sulla necessità di donare sangue e plasma.

Un convegno durante il quale è stato da più parte sottolineata la necessità di alimentare l’alleanza tra donatori, associazioni e istituzioni per promuovere la donazione di sangue e plasma, in un periodi di crescente carenza di donatori ma di un incremento di domanda di trasfusioni, soprattutto dai 65 anni in su.

Una sfida che vede certamente la disponibilità della Città che, attraverso le parole del presidente della commissione Sanità e Servizi sociali, Vincenzo Camarda, ha rimarcato il valore vitale della donazione, secondo il significato letterale del termine. Camarda ha evidenziato come rappresentino un esempio di altruismo e generosità tutti quei ragazzi e ragazze che si avvicinano spontaneamente alla donazione in occasione della presenza delle autoemoteche, di fronte alle scuole e ha sottolineato come non manchi da parte della Città l’attenzione sul tema della donazione, invitando Avis e Fidas ad un confronto con i consiglieri comunali, a Palazzo Civico.

L’appuntamento di oggi, dal valore scientifico oltre che istituzionale, è stata l’occasione per riflettere sulle nuove sfide che pone la medicina trasfusionale, sulla riorganizzazione del sistema di raccolta sul territorio, in funzione delle nuove emergenze, sulla riorganizzazione del sistema trasfusionale piemontese e sulla trasfusione pediatrica.

Federico D’Agostino