Taser in dotazione alla Polizia Municipale, un tema controverso

Una cerimonia di giuramento di nuovi e nuove agenti della Polizia Municipale (foto di repertorio)

Pacato ma serrato confronto questa mattina in I commissione, presieduta da Anna Borasi, sull’opportunità o meno di dotare la Polizia Municipale torinese di Taser, le pistole elettriche. La discussione ha preso il via da una proposta di mozione presentata da Elena Maccanti (Lega). Sostenuta anche dagli interventi dei consiglieri di opposizione Domenico Garcea (Forza Italia), Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia) e Fabrizio Ricca (Lega), che è anche dell’assessore regionale alla Polizia locale, la capogruppo Maccanti ha illustrato la propria proposta, sottolineando come un efficace contributo della Polizia Municipale nel mantenimento dell’ordine pubblico renda opportuno il dotare una parte degli agenti  (previa specifica formazione) di pistole Taser, intese come strumento deterrente, oltre che a tutela degli agenti stessi. Un apposito decreto legge, ha aggiunto la presentatrice della mozione, ha conferito questa possibilità alle amministrazioni locali, alcune delle quali, a partire da Roma, hanno deciso di avvalersene.

Tesi che non sono state accolte dagli esponenti della maggioranza di centrosinistra, espressasi con gli interventi di Ivana Garione (Moderati), Alce Ravinale (Sinistra ecologista), Tiziana Ciampolini (Torino Domani), Nadia Conticelli, Alberto Saluzzo e Ludovica Cioria (PD), Elena Apollonio (Lista Civica per Torino). Diversi gli argomenti contrari espressi da consiglieri e consigliere, rispetto alla proposta messa in discussione: dai non sufficientemente analizzati rischi per l’incolumità delle persone colpite dalle scariche elettriche sino alle funzioni stesse della Polizia Municipale (peraltro già dotata di armi da fuoco), le quali non vedono il mantenimento dell’ordine pubblico quale compito prioritario. Timori sono stati inoltre espressi sull’eventualità che il Taser – un mero strumento, non una politica per la sicurezza, che deve avere un approccio integrato – possa trovarsi ad essere usato impropriamente in quanto erroneamente inteso come innocuo. Del resto, è stato aggiunto, la sperimentazione avviata in alcune città del Paese riguarda le forze dell’ordine e non la polizia locale.

Sempre dall’opposizione Andrea Russi, capogruppo del M5S, ha espresso parere negativo sulla proposta Maccanti, ricordando come già nel passato mandato amministrativo, con una diversa maggioranza, il Consiglio si fosse pronunciato contro l’uso del Taser da parte della Polizia Municipale, sulla quale occorrerebbe fare un ragionamento complessivo

L’assessora Pentenero è a sua volta intervenuta precisando che la stessa direzione della Polizia Municipale non ha espresso l’esigenza dell’introduzione del Taser. L’assessora ha poi proposto di attendere l’esito della sperimentazione in atto in altre località. Ha inoltre come la sicurezza sia un’esigenza primaria da parte dei cittadini (esiste un apposito tavolo di coordinamento in Prefettura, al quale la Polizia Municipale partecipa) e che proprio per questo necessita di un approccio complessivo e non basato sulla sola repressione.

Claudio Raffaelli