Dalle piazze alle sedi istituzionali. Gli studenti torinesi, attraverso la Consulta degli studenti di Torino, hanno portato le loro istanze ai consiglieri della commissione Istruzione e Cultura, questa mattina presieduta dalla vice presidente Tea Castiglione.
Un incontro durante il quale hanno illustrato le battaglie che, a partire da gennaio, stanno coinvolgendo un numero sempre maggiore di studenti e vedono aumentare le scuole occupate.
Si tratta di temi che spaziano dai problemi legati all’edilizia scolastica, alle modalità di insegnamento, dalla maturità all’alternanza scuola lavoro.
Hanno evidenziato come la didattica a distanza abbia cambiato i metodi di insegnamento e come abbia prodotto maggiori tensioni tra i giovani. Si tratta, è stato evidenziato, di istanze non solo comuni a tutte le scuole torinesi, ma anche a gran parte degli istituti sparsi per la Penisola.
Ma dai giovani, in particolare dall’associazione Omnia presente in Commissione, emerge la volontà di offrire un contributo alla Città per costruire una Torino per i giovani. I rappresentanti hanno presentato uno studio progettuale realizzato in collaborazione con Acmos e Unicef, patrocinato dalla Città e da Legacoop, che parte da alcuni dati di fatto: mancanza di lavoro e precariato, disuguaglianze sociali, soprattutto tra centro e periferie, forte presenza di giovani che non studiano e non lavorano, e una forte emigrazione giovanile che rende Torino sempre più anziana.
Attraverso un questionario, viene chiesto direttamente ai giovani come vivono il proprio quartiere e la città, come giudicano il contesto torinese e come immaginano la Torino del futuro.
L’obiettivo è quello di valutare l’impatto delle politiche territoriali e di sviluppo locale attraverso la visione dei giovani, comprendere meglio le necessità delle fasce giovanili di Torino, costruire strumenti e azioni inclusive per continuare ad ascoltare ed incontrare i giovani, coinvolgerli e interpellarli, per renderli protagonisti del cambiamento cittadino.
Temi da sottoporre riguardano ambiente, coesione sociale, istruzione, cultura, servizi, imprese e lavoro con l’obiettivo di individuare punti di forza, debolezze, opportunità e minacce nella vita del quartiere e della città.
I giovani saranno contattati in occasione di eventi e i dati saranno resi pubblici entro il 30 novembre. Da parte della Commissione l’invito ai rappresentanti delle associazioni a ritornare a Palazzo Civico per illustrare i risultati.
Federico D’Agostino