Ventun anni fa veniva a mancare, nel corso di un dibattito elettorale, Domenico Carpanini, candidato per il centrosinistra alla carica di Sindaco, nel 2001.
Nel 1980 fu eletto consigliere nelle fila del Partito Comunista, con Diego Novelli sindaco, diventando capogruppo di maggioranza fino al 1985 e poi capogruppo di opposizione verso le giunte del pentapartito fino al 1992. Dopo l’elezione a sindaco di Valentino Castellani, nel 1993, Carpanini diventa il primo presidente della Sala Rossa. Ricoprirà invece il ruolo di vicesindaco dal 1997 al 2001.
Questa mattina, al cimitero monumentale, tanti compagni di partito e amici si sono riuniti per ricordare Carpanini che morì a soli 47 anni, insieme a molti esponenti della politica di oggi.
Trai presenti, la compagna di Carpanini, Fulvia Raineri, gli ex sindaci Valentino Castellani e Sergio Chiamparino (che di Carpanini prese il posto nella competizione elettorale del 2001, diventando poi sindaco), gli ex assessori Paolo Peveraro e Roberto Tricarico, l’ex presidente del Consiglio Comunale, Francesco Sicari, le assessore Gianna Pentenero e Chiara Foglietta, il vice presidente vicario della Sala Rossa Domenico Garcea oltre a diversi consiglieri comunali del passato e del presente.
Il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo ha sottolineato come Domenico Carpanini sia ancora oggi riconosciuto da tutti trasversalmente come modello di politico capace di coniugare la visione di lungo periodo della città con la capacità di essere vicino alle persone. “Ha svolto l’attività politica quando ancora non c’erano i social, ha sottolineato, ma c’erano tante relazioni sociali. L’esempio che ha lasciato, ha aggiunto Lo Russo, deve essere un modello da valorizzare, un modello di una politica e di una Amministrazione che coniughino la ricerca del bene comune e la qualità dell’Amministrazione, l’attenzione alle piccole cose e ai servizi. Quel modello, ha concluso, è giusto ricordarlo soprattutto dopo anni nei quali non si è puntato alla qualità del personale politico”.
L’assessore Andrea Tronzano ha invece portato il saluto della Regione Piemonte sottolineando come Carpanini avesse fatto dell’attenzione ai problemi della sua città non solo la sua bandiera ma la sua filosofia di vita. Un uomo, ha sottolineato, per cui la vita è stata vissuta al servizio del prossimo.
Federico D’Agostino