La Città di Torino individui all’interno del proprio bilancio i fondi necessari al fine di ricompensare adeguatamente il lavoro che i 600 giovani volontari sono chiamati a fare durante lo svolgimento dell’Eurovision Song Contest (ESC), in programma il prossimo maggio.
Lo chiede una proposta di mozione del gruppo consiliare M5S, presentata il 17 febbraio 2022 dai consiglieri Andrea Russi (M5S) e Valentina Sganga (M5S) in una seduta delle Commissioni Quinta e Terza, presieduta da Lorenza Patriarca (PD).
Ci sono varie realtà del tessuto economico locale – ha affermato Russi – che chiedono che le mansioni di volontariato previste dal bando comunale siano svolte da lavoratori e lavoratrici.
I volontari possono soltanto dare un supporto per la realizzazione dell’evento, ma non devono impiegati in maniera strutturale e per attività che generano profitto – ha aggiunto Valentina Sganga (M5S).
Ai volontari possono essere solo rimborsate le spese documentate e non a forfait – ha spiegato nel dibattito Alberto Saluzzo (PD), che ha chiesto ai proponenti di ritirare l’atto.
Il volontariato è sempre stato un fiore all’occhiello per Torino, in termini di accoglienza e immagine, e non prevede una remunerazione – ha dichiarato Amalia Santiangeli (PD). Si possono comprendere le ragioni alla base dell’atto, per Ludovica Cioria (PD), ma il M5S doveva pensarci al momento della presentazione della candidatura per ospitare la manifestazione canora.
Alcune delle preoccupazioni evidenziate esistono – ha dichiarato Pierino Crema (PD) – ma occorre fare un ragionamento complessivo sul volontariato con le categorie economiche coinvolte. In particolare per gli eventi commerciali – ha aggiunto Giuseppe Catizone (Lega) – anche perché nel bando alcune mansioni sembrerebbero indicare un vincolo di subordinazione: discutiamone per le future manifestazioni, anche perché il bando è già stato chiuso e modificarne le condizioni potrebbe aprire dei contenziosi – ha concluso.
Contrario all’atto Silvio Viale (Lista Civica per Torino), che ha chiesto di non perdere tempo con l’analisi della mozione.
Il volontariato ha sempre generato entusiasmo in città – ha affermato l’assessore ai Grandi eventi Mimmo Carretta – e c’è stata una grande voglia di partecipazione da parte dei giovani all’Eurovision Song Contest, ben sapendo che non sarebbero stati retribuiti e che si tratta di un evento commerciale, come le Atp Finals e MiTo, che hanno visto l’impiego di volontari.
Senza contare – ha aggiunto – che la previsione dei costi stimata dalla precedente Amministrazione per ospitare l’evento era stata molto ottimistica.
Il volontariato civico svolge un ruolo fondamentale nella partecipazione alla vita della città – ha ribadito l’assessora alle Politiche giovanili Carlotta Salerno, che ha evidenziato il grande successo della call: sono arrivate 12mila domande.
Volontarie e volontari non svolgeranno attività in autonomia o in sostituzione di lavoratori o lavoratrici – ha dichiarato – ma saranno soltanto di supporto: per gestire i flussi, fornire informazioni, fare accoglienza, ecc. Come è accaduto per le Olimpiadi invernali 2006. Non sono previsti compiti di autista – ha specificato.
Con la mozione vogliamo evidenziare che bisogna retribuire chi svolge un ruolo essenziale per la riuscita della manifestazione – ha replicato Valentina Sganga (M5S), che ha proposto di stilare un protocollo o un codice etico che distingua le mansioni dei volontari da quelle dei lavoratori.
Le mansioni previste nel bando come volontariato dovrebbero essere svolte da lavoratori e lavoratrici – ha concluso Andrea Russi (M5S).
La consigliera Ludovica Cioria (PD) ha quindi proposto un confronto in Commissione con i lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo. Ipotesi accolta da Andrea Russi (M5S), da Pierino Crema (PD), da Giuseppe Catizone (Lega) e dalla presidente Lorenza Patriarca (PD).
La mozione è stata poi liberata per l’aula, ma sarà discussa dal Consiglio Comunale soltanto dopo l’audizione.
Massimiliano Quirico