Trasporto pubblico locale. A confronto Comune, Infra.To, Gtt e Agenzia Regionale

In alto a sin. e in senso orario: Currado, Chiara, Ceresa, Malanca, Lapietra, Nigrogno

Non gli Stati Generali del trasporto pubblico in Piemonte (per questo mancava l’assessore regionale Francesco Balocco) ma quasi, la seduta  delle commissioni Consiliari servizi pubblici locali e trasporti, presieduta da Roberto Malanca, giovedì 16 novembre.
All’ordine del giorno due punti: il finanziamento del trasporto pubblico locale ed un ordine del giorno dello stesso Malanca destinato al voto del Consiglio comunale sui fondi per l’acquisto di treni destinati alla metropolitana torinese.

Attorno al tavolo l’Agenzia per la mobilità piemontese, rappresentata da Licia Nigrogno, Walter Ceresa, presidente e amministratore delegato di GTT, Giovanni Currado, amministratore unico di Infra.To, Miriam Chiara, dirigente regionale in rappresentanza dell’assessore Balocco,  l’assessora comunale ai Trasporti, Maria La Pietra, e molti dirigenti e tecnici di settore.
Nigrogno ha evidenziato le criticità maggiori che investono l’Agenzia: un piano triennale 2016/2018, ad un anno dalla scadenza ancora da approvare, la rigidità dei meccanismi di programmazione della spesa, basati sulla spesa storica e dunque avulsi dall’evoluzione dei flussi trasportistici e delle relative necessarie iniziative politiche e finanziarie.
In continuità con il ragionamento, Ceresa ha messo in evidenza che un’azienda con 5000 dipendenti ed un migliaio di mezzi, come GTT, deve erogare il suo servizio senza sapere quanti soldi avrà a disposizione per farlo. “A fronte del calo della contribuzione di 40 MIO dal 2011 ad oggi, e della crisi finanziaria generata dai mancati pagamenti dei nostri servizi, ci han tenuti in piedi dal 2011 ad oggi gli 80 MIO di risparmi su personale, costi per servizi e materie prime, ma non si può pensare di andare avanti così in futuro. Il traporto pubblico è una cosa seria”.
Non entra nel merito l’assessora Lapietra ma prende la parola “per lasciare a verbale” il suo forte disappunto per l’assenza, a quel punto della seduta, di tutti i Consiglieri di opposizione.

Cede la presidenza a Damiano Carretto e riveste i panni di firmatario di un ordine del giorno, Roberto Malanca, e spiega che ordinare a Siemens solo 10 treni invece dei 16 inizialmente previsti, significherà vedere crescere di molto il costo di ogni treno.
La Regione Piemonte ha recentemente spostato risorse prima dedicate al potenziamento della linea 1 della metropolitana torinese, su treni per il Servizio Ferroviario Metropolitano. L’atto proposto da Malanca e liberato per il voto del Consiglio, chiede alla Sindaca di intervenire presso la Regione perché confermi a Siemens l’ordine dei 16 treni, pur pattuendo una dilazione nel pagamento degli ultimi sei.
Currado, per Infra.To, conferma che i risparmi per acquisti più consistenti sono ingentissimi e annuncia che si stanno concordando con alcune città francesi, dotate come la nostra di treni con sistema VAL (Rennes, Lille, Toulouse), modalità di ordinazione congiunta per strappare prezzi più vantaggiosi.  

Silvio Lavalle