I “civich” di Torino compiono 226 anni

Automezzi della Polizia Municipale esposti in piazza Carignano

È rimasto come voce dialettale torinese con il quale vengono tradizionalmente chiamati i vigili sotto la Mole. Ma il termine “civich”, in realtà, deriva dal modo con cui il re Vittorio Amedeo III decise di chiamare il servizio di polizia, politica e sicurezza utilizzando il nome di Corpo delle Guardie Civiche.

Era il 1791. Quell’anniversario è stato ricordato con una cerimonia, che si è svolta questa mattina al teatro Carignano, durante la quale sono stati consegnati encomi ad agenti, uomini e donne, che si sono distinti in particolari azioni sul territorio. Tra gli interventi, oltre all’assessore con delega alla Sicurezza, Roberto Finardi, la sindaca Chiara Appendino che, elogiando l’attività dei vigili, ne ha riconosciuto la difficoltà anche a causa della riduzione degli organici per la quale, ha sottolineato, si proverà a porre rimedio con un concorso nel 2018. La cerimonia è stata anche l’occasione per il debutto del nuovo comandante della Polizia Municipale, Emiliano Bezzon, ex ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, già a capo dei Vigili urbani di Varese. Gli interventi del comandante dei Vigili, Bezzon e della sindaca Appendino

Come da tradizione, l’iniziativa ha rappresentato un momento di bilancio dell’attività del Corpo, da gennaio a settembre 2017. In nove mesi sono state effettuate 2255 multe per attraversamento con semaforo rosso, 1955 per mancato uso delle cinture di sicurezza, 3079 per l’utilizzo del cellulare durante la guida, 4018 per il superamento dei limiti di velocità, 3726 per sosta su posti riservati ai disabili. I vigili hanno inoltre rilevato 3728 incidenti e sanzionato 245 automobilisti risultati positivi all’alcol test.

Federico D’Agostino