È stata approvata (27 voti favorevoli, 1 astenuto) nella seduta del 28 giugno 2021 del Consiglio Comunale di Torino una deliberazione proposta dall’assessore all’Urbanistica Antonino Iaria, che prevede la cancellazione del vincolo di destinazione a sede Rai (stabilito dall’atto di vendita dell’area da parte della Città di Torino all’azienda nel 1956) sul grattacielo di via Cernaia 33 per un corrispettivo di Euro 3.415.198,49 (soggetto a ulteriore aggiornamento Istat).
Il provvedimento, illustrato nella riunione del 25 giugno 2021 delle Commissioni Prima e Seconda, presieduta da Marco Chessa, permetterà di dare un nuovo volto non solo a un immobile destinato al degrado, ma anche all’isolato, alla piazza circostante e alla Spina Centrale, completando un tassello di riqualificazione rimasto incompiuto per la presenza di questo “nodo critico”, le cui condizioni – tra cui la presenza di amianto – hanno costretto il trasferimento totale dei dipendenti Rai nella nuova sede di via Cavalli 4-6.
L’atto di vendita del grattacielo da parte della Rai a privati dovrebbe concludersi entro il 1° dicembre 2021.
Il grattacielo, realizzato nel 1966 su progetto di Domenico Morelli e Aldo Morbelli, è uno dei più alti di Torino, con 19 livelli fuori terra, 3 piani interrati e 72 metri di altezza. Il corpo di fabbrica principale, a forma di parallelepipedo, è affiancato da due corpi più bassi uno dei quali si sviluppa lungo via Cernaia. Sotto quest’ultimo è stato ricavato un porticato in continuità con i portici ottocenteschi della via, ai quali si richiama per forma e dimensioni. Ha una superficie di circa 28.600 mq lordi, di cui 20.400 mq fuori terra e ha una volumetria totale di circa 118.700 mc, di cui 82.200 fuori terra e 36.500 entro terra.
Finalmente si è conclusa positivamente una vicenda che si protraeva da due anni – ha detto nel dibattito in aula la consigliera Maria Grazia Grippo (PD), che ha ricordato le aspettative di lavoratori e lavoratrici Rai, che vorrebbero venisse rafforzato il polo torinese Rai, investendo a Torino i ricavi della vendita del grattacielo. Si conclude così una riqualificazione di un’importante area della città – ha affermato Viviana Ferrero (M5S) – che permette anche alla Città di acquisire una cifra importante, anche se – ha concluso – sarebbe opportuna un’interlocuzione con i vertici Rai per rafforzare la permanenza dell’azienda a Torino. Eleonora Artesio (Torino in Comune) ha quindi chiesto ai presidenti di Terza e Prima Commissione di audire i lavoratori Rai.
In conclusione di dibattito, l’assessore Iaria ha confermato la propria disponibilità ad audire lavoratori, lavoratrici e dirigenza Rai.
Massimiliano Quirico