All’appuntamento di questa mattina in piazza Castello si sono presentati sindaci, associazioni, rappresentanti di partiti e sindacati. Tutti, uniti, nel protestare contro la calendarizzazione in Consiglio regionale della proposta di legge destinata a modificare la Legge 9 del 2016 in materia di contrasto al gioco d’azzardo patologico. Tutti, preoccupati dei possibili effetti che il provvedimento potrebbe avere sugli effetti positivi dell’impianto normativo approvato 5 anni fa. I dati forniti questa mattina dagli organizzatori della protesta segnalano come, dal 2016 al 2019, l’ammontare complessivo delle giocate “fisiche” in Piemonte, escluse cioè quelle online, sia diminuito di 574 milioni di euro, passando da 5.127 milioni a 4.553. Indebolire quella legge, in un momento di profonda crisi come quello che stiamo vivendo, rischia di esporre la famiglie alla tentazione di risolvere i problemi economici con il ricorso al gioco d’azzardo. “La Legge 9 ha funzionato bene – sottolinea la consigliera comunale Carlotta Tevere a margine della sua partecipazione al presidio di questa mattina in rappresentanza della Città – per questo, come Comune, ci opponiamo con forza a qualsiasi modifica”.
Marcello Longhin