Se già può apparire una scommessa investire sull’organizzazione, in #Italia, di un campionato europeo per nazioni di uno sport di nicchia come il #baseball, farlo nel difficile periodo storico che stiamo attraversando, sembra quasi un azzardo. Complimenti allora agli organizzatori, determinati a portare fino in fondo questo progetto, che stamattina hanno dato vita al gustoso antipasto del sorteggio dei gironi di qualificazione. Nella storica sede del Circolo canottieri Esperia hanno così preso forma i quattro gironi del 36esimo Campionato Europeo di Baseball in programma dal 12 al 19 settembre sui campi di Torino, Avigliana e Settimo Torinese. Sedici le squadre al via divise in quattro gironi. L’Italia è inserita nel girone A insieme ad Austria, Belgio e alla vincente delle qualificazioni che si svolgeranno a luglio nella città lituana di Utena, dove sono iscritte Lituania, Grecia, Georgia, Polonia, Romania. Nel girone B: Spagna, Germania, Croazia e la vincitrice delle qualificazioni di Belgrado (Serbia, Ucraina, Bulgaria, Norvegia ed Estonia). Il girone C è composto da Israele, Francia, Gran Bretagna e la vincente delle qualificazioni di Mosca, una fra Russia, Svizzera, Bielorussia, Slovenia e Turchia. Infine il girone D con l’Olanda, che difende il titolo conquistato in Germania nel 2019, la Repubblica Ceca, la Svezia ed una fra Slovacchia, Irlanda, Finlandia, Ungheria che si disputeranno il posto nel torneo di qualificazione di Bratislava. Le prime due squadre di ogni girone accedono agli ottavi. Alla cerimonia di oggi era presente, in rappresentanza della Città di Torino il presidente della Commissione Sport Marco Chessa che ha sottolineato l’importanza di questa manifestazione, espressione di un movimento in crescita, che può rappresentare un significativo momento di ripartenza per la nostra Città. “A settembre speriamo di vedere le tribune del Passo Buole gremite di pubblico – ha dichiarato nel suo intervento – e che questo Europeo possa diventare un’occasione da sfruttare per il massiccio approdo di questa disciplina nelle nostre scuole”.
Marcello Longhin