Torino capitale europea: i contributi delle Università e delle associazioni commerciali

Palazzo Nuovo, sede universitaria delle facoltà umanistiche

In commissione Cultura, proseguono le audizioni per i contributi che potranno portare per la candidatura di Torino capitale europea della Cultura nel 2033. La relazione, che conterrà le linee guida per il percorso da seguire in poco più di 10 anni , sarà in commissione a gennaio 2021. Momento in cui la commissione terminerà il suo compito, anche se il dibattito proseguirà con le varie componenti culturali, commerciali, economiche torinesi per cercare di proseguire verso l’obiettivo in modo condiviso.

Ospiti della riunione, nella commissione del 16 dicembre, Juan Carlos De Martin, docente e vicerettore del Politecnico di Torino e Angela La Rotella, che si occupa dell’area culturale dell’ateneo stesso. Invitati, per il mondo commerciale, Barbara Ferro di Ascom, Micol Caramello e Luca Amato di Confesercenti.

Il professor De Martin ha posto in luce due aspetti da considerare per la candidatura. Il Politecnico ha nel suo Piano strategico il contributo alla vita culturale della città, già presente con le edizioni di Terra Madre, Salone del Libro e con l’edizione della Biennale di Tecnologia. Ha quindi affermato che il Politecnico non è solo didattica e ricerca ma anche organizzatore e collaboratore per la gestione di eventi cittadini, ciò anche con l’Università torinese, unendo così il sapere tecnologico con quello umanistico.

Il secondo punto, ha detto De Martin, appartiene più propriamente al Politecnico, e cioè il supporto della tecnologia negli eventi culturali, già attuati con la Città e il museo Egizio. Il punto forte per una candidatura, ha concluso De Martin, è dato dalla presenza in città da due atenei (tecnico e umanistico) aspetto presente in poche città europee.  Angela La Rotella  ha integrato quanto esposto dal professore De Martin affermando che la tecnologia è in grado di valorizzare la cultura e il patrimonio storico della città.

I rappresentanti delle associazioni commerciali hanno ribadito che i grandi eventi, come le prossime Atp Finals di tennis, sono una vetrina importante per la città, capace di attirare non solo turisti italiani. Hanno poi affermato che la candidatura di Torino dovrà essere costruita con importanti professionalità della comunicazione.

Tony De nardo