Due diversi, recenti, studi internazionali raccontano che il 37% degli automobilisti sarebbe disposto a rinunciare alla propria automobile se avesse una valida alternativa per i suoi spostamenti e che entro il 2050 sarà possibile raggiungere l’obiettivo di ridurre del 30% le emissioni di co2 grazie alla diminuzione dell’utilizzo delle auto private. Queste, ed altre, considerazioni che focalizzano l’attenzione della amministrazioni locali verso un modello ecosostenibile della mobilità urbana, hanno convinto la Città a ideare il progetto “Buoni mobilità”, presentato questo pomeriggio in commissione Smart city. Dopo una breve introduzione dell’assessora Maria Lapietra, è stato Maurizio Veronese di 5T ad entrare nei dettagli di una operazione che avrà un costo di 180mila euro, cofinanziata da Comune di Torino e Ministero dell’Ambiente, e che sarà gestita proprio da 5T. Adottando il principio ispiratore del MaaS (Mobility as a Service), in sostanza, una app sul proprio telefonino permetterà al singolo utente di conoscere in tempo reale la disponibilità dei mezzi di trasporto pubblici e in sharing utilizzando un sistema unico di pagamento, attraverso un abbonamento annuale che potrà, però, essere modificato ogni mese. A dicembre il via alla sperimentazione, che avrà la durata di un anno, con la pubblicazione di un bando pubblico per selezionare e finanziare 100 torinesi, mentre altri mille potranno aderire all’iniziativa a proprie spese. L’attivazione dei servizi avverrà tramite la Carta BiP di Gtt.
Marcello Longhin