Certo, anche la pandemia ci ha messo del suo, riducendo la mobilità urbana ma quest’anno il trend degli incidenti stradali, qui in città, è nettamente in diminuzione, con 2556 incidenti e dieci persone decedute Il dato è stato fornito nella riunione odierna di II commissione Trasporti e Urbanistica e I commissione Polizia Municipale, presieduta da Roberto Malanca. Una tendenza alla diminuzione già registrata l’anno scorso rispetto al 2018, con un calo pari a 300 sinistri. Parliamo del resto di una dinamica che sta proseguendo, tra alti e bassi, da circa un ventennio, se pensiamo che nel 2001 si erano contati sotto la Mole circa 10.000 incidenti stradali e che nel 2019 sono stati esattamente 4671. L’anno scorso, tra le 27 vittime che sino purtroppo registrate (cinque in meno dell’anno precedente), 13 erano pedoni.
La sicurezza stradale è tra gli obiettivi prioritari dell’azione amministrativa di Palazzo Civico secondo le linee tracciate dal Piano Operativo Sicurezza stradale per il triennio 2019-21, è stato sottolineato nel corso della riunione, alla quale hanno preso parte, oltre all’assessora Maria Lapietra, il comandante della Polizia Municipale Emiliano Bezzon, rappresentanti degli uffici comunali della Viabilità e del Consorzio 5T. Durante l’incontro, sono stati riepilogati i provvedimenti assunti per rendere maggiormente sicure le strade torinesi, dall’incremento delle piste ciclabili all’introduzione del limite di velocità di 20 km orari su alcuni controviali, dai dispositivi per evitare l’impatto dei motociclisti sui guardrail (ad esempio, in prossimità di curve pericolose in Lungo Stura Lazio e corso Chieri) sino alle pedonalizzazioni o ampliamenti di marciapiedi in corrispondenza di alcuni edifici scolastici. Interventi per la moderazione del traffico e l’incentivazione della mobilità dolce sono previsti nelle zone Campidoglio, Basso San Donato e Vanchiglia con fondi PON Metro. Sempre in tema di mobilità dolce, l’assessora Lapietra ha riferito di contatti in corso con i gestori dello sharing di monopattini per ridurne la velocità nelle aree pedonali, inserire numeri identificativi su ogni mezzo e incentivare comportamenti virtuosi nel parcheggiare.
Il comandante della Polizia Municipale, nel corso del proprio intervento, si è soffermato sugli impianti di videosorveglianza delle infrazioni semaforiche (T-RED) installati o in corso di installazione in corrispondenza di alcuni incroci nevralgici. Bezzon ha insistito sulla funzione dissuasiva prima ancora che sanzionatoria, spiegando ad esempio che gli impianti sono ben visibilmente segnalati, nonostante per la Città non ve ne sia l’obbligo. I T-RED, ha spiegato, hanno determinato un calo degli incidenti in corrispondenza degli incroci che monitorano.
Ad esempio, l’intersezione tra i corsi Potenza, Lecce e Regina Margherita ha visto calare i sinistri dai 42 del 2019 ai 14 registrati dal 1° gennaio sino ad oggi, una diminuzione significativa anche tenendo conto della riduzione del passaggio di auto nel periodo del lockdown. All’incrocio fra i corsi Trapani e Peschiera, dall’inizio dell’anno si sono registrati 6 incidenti contro i 17 del 2019.
Per i prossimi mesi, la Polizia Municipale prevede di incrementare i dispositivi di controllo della velocità mobili, flessibili nella collocazione e poco costosi rispetto agli impianti fissi. Di questi ultimi, le recenti modifiche al Codice della strada, ha spiegato il comandante, consentono ora l’installazione anche su strade a carreggiata unica, per cui potrebbe essere prossimamente riattivato l’autovelox fisso di corso Moncalieri.
Resta per ora in Commissione, per approfondimenti, la proposta di mozione firmata dal consigliere Damiano Carretto, che chiede l’istituzione di autovelox fissi, in accordo con la Prefettura, su alcune strade di scorrimento nella periferia Nord della città, a partire da corso Grosseto e via Botticelli, e di agire sui semafori per favorire i tempi di attraversamento da parte dei pedoni.
Claudio Raffaelli