Cinquecento torinesi cheidono l’istituzione di un assessorato alla movida, o una figura alternativa, che si occupi di garantire il rispetto della normativa e delle regole di convivenza nei quartieri interessati dal fenomeno. La proposta è arrivata attraverso una petizione al Consiglio comunale, presentata questa mattina durante un Diritto di Tribuna. I firmatari propongono alla Città di provare a diventare un esempio, a livello nazionale, nella gestione della vita notturna dei quartieri e per la tutela della salute dei residenti, anche attraverso l’elaborazione di un regolamento dedicato alla gestione del fenomeno della movida che garantisca interpretazioni precise ed escluda interventi con ordinanze estemporanee. Nello specifico, la petizione chiede che l’assessore alla movida possa assumersi la responsabilità di provvedimenti da adottare per assicurare la vivibilità dei quartieri interessati ed intervenire sulle problematiche dovute ai comportamenti fuori controllo di gestori ed avventori dei locali. Si tratta di adottare provvedimenti specifici per la tutela del diritto alla quiete pubblica e al riposo notturno dei residenti, semplificare le modalità di segnalazione dei disagi da parte dei residenti e velocizzare l’intervento delle forze dell’ordine quando necessario, soprattutto di notte; incentivare i gestori che dimostrano sensibilità e considerazione per il quartiere, per le persone, per le attività diurne.
Marcello Longhin