Le scuole di Torino pronte a riaprire in sicurezza

Le scuole di Torino sono pronte a ripartire per una stagione scolastica connotata dalla necessità di contenere il possibile contagio del Coronavirus. I lavori di edilizia, destinati a permettere il rispetto delle norme di distanziamento, sono ormai a buon punto e i 200 cantieri aperti (di cui 135 già completati) dimostrano la volontà dell’Amministrazione cittadina di permettere a docenti, studenti e personale scolastico di rientrare in aula in sicurezza. La conferma arriva dall’assessore competente per materia e dai tecnici del Comune, intervenuti questa mattina, durante una seduta della Quinta commissione riunita in congiunta con la Seconda, per aggiornare i consiglieri sullo stato dei lavori ancora in corso. Oltre alla manutenzione ordinaria e straordinaria, sospesa durante il periodo di lockdown, da fine maggio i lavori si sono concentrati sulla necessità di rendere gli spazi interni agli edifici scolastici conformi alla normativa che prevede il distanziamento. Oltre trenta i milioni investiti, di cui due milioni e mezzo arrivati a titolo diverso dalle casse ministeriali, oltre alla fruttuosa collaborazione con Città Metropolitana, Circoscrizioni e dirigenti scolastici, le risorse impegnate per muoversi in fretta e bene. I lavori ancora in corso dovrebbero essere completati fra ottobre e dicembre. Un’ultima annotazione riguarda gli spazi esterni che la Città ha dovuto reperire per avere il numero di aule necessarie: tre scuole primarie ne avranno bisogno: l’Istituto comprensivo Tommaseo usufruirà di una sala della vicina parrocchia di Santa Annunziata, l’Altiero Spinelli potrà approfittare di alcuni locali messi a disposizione della Circoscrizione 7, mentre per il comprensivo D’Azeglio-Nievo, sono state riattivate alcune aule di una scuola vicina dismessa. Anche due sedi del CPIA torinese avranno bisogno di ulteriori spazi, messi a disposizione dal Politecnico e dalla parrocchia Chiesa della Salute. La buona notizia è che tutte le scuole sono pronte a riaprire il 14 settembre.

Marcello Longhin