Gli Special Olympics hanno incontrato Luca Parmitano

Era il 21 luglio del 1969 quando Neil Armstrong e Buzz Aldrin, scesi dall’Apollo 11, lasciarono, per la prima volta, un’impronta terrestre sulla Luna. Un buon pretesto, ricordare quella data, per i dirigenti degli Atleti Special Olympics, attualmente impegnati, con familiari, amici e sostenitori, nella sfida #TotheMoonandBack: percorrere la distanza dalla Terra alla Luna, 384.403 chilometri, sommando su una piattaforma tutti i percorsi individuali. Un’iniziativa nata il primo luglio con l’obiettivo di tornare a camminare dopo il lungo periodo di lockdown, mettendo in pratica le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità che consiglia 10mila passi al giorno per mantenere salute fisica e mentale. Ecco allora che, per dare ulteriore risalto all’iniziativa, l’occasione della ricorrenza dello sbarco dell’uomo sulla Luna diventa il pretesto per un incontro in videoconferenza con l’astronauta più famoso d’Italia: Luca Parmitano. Organizzato in collaborazione con l’Osservatorio di Monte Porzio Catone, l’incontro è diventato ben presto un fuoco di fila di domande a cui colonnello dell’Aeronautica militare non si è sottratto, raccontando esperienze, aneddoti e curiosità delle sue due missioni intorno alla Terra del 2013 e del 2019. “Special Olympics dimostra sempre di essere un movimento sportivo e inclusivo di un altro pianeta e questa volta lo ha dimostrato fattivamente con una manifestazione davvero originale”, ha dichiarato a margine dell’iniziativa il consigliere Marco Chessa che ha partecipato all’evento in rappresentanza della Città. “Sono felice – ha sottolineato ancora Chessa – che tutti gli atleti possano tornare all’attività sportiva e non vediamo l’ora di ospitarli nei giochi nazionali di Torino 2021”.

Marcello Longhin