Aggiornamento sulla situazione del progetto riguardante la linea 2 della metropolitana torinese, questo pomeriggio, durante un’affollata seduta congiunta delle commissioni Urbanistica, Bilancio e Servizi pubblici locali presieduta da Roberto Malanca. E’ stata l’assessora ai trasporti Maria Lapietra a presentare le ultime novità sulle questioni tecniche e su quelle economiche riguardanti la realizzazione di un progetto considerato strategico per la città. Queste le certezze: il Comune di Torino sarà stazione appaltante, il tracciato definitivo è quello compreso fra Rebaudengo e il Politecnico, la definizione del progetto sarà affidata a Infra.TO. Conclusa questa prima fase e determinati i costi dell’opera, si valuterà se saranno sufficienti gli 828 milioni di euro già disponibili o se sarà necessario accedere ad un eventuale mutuo.
In questo senso, Lapietra ha chiarito che la Città potrebbe chiedere al Ministero dei Trasporti l’inserimento del progetto fra quelli considerati di interesse strategico nazionale con lo scopo di ottenere migliori condizioni di finanziamento da parte della Cassa Depositi e prestiti. Una volta stabilito il costo dell’opera, se i fondi a disposizione non dovessero risultare sufficienti, si potrebbe però valutare, in alternativa all’accensione di un mutuo, una riduzione del percorso alla tratta Porta Nuova – Corelli, senza rinunciare ad alcuna stazione intermedia. L’assessora ai trasporti è poi intervenuta, dopo le considerazioni dei consiglieri presenti alla riunione, per rispondere ad alcune sollecitazioni arrivate sia dalla minoranza che siede in Sala Rossa sia dalla maggioranza. Le preoccupazioni maggiori da parte dei consiglieri di maggioranza, espresse dalla capogruppo Valentina Sganga e da Viviana Ferrero e Damiano Carretto, riguardano soprattutto l’ipotesi di caricare nuovamente di debiti il Bilancio della Città, mentre dall’opposizione, per voce del capogruppo Partito Democratico Lo Russo, è venuta la richiesta di coinvolgere i privati nell’operazione, di valutare la possibilità di veicolare le bici sui vagoni della futura linea, di non prevedere l’incarico ad un commissario straordinario per l’opera. Nel rispondere a queste domande, Lapietra ha ribadito che verranno valutate con attenzione le lacune della Linea 1 per non ripeterle sulla 2: bici a bordo, tornelli in uscita, abbattimento dei costi energetici e possibilità di “contare” i passeggeri a bordo saranno alcune delle priorità che verranno prese in considerazione in fase di progettazione.
Marcello Longhin