Nella seduta del 15 aprile 2020 delle Commissioni I e Controllo di gestione, presieduta da Marco Chessa, alla presenza dell’assessore al Bilancio Sergio Rolando, è stata presentata una mozione proposta dal consigliere Damiano Carretto (M5S), che invita la sindaca e la Giunta a dialogare con gli istituti di credito per arrivare alla ristrutturazione del debito della Città e alla sospensione del pagamento delle rate dei mutui e degli interessi sugli stessi della Città di Torino per almeno i prossimi due anni.
Elaborato in seguito alla discussione in Commissione del 31 marzo 2020, il documento – ha spiegato il proponente – invita anche la Città a dialogare con la Corte dei Conti per ottenere la sospensione del Piano di rientro dal debito per i prossimi due anni: un modo perché il Comune abbia risorse da investire sul territorio.
“La tenuta del bilancio della Città – ha affermato Carretto – è messa fortemente a rischio dalla situazione emergenziale in cui versa l’intero Paese”.
I contenuti del provvedimento sono stati condivisi da Daniela Albano (M5S) che, nel dibattito in Commissione, ha suggerito di chiedere una moratoria sugli interessi dei debiti e di allungare l’orizzonte temporale, per evitare tagli di servizi alla cittadinanza: “la sospensione di due anni non è sufficiente” – ha dichiarato.
Il consigliere Francesco Tresso (Lista civica per Torino) ha domandato come prosegue il confronto con l’Anci sui mutui e ulteriori informazioni sui mutui del Comune.
Maggiori dettagli su mutui e interessi sono stati chiesti anche dalle consigliere Federica Scanderebech (Rinascita Torino) e Marina Pollicino (Con.Ci.).
L’assessore Rolando ha spiegato che la Città si è rapportata non solo con l’Anci (che presto potrebbe aprire un Tavolo specifico), ma anche con altri Comuni che hanno problemi simili a quelli di Torino, nell’attesa del Decreto sugli enti locali che dovrebbe essere pubblicato ad aprile.
C’è sempre stato un dialogo aperto con la Corte dei Conti – ha precisato l’assessore – per il Piano di interventi proposto dalla Città stessa. Per la ri-negoziazione dei mutui con le banche, c’è stata la disponibilità dell’Abi, che ha anticipato il Governo, ma è necessario – ha aggiunto – una normativa nazionale.
Tutti i ragionamenti comunque – ha poi sottolineato – dipendono da quando si riaprirà.
Il capogruppo del PD Stefano Lo Russo si è detto in imbarazzo nel discutere una proposta di mozione che di fatto – ha affermato – è già stata superata dalle azioni dalla Giunta e ha quindi ribadito la correttezza della scelta di dialogare con Anci e Abi.
Per Eleonora Artesio (Torino in Comune) occorre ragionare anche sui mancati e ridotti trasferimenti da parte dello Stato e sulle modalità con le quali negli anni sono stati contratti i mutui.
La mozione è condivisibile per Francesco Sicari (M5S), ma – ha detto – non si può solo rinviare il Piano di interventi proposto da questa Amministrazione alla prossima Giunta: occorre modificarlo.
Lorenza Patriarca (PD) ha ribadito che occorre un piano concreto per il rientro del debito, mentre per Antonio Fornari (M5S) è necessario approfondire la questione nelle prossime settimane, ragionando con tutti i soggetti coinvolti.
La mozione proposta à un atto politico utile per Fabio Versaci (M5S), che ha auspicato possa essere emendata e votata già nella prossima seduta del Consiglio Comunale.
Al termine della discussione, il proponente del documento, Damiano Carretto, si è dichiarato disponibile ad aggiornare la mozione (presentata lo scorso 17 marzo) e ha chiesto di lasciare sospeso l’atto in Commissione per valutare l’evolvere dell’emergenza Covid.
Massimiliano Quirico