Trasformare le Commissioni di Quartiere delle Circoscrizioni torinesi in Consulte di Zona o Laboratori di Quartiere.
È la proposta avanzata dalla presidente della Commissione Decentramento, Maura Paoli, nella seduta del 23 gennaio 2020.
Un modo per superare le criticità operative emerse nell’esperienza delle Commissioni di Quartiere e, allo stesso tempo, non disperdere le esperienze pregresse, ma anzi rafforzare i percorsi partecipativi strutturati in aree specifiche della città, arrivando a elaborare progetti per i quartieri, grazie a un budget che verrebbe messo a disposizione da Comune e Circoscrizione (con importi, percentuali e modalità ancora da definire).
Si prevede anche l’attivazione di un Ufficio Decentramento e Partecipazione Centrale che curi il collegamento tra Consulte, Circoscrizioni e Comune.
Nel dibattito, la consigliera Eleonora Artesio (Torino in Comune) ha espresso perplessità sulla proposta, che confonderebbe – secondo lei – la partecipazione con la progettazione partecipata, mentre la consigliera Daniela Albano (M5S) ha chiesto di incentivare anche la partecipazione politica.
Positiva l’idea di provare ad attivare laboratori di progettazione per coinvolgere maggiormente la cittadinanza, secondo i presidenti delle Circoscrizioni 6, Carlotta Salerno, e 4, Claudio Cerrato, che ha suggerito di prendere spunto dall’esperienza del Comitato Parco Dora per il funzionamento e l’individuazione dei partecipanti alle Consulte.
Potrebbe essere interessante aprire dibattiti pubblici sul territorio su specifici temi (ad esempio, i giovani) o progetti – ha affermato l’assessore al Decentramento, Marco Giusta – e lavorare anche sull’educazione civica di cittadine e cittadini.
La discussione sulla proposta di riforma continuerà nelle prossime sedute della Commissione Decentramento.
Massimiliano Quirico