Polo del 900: Vaclav Havel, pioniere della rivoluzione gentile

Alcuni dei pannelli della mostra allestita al Polo del 900

Quello che viene offerto ai visitatori, nelle sale allestite al piano terreno del P0lo del Novecento, è un dialogo virtuale ma serrato ed approfondito con Václav Havel, dissidente e animatore dell’opposizione democratica a Praga (Charta 77), prima della caduta del Muro di Berlino e del crollo regime filosovietico del suo Paese. Successivamente, nel dicembre 1989, Havel assunse la carica di presidente della Federazione Cecoslovacca e poi, nel 1993, presidente della Repubblica Ceca, dopo la pacifica dissoluzione della Cecoslovacchia.

La democrazia e l’irriducibile indipendenza e pluralità della società sono pertanto il filo conduttore della mostra Il potere dei senza potere – Interrogatorio a distanza con Václav Havel, allestita a cura della Fondazione Costruiamo il Futuro (presieduta da Maurizio Lupi) e inaugurata venerdì scorso presso il Polo del 900.

L’intervento di Massimo Giovara

I testi dei pannelli che compongono il nucleo centrale dell’esposizione sono tratti da vari libri di Havel; e il termine “interrogatorio”, usato in luogo di “intervista”, rievoca le persecuzioni da lui subite da parte del regime del PC cecoslovacco. Alla presentazione ha preso parte, in rappresentanza della Città di Torino, il consigliere e presidente della V commissione Cultura, Massimo Giovara.

Nel suo intervento, Giovara ha portato il saluto della sindaca Chiara Appendino e ricordato come le ragioni della realpolitik, dell’ economia e delle relazioni internazionale non possano mai prevalere sul valore della democrazia e sulla sua riaffermazione, citando il caso odierno di Hong Kong. La mostra è aperta al pubblico tutto i giorni con orario 9-21, fino al 29 gennaio. Ingresso libero.

Claudio Raffaelli