Azienda Sanitaria Locale
TO 1
PROGETTO
DI
PRR 2008-2010
PROGETTO DI
PIANO STRATEGICO
DI
RIQUALIFICAZIONE DELL’ASSISTENZA
E
DI RIEQUILIBRIO
ECONOMICO-FINANZIARIO
Versione 2
Pagina
INTRODUZIONE
-
LE AZIENDE SANITARIE LOCALI 1 e 2
E IL
LORO ASSETTO ORGANIZZATIVO ATTUALE…..…….………………………………………. 3
- VALUTAZIONE
DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE DELLA ASL TO1………….15
PARTE I – OBIETTIVI ASSISTENZIALI
………………....…………………………………………… 42
1. RIORGANIZZAZIONE DEI PROCESSI ASSISTENZIALI
E DELLE ATTIVITÀ DI
PREVENZIONE ...………………………………………………….… . 43
2. ASSISTENZA FARMACEUTICA TERRITORIALE,
INTEGRATIVA
E PROTESICA ………..……………………………………………………….....62
PARTE II – RIORDINO ATTIVITÀ ……………………………………………………………………….64
3. RIORDINO DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
E DELLE DOTAZIONI ORGANICHE …………………………………………………………….65
4. RIMODULAZIONE DELLA RETE
DEI PRESIDI …………………………………………...…………………………………………...82
PARTE
III – CONTO ECONOMICO PREVENTIVO 2007-2010 ………………………………………….90
PARTE IV – PREVENTIVO COSTI PER FUNZIONE 2007-2010
………………………………………..94
PARTE V – EVOLUZIONE DOTAZIONE PERSONALE …………..…….………………………...…100
TABELLE
INTEGRATIVE E COMPLEMENTARI ..……………………...……………………………..107
LE AZIENDE SANITARE LOCALI ex
1 ed ex 2
E IL LORO ASSETTO
ORGANIZZATIVO
Ex ASL 1
L’AZIENDA E IL SUO ASSETTO ORGANIZZATIVO
L’ASL 1 si sviluppa sul territorio delle Circoscrizioni 1 (Centro-Crocetta), 8 (Cavoretto-Borgo Po), 9 (Lingotto-Millefonti), 10 (Mirafiori Sud) e confina a ovest con l’ASL 2, a est e a sud con l’ASL 8, a nord-ovest con l’ASL 3 e a nord-est con l’ASL 4.
Il territorio, con circa 252.000 abitanti, è densamente popolato sulla riva sinistra del Po, estendendosi la riva destra sulla collina torinese, con case diradate salvo l’agglomerato di Cavoretto. L’area di Mirafiori è occupata in modo consistente dall’insediamento degli stabilimenti FIAT, che comporta la concentrazione della popolazione nell’estremo sud-est del quartiere.
Nel territorio insistono importanti ospedali cittadini: Molinette, Mauriziano, Sant’Anna, Regina Margherita, CTO.
Sebbene l’ASL 1 sia articolata in distretti coincidenti con le Circoscrizioni, dal 2003 si sono aggregate le funzioni di direzione. Pertanto un unico responsabile attua gli indirizzi strategici dati dalla Direzione Generale in ordine al governo della domanda di salute per i Distretti 1 e 8 ed un altro per i Distretti 9 e 10. La segreteria delle due direzioni è unificata ed alcune delle funzioni sono indifferentemente attribuite e svolte di concerto dai due responsabili. In parziale deroga a quanto previsto dall’Atto Aziendale, è limitata la loro autonomia sotto i profili tecnico-gestionale ed economico-finanziario. Ciò in quanto, in ciascun distretto le attività produttive fanno capo ad altre strutture complesse o semplici, per lo più organizzate in Dipartimenti, erogate presso le seguenti sedi:
Distretto 1
La struttura in via San Secondo 29 bis è la principale sede di erogazione dei servizi da quando è stata chiusa la sede di via Bertola 53. Occupa un’ala del fabbricato sede degli uffici amministrativi e direzionali dell'ASL 1, vicina alla stazione ferroviaria Porta Nuova e dispone di buoni collegamenti di trasporto pubblico. Il fabbricato è stato oggetto di alcuni interventi di ristrutturazione e bonifica che hanno permesso l'accreditamento del poliambulatorio ai sensi della DGR 616-3149/2000: si è in attesa del finanziamento (ex art. 71 L. 448/98) di un progetto di completo recupero della struttura, che consentirebbe di migliorare la qualità dei locali. All’interno della struttura sono svolte le attività garantite dagli specialisti convenzionati, amministrative, di prelievo ad accesso diretto, consultoriali, di NPI, di Salute Mentale, delle Cure Domiciliari.
La rete per l’effettuazione di prelievi ad accesso diretto sul territorio del Distretto 1 è completata dal punto prelievo dell’ospedale Oftalmico, ove ha sede il Laboratorio Analisi, cui afferiscono i prelievi effettuati nelle strutture territoriali.
Il servizio per le dipendenze patologiche, con ingresso dedicato in via Passalacqua, ha sede in tale presidio.
Dal 1999 è attivo un servizio multi professionale denominato Sottopasso, gestito dai medici preposti alla continuità assistenziale, da volontari della Croce Rossa e da operatori delle cooperative sociali, che assicura a persone senza fissa dimora interventi di prevenzione e profilassi sanitaria, sia ambulatoriale sia direttamente sulla strada, non sostitutivi dei servizi previsti per tutti i cittadini ma di supporto per l’accompagnamento ai servizi sanitari e sociali.
Distretto 8
La struttura in via Petitti 24 (edificata negli anni cinquanta, già a destinazione scolastica, in buono stato di conservazione, con annessa cappella neogotica soggetti a vincoli architettonici, acquistata dall’ASL 1 nel 2000) è stata oggetto nel 2002 di una prima fase di ristrutturazione parziale dei piani seminterrato, terreno e primo, al fine di trasferirvi le attività poliambulatoriali ed amministrative, in precedenza svolte nella struttura di via Chiabrera 34.
Il progetto definitivo per la ristrutturazione e ampliamento dell'edificio (con finanziamento richiesto ex art. 71 L. 448/98) prevede un nuovo e più funzionale layout per le attività già presenti e la sopraelevazione della struttura per poter ospitare altre funzioni (SERT, CSM, NPI, consultori) oggi ospitate nell’edificio di via Lombroso 16, il cui accreditamento richiederebbe eccessivi oneri finanziari. La ristrutturazione permetterà, tra l’altro, di valutare l’opportunità di avviare un punto prelievi e di disporre di un parcheggio sotterraneo, previsto dalle prescrizioni urbanistiche della zona.
Sul territorio del distretto opera inoltre, in un edificio in proprietà, la struttura ambulatoriale di via Silvio Pellico 28, adeguata ai più moderni standard di accoglienza e qualità, con un centro prelievi ad accesso diretto ed alcune attività specialistiche integrate con il vicino presidio ospedaliero Evangelico Valdese.
Distretto 9
L’immobile in corso Corsica 55 è stato realizzato negli anni ottanta per ospitare il Centro Civico del Quartiere Lingotto e un poliambulatorio: per questa ragione, essendovi un accesso comune non appropriatamente orientato all’utenza, si è presentato un progetto di ristrutturazione ai sensi dell'art. 71 L. 448/98.
Nell’edificio sono presenti il poliambulatorio specialistico, le funzioni amministrative distrettuali, le attività consultoriali, i prelievi ad accesso diretto. Le attività certificative di Medicina Legale e la Commissione Invalidi aziendale, ivi già svolte, sono state trasferite nel vicino Presidio Valletta, con stabile risoluzione di condizioni di sovraffollamento e disagio per l’utenza.
Le attività del SERT sono svolte presso una struttura in via Montevideo 45, ove hanno sede gli ambulatori della psichiatria per le attività territoriale del Dipartimento Torino Sud per la Salute Mentale, che è a conduzione universitaria e che effettua attività di ricovero presso l’ASO Molinette.
Le attività di NPI hanno trovato collocazione dal dicembre 2003 nella nuova struttura di via Alassio 36/A, che ospita anche le attività sovrazonali dello SPRESAL.
Per garantire una efficace risposta ad accesso diretto per la fascia materno-infantile, stanti i non facili collegamenti tra settore est e ovest per la presenza dell'asse ferroviario, è operativo anche un consultorio pediatrico e familiare in via Ventimiglia 112.
Distretto 10
Assegnato in comodato dalla Regione Piemonte all’ASL 1, l’edificio di via Farinelli 25, pur ristrutturato come RSA (con progetto di completamento e riordino finanziato ex art. 20 L. 67/88 II - III triennio), è diventato la principale sede di erogazione di servizi sanitari sul territorio del Distretto. La struttura, allocata al centro del quartiere, ha una superficie complessiva pari a circa mq. 20.000 distribuiti su sette piani, con aree verdi di pertinenza e facilità di parcheggio. Al suo interno sono allocati servizi ambulatoriali specialistici, un ambulatorio infermieristico, attività di prelievo ad accesso diretto, attività certificative di medicina legale, la commissione invalidi, la commissione provinciale patenti, la centrale operativa cure domiciliari e continuità assistenziale, un centro alcologico integrato, l'UVG, l'UVH, attività di riabilitazione motoria e logopedica per adulti e minori, attività amministrative distrettuali. Ospita 35 posti letto RSA e 59 RAF amministrati dall’ASL 1 oltre a 83 posti letto per la continuità assistenziale e le dimissioni protette, di cui 74 gestiti a favore delle AASSLL 2 e 4 e dell’ASO Molinette. Al suo interno è attivo un Centro Diurno per venti ospiti ed è altresì presente un hospice con dieci posti letto. Da maggio 2006 vi opera la NPI, ivi trasferita dalla struttura distrettuale di via Negarville 8/28, non più idonea a contenere attività sanitarie in regime di accreditamento e sicurezza; per tale motivo anche il SERT, precedentemente ubicato in via Negarville 8/48, è oggi operativo in una struttura limitrofa al Presidio Valletta, in via Farinelli 40/1, una ex scuola elementare, parzialmente concessa a titolo oneroso all’ASL 1 dal Comune di Torino, che vi ospita anche servizi sociali circoscrizionali. In tale collocazione, ristrutturata a spese dell'ASL 1, il SERT ha reso operativi un centro diurno ed uno spazio dedicato alle nuove dipendenze, aperto a tutti i giovani torinesi.
In Via Negarville 8/48 trova collocazione il DSM Sud, e in Via Candiolo 79 le attività consultoriali ed il servizio vaccinale oltre che l’ambulatorio infermieristico ed il punto prelievi, a servizio dei residenti in Basse Lingotto oltre il Parco Colonnetti.
Completano il disegno della rete assistenziale territoriale, le attività che il DSM svolge nei gruppi appartamento e l’offerta di posti letto per anziani non autosufficienti che include, oltre l’offerta del presidio Valletta, 95 posti letto collocati nella struttura residenziale a gestione diretta di via Plava 75.
Nel territorio distrettuale ha sede l’obitorio della Città di Torino, gestito dall’ASL 1 tramite la S.C. Medicina Legale.
L’ASL 1 gestisce due presidi ospedalieri, l’Oftalmico ed il Presidio Evangelico Valdese.
Ospedale Oftalmico
Si trova nel quartiere Centro, in un isolato compreso tra le vie Juvarra – ove ha l’ingresso –, Bertola, Passalacqua e Manzoni.
La vicinanza con la stazione ferroviaria Porta Susa, le fermate della metropolitana e di numerosi altri mezzi di trasporto pubblico lo rendono facilmente accessibile, compensando le difficoltà di trovare parcheggio, anche se a pagamento.
STORIA
L’oculistica nacque a Torino nel 1838 per azione del prof. Casimiro Sperino, coadiuvato dai dottori Valerio e Baffoni, con il concorso di molti comuni piemontesi, in una casa messa a disposizione dalla Compagnia di San Paolo, probabilmente in Borgata Vanchiglia. Nel 1847 si fuse con l’ospedaletto infantile, spostando la sede nella casa Quartero, nell’allora strada del Re (oggi, corso Vittorio Emanuele, presso Porta Nuova). Nel 1851, senza la parte infantile, si trasferì in Borgo San Donato, in un nuovo edificio con 250 letti. Nel 1864 si allocò nell’area attualmente occupata, su un terreno donato dal Parlamento Subalpino.
SITUAZIONE ATTUALE
È un presidio monospecialistico, dotato di pronto soccorso e di 68 letti, utilizzati da quattro strutture complesse e da un reparto universitario, oltre a 17 letti utilizzati temporaneamente dalle attività svolte dalla specialità di oculistica del Presidio ospedaliero Evangelico Valdese; dispone inoltre di un blocco operatorio, di un’area per la sterilizzazione, di una farmacia.
Alcuni servizi storicamente presenti nel presidio, quali la diabetologia, pur inseriti nel dipartimento del Territorio, assicurano ai pazienti ricoverati (spesso anziani e diabetici) le necessarie consulenze internistiche e diabetologiche.
Sono presenti nell’ospedale ampi spazi ancora non pienamente utilizzati, per i quali è stato presentato un progetto di recupero ex art. 20 L. 67/88 mentre è già stato approvato il progetto per la struttura di riabilitazione visiva degli ipovedenti. Le aree degenziali e le sale operatorie sono state recentemente ristrutturate.
Presidio Ospedaliero Evangelico Valdese
Si trova nel quartiere San Salvario, nel centro città, e occupa parte dell’isolato compreso tra le vie Silvio Pellico – ove vi è l’ingresso principale – , Ormea e Berthollet. La vicinanza con la stazione ferroviaria Porta Nuova, la costruenda metropolitana e una delle principali arterie di ingresso in città – corso Massimo d’Azeglio – , favoriscono la fruizione dei servizi offerti dall’ospedale, penalizzato però dalla viabilità e dai parcheggi.
STORIA
L’ospedale fu fondato nel 1842 in cinque stanze al piano terreno di Palazzo Bellora. Trasferito nella Casa Valdese di via San Pio V fu ampliato nel 1871 grazie ad un cospicuo dono del banchiere Long. La prima camera operatoria fu attivata nel 1902. Danneggiato durante la seconda guerra mondiale, fu ricostruito tra il 1946 e il 1948 grazie al lascito del banchiere Mylius. Ulteriormente migliorato nel 1950, fu oggetto di una importante ristrutturazione che consentì la inaugurazione nel 1960. L’avvento della riforma sanitaria rese necessari nuovi interventi strutturali e il rinnovo delle attrezzature. Nel 1996 è stato adeguato il terzo piano con le nuove sale operatorie e nel 2001 si sono conclusi i lavori di ampliamento che hanno consentito di realizzare, nell’area “Artigianelli Valdesi”, nuove camere di degenza. L’assenza di successivi ed importanti interventi strutturali è culminata, nel febbraio 2006, nella chiusura delle sale operatorie del primo piano disposta a seguito di un’ispezione dei NAS.
SITUAZIONE ATTUALE
Il 7 luglio 2004 il Presidio Ospedaliero Evangelico Valdese (POEV) è stato assegnato dalla Regione Piemonte all’ASL 1.
L’edificio, che non è dotato di Pronto Soccorso, dispone di 106 letti di degenza (di cui 49 di ricovero ordinario e 57 di day hospital/surgery) ed è sviluppato su quattro piani. Al piano terra vi sono collocati: endoscopia, radiodiagnostica ed ecografia, day hospital di riabilitazione cardiologica, ambulatori di diabetologia, dietologia, cardiologia , logopedia e otorinolaringoiatria. Al primo piano, chiuso al pubblico per lavori di ristrutturazione delle sale operatorie e dell’area di degenza, sono collocate anatomia patologica e preparazione dei citostatici; al secondo piano, degenza medica, day hospital oncologico, nutrizionale e medico multispecialistico; al terzo, sale operatorie, day surgery e degenza chirurgica, e infine, al quarto piano, uffici e locali tecnici.
Il Presidio sarà oggetto di importanti adeguamenti strutturali, finanziati ex art. 20 L. 67/88, nonché di interventi di rifacimento e ripristino delle sale operatorie e dell’area di degenza del primo piano.
Completa il quadro delle attività aziendali il dipartimento di Prevenzione, operante in via Consolata 10, dove era l’Ufficio Igiene della Città di Torino. La struttura è prossima al Municipio, nel pieno centro cittadino, in un’area ampiamente servita da mezzi pubblici. I locali sono piuttosto obsoleti in quanto non sono mai stati sottoposti ad interventi di ristrutturazione, e solo recentemente sono stati stanziati finanziamenti per l’adeguamento degli impianti elettrici, risalenti agli anni trenta. Operante per tutto il territorio della Città di Torino, ospita le strutture complesse Igiene e Sanità Pubblica, Igiene Alimenti e Nutrizione e Veterinaria Area C, mentre lo SPRESAL ha sede in via Alassio 36/A.
Nell’espletamento delle proprie attività, l’ASL 1 opera in un quadro relazionale molto complesso, che vede rapporti con l’utenza – anche attraverso le associazioni che la rappresentano – , con gli organi istituzionali – oltre alla Regione Piemonte, il Comune di Torino, nelle sue articolazioni politiche ed organizzative, la Procura della Repubblica, l’amministrazione del Ministero degli Interni, l’INPS, l’INAIL – , con i professionisti e gli operatori sanitari, tecnici ed amministrativi che per essa operano e con le organizzazioni sindacali che li rappresentano. La conseguente organizzazione delle risorse umane di cui l’ASL 1 si avvale, deriva attualmente dall’Atto aziendale.
Nei fatti, la prassi operativa ha talune volte generato situazioni differenti rispetto a quanto indicato nell’Atto aziendale, talvolta con motivazioni razionali che avrebbero dovuto condurre ad una modificazione del documento. Per contro, non è stato pienamente realizzato il modello dipartimentale, che in taluni casi è stato attuato in modo meramente formale.
Anche sotto il profilo dell’organizzazione dei servizi sanitari si rileva la difficoltà a far convivere nell’organizzazione aziendale e, di conseguenza, a valorizzare aree produttive fra loro eterogenee (da un lato la prevalente produzione territoriale e dall’altro due strutture ospedaliere di dimensioni ridotte, di cui una monospecialistica non collegata al territorio di riferimento dell’ASL 1).
Non da ultimo, si ricorda che l’area amministrativa, pur con la sua importante tradizione, è stata spesso oggetto di profonde ristrutturazioni dovute alle successive diverse articolazioni istituzionali adottate per la gestione delle attività sanitarie torinesi.
Ex ASL 2
L’AZIENDA E IL SUO
ASSETTO ORGANIZZATIVO ATTUALE
L’ASL 2 si sviluppa sul territorio delle Circoscrizioni 2 (Mirafiori Nord) e 3 (Cenisia - Cit Turin - San Paolo) e confina a est e sud con l’ASL 1, a nord con l’ASL 3 e a ovest con l’ASL 5.
Il territorio è intensamente popolato, con un totale di circa 235.000 residenti in edifici spesso di recente costruzione, o anche nuova, come avviene per gli insediamenti lungo il passante ferroviario nei corsi Lione e Mediterraneo.
L’ASL 2 ha sede in via Tofane, all’interno del proprio presidio ospedaliero Martini e opera sul proprio territorio attraverso due distretti.
Ospedale Martini
È una struttura facilmente raggiungibile dalla prima cintura nord-ovest di Torino, i cui abitanti, in conseguenza accedono abitualmente al pronto soccorso, preferendolo alle meno comode strutture degli ospedali degli Infermi di Rivoli e San Luigi di Orbassano.
L’ospedale è stato inaugurato nel 1970 in una nuova sede che sostituiva la precedente, realizzata con fondi personali dal prof. Enrico Martini in borgo San Paolo e distrutta da un bombardamento nel 1943. La disposizione architettonica fa perno su un monoblocco che ospita tre aree funzionali orientate rispettivamente all’emergenza e servizi diagnostici (fronte via Marsigli), alle degenze (fronte via Stelvio) e all’attività ambulatoriale ed amministrativa (fronte via Tofane).
I 209 posti letto destinati ai ricoveri ordinari ed i 20 ai ricoveri diurni sono ripartiti fra le seguenti discipline presenti (laboratorio analisi chimico-cliniche, radiologia, medicina generale, geriatria, nefrologia, neurologia, pediatria con neonatologia, psichiatria, cardiologia con UTIC, chirurgia generale, rianimazione, ORL, ortopedia e traumatologia, ostetricia e ginecologia con nido, urologia).
I ricoveri ordinari nel 2006 sono stati pari a 8.953, con una degenza media di 6,32 giorni. I day hospital, 3.686. Gli interventi chirurgici effettuati nelle cinque sale nel blocco operatorio sono stati 5.882. Gli accessi al DEA, pari a 75.340, hanno originato 5.411 ricoveri, ossia il 7,2% del totale.
È in avvio un’importante ristrutturazione
delle sale parto, che consentirà di restituire alla struttura di ostetricia
l’uso della sala parto, presente nel proprio reparto e chiusa perché priva dei
necessari requisiti strutturali; in conseguenza, sarà disponibile presso il
blocco operatorio la sala ora destinata ai parti cesarei. In modifica a quanto
previsto, la realizzazione del cantiere, per il rispetto della normativa sulla
sicurezza, rende indispensabile l’allocazione temporanea della sala parto nella
attuale UTIC, con ulteriore slittamento dei tempi di apertura di questa
dall’ottobre 2006 allo stesso periodo dell’anno successivo.
L’attività dei due distretti (operanti in aree coincidenti rispettivamente con quelle della Circoscrizione 2 e 3) si articola nello svolgimento dei seguenti compiti:
- analisi del fabbisogno e della domanda di assistenza sanitaria e socio-sanitaria della popolazione al fine di garantire percorsi diagnostico terapeutici con tempi adeguati al fabbisogno dell'utenza nell’ambito della programmazione aziendale e distrettuale;
- gestione, organizzazione e coordinamento delle risorse tecnico-professionali, amministrative, patrimoniali e finanziarie assegnate al Distretto;
- allocazione delle risorse attribuite fra le strutture distrettuali e private accreditate;
- organizzazione e coordinamento della rete di servizi distrettuali, garantendone l’interrelazione e la trasversalità al fine di assicurarne adeguati livelli di accessibilità da parte della popolazione, di efficacia, efficienza, qualità e continuità nonché l’integrazione fra gli stessi e gli altri servizi alla persona esistenti nell'ambito territoriale;
- gestione del rapporto, come definito nell’ambito del governo aziendale, con i soggetti convenzionati e con le strutture accreditate presenti sul territorio del Distretto;
- coordinamento e concertazione con i responsabili dei Dipartimenti territoriali e del presidio ospedaliero in merito alla programmazione dell'offerta dei servizi sanitari e sociosanitari che il Distretto è tenuto a garantire ed alla formazione professionale degli operatori;
- coordinamento e concertazione con gli organi tecnici e direzionali degli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali per la definizione delle modalità operative di integrazione rispetto alle attività socio-sanitarie integrate;
- elaborazione della proposta relativa al Programma delle attività territoriali;
- mantenimento e sviluppo delle attività integrate tra servizi circoscrizionali e servizi sanitari in vari ambiti quali prevenzione, salute mentale, tossicodipendenze, salute della donna e del bambino, medicina dello sport, attività specialistiche (Parkinson, Alzheimer, diabete mellito);
- monitoraggio dei dati di attività e dei risultati conseguiti in termini qualitativi e quantitativi, in attuazione del programma delle attività territoriali, anche ai fini della descrizione dell’attività svolta, delle risorse impiegate, dei relativi costi e ricavi nell'ambito della relazione annuale di Distretto.
Distretto 1
La sede del distretto, che serve la Circoscrizione 2, ha sede in via Biscarra 12/10, in un edificio in locazione.
Espleta la propria funzione volta all’assistenza extra-ospedaliera attraverso le seguenti attività:
Assistenza sanitaria di base, comprendente la medicina generale e la pediatria di libera scelta
Assistenza specialistica ambulatoriale
Cure domiciliari
Accesso ai servizi sanitari (iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale - SSN, scelta e revoca del medico di base e del pediatra di libera scelta, prenotazioni attività specialistiche, accettazione domande assistenza integrativa, ecc.)
Assistenza sanitaria all’estero ed assistenza ai cittadini non residenti, con domicilio sanitario nell' ambito territoriale del distretto
Attività di tutela della salute collettiva
Attività sanitaria rivolta al disagio psichico ed ai disabili
Integrazione fra i servizi sanitari e socio assistenziali degli enti locali, per interventi a favore dei disabili
Attività e servizi di consultorio, rivolti alla famiglia ed ai minori, integrate con le attività ospedaliere e con la pediatria di base all’interno del Dipartimento Materno Infantile
Assistenza infermieristica
Assistenza sanitaria extra-ospedaliera
Assistenza residenziale e semiresidenziale ad anziani e disabili
Medicina legale e sportiva
Assistenza integrativa- protesica
È presente sul territorio del distretto la RSA gestite dall’ASL 2 in via Gradisca 10, che ospita anche le attività relative alla medicina legale, alla medicina dello sport, al CUP, alla scelta e revoca del medico di medicina generale e UVG. Si prevede il trasferimento di tali attività, unitamente a quelle svolte in via Biscarra e quelle ospitate in via San Marino, in una struttura in fase di realizzazione (consegna prevista nel 2008) in un’area già industriale che ospitava la Saint Gobain.
Il SERT è ospitato in via Nomis di Cossilla 2/A, in un edificio già scolastico appositamente ristrutturato.
Il territorio ospita le sedi consultoriali pediatriche (via Poma 2 e via Gradisca 10) e famigliari con Prevenzione Serena (Via Bellono 1), e l’ambulatorio di NPI (via Nuoro 31/a)
In via Boston 152 – in un edificio che richiede adeguamenti – vi è un’assistenza dialisi limitata gestita dall’ospedale Martini.
Il DSM, attualmente allocato in corso Unione Sovietica 220, troverà anch’esso una migliore collocazione nel poliambulatorio in realizzazione, presso il quale disporrà di un’area da destinare alla residenzialità.
Distretto 2
La sede del distretto, che serve la Circoscrizione 1, ha sede in via Monginevro 130, in un edificio di proprietà.
Espleta la propria funzione volta all’assistenza extra-ospedaliera attraverso le seguenti attività:
Assistenza sanitaria di base, comprendente la medicina generale e la pediatria di libera scelta
Assistenza specialistica ambulatoriale
Cure domiciliari
Accesso ai servizi sanitari (iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale - SSN, scelta e revoca del medico di base e del pediatra di libera scelta, prenotazioni attività specialistiche, accettazione domande assistenza integrativa, ecc.)
Assistenza sanitaria all' estero ed assistenza ai cittadini non residenti, con domicilio sanitario nell' ambito territoriale del distretto
Attività di tutela della salute collettiva
Attività sanitaria rivolta al disagio psichico ed ai disabili
Integrazione fra i servizi sanitari e socio assistenziali degli enti locali, per interventi a favore dei disabili
Attività e servizi di consultorio, rivolti alla famiglia ed ai minori, integrate con le attività ospedaliere e con la pediatria di base in collaborazione con il Dipartimento Materno Infantile
Assistenza infermieristica
Assistenza sanitaria extra-ospedaliera
Assistenza residenziale e semiresidenziale ad anziani e disabili
Medicina legale e sportiva
Sportello e attività ISI
Assistenza integrativa-protesica
La sede di via Monginevro risale agli anni sessanta quando fu destinata a poliambulatorio INAM. Posizionata a quattrocento metri dall’ospedale Martini, serviva la residenzialità locale: con la realizzazione degli edifici residenziali collocati sulla Spina 3 e sui corsi Siracusa e Ferrucci, che hanno sostituito i precedenti insediamenti industriali, risulta essere decentrata rispetto alle esigenze territoriali, con l’aggravante della assenza di parcheggi disponibili. Tali fatti, uniti agli interventi di profonda ristrutturazione richiesti a causa della vetustà dell’edificio, consigliano un suo abbandono col trasferimento delle attività presso un nuovo poliambulatorio da realizzare in via Malta, in un’area identificata di proprietà del Comune di Torino.
È inoltre presente nel distretto l’RSA, direttamente gestita dall’ASL 2, di via Spalato 14, che ospita – oltre alla residenzialità per anziani – l’unità di valutazione Alzheimer, la Centrale operativa della continuità assistenziale (C.O.C.A.) per entrambi i distretti ed il Centro sovrazonale di riabilitazione dell’età evolutiva (NPI).
In via Spalato 15 è ospitato un consultorio psichiatrico. Il DSM utilizza inoltre le sedi di via Monte Ortigara 95 e di via Vassalli Eandi 18.
L’attività dei consultori pediatrici è espletata presso le sedi di via Monte Ortigara 95, di via Avigliana 33 e di via Spalato 15, mentre quella dei consultori famigliari nelle prime due sedi.
Gli ambulatori di NPI utilizzano le sedi di via Monte Ortigara 95 e di via Spalato 15, mentre il Centro unico multidisciplinare per l’adolescenza è collocato in Via Moretta 55bis.
Il SERT è presente in via Monte Ortigara 95.
Nell’espletamento delle proprie attività, l’ASL 2 opera in un quadro relazionale molto complesso, che vede rapporti con l’utenza (anche attraverso le associazioni che la rappresentano), con gli organi istituzionali (oltre alla Regione Piemonte, il Comune di Torino, nelle sue articolazioni politiche ed organizzative, l’INPS, l’INAIL), con i professionisti e gli operatori sanitari, tecnici ed amministrativi che per essa operano e con le organizzazioni sindacali che li rappresentano. La conseguente organizzazione delle risorse umane di cui l’ASL 2 si avvale deriva dall’Atto aziendale.
VALUTAZIONE DELLO STATO DI SALUTE DELLA
POPOLAZIONE DELL’ASL TO1
La popolazione dell’ASLTo1 si compone di 487.196 residenti (dati del marzo 2007). Il territorio comprende 6 delle 10 Circoscrizioni torinesi, eterogenee anche dal punto di vista della numerosità in quanto coesisteranno, in ambito di programmazione sanitaria, realtà come la Circoscrizione 10 con 39.279 residenti e la Circoscrizione 3 con 130.788 abitanti.
Popolazione per fasce di età e per Circoscrizione dell’ASLTo1 al 31/3/2007
|
Circ. 1 |
Circ. 2 |
Circ. 3 |
Circ. 8 |
Circ. 9 |
Circ. 10 |
Totale |
0-19 |
11671 |
15168 |
19680 |
9020 |
11422 |
6226 |
73187 |
20-44 |
27564 |
33464 |
45701 |
19917 |
25780 |
12910 |
165336 |
45-64 |
21535 |
27112 |
34555 |
15855 |
19917 |
10168 |
129142 |
65-84 |
14738 |
25888 |
27384 |
11468 |
17237 |
9246 |
105961 |
>85 |
2579 |
2853 |
3468 |
2029 |
1912 |
729 |
13570 |
ASLTo1 |
78087 |
104485 |
130788 |
58289 |
76268 |
39279 |
487196 |
La distribuzione delle fasce d’età nelle sei Circoscrizioni è differenziata, identificando zone, come la Circoscrizione 1, dove prevalgono le persone in età lavorativa, e ripartizioni amministrative fortemente connotate dalla presenza di anziani, come la Circoscrizione 2, che è la più vecchia della città, ma anche le Circoscrizioni 9 e 10 hanno indici superiori alla media cittadina. L’unica in media con la città per la presenza di minorenni è la 8; tutte le altre sono al di sotto.
Distribuzione percentuale della popolazione nelle Circoscrizioni, per fasce di età, al 31/12/2006
|
1 |
2 |
3 |
8 |
9 |
10 |
Torino |
% minori
(0-17 anni) |
13,6 |
13,0 |
13,5 |
13,9 |
13,3 |
14,2 |
13,9 |
% adulti
18-64 anni |
64,3 |
59,5 |
62,8 |
62,8 |
61,4 |
60,3 |
62,4 |
% anziani
65-74 anni |
11,2 |
14,9 |
12,4 |
11,3 |
13,5 |
14,2 |
12,6 |
% anziani
75-84 anni |
7,7 |
9,9 |
8,6 |
8,5 |
9,2 |
9,4 |
8,5 |
% anziani
over 85 |
3,3 |
2,7 |
2,6 |
3,5 |
2,5 |
1,8 |
2,6 |
Come si vede nel grafico successivo, le Circoscrizioni componenti questa Azienda sono le più anziane della città ed il confronto temporale dimostra la tendenza ad ulteriore incremento.
La variazione del numero complessivo dei residenti dal 2000 al 2006 dimostra che, a fronte di una riduzione nelle Circoscrizioni 1, 2, 9 e 10, si contrappone un aumento degli anziani, superiore alla media cittadina, anche se con proporzioni diverse secondo la fascia d’età.
La distribuzione cittadina degli anziani che vivono soli vede picchi, per quanto riguarda l’ASLTo1, nella Circoscrizione 1e nella 3.
Percentuale di anziani residenti nelle Circoscrizioni dell’ASLTo1 che vivono in comunità
Circoscrizione
1 |
5,7 |
Circoscrizione
2 |
3,5 |
Circoscrizione
3 |
3,1 |
Circoscrizione
8 |
16,6 |
Circoscrizione
9 |
0,8 |
Circoscrizione
10 |
4,7 |
Torino |
5,8 |
La percentuale di residenti che vive in comunità è al di sotto della media cittadina in ogni Circoscrizione dell’ASLTo1, tranne la 8.
Popolazione residente per stato civile, per Circoscrizione dell’ASLTo1, secondo i dati del censimento.
|
Nubili/ Celibi |
|
|
|
Coniugati |
|
|
Vedovi |
|
|
Già coniugati |
|
Circoscrizioni |
M |
F |
M+F |
M |
F |
M+F |
M |
F |
M+F |
M |
F |
M+F |
1 |
47,2 |
39,6 |
43,2 |
47,5 |
42,5 |
44,9 |
2,4 |
13,5 |
8,2 |
2,9 |
4,5 |
3,7 |
2 |
38,9 |
30,9 |
34,7 |
56,3 |
51,1 |
53,5 |
3,0 |
14,9 |
9,3 |
1,9 |
3,1 |
2,5 |
3 |
40,9 |
33,0 |
36,7 |
54,1 |
48,9 |
51,4 |
2,8 |
14,5 |
9,0 |
2,2 |
3,5 |
2,9 |
8 |
45,4 |
37,9 |
41,5 |
49,3 |
44,4 |
46,7 |
2,8 |
13,9 |
8,6 |
2,5 |
3,8 |
3,2 |
9 |
40,0 |
31,7 |
35,7 |
55,2 |
50,8 |
52,9 |
2,9 |
14,3 |
8,9 |
2,0 |
3,1 |
2,6 |
10 |
40,9 |
30,8 |
35,8 |
54,4 |
53,2 |
53,8 |
3,0 |
13,8 |
8,5 |
1,7 |
2,2 |
1,9 |
Torino |
41,9 |
33,6 |
37,6 |
53,2 |
48,8 |
50,9 |
2,8 |
14,4 |
8,8 |
2,1 |
3,2 |
2,7 |
Le Circoscrizioni 1 e 8 sono quelle con la maggiore presenza di single rispetto alla media cittadina, e sono gli stessi che hanno minori percentuali di coniugati. Al contrario le Circoscrizioni 2 e 10 hanno soggetti coniugati percentualmente molto superiori alla media cittadina.
Il fenomeno della vedovanza, evidentemente legato alla maggiore longevità femminile, soprattutto in queste realtà a prevalenza di anziani, è rilevabile dalla sproporzione percentuale fra i maschi, il cui valore massimo è il 3% della popolazione (Circoscrizioni 2 e 10) e le femmine, con valori che arrivano al 14,9% nella Circoscrizione 2.
Il fenomeno delle separazioni e divorzi non seguiti dalla ricostituzione di famiglia non è trascurabile nella popolazione femminile. Molto evidente nella Circoscrizione 1, seguita dalla 8 e dalla 3, con valori superiori a quelli cittadini.
Popolazione per grado di istruzione, per Circoscrizione. Valori percentuali. Dati del censimento
|
Analfabeti |
Alfabeti |
Elementare |
Media inferiore |
Diploma |
Laurea |
Circoscrizione 1 |
0,6 |
5,4 |
13,4 |
22,3 |
31,1 |
27,2 |
Circoscrizione 2 |
0,4 |
5,6 |
20,3 |
30,9 |
31,6 |
11,1 |
Circoscrizione 3 |
0,6 |
6,2 |
20,5 |
31,6 |
29,4 |
11,7 |
Circoscrizione 8 |
0,6 |
5,7 |
15,9 |
25,1 |
30,3 |
22,3 |
Circoscrizione 9 |
0,6 |
6,2 |
22,3 |
33,0 |
28,8 |
9,1 |
Circoscrizione 10 |
1,3 |
8,6 |
26,8 |
35,2 |
23,5 |
4,6 |
ASLTo1 |
0,6 |
6,1 |
19,6 |
29,7 |
29,7 |
14,3 |
Torino |
0,9 |
6,9 |
21,8 |
31,9 |
27,4 |
11,1 |
L’ASLTo1 si presenta con una popolazione in possesso titoli di studio più elevati della media torinese e una minore quota di persone con nessun titolo di studio o istruzione inferiore. Esistono tuttavia differenze interne, che evidenziano come a fronte di una percentuale elevatissima di laureati nella Circoscrizione 1, si contrappone l’1,3% d’analfabeti nella Circoscrizione 10.
Percentuale di occupati secondo la posizione professionale, per Circoscrizione. Dati del censimento.
|
1 |
2 |
3 |
8 |
9 |
10 |
Torino |
Imprenditore o libero professionista |
22,1 |
8,6 |
9,4 |
20,2 |
7,0 |
3,4 |
9,6 |
Lavoratore in proprio |
17,5 |
14,8 |
16,6 |
19,1 |
15,7 |
13,6 |
16,8 |
Altro in proprio |
0,1 |
0,1 |
0,1 |
0,1 |
0,1 |
0,1 |
0,1 |
Dirigente o direttivo |
5,2 |
2,4 |
2,3 |
4,5 |
2,0 |
0,9 |
2,3 |
Impiegato o intermedio |
41,6 |
54,4 |
48,0 |
40,3 |
48,9 |
41,9 |
44,4 |
Operaio o assimilato |
12,8 |
19,1 |
22,8 |
15,3 |
25,7 |
39,1 |
26,1 |
Altro (apprendista,
lavoratore a domicilio, ecc.) |
0,7 |
0,6 |
0,8 |
0,5 |
0,6 |
1,0 |
0,8 |
Percentuale di non occupati secondo la posizione professionale, per Circoscrizione. Dati del censimento.
|
1 |
2 |
3 |
8 |
9 |
10 |
Torino |
Invalido |
0,3 |
0,2 |
0,3 |
0,3 |
0,3 |
0,3 |
0,3 |
Ricoverato permanente |
0,0 |
0,0 |
0,0 |
0,0 |
0,0 |
0,0 |
0,1 |
Benestante |
0,0 |
0,0 |
0,0 |
0,0 |
0,0 |
0,0 |
0,0 |
Religioso |
1,3 |
0,2 |
0,6 |
2,0 |
0,2 |
0,1 |
0,7 |
Casalinga |
25,4 |
26,1 |
27,0 |
25,4 |
25,0 |
25,7 |
26,1 |
Studente |
21,7 |
16,9 |
17,9 |
19,4 |
16,7 |
21,6 |
17,0 |
Disoccupato |
4,0 |
2,8 |
3,8 |
3,7 |
3,5 |
4,3 |
4,2 |
Pensionato |
21,0 |
29,8 |
24,9 |
22,0 |
29,6 |
23,0 |
25,5 |
Altro |
26,4 |
23,9 |
25,5 |
27,1 |
24,8 |
25,0 |
26,1 |
Nelle Circoscrizioni 1, 3 e 8 prevalgono le famiglie monocomponenti, con valori superiori al 30-40%. Meno numerose, ma al secondo posto, le famiglie composte da due persone. Il fenomeno è più evidente nelle Circoscrizioni ove risiede il maggior numero di anziani (2, 9 e 10), e nella Circoscrizione 3 che si allinea alla media cittadina. Le famiglie di 3 persone rappresentano la metà circa delle persone che vivono da sole.
La distribuzione degli stranieri nella città è difforme fra una Circoscrizione e l’altra.
Distribuzione degli stranieri per Circoscrizione. Anno 2005
|
1 |
2 |
3 |
8 |
9 |
10 |
Torino |
Unione Europea |
776 |
247 |
366 |
762 |
184 |
53 |
3.356 |
Unione Europea allarg.
2004* |
63 |
110 |
94 |
67 |
54 |
19 |
667 |
Altri Paesi europei ** |
2.225 |
2.461 |
4.479 |
2.088 |
2.868 |
1.014 |
31.781 |
ASIA |
1.090 |
310 |
768 |
1.059 |
370 |
106 |
7.597 |
AFRICA |
1.879 |
911 |
2.120 |
1.833 |
1.764 |
701 |
24.244 |
AMERICA |
1.048 |
823 |
1.893 |
1.032 |
796 |
239 |
9.906 |
OCEANIA |
14 |
5 |
3 |
10 |
1 |
0 |
39 |
Apolidi |
1 |
0 |
0 |
0 |
1 |
0 |
5 |
Totale |
7.096 |
4.867 |
9.723 |
6.851 |
6.038 |
2.132 |
77.595 |
% stranieri sulla popolazione
residente |
9,1 |
4,7 |
7,4 |
11,8 |
7,9 |
5,4 |
8,6 |
* (Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Rep. Ceca,
Slovacchia, Slovenia, Ungheria)
** (Albania, Bielorussia, Bosnia, Bulagaria, Croazia, Macedonia,
Feder. Russa, Islanda, Moldova, Norvegia, Romania, San Marino, Serbia
Montenegro, Svizzera, Turchia, Ucraina)
Le Circoscrizioni 1 e 8 superano la media cittadina in quanto a
presenza straniera; meno interessate dal fenomeno le Circoscrizioni 10 e 2.
L’occupazione nella provincia di Torino nel 2006 è aumentata dell’1,5% rispetto al 2005, specialmente nel settore dei servizi, e in quello industriale e la disoccupazione generale diminuisce. Tuttavia il tasso di disoccupazione femminile rimane più alto di quello maschile (5% contro il 3,4%). Il tasso di occupazione vede il 74,8% dei maschi ed il 58,4% delle femmine.
Il numero delle persone in cerca di lavoro è inversamente proporzionale al loro titolo di studio, in entrambi i sessi.
Nell’ambito del progetto Aspasia II, proposto dalla Rete
delle CdP della Regione Piemonte e su richiesta della CdP della Provincia di Torino, è
stata realizzata una prima rilevazione sulla situazione delle donne lavoratrici
entro il primo anno di età del
bambino/a nella sola area della provincia di Torino. I risultati,
sono al di sopra di ogni previsione per quanto riguarda le richieste di
dimissioni delle neo mamme (nel primo anno di vita del bambino): negli anni
2003-2004 si sono licenziate circa 55-59 donne al mese.
|
Monolocale |
Camera e cucina |
Camera tinello cucinino |
Due camere e cucina |
Due camere tinello e
cucinino |
Tre camere e cucina |
4 camere e cucina |
1.
Centro, Crocetta |
482 |
552 |
633 |
732 |
769 |
913 |
1128 |
2.
Mirafiori nord, Santa Rita |
448 |
464 |
483 |
556 |
597 |
758 |
878 |
3.
Cenisia, Pozzo Strada, San Paolo |
404 |
455 |
474 |
599 |
592 |
741 |
877 |
8.
Borgo Po, Cavoretto, San Salvario |
412 |
527 |
577 |
708 |
719 |
895 |
1076 |
9.
Lingotto, Mercati Generali, Nizza Millefonti |
434 |
476 |
506 |
584 |
617 |
728 |
921 |
10.
Mirafiori sud |
431 |
454 |
471 |
529 |
560 |
695 |
795 |
Classi di reddito
|
% famiglie in affitto
|
% incidenza del canone
sul reddito
|
Fino a 10.500€
|
17,3
|
32,9
|
Da 10.550 a 21.000€
|
45,6
|
23,5
|
Da 21.000 a 31.400€
|
21,9
|
19,7
|
Da 31.400 a 42.900€
|
7,6
|
14,8
|
Oltre 41.900€
|
7,6
|
12,1
|
Redditi mensili
|
Percentuale di famiglie
|
Non dichiarato
|
2
|
Basso: fino a 2.066€/mese
|
50
|
Medio: da 2.067 a
4.132€/mese
|
43
|
Alto: oltre 4.132€/mese
|
5
|
Basta poco quindi perché molte famiglie si trovino a rischio di povertà: la cassa integrazione, il passaggio ad un lavoro atipico, la malattia grave di un familiare, il fallimento del matrimonio. Da alcune Circoscrizioni pervengono segnali per quelle famiglie composte da una madre sola con figli, oltre che da anziani soli.
Le Circoscrizioni ove
sono inseriti i quartieri con popolazione a reddito più elevato sono quelli che
percepiscono maggiormente fenomeni quali l’accattonaggio, l’abusivismo
commerciale o il disturbo della quiete pubblica. Le altre Circoscrizioni sono
preoccupate da reati maggiori (furti, spaccio, vandalismo).
Densità demografica per ogni circoscrizione
(popolazione / Kmq)
C’è un problema di affollamento nelle Circoscrizioni 3,2, 9 e 1, che rappresentano la maggior parte della futura azienda. Per contro coesiste il polmone verde torinese della Circoscrizione 8.
Una indagine del 2003 ha esaminato aspetti diversi del disagio: demografico, sociale, dei servizi. Ciascun aspetto esplorava a sua volta diversi indicatori. Il fenomeno ha messo in relazione le 10 Circoscrizioni torinesi e ne è derivata una mappa della distribuzione dei problemi nella città, di seguito illustrata.
Indicatori di disagio
demografico: saldo demografico,
presenza straniera, maggiori di 15 anni con la sola licenza elementare, persone
con bassa qualifica professionale
Indicatori di disagio
sociale: anziani soli, famiglie con
sussidi per pagare l’affitto, utenti dei Ser.T., disoccupati con assistenza
economica
Indicatori di disagio per carenza
di servizi: esercizi commerciali per
abitante; mq di verde per abitante, asili per numero di bambini in quella
fascia d’età, farmacie per abitante.
Le prime 15 malattie croniche prevalenti in Piemonte sono:
1) Artrosi/ artrite (15,7%)
2)
Ipertensione
arteriosa (11,7%)
3)
Cefalea/emicrania
(10,4%)
4)
Malattie allergiche
(10,4%)
5)
Lombosciatalgia
(8,1%)
6)
Vene
varicose/varicocele (6,9%)
7)
Emorroidi (5,3%)
8)
Altri disturbi
nervosi (4,0%)
9)
Malattie della
pelle (3,9%)
10) Osteoporosi (3,9%)
11)
Ipertrofia
prostatica (3,7%)
12) Bronchite cronica/enfisema (3,4%)
13) Diabete (3,2%)
14)
Asma bronchiale
(3,1%)
15) Altri disturbi del cuore (2,8%).
Per le malattie evidenziate in Piemonte la prevalenza è maggiore rispetto all’Italia.
Sommando la prevalenza di malattie allergiche, malattie della pelle e asma, tutte eccedenti fra i piemontesi, si potrebbe ipotizzare una maggiore esposizione ad inquinanti.
|
Media Pm10 in mg/mc* |
|
Superamenti in giorni** |
||
2005 |
2006 |
|
2005 |
2006 |
|
Via Consolata |
64,9 |
67 |
|
199 |
185 |
Via Gaidano |
55,1 |
66,3 |
|
159 |
183 |
Via Grassi |
68,4 |
71,2 |
|
196 |
194 |
Lingotto |
43,1 |
64,5 |
|
98 |
173 |
Piazza Rivoli |
56,5 |
71,2 |
|
142 |
185 |
*
Nota: il valore limite delle Pm10 è 40 mg/mc
**Nota: il valore limite è 35 giorni con
media nelle 24 ore di 50mg/mc
La media annuale di Pm10 è cresciuta del 3,2 % per la stazione di via della Consolata ed ha toccato un incremento del 49,6 % per la centralina Arpa del Lingotto.
Torino aveva già il primato negativo della città più
inquinata d’Italia per quanto riguarda la media di Pm10.
Per quanto riguarda la prevenzione
secondaria, in Torino è attivo il programma Prevenzione Serena, che consente di
effettuare i pap test e le mammografie su invito dei servizi. Secondo i dati
relativi al periodo 2000-2002 l’adesione delle donne invitate ad effettuare un
esame citologico ammonta al 40,9%. I dati disponibili dimostrano uno svantaggio
per le donne con basso grado di istruzione nel recarsi spontaneamente ad
effettuare il pap test ed il dato piemontese è peggiore di quello nazionale.
L’adesione agli inviti per lo screening mammografico è del 55%.
Le donne che si presentano spontaneamente e senza sintomi ad effettuare una mammografia risentono anch’esse del livello di istruzione, a svantaggio delle categorie con livello basso.
A livello cittadino la fecondità è più bassa dei valori nazionali e regionali.
Secondo gli studi dell’osservatorio epidemiologico, la mortalità vede favorite le Circoscrizioni che si pongono sull’asse che va dalla collina a Mirafiori Nord, passando per Crocetta e Santa Rita. Al contrario Mirafiori Sud si presenta in situazione svantaggiata. Lo stesso dicasi per quanto riguarda il ricorso ai ricoveri ospedalieri.
La distribuzione della salute
all’interno della città di Torino non è uniforme. Le vecchie e le nuove barriere operaie a Nord di
Dora e a Mirafiori Sud sono sfavorite. Le zone collinari e quelle dell’asse
che va dalla cittadella
ospedaliera a Mirafiori Nord, passando per Crocetta e Santa Rita, sono
particolarmente protette nei confronti del rischio di morte. Il centro storico
rimane in una posizione intermedia.
La salute dei torinesi è poi
distribuita in modo diseguale all’interno della città, secondo differenze
geografiche in attenuazione che sono correlate alla geografia della deprivazione,
e secondo differenze sociali sul piano individuale che si vanno allargando in
senso relativo e restringendo in senso assoluto; e anche queste differenze
hanno a che fare con il grado di autonomia e controllo delle persone sulle
proprie condizioni di vita.
Studi recenti hanno dimostrato che a
Torino le variazioni sociali nella salute sono più legate allo svantaggio
sociale delle persone che non a quello dei contesti.
Le
politiche e gli interventi urbani, che a priori hanno maggiore competenza
e impatto sui contesti, stanno già mostrando un effetto sulla distribuzione
geografica della salute.
La mortalità per tutte le cause non presenta un eccesso di rischio nelle Circoscrizioni di interesse, fatto salvo un SMR di 101 per le femmine residenti nella Circoscrizione 10.
I dati di mortalità esaminati per alcune malattie mostrano gli eccessi per Circoscrizione rispetto alla città. La tabella successiva considera le Circoscrizioni dell’ASLTo1. I valori statisticamente significativi (95% secondo Poisson o Byar) sono segnati in grassetto. Sono stati riportati solo i valori statisticamente significativi rilevati nei quartieri.
Eccesso di mortalità per Circoscrizione dell’ASLTo1. Periodo 1999-2003.
|
Circoscrizioni |
|
|||||||||||
|
1 |
2 |
3 |
8 |
9 |
10 |
Quartieri |
||||||
|
♂ |
♀ |
♂ |
♀ |
♂ |
♀ |
♂ |
♀ |
♂ |
♀ |
♂ |
♀ |
|
Malattie infettive |
133 |
|
|
|
|
138 |
|
|
|
|
112 |
127 |
Centro
(Maschi: SMR 262) |
Tutti i tumori maligni |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
107 |
106 |
|
Tumori dello stomaco |
|
|
|
|
|
113 |
|
|
121 |
121 |
|
159 |
|
Tumori del colon retto |
|
101 |
|
112 |
|
|
|
|
102 |
|
112 |
|
|
Tumori trachea bronchi e
polmoni |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
116 |
|
|
Tumori mammella |
|
102 |
|
|
|
105 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Diabete mellito |
|
|
112 |
|
|
|
109 |
105 |
105 |
|
|
|
|
AIDS |
107 |
174 |
|
|
|
109 |
116 |
128 |
|
153 |
180 |
|
Centro
(Maschi: SMR 271) |
Malattie neuropsichiatriche |
|
|
103 |
|
|
|
|
|
|
|
103 |
130 |
|
Ovderdose |
154 |
|
|
|
101 |
239 |
106 |
|
|
|
|
|
|
Malattie del sistema nervoso
e organi di senso |
139 |
|
|
|
118 |
|
|
|
|
|
|
|
|
Malattie dell'apparato
circolatorio |
|
|
|
|
|
|
103 |
|
|
|
|
|
Cavoretto/Borgo
Po (Maschi: SMR 112) |
Malattie ischemiche del
cuore |
|
|
|
|
101 |
|
108 |
|
197 |
101 |
103 |
130 |
|
Malattie cerebrovascolari |
|
|
|
|
|
|
105 |
|
|
|
|
|
|
Malattie dell'apparato
respiratorio |
|
102 |
|
|
|
|
101 |
|
|
|
|
111 |
|
BPCO |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
106 |
|
Malattie dell'apparato
digerente |
|
|
|
|
|
|
|
101 |
|
|
|
109 |
Centro
(Maschi: SMR 127) |
Cirrosi e altre malattie
croniche del fegato |
|
106 |
|
|
|
|
|
107 |
|
|
107 |
115 |
Centro
(Maschi: SMR 144) |
Malattie dell'apparato
genitourinario |
|
|
101 |
|
|
|
|
|
112 |
104 |
|
121 |
|
Condizioni morbose di origne
perinatale (entro il primo anno di vita) |
116 |
123 |
|
|
|
|
162 |
|
|
|
119 |
|
|
Accidenti da trasporto |
|
106 |
|
|
|
|
102 |
|
104 |
124 |
104 |
|
|
Traumi e avvelenamenti |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
115 |
104 |
104 |
|
Cadute e altri infortuni |
|
|
110 |
|
117 |
|
|
|
|
103 |
|
125 |
|
Suicidi |
134 |
|
|
108 |
|
|
|
137 |
|
146 |
102 |
|
|
Omicidi |
|
|
|
130 |
|
172 |
179 |
|
|
118 |
323 |
|
Mirafiori Sud
(Maschi: SMR 350) |
Cause alcool correlate |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
104 |
109 |
106 |
|
Cause fumo correlate |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
110 |
117 |
|
Malattie prevenibili |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
109 |
|
|
Malattie trattabili |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
112 |
|
|
L’analisi del periodo 1991-2003 evidenzia che il rischio di morte per tutte le cause, tumore del polmone e malattie respiratorie è ad appannaggio dei maschi con basso livello di istruzione, appartenenti alla classe operaia o alla piccola borghesia, e che vivono in affitto. La probabilità di morte per malattie dell’apparato respiratorio è maggiore nelle persone sole o nei monogenitori. Ad ogni buon conto i coniugati sembrano protetti anche dalla mortalità per tutte le cause.
Se si assume, come indica l’osservatorio epidemiologico, che il ricorso al ricovero in una grande città sia determinato dalla morbosità, e solo in minore misura dalla diverse propensioni al ricovero da parte dei pazienti e dei sanitari delle diverse zone della città, allora si può interpretare la geografia dei ricoveri come una geografia della morbosità. Le mappe che ne derivano sono molto somiglianti a quelle ottenute nel caso della mortalità, con eccessi concentrati nelle barriere operaie a Nord di Dora e a Mirafiori Sud e con forti protezioni per i quartieri borghesi della collina e quelli del ceto medio dell’asse centro-sud-ovest. Le differenze sono di intensità comparabile a quella osservata con la mortalità.
È evidente che questa distribuzione della mortalità e della
morbosità corrisponde alla distribuzione dello svantaggio sociale.
Viene riportata di seguito n’indagine sui ricoveri, compiuta nel biennio 2003/2004. Sono stati indicati gli eccessi di ricovero rispetto alla città e, in grassetto, i dati statisticamente significativi, per Circoscrizione. Sono poi stati riportati solo i dati statisticamente significativi per quartiere.
Ricoveri per Circoscrizione dell’ASLTo1. Periodo 2003-2004.
|
Circoscrizioni |
|
|||||||||||
|
1 |
2 |
3 |
8 |
9 |
10 |
Quartieri |
||||||
|
♂ |
♀ |
♂ |
♀ |
♂ |
♀ |
♂ |
♀ |
♂ |
♀ |
♂ |
♀ |
|
Tutte le cause |
|
|
|
|
|
|
|
|
101 |
105 |
112 |
110 |
Centro e San
Salvario (Maschi: SMR 113) Nizza/Millefonti (Femmine: SMR 107) Mirafiori Sud
(Maschi: SMR 120 e Femmine: SMR 109) |
Malattie infettive |
|
|
102 |
|
|
|
101 |
|
|
112 |
120 |
104 |
Mirafiori Sud
(Maschi: SMR 120) |
Tumori maligni |
102 |
106 |
|
|
|
|
104 |
|
|
|
108 |
|
S. Salvario
(Maschi: SMR 115) Crocetta (Femmine: SMR 111) |
Tumori maligni stomaco |
121 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
104 |
123 |
|
Tumori del colon retto |
103 |
106 |
|
102 |
114 |
|
|
|
|
101 |
|
|
Cenisia
(Maschi: SMR 132) |
Tumori trachea bronchi e
polmoni |
|
|
101 |
102 |
|
|
|
130 |
107 |
|
130 |
|
Mirafiori Sud
(Maschi: SMR 131) |
Tumori mammella |
|
|
|
108 |
|
|
|
|
|
103 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Diabete mellito |
136 |
|
|
|
|
|
135 |
145 |
|
|
138 |
178 |
Centro (Maschi:
SMR 162), Crocetta (Maschi: SMR 161) Mirafiori Sud (Maschi: SMR131) |
Malattie neuropsichiatriche |
103 |
109 |
|
|
|
|
115 |
|
|
102 |
132 |
114 |
Centro
(Maschi: SMR 115 - Femmine: SMR 117), Crocetta (Maschi: SMR 149) Mirafiori
Sud (Maschi: SMR 133) |
Malattie del sistema nervoso
e organi di senso |
|
|
|
101 |
|
|
|
|
102 |
109 |
111 |
109 |
Nizza/Millefonti
(Femmine: SMR 110), Lingotto (Femmine: SMR 111), Mirafiori Nord (Femmine: SMR
110) |
Malattie dell'apparato
circolatorio |
|
|
|
|
|
|
|
|
101 |
105 |
106 |
118 |
Mirafiori Sud
(Femmnine: SMR 121) |
Malattie ischemiche del
cuore |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
102 |
109 |
|
Malattie cerebrovascolari |
|
|
|
|
|
|
|
106 |
112 |
103 |
120 |
110 |
San Salvario
(Femmine: SMR 126) Mirafiori Sud (Maschi: SMR 121) |
Malattie dell'apparato
respiratorio |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
106 |
107 |
|
|
BPCO |
121 |
104 |
|
|
|
|
|
108 |
115 |
111 |
127 |
|
Centro
(Maschi: SMR 144), Nizza/Millefonti (Maschi: SMR 141) Mirafiori Sud (Maschi:
SMR 122) |
Malattie dell'apparato
digerente |
|
|
|
|
|
|
|
|
101 |
113 |
119 |
118 |
Nizza/Millefonti
(Maschi: SMR 111) Mirafiori Sud (Maschi: SMR 119 - Femmine: SMR 119) |
Cirrosi e altre malattie
croniche del fegato |
102 |
133 |
|
103 |
|
|
|
|
120 |
106 |
149 |
142 |
Centro
(Femmine: SMR 163) Nizza/Millefonti (Maschi: SMR 138) Mirafiori Sud (Maschi:
SMR 150- Femmine: SMR 147)) |
Malattie dell'apparato
genitourinario |
|
|
102 |
|
|
|
101 |
|
106 |
112 |
120 |
120 |
Nizza/Millefonti
(Femmine: SMR 118) Mirafiori Sud (Maschi: SMR 118 - Femmine: SMR 122) |
IVG |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
108 |
|
Accidenti da trasporto |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Traumi e avvelenamenti |
108 |
105 |
|
|
|
|
|
|
|
103 |
110 |
104 |
Centro
(Maschi: SMR 116) Mirafiori Sud (Maschi: SMR 112) |
Ricoveri per cause sensibili al trattamento ambulatoriale in Piemonte e a
Torino. Periodo 2002-2003. Rischi Relativi Bayesiani.
TAVOLE
SINTETICHE PER CIRCOSCRIZIONE
CIRCOSCRIZIONE 1
La circoscrizione si pone al quarto posto in città in quanto ad affollamento (residenti/kmq), e risente di un alto grado d’inquinamento atmosferico; pur avendo ridotto dal 2005 al 2006 i giorni di superamento dei limiti, essi rimangono alti. Il valore limite, alle rilevazioni delle polveri inalabili, è in aumento. Esiste la maggiore percentuale di adulti in età lavorativa, con un indice di vecchiaia inferiore alla media cittadina, tuttavia si riscontra il 40% di anziani che vivono soli (valore inferiore alla media invece per quelli che vivono in comunità). I celibi/nubili ed i già coniugati sono in proporzione più elevata rispetto alla media, a cui fanno meno coniugati. Questi dati si accordano con la presenza maggiore di famiglie mononucleari, e inferiore di quelle con più componenti. Il livello d’istruzione è molto elevato, soprattutto per la rilevante presenza di laureati (27,2%), ma anche i diplomati sono in percentuale superiore alla media cittadina. Sotto la media i soggetti con scarsa istruzione. Accanto ad un ottimo livello d’istruzione si affiancano prestigiose condizioni professionali, in proporzione maggiore rispetto al resto della città: qua prevalgono imprenditori, liberi professionisti, lavoratori in proprio. Nelle condizioni non occupazionali gli studenti rappresentano una quota superiore alla media torinese. La presenza straniera in questa Circoscrizione è elevata (9,1% sulla popolazione residente). In ordine decrescente le 10 nazionalità più rappresentate sono: rumeni, marocchini, peruviani, filippini, cinesi, francesi, albanesi, egiziani, moldavi e nigeriani. Il quartiere Centro e Crocetta individuano uno status symbol anche per quanto riguarda i canoni degli affitti, i più alti della città per tutti i tipi di alloggio. Mediamente, pertanto, questo tipo di popolazione può sostenere un consumo medio familiare di 2.358€ mensili. Una parte dello scotto di rappresentare i luoghi più importanti della città si paga con un’incidenza superiore alle altre Circoscrizioni di delitti commessi nella zona, soprattutto nel centro città. Il tasso di fecondità è superiore al dato cittadino, per quanto Torino nel suo complesso ha tassi inferiori alle medie nazionali e regionali. I tassi di mortalità generale sono inferiori alla maggior parte delle altre Circoscrizioni sia per i maschi, sia per le femmine. Per quanto riguarda la mortalità degli ultrasessantacinquenni si pone al di sopra della media torinese. Dati statisticamente significativi di eccesso di mortalità rispetto alle altre realtà riguardano le malattie del sistema nervoso e gli organi di senso, distribuite su tutto il territorio. Per quanto riguarda i quartieri, nel Centro si evince un eccesso di mortalità nei maschi, nel periodo 1999-2003, per le malattie infettive nel loro complesso, per l’AIDS, le malattie dell’apparato digerente e per cirrosi e altre malattie croniche del fegato. L’analisi dei ricoveri per tumori, malattie del sistema circolatorio e respiratorio, e per cirrosi epatica in tutte le età non mostra eccessi di rischio in questa realtà, se si osserva il periodo 2000-2005, ma nel periodo 2003-2004 si notano eccessi statisticamente significativi di ricoveri, per quartiere.
Un’analisi di periodo (2000-2005), sui soli over 65, rileva un eccesso di ricovero per malattie respiratorie in entrambi i sessi, e un eccesso ricoveri per cirrosi concentrati fra le femmine residenti del quartiere Centro. La Circoscrizione fruisce prevalentemente di un’assistenza ospedaliera di ASO e di strutture private accreditate; è possibile che ci sia un condizionamento derivante dall’offerta attiva. Da ultimo, in questo territorio si rilevano picchi di
tossicodipendenti afferenti ai Ser.T. con valori di oltre 1.000 per 100.000
residenti in età compresa fra 15 e 54 anni d’età. |
CIRCOSCRIZIONE 2
Una indagine del 2003 identifica la Circoscrizione 2 come a media problematicità in quanto a verde pubblico, contenendo l’8,5% del verde torinese totale. In questa realtà il fenomeno dell’inquinamento atmosferico è in incremento, sia in quanto a valore medio delle Pm10, sia in quanto a giorni di superamento annuo dei limiti. Si tratta anche di un territorio molto affollato, con una densità demografica seconda solo alla Circoscrizione 3, sia in quanto a residenti per Kmq, sia in quanto a numerosità totale, con 104.485 persone. Le aree gioco per i bambini (dati del 2001) sono abbastanza ben distribuite: la zona è ben attrezzata, con 25 aree e 159 giochi (il numero più elevato di tutte le circoscrizioni). Ci sono numerosi impianti sportivi pubblici e privati: piscine, campi di calcio, pista del ghiaccio, impianti multiuso, campi da tennis, bocciofile e il vecchio Stadio comunale costruito negli anni ’30. Il 68% dei residenti fra 0 e 19 anni della Circoscrizione 2 frequenta scuole situate nel proprio territorio. I bambini portatori di handicap che frequentano le scuole pubbliche, dall’asilo alla media inferiore, rappresentano il 17,3 per mille allievi nella Circoscrizione 2. Nell’anno scolastico 2000/2001 il 50,9% dei ragazzi della Circoscrizione 2 erano distribuiti per oltre la metà negli istituti tecnici, quelli professionali, ed altri istituti. Una buona quota frequentava i licei. Il liceo scientifico è al primo posto in termini di numerosità degli allievi provenienti dalla Circoscrizione. La struttura della popolazione caratterizza la Circoscrizione come quella con il alto indice di vecchiaia della città (251 nel 2007) e con la minore proporzione di persone in età lavorativa, oltre che la più bassa percentuale di minorenni. La speranza di vita nella Circoscrizione 2 è di 83 anni per le donne e di 77,9 per gli uomini. Si tratta di un dato che si conferma ad ogni rilevazione, sicché sono già state intraprese da tempo azioni specifiche sul territorio, e questo può essere intuito dalla proporzione d’anziani soli o in comunità, inferiore alla media cittadina, ed una delle più basse fra le Circoscrizioni dell’ASLTo1. In questa zona la proporzione dei coniugati è elevata, bel al di sopra del valore cittadino; ovviamente la presenza di vedove è la più importante delle 6 circoscrizioni considerate, ma anche i vedovi sono in proporzione maggiore del valore medio cittadino. Per contro i single si rappresentano con quote inferiori alle altre realtà. Le famiglie monocomponenti e quelle con 4 componenti o più, sono in proporzione inferiore alla media cittadina, mentre quelle con due e tre persone superano il livello medio torinese. Il grado di istruzione della popolazione è medio alto, con la maggior presenza di diplomati residenti, una discreta presenza di laureati e una minore incidenza di livelli di istruzione inferiore. Considerando che nella zona gli ultrasessantacinquenni rappresentano il 27,5% dei residenti, e che nei decenni passati il diploma era un titolo di studio importante, in questa Circoscrizione prevale una presenza medio borghese. La maggioranza della popolazione in età lavorativa ha una professione impiegatizia, in misura molto superiore alla media cittadina e anche alle altre Circoscrizioni considerate. Gli operai e gli apprendisti sono in numero inferiore alle altre realtà. Ci sono da considerare, tuttavia, differenze interne: una comparazione fra Circoscrizione nel suo complesso e la zona di Mirafiori Nord, mostrava che la percentuale di operai era, rispettivamente, del 19,1% nel complesso del territorio e del 38,9% nel quartiere. Allo stesso modo l’occupazione migliore era prevalente nel complesso circoscrizionale rispetto a Mirafiori Nord. Ovviamente fra i non occupati quasi il 30% è caratterizzato da pensionati, misura molto superiore alla media torinese. Le casalinghe sono in media con il valore cittadino. Il tasso di fecondità è fra i più bassi della città. La presenza straniera nella Circoscrizione è la più bassa dell’ASLTo1, rappresentando quasi la metà del valore cittadino. In ordine decrescente le prime 10 nazionalità presenti sono: rumeni, marocchini, peruviani, albanesi, moldavi, cinesi, brasiliani, egiziani, polacchi e francesi. Complessivamente, quindi, si tratta di un territorio avvantaggiato, per quanto esistono, come ovunque, alcune zone problematiche, come una parte del quartiere Mirafiori nord (zona Urban 2), che tuttavia è oggetto di riqualificazione urbana con un progetto della CEE. Il canone medio mensile degli affitti è molto alto per i monolocali, secondo solo alla Circoscrizione 1, e terzo dopo le Circoscrizioni 1 e 8 per le composizioni di 3 camere e cucina. Per altre tipologie risulta inferiore anche alla Circoscrizione 9. Dal punto di vista della sicurezza la Circoscrizione riporta una percentuale di delitti certamente bassa, al penultimo posto in città, ed i disagi lamentati dai residenti riguardano la carenza di alcuni servizi (esercizi commerciali per abitante, verde pubblico, asili). Dai dati di un’indagine del 2003 sulle preoccupazioni per la sicurezza dei residenti, in una scala da 1 a 10, è emerso che il valore medio indicato è 4,4, quindi questi non sono molto preoccupati di vivere in questo territorio. Essi lamentano, in ordine decrescente: vandalismo, atti di microcriminalità, presenza di soggetti marginali e prostituzione di strada. Un’altra indagine sulle preoccupazioni dei residenti confermava una sostanziale tranquillità.
Gli indicatori sono positivi: si tratta della Circoscrizione con il minor tasso di mortalità generale per i maschi, ma sono ottime anche le prospettive delle femmine. L’analisi dei dati di mortalità nel periodo 1999-2003 mostra rischi superiori alla media torinese per alcune patologie, ma i tassi non sono statisticamente significativi. L’indagine sui ricoveri ospedalieri nel periodo 2003-2004
delinea rischi molto bassi rispetto alle altre Circoscrizioni e in ogni modo
si rilevano tassi in eccesso non statisticamente significativi. L’unica
eccezione è un eccesso di ricovero per
malattie del sistema nervoso/organi di
senso nelle femmine di Mirafiori Nord. L’indagine effettuata su un periodo più lungo (2000-2005) e sui soli over 65, per quartiere, ha rilevato un eccesso di ricovero per cirrosi epatica nelle femmine di Mirafiori Nord. Queste due eccezioni, ancorché limitate, possono indicare che esistono differenze infracircoscrizionali da monitorare. Le esenzioni ticket per patologia non sono rappresentative della prevalenza di patologia, per molte ragioni; ad esempio patologie come cefalea/emicrania, al secondo posto in ordine di prevalenza regionale, non sono oggetto di esenzione, quindi non rilevabili con questo sistema. Si sono lo stesso verificate le esenzioni che superano il migliaio a scopo eminentemente orientativo. Quelle superiori a mille sono: ipertensione arteriosa, diabete, patologie neoplastiche maligne, e affezioni del sistema circolatorio. |
CIRCOSCRIZIONE 3
Questo territorio rappresenta la ripartizione amministrativa più numerosa della città, con i suoi 130.788 abitanti. E’ quella che presenta le maggiori analogie con la distribuzione per fasce d’età della città. L’indice di vecchiaia (206) la colloca al quarto posto sulle 6 Circoscrizioni dell’ASLTo1, con valori inferiori a quello medio torinese (216), tuttavia presenta una percentuale di anziani che vivono soli (34,9%), seconda solo alla Circoscrizione 1. Gli anziani che vivono in comunità sono meno della media torinese. Vedovi, già coniugati e coniugati sono in percentuale superiore alla media torinese. Inferiore la quota dei single. Il livello medio d’istruzione è superiore alla media cittadina, con più diplomati e più laureati, in una situazione abbastanza simile a quella della Circoscrizione 2, anche se le persone con licenza media inferiore rappresentano il 31,6%. In questa realtà c’è una buona presenza impiegatizia, superiore alla media cittadina, e valori simili a quelli della città per quanto riguarda imprenditori, lavoratori in proprio, e dirigenti. Gli operai sono in proporzione minore rispetto alla città, pur rappresentando il 22,8%. Fra i non occupati prevalgono le casalinghe, più della media torinese, ed i pensionati sono al secondo posto, in percentuale inferiore. La distribuzione delle famiglie vede al primo posto le mononucleari, con quelle composte da due persone al secondo posto, con percentuali simili al valore medio torinese. Composizioni familiari più numerose hanno valori inferiori alla media della città. Il tasso di fecondità è lievemente inferiore alla media e pone questa Circoscrizione in una posizione intermedia fra le 10 torinesi. Gli stranieri rappresentano il 7,4% dei residenti, ponendo la Circoscrizione 3 al quarto posto fra le 6 dell’ASLTo1, in ogni caso sotto la media di Torino. La zona San Paolo e limitrofe (Cenisia, Polo Nord, Monginevro) sono quelle con il più alto tasso di peruviani e sudamericani in genere: un quinto del totale, anche in funzione del richiamo effettuato dalle comunità missionarie (Consolata, Maria Ausiliatrice, Maria Mazzarello), attraverso un ruolo di intermediazione tra domanda ed offerta di lavoro in campo assistenziale ed infermieristico. La distribuzione delle prime 10 nazionalità, infatti, vede, nell’ordine: rumeni, marocchini, peruviani, albanesi, cinesi, brasiliani, filippini, moldavi, egiziani, nigeriani. Gli affitti medi nella zona vanno da 404€ per un monolocale (per altro la meno cara dell’ASLTo1) a 877€ per 4 camere e cucina; sostanzialmente è la zona con i canoni più bassi delle 6 Circoscrizioni, subito dopo la Circoscrizione 10. L’unica curiosità è la tipologia di alloggio di 2 camere e cucina, che ha affitti che si pongono al terzo posto dopo le Circoscrizioni 1 e 8. La distribuzione percentuale di delitti vede questo territorio al terzo posto in città. Si tratta per lo più di furti in appartamento e truffe. Dai dati di un’indagine circa le preoccupazioni per la sicurezza dei residenti, in una scala da 1 a 10, è emerso che il valore medio indicato è 4,5, quindi i cittadini non sono molto preoccupati di vivere in questo territorio. Essi lamentano, in ordine decrescente dei primi quattro: vandalismo, atti di microcriminalità, presenza di soggetti marginali e spaccio. Un’altra indagine sulle preoccupazioni dei residenti confermava una sostanziale tranquillità.
Un servizio di aiuto agli anziani vittime di violenza, ha presentato alcuni dati, fra i quali i reati commessi sugli anziani, per Circoscrizione, dall’inizio dell’attività al giugno 2004. Da questa fonte emerge che, delle 482 segnalazioni ricevute, la maggior parte è concentrata nella Circoscrizione 3, seguita dalle Circoscrizioni 1, 4, 6 e 7. È possibile che gli anziani della Circoscrizione 3 siano maggiormente informati sulle istituzioni a cui chiedere aiuto e quindi il primato si possa giustificare in tal senso: ma, associando le informazioni precedenti a quanto emerge da questa rilevazione, è possibile che il fenomeno sia effettivamente rilevante. La densità demografica pone questo territorio al primo posto in città in quanto a popolazione/kmq, e al penultimo posto in quanto a verde pubblico. Il dato è confermato dall’indagine circa le aree di disagio individuate dai cittadini. Nella Circoscrizione 3 si ritiene molto problematica la carenza di servizi (esercizi commerciali per abitante, verde pubblico, asili). Le indagini sull’inquinamento atmosferico denunciano la problematicità della qualità dell’aria. I tassi di mortalità generale descrivono una condizione di relativo vantaggio della zona, che si colloca fra quelle con i minori quozienti (al terz’ultimo posto per maschi e femmine). L’analisi sugli eccessi di mortalità per Circoscrizione non mettono in evidenza significatività statistiche di rilievo. L’analisi per gli anni 2003-2004 dimostra un ricorso al ricovero molto basso, inferiore a tutte le 6 Circoscrizioni dell’ASLTo1, con eccessi senza significatività statistica per l’intero territorio. Fa eccezione l’eccesso di ricovero per tumori del colon retto, nei maschi (di ogni età) del quartiere Cenisia. Le esenzioni ticket per patologia non sono rappresentative della prevalenza di patologia, per molte ragioni; ad esempio patologie come cefalea/emicrania, al secondo posto in ordine di prevalenza regionale, non sono oggetto di esenzione, quindi non rilevabili con questo sistema. Si sono lo stesso verificate le esenzioni che superano il migliaio a scopo eminentemente orientativo. Quelle superiori a mille sono: ipertensione arteriosa, diabete, patologie neoplastiche maligne, affezioni del sistema circolatorio e glaucoma. |
CIRCOSCRIZIONE 8
Si tratta di una popolazione di circa 58.000 residenti, fra le meno affollate della città, e composta da due realtà opposte: una immersa nel polmone verde della città, lungo il Po e sulla collina, ricca o agiata, e quella dell’oramai famoso quartiere San Salvario. La ripartizione per fasce d’età vede una popolazione attiva lievemente superiore alla media torinese, ed ultrasessantacinquenni in percentuale lievemente inferiore. Gli over 85 rappresentano la percentuale maggiore rispetto alla media cittadina e alle altre 6 Circoscrizioni considerate. L’indice di vecchiaia è superiore solo alla Circoscrizione 1, ma inferiore a tutte le altre. Gli anziani che vivono soli, pur essendo il 34,4%, sono inferiori al dato medio torinese; al contrario gli anziani che vivono in comunità rappresentano il 16,6%, percentuale altissima, superiore di tre volte la media torinese, e secondi solo a quanto accade nella Circoscrizione 7. La distribuzione per stato civile è simile a quanto accade nella Circoscrizione 1: più sigle, più già coniugati, meno coniugati, e meno vedovi rispetto al valore medio torinese. Il grado di istruzione rende simile la Circoscrizione 8 alla 1: più del doppio dei laureati rispetto alla città, più diplomati, e minore presenza di gradi di istruzione inferiore. Le percentuali di istruzione medio alta, tuttavia, sono un po’ inferiori rispetto a quanto accade alla 1, perché probabilmente modulati dalle sacche di deprivazione culturale presenti in San Salvario. La percentuale di imprenditori è seconda solo alla Circoscrizione 1, ma più del doppio della media torinese. I lavoratori in proprio hanno la percentuale più alta di tutte e 6 le Circoscrizioni dell’ASLTo1 e della media cittadina. Anche i dirigenti rappresentano una percentuale superiore a quasi tutte le realtà considerate. Parallelamente, le posizioni professionali meno influenti sono in percentuale inferiore. Fra i non occupati prevalgono le casalinghe, seguite dai pensionati e dagli studenti. La composizione familiare rimette al primo posto i single, seconda solo alla Circoscrizione 1. Le famiglie composte da due persone hanno percentuali inferiori alle altre Circoscrizioni (fatta salva la sola Circoscrizione 1) e le famiglie con più componenti sono meno della media torinese, tranne quelle con 4 componenti. In questo territorio c’è la maggiore presenza straniera delle 6 Circoscrizioni considerate (11,6%). La distribuzione delle prime 10 nazionalità nell’ordine, è appannaggio di: rumeni, marocchini, peruviani, filippini, egiziani, albanesi, francesi, cinesi, nigeriani e moldavi. Viene naturale pensare che peruviani e filippini così ben rappresentati possano essere a servizio delle classi agiate. I canoni degli affitti in questa Circoscrizione sono tra i più alti, secondi solo a quelli della Circoscrizione 1, tranne che per i monolocali, dove i 412€ mensili portano questo territorio al penultimo posto fra le 6 realtà considerate. Questo dato risente verosimilmente di una sorta di “media” fra situazioni molto ricche ed altre molto deprivate. La distribuzione dei delitti commessi nel territorio della Circoscrizione vede la 8 in una posizione intermedia, senza picchi d’allarme. Tuttavia analizzando i delitti in relazione alla popolazione residente, allora sale al secondo posto, dopo la Circoscrizione 1. Il tasso di fecondità della Circoscrizione è il terz’ultimo della città: minor propensione della 8 si trova nelle Circoscrizioni 2 e 10. Si riscontrano eccessi di mortalità rispetto alla media torinese per diverse malattie, per quanto nessuno di questi statisticamente significativo. Fa eccezione la mortalità per malattie dell’apparato circolatorio nei maschi di Cavoretto/Borgo Po. Diversa è la situazione sui ricoveri. Si riscontrano eccessi di ricovero circoscrizionali, statisticamente significativi, nei maschi e nelle femmine per diabete mellito, e nei maschi per malattie neuropsichiatriche. La significatività si ritrova poi in San Salvario per:
L’analisi della distribuzione degli eccessi di ricovero per quartiere, fatta per il periodo 2000-2005, e sugli over 65, indica che San Salvario rappresenta un rischio significativo in entrambi i sessi per ricoveri per tumori maligni e malattie circolatorie. |
CIRCOSCRIZIONE 9
In questo territorio la densità demografica è rilevante, terz’ultimo in quanto a verde pubblico. Il grado d’inquinamento è in aumento sia in quanto a giorni di superamento, per valore medio rilevato dalla centralina del Lingotto. La popolazione per face d’età vede meno minorenni rispetto alla media e alla maggior parte delle altre Circoscrizioni, una proporzione di soggetti in età lavorativa inferiore alla media cittadina, ed una presenza di over 65 del 25,2%, con un indice di vecchiaia che è secondo solo alla Circoscrizione 2. Gli anziani che vivono soli sono meno della media torinese, e in questa zona c’è il più basso valore percentuale di anziani in comunità. L’analisi per stato civile mostra meno single e meno già coniugati rispetto alla media torinese, più coniugati e più vedovi. Il livello di istruzione della popolazione indica meno laureati rispetto alla media cittadina, più diplomati e, ancor più, soggetti con la licenza media o elementare. Analfabeti e alfabeti sono sotto la media. Gli imprenditori residenti sono percentualmente meno della media torinese, così come i lavoratori in proprio. Gli impiegati sono più della media della città e gli operai sono poco al di sotto. Fra i non occupati prevalgono i pensionati, con una proporzione superiore al valore medio cittadino, e molto vicino a quanto accade nella Circoscrizione 2. Alla 9 sono le famiglie di 2 persone quelle prevalenti, anche se di poco, rispetto ai single. Le famiglie di 3 persone sono in proporzione maggiore della media cittadina, e anche quelle di 4 persone. Inferiori alla media quelle ancor più numerose. Il tasso di fecondità è inferiore a quello torinese: questa Circoscrizione si colloca per questo al quart’ultimo posto in città. Gli stranieri rappresentano il 7,9%, meno della media della città. Le prime 10 nazionalità rappresentate nell’ordine sono: rumeni, marocchini, peruviani, albanesi, egiziani, moldavi, nigeriani, filippini, cinesi, brasiliani. I canoni degli affitti nella Circoscrizione 9 sono intermedi rispetto alle 6 Circoscrizioni considerate. Si passa da 434€ mensili per un monolocale a 617€ per 2 camere, tinello e cucinino. La ripartizione percentuale dei delitti in città vede la Circoscrizione 9 fra le meno interessate dal fenomeno, al terz’ultimo posto per crimini commessi nella zona. Tuttavia la relazione fra delitti e popolazione residente colloca la 9 al quarto posto dopo la 1, 8 e 7. Gli eccessi di mortalità rilevati nel periodo 1999-2003, per diverse malattie, non verificano significatività statistiche, per quanto nelle femmine ci siano parecchie evidenze sulle cause violente (accidenti da trasporto, traumi/avvelenamenti, cadute, suicidi, omicidi). Probabilmente il numero contenuto degli eventi non ha consentito di definire una significatività. Per quanto riguarda l’eccesso di ricoveri, per il periodo 2003-2004, invece ci sono delle osservazioni statisticamente significative. In particolare per: malattie del sistema nervoso ed organi di senso, malattie dell’apparato circolatorio, malattie dell’apparato digerente, e malattie dell’apparato genitourinario, tutte nelle donne. Ancora, eccessi di ricovero per malattie cerebrovascolari e cirrosi e altre malattie del fegato, negli uomini. Una disamina delle significatività per quartiere mostra eccessi di ricovero per:
Gli eccessi di ricovero per quartiere, nel periodo 2000-2005, e nella popolazione over 65, evidenzia che nel quartiere Lingotto entrambi i sessi hanno un rischio statisticamente significativo di ricoverarsi per malattie circolatorie e per malattie respiratorie. Inoltre gli uomini qui residenti hanno un rischio anche per cirrosi epatica. Gli anziani di ambo i sessi di Nizza Millefonti mostrano ricoveri significativi per le malattie circolatorie. I maschi anche per malattie respiratorie e per cirrosi epatica. |
CIRCOSCRIZIONE 10
Si tratta di un territorio con una scarsa densità demografica, al di sotto dei 40.000 residenti. La distribuzione percentuale per fasce d’età mostra che i minori sono superiori alla media cittadina, ma anche alle altre Circoscrizioni dell’ASLTo1. Le persone in età lavorativa rappresentano il 61,4% e la popolazione anziana è oltre un quarto dei residenti. L’indice di vecchiaia colloca questa realtà al terzo posto fra le 6 esaminate, con un valore superiore alla media cittadina. Si nota come prevalgono le fasce di età 65-74 anni e 75-84, mentre gli over 85 sono in percentuale molto più bassa delle altre realtà considerate. Gli anziani che vivono soli rappresentano la percentuale più bassa delle 6 Circoscrizioni dell’ASLTo1, al di sotto della media torinese e, sempre al di sotto della media torinese, gli anziani che vivono in comunità. I coniugati sono maggiormente rappresentati, rispetto a tutte le altre Circoscrizioni e alla media torinese. Celibi, già coniugati e vedovi sono meno rispetto alle altre realtà. La Circoscrizione si caratterizza per avere livelli di istruzione bassi, molto bassi o nulli e, parimenti, la minore presenza di persone con livelli di istruzione più elevati. A questo fa riscontro una presenza importante di operai, superiore di 13 punti percentuali rispetto alla città e ancor di più rispetto alle altre 5 Circoscrizioni dell’ASLTo1. La proporzione di posizioni professionali più importanti è molto bassa, se confrontata alle altre realtà territoriali considerate. Oltre a questo si nota una percentuale di disoccupati più elevata. Le famiglie monocomponenti rappresentano il valore più basso dell’ASLTo1, mentre prevalgono le famiglie con due componenti. Le famiglie composte da 3 persone in su registrano il valore più alto delle 6 Circoscrizioni, superiore alla media torinese. Gli stranieri compongono il 5,4% della popolazione: il valore è inferiore a quasi tutte le Circoscrizioni esaminate e alla media della città. Le nazionalità più rappresentate, nell’ordine, sono: rumeni, marocchini, albanesi, egiziani, peruviani, cinesi, brasiliani, moldavi, ecuadoregni, nigeriani. E’ abbastanza interessante notare che le prime tre nazionalità in ogni Circoscrizione e nella Città sono le stesse (rumeni, marocchini e peruviani); solo qua al terzo posto si collocano gli albanesi. Come c’era da aspettarsi a Mirafiori Sud gli affitti hanno i canoni più bassi dell’ASLTo1, tranne che per i monolocali, dove il canone è al secondo posto in ordine di onerosità, subito dopo la Circoscrizione 1, con 448€ al mese. La percentuale di delitti commessi sul territorio vede questa zona all’ultimo posto in città; la percentuale di delitti rispetto ai residenti colloca la Circoscrizione al penultimo posto in quanto a frequenza. Non sono facilmente reperibili dati circa la reale diffusione della criminalità nella zona, in ogni caso negli ultimi anni la zona è stata oggetto di riqualificazione urbana, così come è accaduto in una zona di Mirafiori Nord. Gli ambiti di disagio segnalati in questo territorio riguardano essenzialmente aspetti demografici (saldo demografico, presenza straniera, maggiori di 15 anni con la sola licenza elementare, persone con bassa qualifica professionale), vissuti come altamente problematici. Altri problemi individuati come lievemente problematici riguardano l’area sociale (anziani soli, famiglie con sussidi per pagare l’affitto, disoccupati con assistenza economica). Il tasso di fecondità nel 2001 era il più basso della città. Per quanto riguarda la mortalità generale, sulla base dei tassi standardizzati relativi al periodo 1999-2003, la Circoscrizione 10 è decisamente svantaggiata. Oltre a mostrare eccessi di mortalità in ambo i sessi per molte malattie, evidenzia tassi statisticamente significativi per le malattie ischemiche del cuore nelle femmine e ancor più per gli omicidi nei maschi. In questa Circoscrizione, differentemente dalle altre 5
dell’ASLTo1 si nota un eccesso di mortalità per cause correlate
ad alcool e fumo in entrambi i sessi, ma anche per malattie trattabili o
prevenibili nel sesso maschile. Note esplicative: malattie correlabili al fumo, cioè
quelle in cui è stato riconosciuto un importante ruolo causale nel fumo di
sigaretta (abuso di tabacco, malattie ischemiche del cuore, malattie
cardiopolmonari croniche, malattie polmonari croniche ostruttive, tumori
maligni delle labbra, della cavità orale, della faringe, dell’esofago,
laringe, polmone, vescica e rene); malattie correlabili all’alcol per un
rischio attribuibile superiore al 50% (psicosi alcoliche, sindrome di
dipendenza da alcol, abuso di alcol senza dipendenza, cirrosi ed altre
malattie croniche del fegato, tumori maligni delle labbra, cavità orale e
faringe, esofago, laringe, omicidi e lesioni intenzionali); malattie prevenibili (una serie
di malattie infettive e trasmissibili per le quali sono disponibili misure
preventive, tumori dovuti al fumo di sigaretta o a esposizione a radiazioni o
altri agenti cancerogeni, malattie dovute ad esposizioni lavorative, ecc.); malattie trattabili, cioè
quelle che possono evitare di condurre a morte se trattate adeguatamente
(neuroblastoma, retinoblastoma, cretinismo congenito, otite media e/o
mastoidite, asma, colecistiti, ernie, appendiciti, osteomieliti, linfomi di
Hodgkin, ulcere gastriche, ecc.). Per quanto riguarda i ricoveri sono molti gli eccessi statisticamente significativi riscontrati in Mirafiori Sud.
Gli eccessi di ricovero per quartiere, nel periodo 2000-2005,
e nella popolazione over 65, evidenzia che in
Mirafiori Sud si trovano valori
statisticamente significativi in entrambi i sessi per malattie
circolatorie, malattie respiratorie, e cirrosi epatica. Nei maschi anche per i tumori maligni. Da ultimo in questo territorio si rilevano picchi di tossicodipendenti afferenti ai Ser.T. con valori di oltre 1.000 per 100.000 residenti in età compresa fra 15 e 54 anni d’età. |
CONCLUSIONI
E’ evidente che l’ASLTo1 ha in sé realtà molto differenti le une dalle altre, che confermano la necessità di differenziare interventi che in qualche modo fanno riferimento a studi già compiuti a livello cittadino. Allo scopo si riportano alcuni stralci delle conclusioni del rapporto “La salute a Torino”.
“Torino consuma livelli più ricchi di assistenza mentale, delle dipendenze, degli stranieri e degli anziani per una particolare densità di problemi di salute legati al disagio e alla solitudine tipici della realtà metropolitana. Viceversa, Torino consuma anche di più i macro-livelli d’assistenza ospedaliera e, soprattutto, specialistica, anche in presenza di indicatori di bisogno non sempre sfavorevoli (buoni sulla speranza di vita, controversi sulla morbosità, negativi sulla salute percepita) in ragione di una più facile accessibilità ai servizi. Non è possibile stabilire in che misura questi risultati di salute piuttosto lusinghieri siano stati raggiunti anche grazie alla maggiore prossimità ai servizi e alla maggiore ricchezza di contenuti dei servizi stessi”.
“Torino può continuare a migliorare
il proprio capitale di salute, con beneficio delle capacità di sviluppo
più generali della città, se investe risorse e sforzi di governo per ridurre le differenze ingiustificate di salute, cioè sia le
differenze geografiche sia quelle tra i gruppi sociali ed etnici che sono
evitabili.”
“…occorrerebbe concentrarsi sulle misure che prevengono la mortalità
prematura per chi ha già una malattia o è ad alto rischio di malattia, cioè su
misure di prevenzione secondaria e terziaria per i tumori (cessazione del fumo,
migliore accesso alla diagnostica, riduzione del ritardo di presentazione dei
problemi di salute da parte dei soggetti più svantaggiati, aumento della
medicina d’iniziativa, miglioramento della “compliance” allo screening), e per
le malattie cardiovascolari (riconoscimento tempestivo e gestione della
ipertensione, riduzione del colesterolo in soggetti malati e ad alto rischio,
migliore tempestività ed efficacia nel trattamento dell’infarto acuto di cuore,
riduzione del fumo, miglioramento della gestione della fibrillazione atriale;
naturalmente tutti gli sforzi per migliorare il sistema locale di gestione
della malattia cronica cardiovascolare sono in grado di ridurre la mortalità
per ictus, cardiopatia e diabete).”
“… molti altri interventi sarebbero in grado di ridurre il “gap” nella
speranza di vita tra le aree geografiche e i gruppi sociali della città: la
riduzione della prevalenza del fumo, la prevenzione di altri fattori di rischio
nella popolazione generale e nei gruppi ad alto rischio (dieta scorretta,
sedentarietà, ipertensione, obesità), la qualità della medicina di base, la
qualità delle abitazioni soprattutto per gli anziani, la riduzione degli
incidenti stradali e domestici, la vaccinazione antinfluenzale oltre i 65 anni,
le misure per la riduzione della mortalità respiratoria (fumo, inquinamento,
gestione della patologia nella medicina di base, vaccinazione antinfluenzale),
la riduzione del consumo di alcool (per la riduzione della cirrosi epatica, del
suicidio, degli incidenti e di alcuni tumori), la riduzione della mortalità nei
bambini (fumo, nutrizione, incidenti, assistenza pediatrica).2
“Interventi sulla salute infantile impongono un’agenda stringente per i
servizi sanitari: concentrare l’attenzione sulla quantità e qualità degli
interventi di assistenza primaria nelle aree svantaggiate e nei gruppi più
difficili da raggiungere perché con più bisogni e meno contatti con i servizi,
in particolare tra le persone con più di 50 anni e nelle famiglie
monogenitoriali di madri e figli più poveri.”
PARTE I
OBIETTIVI ASSISTENZIALI
1. RIORGANIZZAZIONE
DEI PROCESSI ASSISTENZIALI E DELLE ATTIVITÀ DI PREVENZIONE
ASSISTENZA COLLETTIVA
Avviamento di forme di coordinamento delle attività di prevenzione e formulazione di proposte organizzative di sperimentazione nell’area metropolitana
Per quanto riguarda la riorganizzazione della rete dei servizi di prevenzione, la stessa viene dettagliata nel “Piano integrato della prevenzione”, predisposto in coerenza con gli obiettivi regionali e che viene riportato al punto 3 “Riordino della struttura organizzativa e delle dotazioni organiche”.
Definizione dei progetti d’integrazione della Medicina dello Sport e delle attività vaccinali all’interno dei Dipartimenti di Prevenzione
Nella Città di Torino il piano vaccinale è già integrato e gestito dal Dipartimento di Prevenzione dell’ASL 1.
Il servizio di Medicina dello Sport (attualmente inserito nel servizio di Medicina Legale) è presente solo nell’ASL 2 ma è un riferimento per tutta la Città di Torino. Inoltre, è l’unico servizio pubblico che svolge le visite di idoneità sportiva per disabili motori nell’intera provincia di Torino.
La sua integrazione nel Dipartimento di Prevenzione, con un organico opportunamente adeguato, permetterà di mantenere le attività già impostate estendendole all’intero territorio torinese.
Gli obiettivi con cui si confronta il servizio di Medicina dello Sport sono:
- la promozione dell’attività fisica (in particolare nell’età evolutiva);
- la prevenzione del doping (azione sui giovani per promuovere un’attività sportiva sana);
- la consulenza al mondo scolastico.
Indicatori:
- evidenza documentale relativa all’integrazione della Medicina dello Sport nel Dipartimento di Prevenzione entro il 2009.
Previsione di forme di coordinamento delle attività di vigilanza a livello dipartimentale
La funzione di vigilanza è presente in diverse strutture del Dipartimento di Prevenzione. Il Piano Integrato della Prevenzione, che prevederà – tra l’altro – lo sviluppo di un archivio informatizzato comune per tutti i servizi del Dipartimento, la predisposizione di un Piano Annuale della Prevenzione e la integrazione di questo con i Piani di Zona, renderà possibile anche un coordinamento della attività di vigilanza
Indicatore:
- evidenza documentale relativa al Piano Integrato di Prevenzione entro il 2009.
Potenziamento dei programmi di screening dei tumori
Per quanto riguarda le attività di screening dei tumori si confermano quelle in essere per l’anno 2007.
Per gli anni 2008-2010 si prevede l’attivazione presso il Presidio Ospedaliero Evangelico Valdese di un centro dedicato allo screening mammografico del tumore della mammella, con l’utilizzo di mammografi digitali che nel prossimo futuro saranno messi in rete con la senologia del Presidio Ospedaliero Martini. Inoltre si procederà al potenziamento/coordinamento aziendale dei centri prelievo per l’attività diagnostico preventiva del cervico-carcinoma (“pap test”) nell’ambito dei nuovi programmi regionali di Prevenzione Serena (D.G.R n°111-3632 del 02/08/2006).
Indicatore:
- registrazione di attività riguardante lo screening mammografico (numero mammografie eseguite) entro l’anno 2008;
- rispetto dei volumi di pap-test eseguiti, previsti nei programmi di attività di “Prevenzione Serena”.
Assistenza alla costruzione dei PePS
Per gli anni 2008-2010 si prevede:
- il consolidamento della metodologia, condivisa con la Città, le Circoscrizioni e gli altri soggetti coinvolti, di osservazione dei fenomeni registrati nelle diverse realtà territoriali attraverso l’analisi dei dati disponibili, confrontati con quelli dei servizi sociali, nell’ottica di evidenziarne le differenze e le criticità specifiche;
- l’assistenza alla costruzione dei profili e piani di salute e loro utilizzo come strumento fondamentale per realizzare una programmazione sanitaria aziendale integrata con le istanze territoriali.
Indicatore:
- predisposizione dei Piani Attuativi Locali coerenti con i Profili e Piani di salute.
Potenziamento dell’’organizzazione distrettuale
Nella situazione attuale i Distretti delle AA.SS.LL. presentano articolazioni organizzative e funzionali differenti tra loro, e sono orientati ad una graduale evoluzione verso il governo della domanda e della tutela della salute, pur mantenendo ancora la gestione diretta di settori di produzione.
Si procederà a modificare l’attuale organizzazione delle competenze distrettuali al fine di meglio perseguire scopi di qualità, equità ed efficienza dell’organizzazione sanitaria territoriale, con la realizzazione di un nuovo modello organizzativo secondo gli indirizzi della proposta di Piano Socio Sanitario Regionale. In particolare, i Distretti, dotati di un proprio budget, vengono ad assumere funzioni di tutela, programmazione e controllo attraverso la separazione dell’attività produttiva che viene ricondotta come competenza al Dipartimento del Territorio.
Nella nuova riorganizzazione i Distretti governeranno la domanda di salute della popolazione di riferimento, assicurando direttamente i servizi del territorio ed i percorsi attraverso gli altri livelli assistenziali, nonché le attività socio assistenziali in integrazione con gli Enti Gestori.
Per l’anno 2007 è previsto l’avvio della riorganizzazione delle attività distrettuale attraverso:
- una revisione di tipo organizzativo delle funzioni di tutela assegnate ai Distretti, effettuata in modo integrato tra ASL 1 e 2, che permetta lo sviluppo di sistemi di analisi dei bisogni, della valutazione della domanda dell’offerta assistenziale nonché di programmazione sanitaria;
- la progettazione integrata ASL 1 e 2 di uno sportello unico distrettuale per il superamento dell’organizzazione per specialità e il coordinamento della risposta in funzione dei bisogni individuati da tutte le unità valutative (geriatria, handicap, minori, Alzheimer) e per gli approcci valutativi per le malattie croniche.
Per gli anni 2008-2010 si intende realizzare:
- il perseguimento in modo sistematico dell’analisi dei bisogni, la valutazione della domanda d’assistenza e dell’offerta assistenziale e socio-sanitaria al fine di garantire percorsi diagnostico terapeutici assistenziali e riabilitativi adeguati e appropriati ai bisogni dell’utenza;
- il trasferimento della gestione delle attività di produzione, afferenti al Distretto, al Dipartimento del Territorio;
- la realizzazione di una rete aziendale, coordinata dal Distretto, con la finalità di integrare funzionalmente tra loro le attività svolte dalle strutture aziendali e socio-assistenziali per garantire i processi di continuità assistenziale;
- lo sviluppo di percorsi organizzativi riabilitativi, nell’ambito delle attività distrettuali, per supportare la realizzazione della rete riabilitativa prevista dalla D.G.R n°10-5605 del 02/04/07;
- l’attivazione di modalità integrate tra l’area sanitaria e quella socio-assistenziale per la valutazione multidimensionale di soggetti portatori di disabilità, di anziani e di malati terminali;
- lo sviluppo ed il potenziamento delle attività degli uffici di Coordinamento distrettuale dell’Asl To1, per promuovere sia la gestione integrata dei pazienti affetti da malattie croniche sia la continuità assistenziale sul territorio.
Indicatori:
- evidenza documentale del trasferimento gestionale delle attività produttive dalle funzioni del Distretto a quelle del Dipartimento del Territorio;
- presenza di protocolli d’integrazione tra strutture sanitarie e socio-assistenziali per garantire la continuità assistenziale;
- presenza documentale relativa alla realizzazione di percorsi organizzativi riabilitativi;
- evidenza documentale sull’attività svolta per la valutazione multidimensionale in ambito territoriale;
- evidenza documentale relativa alle attività degli uffici di coordinamento distrettuale.
Al termine di questo processo la nuova Asl To1 sarà articolata in Distretti che riflettano l’articolazione delle Circoscrizioni insistenti sul territorio aziendale. In particolare:
- Distretto 1: attuale Distretto 1 dell’ASL 1 (riferimento della Circoscrizione 1);
- Distretto 2: attuale Distretto 1 dell’ASL 2 (riferimento della Circoscrizione 2);
- Distretto 3: attuale Distretto 2 dell’ASL 2 (riferimento delle Circoscrizione 3);
- Distretto 8: attuale Distretto 8 dell’ASL 1 (riferimento della Circoscrizione 8);
- Distretto 9: attuale Distretto 9 dell’ASL 1 (riferimento della Circoscrizione 9);
- Distretto 10: attuale Distretto 10 dell’ASL 1 (riferimento della Circoscrizione 10).
Dovranno essere assicurate nei Distretti le seguenti attività e prestazioni:
- assistenza sanitaria di base, che comprende la medicina generale, la pediatria di libera scelta e la pediatria di comunità, il servizio di continuità assistenziale, i servizi di primo accesso rivolti a stranieri STP (Centro ISI) e a persone senza fissa dimora;
- attività finalizzate a garantire al cittadino il diritto all’accesso ai servizi sanitari, quali l’iscrizione al medico di famiglia, generalista e pediatra, la prenotazione di prestazioni specialistiche, la accettazione di domande per l’accesso alle commissioni di valutazione distrettuali e per l’accesso a prestazioni integrative;
- attività di tutela della salute collettiva in integrazione con il Dipartimento Integrato di Prevenzione;
- attività per la salute della donna, dei bambini, degli adolescenti e della coppia;
- assistenza specialistica ambulatoriale, che comprende la medicina specialistica da erogatori pubblici e privati;
- cure domiciliari, che comprendono le diverse forme di intervento medico, infermieristico e assistenziale in forma domiciliare, ADP (assistenza domiciliare programmata), ADI (assistenza domiciliare integrata), SID (servizio infermieristico domiciliare), LA (lungo assistenza) e Cure Palliative;
- attività sanitarie e socio-sanitarie rivolte a persone anziane, con disabilità, con dipendenze patologiche, con disagio psichico, di tipo domiciliare, semiresidenziale o residenziale, in integrazione con i rispettivi Dipartimenti;
- integrazione operativa tra servizi sanitari e socio-assistenziali delle Circoscrizioni per quanto attiene gli interventi nel settore materno-infantile e dell’assistenza agli anziani, ai disabili, ai soggetti non autosufficienti, ai tossicodipendenti, ai malati psichiatrici e per la vigilanza sulle strutture semiresidenziali e residenziali;
- assistenza sanitaria all’estero ed assistenza ai cittadini non residenti, con domicilio sanitario nel Distretto.
Il Distretto per realizzare quanto sopra elencato utilizzerà i seguenti strumenti organizzativi:
- Ufficio di Coordinamento delle Attività Distrettuali – le cui articolazioni e funzioni saranno definite nell’Atto Aziendale;
- programma delle attività territoriali distrettuali;
- programmazione, coordinamento e organizzazione generale dei servizi, delle prestazioni e delle attività, secondo i principi della continuità e della integrazione;
- coordinamento organizzativo delle attività svolte dai Dipartimenti aziendali nel Distretto e loro inserimento nel programma delle attività territoriali;
- coordinamento organizzativo di tutte le attività assistenziali integrate con caratteristiche multiprofessionali;
- informazione ed orientamento del cittadino rispetto ai servizi sanitari e socio-sanitari locali e regionali, nonché organizzazione dell’accesso e coordinamento del percorso terapeutico rispetto a tutte le prestazioni di assistenza primaria garantite dal Distretto, da altre strutture o presidi della ASL o da altri erogatori pubblici e privati accreditati;
- coordinamento interdistrettuale per la gestione unitaria della convenzione con i medici di medicina generale, con i pediatri di libera scelta e con gli specialisti ambulatoriali e per tutte le attività per le quali è necessario assicurare la omogenea erogazione in tutta la ASL;
- relazione e confronto con le Circoscrizioni, le organizzazioni sociali e di volontariato, i soggetti accreditati e gli altri soggetti istituzionali presenti sul territorio di competenza.
Miglioramento
dell’appropriatezza dei profili prescrittivi dei MMG/PLS
Al fine di migliorare l’appropriatezza prescrittiva sia sul fronte della terapia che sul piano delle prestazioni diagnostiche dei MMG e PLS si sta proseguendo nello sviluppo delle azioni programmate per il biennio 2006 e 2007 ed in particolar modo con riguardo a:
- la prescrizione condivisa fra i MMG (all’interno di una stessa equipe) e fra MMG e Specialisti (SUMAI od ospedalieri) attraverso la condivisione di linee guida e di scelte terapeutiche ed in particolare per gestire i quadri clinici relativi ai pazienti ipertesi, dislipidemici e diabetici;
- l’evoluzione delle attività della Commissione Ospedale – Territorio (prevista dall’art. 49, comma 7, dell’Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i MMG – anno 2005) per una condivisione delle modalità di prescrizione di farmaci appropriati;
- il monitoraggio delle prestazioni di specialistica ambulatoriale per verificare l’appropriatezza prescrittiva e valutare l’aderenza ai percorsi diagnostici terapeutici già sviluppati per particolari patologie;
- l’utilizzo della comunicazione diretta, tra azienda e MMG e Specialisti, quale strumento strategico per condividere le informazioni sulla attività prescrittiva di diagnostica specialistica, per immagini e di laboratorio, al fine di coinvolgere le equipe distrettuali nel percorso di appropriatezza;
- l’attuazione del progetto “Pillole di buona pratica clinica e di educazione sanitaria”, promosso dall’Assessorato alla Tutela della Salute della Regione Piemonte, che si realizza attraverso le schede di appropriato indirizzo prescrittivo.
Per gli anni 2008-2010 si prevede:
- il proseguimento delle attività della nuova Commissione Asl To1 Ospedale-Territorio (che assumerà le competenze assegnate alle Commissioni costituite in ognuna delle due aziende attuali) per la messa a punto di percorsi condivisi di diagnosi e cura per alcune delle più significative categorie di pazienti: i diabetici (esperienza iniziata nell’ASL 1) e i pazienti affetti da dolore lombare (esperienza iniziata nell’ASL 2) e si proseguirà con i pazienti anziani con fratture ed i pazienti affetti da scompenso cardiaco;
- il proseguimento delle attività di monitoraggio per le prescrizioni degli MMG e PLS attraverso anche l’adozione di una reportistica comune da fornire ai medici con frequenza trimestrale;
- lo sviluppo di azioni di sensibilizzazione e formazione indirizzate a MMG e PLS per incrementare la prescrizione dei farmaci a brevetto scaduto.
Indicatori:
- protocolli condivisi di diagnosi e cura riguardanti le tipologie dei pazienti sopra indicati;
- reportistica unificata aziendale, da fornire agli MMG e PLS, per il monitoraggio delle prescrizioni;
- numero di incontri effettuati con MMG e PLS per le prescrizioni farmaceutiche.
Riorganizzazione
dei Servizi territoriali
Nell’ambito della riorganizzazione delle attività territoriali, è previsto l’avvio delle cure primarie attraverso la realizzazione di forme associative integrate dei MMG/PLS, medici di continuità assistenziale ed altre professionalità, per garantire i percorsi assistenziali necessari .
In particolar modo per l’anno 2007 è stato programmato:
- lo sviluppo di azioni di sensibilizzazione rivolte ai MMG e PLS per promuovere il passaggio da forme di semplice associazionismo monoprofessionale a forme di aggregazione integrata con l’obiettivo di creare gruppi di cure primarie;
- l’avvio di una progettazione per la sperimentazione di nuovi percorsi assistenziali per alcune patologie;
- l’identificazione delle sedi da destinarsi all’attività dei MMG/PLS e degli altri professionisti facenti parte dei gruppi di cure primarie.
Per gli anni 2008-2010 si prevede:
- la costituzione e l’attivazione di un gruppo di cure primarie operante sul territorio dell’Asl To1 che, attraverso una rete di interventi integrati ed articolati di servizi, garantisca il percorso assistenziale. Tale gruppo, al consolidarsi di un accordo con la Circoscrizione 2, avrà sede nell’area ex Saint Gobain;
- il successivo sviluppo delle cure primarie attraverso la realizzazione di un gruppo per ognuno dei Distretti della Asl To1, secondo le indicazioni regionali;
- il riassetto delle attività riabilitative, mediante una riorganizzazione a carattere dipartimentale, che integri in modo funzionale le strutture aziendali con quelle accreditate che insistono sul territorio per un’appropriata gestione dei percorsi riabilitativi, in coerenza con quanto previsto dalla D.G.R. 10-5605 del 02/04/2007;
- maggiore sviluppo delle cure domiciliari che permetta la presa in carico a domicilio di pazienti affetti da patologie croniche attraverso l’elaborazione di percorsi di cura integrati tra MMG, specialisti ospedalieri e territoriali e personale infermieristico e socio-assistenziale a livello distrettuale.
- potenziamento delle attività ISI con attivazione di un nuovo sportello territoriale nella Circoscrizione 8 ( San Salvario).
Indicatori:
- presenza operativa di un gruppo di cure primarie per ogni Distretto aziendale;
- evidenza documentale della avvenuta riorganizzazione delle attività riabilitative in linea con le indicazioni regionali;
- evidenza documentale dell’attività svolta dal gruppo di cure primarie.
In particolare, per il periodo 2008-2010 sono previsti:
- la realizzazione della rete di riabilitazione che garantisca le relazioni funzionali sia tra le diverse realtà organizzative aziendali che all’interno delle stesse, attraverso la progettazione, sperimentazione e realizzazione di un modello organizzativo funzionale adeguato alla realtà aziendale;
- lo sviluppo di percorsi organizzativi riabilitativi, nell’ambito delle attività distrettuali, per supportare la realizzazione della rete riabilitativa;
- la ricollocazione delle attività di riabilitazione presso il Centro polifunzionale di ricerca e sperimentazione d’interventi e servizi per la disabilità motoria ”Cascina Grangia” (nella Circoscrizione 2), attraverso la gestione diretta del Centro di Riabilitazione di 1° livello, con il trasferimento delle risorse professionali già a disposizione nell’ASL 2. Tale Centro opererà secondo le ulteriori indicazioni operative che saranno fornite dalla Regione Piemonte e dalla Città di Torino;
- consolidamento delle attività dello “spazio menopausa”, che la ASL 1 ha sviluppato in modo sperimentale quale luogo fisico e relazionale dedicato ai problemi connessi alla menopausa e integrato con i centri per la salute della donna;
- sviluppo di un percorso diagnostico-terapeutico per il paziente affetto da grave obesità, che vede coinvolte le tre sedi ospedaliere dell’Asl To1 con i servizi di Dietologia (in service), Endoscopia, Chirurgia generale e Chirurgia plastica.
Indicatori:
- presenza di protocolli operativi per la realizzazione della rete di riabilitazione;
- evidenza documentale della realizzazione di percorsi organizzativi riabilitativi sviluppati dal Distretto;
- evidenza documentale della progettazione organizzativa e gestionale relativa alle attività riabilitative da svolgersi presso la nuova struttura “Cascina Grangia”;
- evidenza documentale sull’attività svolta dal centro (numero accessi nell’anno);
- definizione di un percorso diagnostico terapeutico condiviso per il paziente “grande obeso”( n° pazienti trattati nell’anno).
Riduzione dei
tempi di attesa, in particolare per le prestazioni previste dalle D.G.R.
37-5180 del 29/01/2007 e D.G.R. 56-3322 del 03/07/2006
Assunto il rispetto dei tempi di attesa nell’erogazione
delle prestazioni di classe U e B, si prevede, per le prestazioni delle altre
classi, i cui tempi di attesa risultano ancora superiori allo standard, la
realizzazione e/o il completamento dei progetti specifici contenuti nei Piani Attuativi Aziendali (deliberazioni
del Direttore Generale: n°207 del 28/03/2007 e n. 508 del 03/10/2006 per l’Asl
1; n. 104 del 28/03/2007 e n°210 del 03/10/2006 per l’Asl 2) per il biennio 2007-2008.
I progetti elaborati per le singole prestazioni che hanno registrato tempi superiori allo standard prevedono sia incrementi dell’offerta sia percorsi di miglioramento dell’appropriatezza della domanda, mediante l’integrazione tra MMG, specialisti ospedalieri e territoriali attraverso le attività di coordinamento della Commissione Ospedale-Territorio.
Indicatori:
- Piani Attuativi Aziendali per la riduzione dei tempi d’attesa.
Inserimento a CUP di tutte le attività ambulatoriali, predisposizione
di sistemi di prenotazione a distanza, messa a regime dei sistemi di
prenotazione sovraziendali, miglioramento delle modalità di consegna della
refertazione e potenziamento dei sistemi centralizzati di prenotazione dei
ricoveri
Già attualmente la quasi totalità delle prestazioni ambulatoriali (prime visite e prestazioni specialistiche) è inserita e prenotabile presso i Cup aziendali. Questi sono integrati nel sistema di Sovracup regionale che serve tutte le ASL e le ASO torinesi. Inoltre l’ASL 1 è sede del principale call center per l’accesso a distanza alle prenotazioni di questo sistema sovraziendale.
Si conferma, inoltre, il rispetto dei tempi di consegna dei referti di laboratorio e di diagnostica indicati dalla Regione.
Per l’anno 2007 sono previsti:
- la definizione di un programma integrato ASL 1 e 2 con le relative tempistiche per l’inserimento di tutte le visite e prestazioni ambulatoriali erogate da tutte le strutture aziendali nei sistemi di prenotazione centralizzati;
- la predisposizione di un sistema unificato aziendale per la gestione delle prenotazioni con l’attivazione di un unico CUP (individuato in quello in uso all’Asl 1) e di un unico Call Center per la gestione a distanza;
- la progettazione di un sistema informatico per la gestione centralizzata ed unificata dei ricoveri programmati dei Presidi Ospedalieri dell’ ASL1 e 2;
- la riprogettazione delle modalità di consegna dei referti, finalizzata al miglioramento dell’offerta della disponibilità oraria di ritiro da parte dell’utenza nonché attraverso modalità alternative quali la trasmissione telematica dei referti a domicilio o presso gli studi dell’MMG secondo l’art. 7 dell’ Accordo integrativo Regionale per la Medicina Generale anno 2006, nonché presso le RSA gestite dalle AA.SS.LL.
Negli anni 2008-2010 sono previsti:
- il completamento entro l’anno 2008 dell’inserimento di tutte le prestazioni, con esclusione di quelle ad accesso diretto, nei sistemi di prenotazione centralizzati;
- lo sviluppo del sistema di prenotazione sovraziendale (Sovracup) secondo le modalità e tempistiche indicate dalla Regione;
- l’avvio di un sistema centralizzato per la gestione delle attività di prenotazione dei ricoveri ospedalieri programmati;
- l’ampliamento degli orari di consegna dei referti e l’attivazione di modalità alternative di consegna;
- lo sviluppo dei sistemi di prenotazione a distanza con estensione della possibilità di prenotazione sia nelle farmacie presenti sul territorio che nelle sedi dei futuri Gruppi di Cure Primarie.
Indicatori:
- numero di prestazioni inserite a Cup rispetto al totale di quelle inseribili;
- evidenza documentale dell’avvio centralizzato per la gestione delle attività di prenotazione dei ricoveri ospedalieri programmati;
- incremento del numero di ore di consegna referto rispetto all’anno precedente e presenza di nuove modalità operative di consegna referto;
- numero di punti di prenotazione a distanza attivati.
Allargamento degli orari di erogazione dei servizi
In quasi tutti i poliambulatori gli orari di erogazione dei servizi sono già ampi, contemplando una fascia di apertura dalle ore 8 alle ore 19 dal lunedì al venerdì, con possibilità di estensione dell’orario in funzione dell’assorbimento delle liste di attesa.
Si prevede negli anni 2007-2008 l’avvio della ristrutturazione delle strutture di via Petitti (Distretto 8) e di Corso Corsica (Distretto 9), cui conseguiranno maggiori spazi in grado di favorire una migliore organizzazione dell’attività.
E’ previsto inoltre il trasferimento delle attività ambulatoriali del poliambulatorio Biscarra nella nuova sede in via Filadelfia angolo via Gorizia (area ex Saint Gobain) entro l’anno 2008.
Infine si prevede di avviare la progettazione di una nuova struttura ambulatoriale nell’area di Via Malta (di proprietà comunale) al fine di consentire il trasferimento delle attività ambulatoriali del poliambulatorio Monginevro, che da tempo versa in critiche situazioni d’accesso.
Indicatori:
- numero di ore di apertura ambulatori nella nuove sedi.
Monitoraggio del ricorso all’assistenza specialistica ambulatoriale
Sia nell’Asl1 che nell’Asl2 sono stati organizzati sistemi di verifica e di controllo della correttezza della prescrizione ed erogazione delle prestazioni ambulatoriali.
Pertanto, per gli anni 2008-2010 sono previsti:
-
l’applicazione di un sistema di controllo e di verifica sulla
corretta prescrizione ed erogazione delle prestazioni ambulatoriali
unitariamente in tutta l’Asl To1;
- la definizione di percorsi di diagnosi e trattamento specifici per le specialità a maggior richiesta condivisi con gli MMG e specialisti ambulatoriali territoriali ed ospedalieri attraverso l’utilizzo della Commissione Ospedale-Territorio come già indicati nei progetti specifici del Piano Attuativo Aziendale per il governo delle liste di attesa (in particolar modo per le specialità di cardiologia, ortopedia e allergologia);
- lo sviluppo ed applicazione di sistemi di valutazione della domanda e dell’offerta di specialistica ambulatoriale da parte dei Distretti per definirne il bisogno reale e contenere l’induzione di domande inappropriate.
Indicatori:
- presenza di report unificati sulla prescrizione specialistica;
- presenza di protocolli diagnostici terapeutici condivisi per la specialistica ambulatoriale;
- valutazione del rapporto tra domanda e offerta di prestazioni specialistiche.
Miglioramento dei percorsi di continuità assistenziale
La continuità assistenziale viene intesa come un momento intermedio tra le cure ospedaliere e l’assistenza distrettuale territoriale, in particolare quella domiciliare, per la valutazione dei bisogni e la costruzione dei percorsi di cura.
Negli anni 2008- 2010 sono previsti:
- la definizione organizzativa e gestionale della continuità assistenziale unificata dell’Asl To1;
-
l’individuazione ed attivazione di nuclei residenziali
dedicati al ricovero in letti di residenza
in regime sanitario, od in posti di centro diurno, presso presidi
residenziali a gestione diretta, di pazienti
provenienti dalla rete ospedaliera per i quali sia possibile lo sviluppo
di percorsi di cura territoriale;
-
la realizzazione di una rete di collegamento con i Distretti
per l’attivazione dei servizi territoriali interessati alla presa in cura in
continuità assistenziale, in particolare i servizi di cure domiciliari, i
servizi per la valutazione e gestione della residenzialità per anziani non
autosufficienti, i servizi per le cure palliative;
-
lo sviluppo nei nuclei residenziali dedicati alla continuità
assistenziale dell’erogazione di prestazioni terapeutiche, assistenziali, riabilitative
estensive, atte a migliorare la qualità di vita e le capacità di
relazione/socializzazione dei pazienti onde rendere possibile il loro
reinserimento al domicilio;
-
l’attivazione di tre nuclei di degenza dedicata allo sviluppo
della continuità assistenziale a favore di assistiti dell’Asl To1, di cui due
presso l’RSA “Gradisca” e uno presso l’RSA “Spalato”: quest’ultimo indirizzato
a percorsi di cura per persone affette da malattia di Alzheimer, o sindrome
correlata.
Indicatori:
-
evidenza documentale dei nuovi percorsi organizzativi e
gestionali della continuità assistenziale nella ASL unificata;
- protocolli operativi con i servizi di cure domiciliari, palliative e residenziali per la continuità assistenziale;
- numero di pazienti reinseriti a domicilio rispetto all’anno precedente.
Monitoraggio del ricorso alle prestazioni Domiciliari, Semiresidenziali e Residenziali
Per l’anno 2007 si è previsto per le prestazioni Domiciliari:
- l’avvio di un progetto sperimentale nell’ambito delle attività domiciliari dell’ASL 2 che prevede la gestione dei pazienti per due aree funzionali (area cronicità-acuzie-dimissioni ospedaliere; area delle cure palliative) al fine di migliorare l’appropriatezza della domanda e la risposta erogativa attraverso la valutazione multidimensionale e l’attribuzione del codice colore ove previsto. Tale sperimentazione è in raccordo con quanto già esistente nelle cure domiciliari dell’ASL1.
- l’analisi dei risultati ottenuti dalla sperimentazione in termini di approppriatezza ed eventuali correttivi al modello.
Per gli anni 2008-2010 è prevista l’applicazione piena del modello organizzativo di gestione dei pazienti per aree per l’Asl To1.
Indicatori:
- evidenza documentale circa la valutazione multidimensionale e numero codici colore attribuiti nell’anno.
Per l’anno 2007 e per gli anni 2008-2010 per le prestazioni Semiresidenziali e Residenziali sono previsti:
- lo sviluppo di una gestione unitaria nelle procedure per la valutazione dei bisogni di assistenza relativi alla perdita di autosufficienza delle persone anziane o ad esse assimilabili mediante un regolamento comune per le attività valutative pertinenti alle funzioni dei Distretti, con particolari competenze multidimensionali;
- la realizzazione di collegamenti tra le attività distrettuali e i servizi di produzione territoriale, nonché tra i MMG e i Medici Specialisti per lo sviluppo di procedure unificate per l’erogazione di prestazioni valutative necessarie alla indicazione e fornitura di materiale protesico e di ausili per il superamento di problemi di disabilità;
- il potenziamento dell’erogazione di prestazioni diagnostiche-terapeutiche specialistiche geriatriche-neurologiche-psichiatriche a supporto delle attività degli MMG per lo sviluppo di appropriatezza delle risposte assistenziali a favore dei pazienti affetti da malattia di Alzheimer.
Indicatori:
- regolamento comune per le attività valutative;
- procedure unificate per fornitura di materiale protesico ed ausili;
- aumento delle prestazioni specialistiche a favore dei pazienti con malattia di Alzheimer.
Realizzazione di progetti di fattibilità per l’accoglienza di pazienti
psichiatrici per trattamento di situazioni di acuzie e di post-acuzie
E’ previsto un miglioramento della gestione e dell’appropriatezza del trattamento dei pazienti psichiatrici in carico ai Centri di Salute mentale attraverso le seguenti azioni:
- l’apertura della struttura per residenzialità breve in realizzazione sull’area ex Saint Gobain dell’ASL 2 con venti posti letto dedicati al ricovero, in continuità assistenziale, per i pazienti dell’SPDC. La sua apertura consentirà di seguire il paziente psichiatrico – a fase acuta superata – con un contenimento maggiore di quello che si può assicurare con gli interventi ambulatoriali o domiciliari. Al momento della dimissione dall’SPDC questi pazienti possono essere inviati in case di cura o, in carenza di strutture ospitanti, al domicilio: in quest’ultimo caso può accadere che si verifichi una ricaduta nella fase acuta con conseguente rientro al Pronto Soccorso e all’SPDC. La struttura di tipo residenziale consentirà di offrire uno spazio di impegnativo supporto assistenziale, arricchito da attività diurne orientate a favorire il rientro dell’ospite nel proprio contesto familiare e sociale. Oltre al miglioramento della qualità assistenziale per i pazienti e le loro famiglie, assicurato da un percorso più completo, l’attività dovrebbe generare anche una riduzione della mobilità passiva;
- l’ampliamento della ricettività dell’SPDC del Presidio Ospedaliero Martini da 10 a 15 posti letto, per adeguare il numero a quello previsto dalla Proposta di Piano Socio Sanitario Regionale 2006-2010, necessari per il completamento della rete degli SPDC, attraverso interventi di tipo strutturale previsti nel piano pluriennale degli investimenti;
- la sperimentazione d’interventi a supporto di pazienti psichiatrici con condanne penali in residenzialità alternative all’invio in Ospedali Giudiziari;
- l’attivazione di ambulatori specialistici dedicati al trattamento dei disturbi dell’umore, d’ansia e della personalità, da gestirsi in modo integrato sull’intero territorio aziendale.
Indicatori:
- numero pazienti trattati in residenzialità nella nuova struttura;
- incremento dell’indice di rotazione dei ricoveri in SPDC;
- numero prestazioni erogate dai nuovi ambulatori specialistici.
Mobilità
passiva
Per l’anno 2008-2010 si prevede in termini generali una possibile riduzione della mobilità sanitaria passiva, inerente le prestazioni di ricovero, a seguito dell’integrazione delle attività delle attuali ASL 1 e ASL 2 nell’Asl To1.
Infatti la realizzazione di una rete integrata dei presidi ospedalieri e l’ampliamento delle strutture d’offerta territoriale potranno garantire una maggiore capacità di risposta diretta ai bisogni dei Residenti. Si prevede inoltre che, in rapporto con la rideterminazione della reale residenza dei pazienti in mobilità passiva da parte della Regione, sia possibile realizzare più approfondite analisi della appropriatezza delle prestazioni e dei conseguenti interventi organizzativi sul suo contenimento.
Indicatore:
- report sulla mobilità sanitaria passiva.
Tasso di ospedalizzazione
L’ASL 1 si caratterizza per essere – unica nell’area torinese – priva di un ospedale generale di riferimento, essendo l’Oftalmico specializzato ed il Presidio Ospedaliero Evangelico Valdese privo di Pronto Soccorso e – storicamente – plurispecialista senza vincolo territoriale. Per contro, nel territorio hanno sede tutte le ASO torinesi: Molinette, Regina Margherita-Sant’Anna, CTO, Mauriziano e due strutture private, “Cellini” e “Promea”, ed il Presidio “San Camillo”.
La popolazione servita nel proprio bacino è di circa 252.000.
Il tasso di ospedalizzazione, pari a 218,64 per mille abitanti, si presenta sicuramente alto e superiore agli obiettivi regionali, per le ragioni sopra indicate nonché per la presenza di alcune importanti strutture sanitarie accreditate presenti nel territorio della ASL 1. Si dà peraltro evidenza che contribuisce alla rilevanza di tale indicatore la prassi amministrativa seguita da varie Aziende sanitarie piemontesi di assegnare – nei casi dubbi o in assenza di adeguate informazioni documentali – l’appartenenza del cittadino fruitore delle prestazioni all’ASL 1.
L’ASL 2 serve nel proprio bacino una popolazione di circa 235.000 persone, caratterizzate da un alto indice di vecchiaia: la Circoscrizione 2 registra l’indice più alto della città (224, contro un valore medio della città di 188).
L’ASL 2 ha come presidio di riferimento il “Martini”, ospedale a carattere generale, sede di DEA di 1° livello. Sul suo territorio l’assistenza ospedaliera svolta dal settore privato è rappresentata da una struttura accreditata per il ricovero (“Koelliker”).
Il tasso di ospedalizzazione, pari a 173 per mille abitanti, si situa al di sotto dei valori dello standard previsto a livello nazionale e dalla D.G.R. 27 settembre 2005, n. 2-944, che indica come obiettivo il tasso di 180 per mille abitanti. Anche in questo caso deve essere valutata la conseguenza di un corretto addebito della mobilità passiva alla Asl.
L’Asl To1 servirà un bacino di popolazione di circa 486.548 persone (stimato sui valori dell’anno 2006) afferente alle Circoscrizioni 1-2-3-8-9-10, che rappresenta più della metà della popolazione torinese. La nuova ASL sarà caratterizzata dalla presenza di tre presidi ospedalieri: l’Ospedale “Martini”, il Presidio Ospedaliero “Evangelico Valdese” e l’Ospedale Oftalmico “Sperino”.
Sulla base dei dati attualmente disponibili, il tasso di ospedalizzazione risultante dalla integrazione delle due ASL, con situazioni nettamente diverse rispetto al parametro nazionale, sarà superiore allo standard di 180 per mille abitanti. Prima d’intraprendere azioni correttive per riportare il tasso di ospedalizzazione nei parametri di riferimento è necessario procedere ad una verifica e revisione dei meccanismi di attribuzione della mobilità passiva, in quanto la ASL 1, come si evince dai documenti di analisi regionale, “è gravata da mobilità impropria che dovrebbe essere addebitata alle ASL cittadine”.
Per gli anni 2008-2010 sono previsti per la Asl To1:
- la riduzione dei ricoveri prevenibili per diabete mellito, scompenso cardiaco, BPCO, cirrosi epatica e insufficienza renale, attraverso l’attivazione di percorsi di prevenzione secondaria gestiti in modo integrato nei tre presidi ospedalieri aziendali e sviluppando sinergie operative per la gestione di questi pazienti con gli MMG e gli specialisti territoriali.
L’efficacia delle azioni intraprese potrà anche essere valutata attraverso il miglioramento dei valori registrati dall’indicatore regionale che mette in rapporto il numero di dimissioni per scompenso cardiaco e diabete con i residenti, attualmente superiore alla mediana regionale;
- un maggiore sviluppo delle cure domiciliari che permetta la presa in carico a domicilio di pazienti affetti da patologie croniche attraverso l’elaborazione di percorsi di cura integrati tra MMG e specialisti ospedalieri e territoriali e personale infermieristico ed assistenziale a livello distrettuale.
Indicatori:
- percorsi integrati di prevenzione secondaria per le patologie di cui sopra e numero pazienti gestiti nell’anno;
-
percorsi integrati per la gestione domiciliare di pazienti con
patologie croniche e numero pazienti
presi in carico.
Miglioramento dell’appropriatezza dell’assistenza ospedaliera
· Drg Lea
L’analisi effettuata sui DRG LEA prodotti nell’anno 2006
dall’Ospedale Oftalmico “Sperino” e dal Presidio Ospedaliero “Evangelico
Valdese” evidenzia nel suo complesso valori entro i parametri regionali indicati dalla D.G.R. del 2 dicembre 2004,
n. 37, pur riscontrando limitate criticità nei drg chirurgici.
L’analisi effettuata sui DRG LEA prodotti nell’anno 2006 dall’Ospedale “Martini” evidenzia positivamente valori ben al di sotto di quelli soglia indicati dalla D.G.R. del 2 dicembre 2004, n.37.
Per l’anno 2007 nei Presidi Ospedalieri dell’Asl To1 è stato perseguito l’obiettivo del mantenimento del livello di appropriatezza già raggiunto, attraverso il monitoraggio delle percentuali di ricoveri LEA.
Si proseguirà per il 2008-2010 nel mantenimento entro gli standard regionali dei valori di appropriatezza dei DRG individuati a livello centrale ad alto rischio di inappropiatezza.
Indicatore:
- presenza di report relativi ai Drg LEA.
· Day-service
Molte sono state le azioni organizzative fin qui condotte per il miglioramento dell’appropriatezza delle prestazioni di ricovero che hanno interessato i presidi dell’ASL 1 e 2 e, in particolar modo, quelle inerenti la trasformazione dei day-hospital medici a carattere diagnostico in percorsi di day-service.
Dalle analisi aziendali effettuate rimangono ancora delle piccole aree di inappropriatezza nel Presidio Ospedaliero Evangelico Valdese e nell’Ospedale Oftalmico “Sperino” che interessano alcune prestazioni di day-hospital medico a carattere diagnostico.
Per gli anni 2008-2010 si intende migliorare l’appropriatezza delle attività erogate in day- hospital presso il Presidio Ospedaliero Evangelico Valdese e presso l’Ospedale Oftalmico “Sperino”, trasformando ulteriormente i day-hospital diagnostici in prestazioni ambulatoriali, sviluppando così ulteriormente le modalità organizzative di day-service.
Inoltre, un’ulteriore azione organizzativa, finalizzata al miglioramento dell’appropriatezza, che s’intende perseguire presso il Presidio Ospedaliero Evangelico Valdese è l’attivazione di un nuovo percorso relativo alle patologie della tiroide, nell’ambito di un percorso diagnostico terapeutico concordato con i medici specialisti, ed erogato con modalità di day-service.
Per il presidio ospedaliero “Martini” s’intende proseguire con il solo monitoraggio dell’attività svolta in day-hospital e la formalizzazione dei percorsi di day-service già adottati, alla luce dei buoni livelli di appropriatezza già ad oggi raggiunti.
Indicatori:
- numero day-hospital diagnostici rispetto al pregresso;
- presenza di percorso integrato per la gestione delle patologie tiroidee presso il Presidio Ospedaliero Evangelico Valdese;
- reportistica sull’appropriatezza delle prestazioni erogate (numero day-hospital diagnostici) per l’Ospedale Martini.
Potenziamento delle attività di dimissione protetta
Lo sviluppo dei collegamenti tra ospedale e cure primarie sarà realizzato con un incremento della tipologia di erogazione di assistenza territoriale distrettuale ed in particolare delle cure domiciliari.
Per l’anno 2007 è prevista:
- l’applicazione di linee guida aziendali per l’integrazione dell’ assistenza ospedaliera alle cure primarie condotte dal MMG, con una gestione terapeutica integrata che comprenda le pianificazioni, verifiche e controlli terapeutici ambulatoriali e domiciliari; prevedendo, anche una gestione assistenziale congiunta da parte della geriatrica territoriale per i ricoveri residenziali di sollievo;
- lo sviluppo delle Cure Domiciliari attraverso prestazioni di ADI con potenziamento dell’ erogazione a domicilio di prestazioni specialistiche e riabilitative rivolte preminentemente alle aree di cronicità e delle cure palliative;
- il collegamento ed integrazione delle cure domiciliari con i servizi sociali per la continuità dell’assistenza nelle aree della cronicità stabilizzata con bisogni preminenti di assistenza tutelare.
Per gli anni 2008-2010 si prevede per l’Asl To1:
- il consolidamento delle azioni iniziate nell’anno 2007 con l’estensione delle modalità d’integrazione ospedale territorio a tutte le “aree di bisogno”;
- la ridefinizione dei percorsi ospedalieri per creare collegamenti diretti con le aree di post-acuzie per quelle patologie che non richiedano erogazioni in contesti ospedalieri organizzati per acuzie;
- la definizione di percorsi per la diagnosi ed il trattamento di patologie oculari emergenti: degenerazione maculare legata all’età, neurite ottica, uveite e patologie della regione orbito-palpebro-lacrimale;
- il potenziamento delle attività rivolte alla riabilitazione dei soggetti ipovedenti;
- la definizione di un percorso di prevenzione-diagnosi- cura-riabilitazione dei soggetti obesi.
Indicatori:
- presenza di linee guida per la gestione integrata ospedale –territorio;
- numero prestazioni specialistiche e riabilitative erogate in ADI per pazienti cronici e in palliazione;
- protocolli operativi di integrazione tra cure domiciliari e servizi sociali;
- presenza di percorsi diagnostico-terapeutici per le patologie oculari emergenti;
- numero ipovedenti in carico alla riabilitazione;
- evidenza documentale di un percorso per pazienti obesi.
Forme di collaborazione ed integrazione funzionale tra ASL , ASO e Presidi
Si prevede per gli anni 2008-2010 la realizzazione di una rete interaziendale per la gestione integrata della patologia complessa e semplice otorinolaringoiatrica del distretto capo/collo in età adulta e pediatrica tra ASO OIRM-SANT’ANNA e Asl To1. Le finalità del progetto sono quelle di rispondere in modo adeguato al trattamento delle patologie complesse ORL in età pediatrica, garantendo interventi sanitari appropriati, percorsi di cura predefiniti e razionalizzando l’uso delle risorse professionali, tecnologiche e strutturali, attraverso lo scambio reciproco delle equipe professionali e l’utilizzo integrato della strumentazione disponibile.
La collaborazione e l’integrazione tra l’Asl To1 e le altre ASL e ASO verranno perseguite attraverso le seguenti attività disciplinate da appositi rapporti convenzionali interaziendali:
- con l’ASO Molinette per quanto riguarda il Dipartimento integrato di Salute Mentale Torino Sud;
- con l’ASO Mauriziano per quanto riguarda il Dipartimento interaziendale di Salute Mentale To1-Mauriziano;
- con l’ASO Molinette per la gestione di n. 46 letti di degenza presso il Presidio Valletta, con responsabilità medica ricondotta all’ASO;
- con l’Asl To2 (già Asl 4) per la gestione di n. 18 letti di continuità assistenziale presso il Presidio Valletta, con responsabilità medica ricondotta all’Asl To2;
- con l’ASO CTO per la gestione del centro Dialisi ad assistenza limitata presso il presidio Valletta.
- con il Presidio San Camillo per la gestione dei percorsi di assistenza riabilitativa.
Indicatori:
- progettazione della rete interaziendale;
- ricoveri eseguiti nelle strutture coinvolte nelle collaborazioni.
Sperimentazione di modalità di gestione dei posti letto per aree
L’attuale organizzazione dei Presidi ospedalieri garantisce già una gestione delle attività di ricovero indirizzata alla razionalizzazione delle risorse strutturali e professionali. In particolar modo le attività di day surgery sono organizzate e gestite in modo dipartimentale all’interno di Day-Surgery multidisciplinari che garantiscono l’utilizzo comune tra le specialità dei posti letto, delle risorse umane e delle attrezzature.
Per gli anni 2008-2010 è prevista la realizzazione di un modello di gestione dei ricoveri chirurgici secondo un’organizzazione del tipo “week surgery” per l’esercizio dell’attività su cinque giorni presso il Presidio Ospedaliero Evangelico Valdese, con la centralizzazione degli interventi relativi a patologie che, pur afferenti a diverse specialità chirurgiche, sono caratterizzate da una degenza media breve; tale organizzazione prevede l’uso integrato delle risorse professionali e logistiche di tutti i presidi dell’Asl To1.
Indicatori:
- protocolli operativi;
- interventi eseguiti secondo il nuovo modello organizzativo.
2. ASSISTENZA FARMACEUTICA TERRITORIALE,
INTEGRATIVA E PROTESICA
Dall’analisi dei dati regionali, si evince che l’andamento della spesa convenzionata è allineato ai valori medi presenti in Regione Piemonte.
Per gli anni 2008-2010 si prevede che l’andamento della spesa rimanga sostanzialmente costante con un lieve incremento fisiologico.
L’ASL 1 da tempo procede alla consegna di medicinali e dispositivi medici alle RSA gestite e convenzionate. L’ASL 2, pur garantendo la distribuzione diretta dei farmaci alle RSA direttamente gestite, non serve con distribuzione diretta due RSA convenzionate per un totale di 104 pazienti. Prevedendo di estendere nel 2008 la distribuzione diretta anche a queste strutture, si attende una maggior spesa per distribuzione diretta di farmaci pari a circa Euro 180.000 per farmaci e dispositivi, a cui far corrispondere un minor costo nella farmaceutica convenzionata pari a circa Euro 350.000.
È inoltre previsto un progetto per la distribuzione a domicilio di farmaci e dispositivi a pazienti in ADP.
È stata costituita nel corrente anno la Commissione Farmaceutica Interna( CFI) e sono state definite le procedure per la verifica dei Prontuari Terapeutici e delle prescrizioni effettuate negli ospedali. L’attività della Commissione consiste nell’analisi dell’influenza della prescrizione specialistica ospedaliera sulla spesa territoriale, cui seguono proposte di modelli prescrittivi in sinergia con il progetto regionale di farmacovigilanza sull’appropriatezza prescrittiva.
La presenza del farmacista dell’Azienda nelle CFI delle ASO
che insistono sul territorio aziendale è fondamentale per governare parte della
spesa indotta da medici non dipendenti dell’Asl. In questo quadro assumono
particolare significatività il Manuale sull’Appropriatezza prescrittiva edito
dall’Asl 1 ed il sito Internet dell’Asl 1, accessibile sia ai medici dipendenti
territoriali ed ospedalieri che a medici di medicina generale e specialisti
convenzionati, che garantisce puntuale informazione sia sui farmaci in generale
e sulle note Cuf, sia sul Prontuario terapeutico aziendale.
La Commissione Terapeutica Aziendale attraverso il Prontuario Terapeutico Aziendale promuove l’uso di medicinali equivalenti scelti in classi farmacologiche omogenee, compatibilmente con le aggiudicazioni delle gare per la fornitura di medicinali. In questo ambito viene promossa anche la prescrizione per principio attivo all’interno dei tre ospedali dell’Azienda.
Per gli anni 2008-2010 si intende confermare l’insieme di questi strumenti gestionali ed operativi.
Distribuzione
diretta dei farmaci
Oltre alla distribuzione diretta dei farmaci e presidi, ampliata e completata così come descritto, si sottolinea come l’ossigenoterapia domiciliare abbia coperto tutta la domanda espressa e si sia stabilizzata come spesa anche a seguito di gara d’appalto pluriennale.
L’implementazione della distribuzione in dimissione consente di controllare il percorso prescrittivo, adeguandolo al Prontuario terapeutico aziendale ed alla normativa, garantendo la continuità assistenziale.
È in progettazione l’implementazione della distribuzione diretta dei farmaci ai pazienti affetti da malattia di Alzheimer (spesa territoriale stimata in Euro 600.000 annui).
Centro Regionale di Documentazione sul Farmaco
L’attuale contesto,
orientato all’appropriatezza nell’utilizzo dei farmaci e alla qualità della
assistenza, verrà sviluppato anche attraverso l’attività del Centro Regionale
di Documentazione del Farmaco, e, più precisamente attraverso le seguenti
iniziative:
- trasferimento delle informazioni sui farmaci
ai diversi operatori sanitari ed ai cittadini,anche in caso di emergenze
informative;
- coordinamento delle iniziative regionali
nell’ambito della farmacovigilanza, quale attività irrinunciabile a tutela
della salute pubblica;
- aggiornamento puntuale circa gli orientamenti
e le decisioni regolatorie degli organi centrali in tema di farmaci;
- collaborazione e supporto agli uffici
regionali per la rilevazione e la valutazione degli andamenti prescrittivi ei
consumi dei farmaci, sia a carico del SSN sia dei privati, sulla base delle
banche dati disponibili.
Assistenza protesica ed integrativa
L’assistenza
protesica integrativa risponde all’obiettivo di favorire l’inserimento sociale
dei soggetti portatori di disabilità e rientra, quindi, nel più complesso
percorso di riabilitazione che l’Azienda prevede di mantenere e potenziare
attraverso la specializzazione di una struttura complessa da inserirsi nel
dipartimento della Riabilitazione e da collocarsi nella nuova sede
poliambulatoriale ex Saint Gobain. Si conferma il mantenimento dei percorsi già
attivati per il settore di assistenza protesica ed integrativa e la loro
omogeneizzazione con le procedure presenti nella ex Asl 1.
Si procederà
inoltre, per il Centro per la cura delle stomie, all’estensione del modello di
distribuzione diretta dei presidi all’intera ASL TO 1.
PARTE II
RIORDINO ATTIVITÀ
3. RIORDINO DELLA STRUTTURA
ORGANIZZATIVA E DELLE DOTAZIONI ORGANICHE
La gestione commissariale 2006-2007 (unificata per le ASL 1 e 2) è stata indirizzata al mantenimento della situazione organizzativa, considerati anche i limiti temporali dell’incarico e della possibilità di modificare l’Atto aziendale. In tale quadro è prevalso il compito ricognitivo, propedeutico alla preparazione di progetti da inserire nel PRR 2008-2010.
Nel periodo si sono comunque fronteggiate le esigenze conseguenti alle dimissioni di alcuni dirigenti amministrativi in posizione apicale per unificare – tramite apposite convenzioni – nella persona di uno stesso dirigente incarichi analoghi presso le due Aziende. In particolare, sono stati incaricati a scavalco i direttori delle Strutture Complesse Economico-Finanziaria, Personale, Controllo di Gestione, nonché delle Strutture Affari Generali (semplice presso l’ASL1 e complessa presso l’ASL 2), Legale-Contenzioso e Patrimonio (complesse presso l’ASL1 e semplici presso l’ASL 2). In parallelo sono stati indicati quali componenti dei due Nuclei di Valutazione gli stessi membri, si sono adottate – previ accordi sindacali preceduti da un tavolo tecnico unificato – le stesse articolazioni degli incarichi dirigenziali (associati alle medesime indennità) e si sono assunte alcune disposizioni regolamentari analoghe per le due aziende (formulazione degli obiettivi, struttura delle deliberazioni, sistema degli acquisti sotto soglia comunitaria).
Nell’anno trascorso si è dato corso alle seguenti indicazioni organizzative presenti nel PRR 2006-2007:
nell’ASL1:
- assegnazione della S.C. Neuropsichiatria Infantile, già inserita nel DSM Torino Nord, al Dipartimento del Territorio;
- assegnazione della S.C. Farmacia, già direttamente in dipendenza alla Direzione Generale, alla line operativa sanitaria;
- assegnazione della S.S. Vigilanza e Assistenza in Ambiente di Lavoro dalla S.C. SPRESAL alla direzione del dipartimento di Prevenzione;
- assegnazione della S.C. Attività Consultoriali, della S.C. UVOS e della S.S. Call Center, già staff della direzione aziendale, al Dipartimento del Territorio;
- incarico di facente funzione nelle direzioni sanitarie del Presidio Evangelico Valdese e dell’ospedale Oftalmico;
- mantenimento della vacanza degli incarichi di direttore delle SS.CC. Unità Modulare 8, Unità Modulare 9, Unità Modulare 10, Oculistica 1, Ufficio Qualità e Informazione,con assorbimento delle competenze da parte del direttore di dipartimento;
- mantenimento della vacanza degli incarichi di responsabile delle SS.SS. Igiene Umana e Profilassi, Igiene Alimenti e Bevande, Igiene della nutrizione, Autorizzazioni Amministrative, Call Center, Commissione Provinciale Patenti Speciali, Riabilitazione, Attività d’Urgenza, Attività Trapianti e Prelievo Cornee, Attività di Strabologia, Centro di Riabilitazione Visiva Regionale Neuroftalmologia, Prevenzione e Protezione, Relazioni Esterne/Urp/Marketing;
nell’ASL 2:
- avvio della sostituzione del dipartimento interaziendale di Medicina Legale costituito con la ASL 5 con altra configurazione organizzativa in convenzione con l’ASL 1;
- assunzione dell’incarico di direzione della S.C. Servizi Alberghieri da parte del competente direttore di dipartimento;
- mantenimento della vacanza degli incarichi di direttore delle SS.CC. Medicina Generale, Nefrologia, Gastroenterologia, Anatomia Patologica, Psicologia, con opportuno coinvolgimento del direttore di dipartimento competente;
- gestione della trasformazione della S.S. Comitato Zonale in S.S Cure Domiciliari;
- mantenimento della vacanza degli incarichi di responsabile delle SS.SS. Biochimica Clinica e Gestione Informatica, Chirurgia Oncologica, Degenza, Chirurgia Orale, Patrimonio
Richiamato quanto sopra, appare opportuno condurre a termine l’attività di revisione dell’articolazione delle strutture al fine di dare piena operatività al mandato di gestione direzionale unificata e completo utilizzo della dirigenza aziendale facendo venir meno la criticità oggi rilevata, rappresentata dalla coesistenza di strutture gemelle non in grado di operare con effetti sinergici.
La struttura organizzativa della nuova Azienda To 1 si baserà su una logica dipartimentale, peraltro già rafforzata e utilizzata nell’ultimo biennio. Ovviamente la concreta definizione del nuovo organigramma, in quanto fondato sulla concreta e attuale situazione organizzativa delle due aziende, dovrà garantire la continuità operativa delle migliori professionalità e, altresì, risolvere caso per caso le sovrapposizioni fra i centri di responsabilità affini, valutando se questi costituiscano duplicazione di competenze, con conseguente intervento di razionalizzazione, ovvero se svolgano attività effettivamente differenziate al di là dell’elemento nominalistico. Laddove tale lavoro di razionalizzazione conduca alla necessità di unificare strutture sovrapponibili, l’analisi dovrà estendersi alla valutazione della modalità di utilizzo delle risorse liberate in altre attività, utili per l’Azienda, anche se attualmente limitatamente presidiate.
Si ricorda, inoltre, che i criteri in materia indicati nella D.G.R. 59-6349 del 6 luglio 2007 prevedono che l’individuazione dei dipartimenti deve essere effettuata tenendo conto delle peculiarità organizzative, territoriali ed economiche, evitando la frammentazione o la duplicazione di funzioni e la costituzione di dipartimenti nei quali confluiscano meno di tre strutture complesse. L’obiettivo è di evitare che l’aggregazione dipartimentale sia più formale che sostanziale, con l’allungamento della catena di comando e maggiori costi non giustificati dal valore aggiunto costituito dall’aggregazione stessa. In questa logica l’obiettivo a regime e per la predisposizione di nuovi dipartimenti è di aggregare di norma almeno cinque strutture complesse.
Si ritiene di rinviare l’elencazione di tali nuove attribuzioni al momento della redazione dell’Atto aziendale riferito alla nuova azienda, richiamando comunque la necessità di emanare un provvedimento ricognitivo, valido dalla data di operatività della nuova azienda(01-01-2008) fino alla adozione del nuovo Atto aziendale necessario per evitare duplicazioni di competenze e responsabilità.
Lo schema della nuova articolazione aziendale, ferme restando eventuali modifiche che intervengano in sede di definizione del nuovo Atto Aziendale, è il seguente:
Premesso quanto sopra, rinviando – come esposto – le trasformazioni di strutture e l’eventuale riassegnazione di strutture semplici e competenze ad altri dipartimenti ovvero la redistribuzione di funzioni o cambiamento di denominazioni esistenti alle previsioni dell’Atto aziendale, ricordato che l’organizzazione del nuovo Dipartimento della prevenzione è rinviata ad apposita e separata analisi su esplicita indicazione della regione.
In particolare, per quanto riguarda i presidi ospedalieri, appare necessario confermare le tre strutture con compiti di direzione del Presidio, con le denominazioni di SC Direzione Presidio Ospedaliero Sperino, SC Direzione Presidio Ospedaliero Evangelico Valdese, SC Direzione Presidio Ospedaliero Martini. I necessari coordinamento e integrazione operativa fra le tre strutture saranno conferiti mediante apposito incarico, assimilabile a incarico di direzione di dipartimento, che permetterà al suo titolare di partecipare alle attività del collegio di direzione.
L’organizzazione ospedaliera presenterà un ospedale generalista, il Martini, che si integrerà, per la parte medica, con le professionalità presenti nel Presidio Evangelico Valdese. Quest’ultimo si caratterizzerà invece per un dipartimento di Week Surgery di nuova costituzione, così come il Presidio Sperino manterrà la propria caratteristica organizzazione incentrata sul dipartimento integrato Malattie Oculistiche. L’integrazione fra i presidi pone anche la necessità di suddividere l’area medica, troppo complessa per essere ricondotta ad un solo dipartimento, in due diverse strutture, il dipartimento interospedaliero di Area Medica e il dipartimento interospedaliero di Medicina Specialistica. I servizi diagnostici (laboratorio, radiologia, anatomia patologica, senologia, ecodoppler) troveranno un’iniziale organizzazione dipartimentale integrata fra i soli presidi Sperino e Evangelico Valdese (dipartimento Servizi Diagnostici B), da ricondurre nel tempo ad un unico dipartimento dei Servizi diagnostici con quello presente presso il presidio Martini (dipartimento Servizi Diagnostici A). La coesistenza nel singolo presidio fra le varie componenti dipartimentali interospedaliere sarà garantita dalle direzioni sanitarie di ciascun presidio.
Si prospetta l’opportunità di considerare il DEA quale dipartimento funzionale, per meglio garantire la compresenza di tutti i contributi professionali necessari al pieno raggiungimento degli obiettivi sanitari attribuiti alla funzione di emergenza e accettazione.
Il dipartimento di Medicina scorporerà alcune strutture da inserire nel nuovo dipartimento Medicina specialistica e assumerà la denominazione di Area Medica.
La trasformazione del dipartimento di Postacuzie, lung’assistenza e anziani permetterà di configurare il dipartimento di Continuità delle cure in ottica di organica revisione dei percorsi di assistenza e cura nella nuova e ampliata dimensione territoriale. La gestione delle attività sanitarie per disabili adulti attraverso le prestazioni in regime semiresidenziale e residenziale a gestione diretta ed accreditata sarà affidata alla S.C. “Assistenza disabili adulti”.
Tutte le attività territoriali saranno rette da un dipartimento del Territorio, al cui interno sarà prevista una S.C. denominata “Igiene ed organizzazione dei poliambulatori” per la direzione igienico-organizzativa dei sei poliambulatori aziendali. Le attività in materia di salute mentale saranno egualmente ricondotte ad un unico dipartimento, fatto salvo quanto già assegnato al Dipartimento integrato TO 1-Molinette.
Si procederà a coordinare sull’intera ASL TO 1, attraverso l’attivazione di un Gruppo di Progetto, la gestione dell’emergenza integrando ed estendendo le competenze attualmente afferenti alla S.S.D in modo da assicurare l’organizzazione della risposta all’emergenza clinica singola, la formazione, la gestione delle maxi-emergenze(antincendio ed evacuazione), la risposta operativa al massiccio afflusso di feriti e la predisposizione di piani specifici per emergenze ambientali.
Si procederà altresì ad istituire un apposito Gruppo di Progetto per il coordinamento della gestione del rischio in sanità, per la valutazione del rischio aziendale, per la prevenzione degli eventi prevenibili, per la gestione del contenzioso e la costruzione condivisa di climi organizzativi e processi aziendali orientati al miglioramento continuo delle prestazioni cliniche erogate.
Fin d’ora in attuazione del processo di organizzazione sopra delineato si dovrà procedere alla selezione dei direttori delle strutture complesse Direzione Sanitaria Presidio Evangelico Valdese, Direzione Sanitaria Presidio ospedaliero Sperino, Medicina interna (ASL 2)[1], Pediatria[2], Nefrologia e dialisi, Gastroenterologia (ASL 1), Unità modulare 1-8 (ASL 1), Unità modulare 9-10 (ASL 1)[3], S.C. Igiene ed organizzazione dei poliambulatori, S.C. Assistenza disabili adulti, S.C. Residenzialità anziani, SC Gestione Attrezzature Sanitarie, struttura derivante dalla trasformazione della SS Ingegneria Clinica dell’ASL1 con attribuzione sia dei compiti in materia già assegnati alla SS Ingegneria clinica dell’ASL1 (struttura che viene conseguentemente soppressa) sia quelli ricondotti alla SC Manutenzione e Patrimonio dell’ASL 2 (compiti svolti essenzialmente mediante consulenze esterne).
SVILUPPI ORGANIZZATIVI
Dipartimento di
Prevenzione
Il dipartimento dei Prevenzione dell’attuale ASL 1 è competente – secondo una soluzione organizzativa unica nella realtà piemontese – per l’intero territorio torinese, esercitando pertanto funzioni che sarebbero di competenza delle attuali AA.SS.LL. 2, 3, e 4: nel nuovo assetto regionale, tali caratteristiche permarrebbero, in quanto assommerebbe le funzioni riconducibili alle nuove AA.SS.LL. To 1 e 2. Tale soluzione mantiene la propria validità, a condizione che si traduca in un profondo rinnovamento dell’impianto organizzativo e del modo di operare del dipartimento. In particolare, si ritiene di proporre la costituzione di un dipartimento forte che, pur incardinato nell’Azienda, costituisca una sorta di agenzia cittadina per la prevenzione, che assorba anche tutte le risorse facenti capo alle attuali quattro AA.SS.LL. al di fuori dell’esistente Dipartimento di Prevenzione.
In ossequio a quanto previsto nella D.D. regionale n. 85 del 25 maggio 2007, che prevede:
“In particolare:
· Dipartimento di Prevenzione
Riorganizzazione del Dipartimento di prevenzione attraverso analisi, valutazione e interventi relativi a:
a) Attività svolte (definizione degli obiettivi; integrazione delle informazioni ed azioni con altri servizi; applicazione di metodologie che permettano di avere una visione organica del territorio; individuazione di indicatori standard; valutazione degli interventi);
b) Definizione del “Piano integrato della Prevenzione” per la città di Torino come obiettivo del Comitato di Dipartimento.
· Sorveglianza, prevenzione e controllo delle
malattie infettive e parassitarie, inclusi i programmi vaccinali
a) Devono essere messe in atto azioni finalizzate a migliorare il coordinamento tra diversi punti vaccinali per una conduzione omogenea delle attività Vaccinali, dei progetti in corso e delle attività di comunicazione;
b) Devono essere individuate azioni finalizzate all’integrazione e coordinamento delle attività vaccinali con le attività di sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive.
· Sorveglianza e Prevenzione Nutrizionale
Prevedere la progettazione e l’attivazione di attività di sorveglianza e prevenzione nutrizionale (già attivate in vario modo in tutte le AA.SS.LL.) per:
a) attuazione degli obiettivi relativi alle attività nutrizionali presenti nel piano di attività SIAN 2007;
b) interventi nelle scuole per la realizzazione delle attività di sorveglianza previste dal Piano Nazionale di Prevenzione.
· Sorveglianza, prevenzione e tutela della
salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
Sulla base dell’analisi pluriennale delle attività svolte dalla struttura complessa negli anni dal 2001 al 2005, è presente un livello di attività particolarmente basso per quanto attiene alle malattie professionali e agli infortuni sul lavoro.
Devono pertanto essere messe in atto prioritariamente azioni finalizzate a:
a) valutare l’attuale modello organizzativo in funzione di una sua possibile evoluzione finalizzata a migliorare l’utilizzo delle risorse umane e strumentali anche attraverso la migliore definizione delle competenze della struttura complessa e della struttura semplice dipartimentale;
b) un recupero di efficacia ed efficienza con l’obiettivo di raggiungere il livello di attività previsto dal documento regionale sulla “programmazione delle attività dei Servizi dei Dipartimenti di Prevenzione 2007” di cui alla nota prot. n. 3839/27 del 19/3/2007.”
si è ipotizzato un intervento basato sui seguenti principi attuativi:
- l’introduzione di meccanismi che consentano gli adeguati coinvolgimento e responsabilizzazione delle due AA.SS.LL. cittadine;
- la caratterizzazione del ruolo di direzione del dipartimento con una figura dotata di capacità di leadership e di adeguata competenza manageriale;
- l’inserimento presso il dipartimento di funzioni di supporto organizzativo dedicate;
- l’incorporazione nel dipartimento di attività di prevenzione attualmente incardinate in altre unità organizzative;
- la ricomposizione delle attività operative per categorie di interlocutori invece che per categorie professionali;
- l’articolazione delle attività operative tale da favorire contemporaneamente la flessibilità delle risorse, le sinergie a livello territoriale, particolarmente verso i distretti, lo sviluppo sistematico di competenze specialistiche;
- il rafforzamento delle attività a carattere propriamente preventivo.
Per l’attuazione di tali principi si prevede di adottare un modello organizzativo sperimentale, articolato lungo le direttrici operative di seguito tratteggiate.
a. Sarà designato un comitato di dipartimento che affianchi la direzione di questo per assicurare il miglior coordinamento delle attività a livello territoriale e, in particolare, il pieno coinvolgimento della A.S.L. TO 2. Componenti del comitato saranno, oltre ai responsabili istituzionalmente indicati, i direttori sanitari delle AA.SS.LL. TO1 e TO2, i direttori dei distretti in cui è articolata la Città, un referente del C.P.O. Piemonte, i referenti di area territoriale di cui al seguente punto c).
b. Sarà costituito, in forma di struttura complessa, uno staff di direzione, con il compito di fornire supporto organizzativo e professionale, presidiando attività trasversali a tutte le strutture che compongono il dipartimento. In particolare, riferiranno a tale struttura complessa le funzioni di comunicazione interna ed esterna (competente per favorire un’interlocuzione ordinata e di qualità con i principali stakeholder istituzionali, per assecondare – con il responsabile delle Risorse Umane – il processo di integrazione interna e lo sviluppo del senso di appartenenza, per dare visibilità all’esterno delle attività e delle iniziative del dipartimento, per promuovere un’immagine unitaria), di amministrazione e controllo (per supportare i responsabili delle varie strutture nel governo delle risorse finanziarie – budget, reporting, gestione dell’operatività contabile e finanziaria – e per favorire un progressivo accrescimento nel grado di responsabilizzazione e consapevolezza relativamente ai processi di spesa e di incasso), di organizzazione e sviluppo delle risorse umane (per presidiare il coordinamento e lo sviluppo del personale del dipartimento, favorire la collaborazione professionale in un’organizzazione orientata all’etica e all’efficienza, assicurare adeguati interventi di addestramento, formazione e aggiornamento, d’intesa con i responsabili delle diverse strutture), di sviluppo dei sistemi informativi ed informatici (per superare l’attuale fase di disomogeneità e indirizzarsi all’innovazione).
c. La direzione del dipartimento sarà, inoltre, affiancata da uno staff di supporto professionale, costituito da due strutture semplici oggi esistenti (Epidemiologia e Promozione della Salute) e, con nuova designazione, da due referenti di area territoriale, dedicati uno all’A.S.L. TO 1 e l’altro all’A.S.L. TO 2. Compito di tali referenti consisterà nell’assicurare il coordinamento con le attività presidiate dai Distretti e quelle svolte dalle diverse unità operative del dipartimento, il presidio di problematiche peculiari di particolare criticità, il rapporto con la Città e le Circoscrizioni, il ricevimento, la valutazione e lo smistamento alle strutture competenti degli esposti ricevuti da privati.
d. La S.C. Igiene e Sanità Pubblica sarà integrata da nuove funzioni, in particolare quelle relative alla medicina dello sport e all’igiene nutrizionale, assumendo conseguentemente la denominazione di S.C. Medicina Preventiva.
e. La ricomposizione delle attività operative per categorie di interlocutori comporta la specializzazione dell’attuale S.C. Servizio Prevenzione e Salute negli Ambienti di Lavoro – (S.Pre.S.A.L.) entro due ambiti, dedicati uno alla prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro (avente competenza per tutte le attività industriali e per i cantieri edilizi) e l’altro alla igiene e sicurezza degli ambienti di vita (competente per gli esercizi commerciali, uffici pubblici, strutture socio-sanitarie, strutture alberghiere, locali pubblici, oltre che per le attività di igiene del territorio e di edilizia abitativa): conseguentemente la struttura muta la sua denominazione in Igiene e Sicurezza degli Ambienti di Vita e di Lavoro.
f. La S.S. Vigilanza Assistenza Ambienti di Lavoro dovrebbe evolvere anch’essa verso un’opportuna specializzazione, acquisendo in modo esclusivo la competenza relativa alle indagini richieste dall’Autorità giudiziaria su qualunque tematica, nonché alle malattie professionali e agli infortuni. Tale ampliamento, possibile in quanto la competenza in materia di indagini preventive e di gestione degli esposti in materia di lavoro è trasferita alla S.C. Igiene e Sicurezza degli Ambienti di Vita e di Lavoro, si riflette nella nuova denominazione di S.S.D. Malattie professionali, Infortuni e Indagini giudiziarie;
g. La sicurezza alimentare e la sanità pubblica veterinaria, assunte anche le competenze facenti capo alle ex AA.SS.LL. 3 e 4, sono ricondotte ad un’unica area che si articola in quattro strutture complesse, già esistenti, di cui una medica (Igiene degli alimenti) e tre veterinarie (Igiene degli alimenti di origine animale, Sanità animale, Igiene produzioni zootecniche).
Per una più chiara definizione delle competenze del dipartimento cittadino di prevenzione, si auspica che la Regione emani disposizioni in materia di vigilanza sulle strutture a gestione diretta delle aziende sanitarie, quali presidi ospedalieri, poliambulatori, residenze.
L’attuazione di tali interventi organizzativi appare comunque propedeutica al necessario potenziamento dell’organico, che aumenti concretamente la capacità produttiva del servizio. Tale necessità complessiva si può quantificare in almeno 49 unità, da assumere nel triennio 2008-2010 in specifica deroga ai limiti di contenimento della spesa per il personale, con un effetto economico stimabile nei valori contenuti nella seguente tabella:
Anno |
Qualifiche |
Costo Annuo Unitario (valori in migliaia di €) |
N° Unità |
Costo Totale (valori in migliaia di €) |
|
2008 |
Medici |
117,71 |
4 |
470,84 |
|
Tecnici sanitari |
43,39 |
7 |
303,73 |
||
Dietisti |
37,95 |
2 |
75,90 |
||
Psicologo |
93,58 |
1 |
93,58 |
||
Ingegnere |
67,05 |
1 |
67,05 |
||
Infermiere Professionale |
45,00 |
-
|
- |
||
Totale |
|
15 |
1.011,10 |
||
2009 |
Medici |
119,48 |
8 |
955,81 |
|
Tecnici sanitari |
44,04 |
17 |
748,69 |
||
Dietisti |
38,52 |
2 |
77,04 |
||
Psicologo |
94,98 |
1 |
94,98 |
||
Ingegnere |
68,06 |
1 |
68,06 |
||
Infermiere Professionale |
45,68 |
5 |
228,38 |
||
Totale |
|
34 |
2.172,95 |
||
2010 |
Medici |
121,27 |
10 |
1.212,68 |
|
Tecnici sanitari |
44,70 |
30 |
1.341,04 |
||
Dietisti |
39,10 |
2 |
78,19 |
||
Psicologo |
96,41 |
1 |
96,41 |
||
Ingegnere |
69,08 |
1 |
69,08 |
||
Infermiere Professionale |
46,36 |
5 |
231,80 |
||
Totale |
|
49 |
3.029,20 |
Attuazione della DGR 19-6647 del 03/08/2007
L’attività di laboratorio analisi è effettuata attualmente all’interno delle due AA.SS.LL. in tre strutture collocate rispettivamente nell’Ospedale Martini (ASL2), nell’Ospedale Oftalmico e nell’Ospedale Valdese (ASL1) con dimensioni operative diverse e vocazioni diverse. Se il Laboratorio situato presso l’Ospedale Martini opera per circa il 50 % dell’attività per i pazienti ricoverati e per il DEA, le altre due strutture hanno una vocazione volta da un lato ad attività analitiche che supportano attività cliniche specialistiche e dall’altro, oltre l’80% dell’attività complessiva, a pazienti ambulatoriali.
L’integrazione tra le tre strutture confluenti è stata programmata nel 2007, anche alla luce dell’indirizzo contenuto nella DGR 19-6647 del 3/8/, secondo le seguenti linee operative:
- integrazione analitica: a decorrere dal mese di ottobre 2007 sono accentrati in una sola sede alcuni gruppi di analisi (specialistica coagulazione, allergologia, proteine specifiche non di routine), tenendo conto della loro numerosità relativa, della situazione strumentale dei laboratori e della specialistica clinica presente nelle varie sedi;
- integrazione specialistica: durante il triennio 2008-2010 saranno progressivamente uniformati i cataloghi delle prestazioni delle tre sedi con particolare sviluppo della presa in carico di analisi specialistiche (S) non effettuate direttamente ma da inviare ai centri di riferimento;
- integrazione informatica: durante il biennio 2008-2009 sarà progettato e attuato il progressivo collegamento informatico tra le tre sedi analitiche in modo da poter trasferire in via informatica richieste e referti e da poter ulteriormente proseguire nei processi di razionalizzazione;
- centri prelievo: alla luce delle carenza di centri prelievo insistenti sul territorio della futura ASL (per tale motivo infatti attualmente circa il 50 % dell’attività di laboratorio dell’ASL 2 è svolta in centri convenzionati), nel biennio 2008-2009 saranno approntati almeno due centri prelievo opportunamente ubicati.
Valutazioni approfondite saranno svolte sull’opportunità di centralizzare ulteriormente gli esami di tipo S rispetto alla situazione attuale. In tale contesto si ritiene necessario procedere preventivamente ad una accurata valutazione sia dei costi logistici che del reale beneficio complessivo riguardo all’invio all’esterno di gruppi di esami di tipo S attualmente eseguiti all’interno delle AA.SS.LL. 1 e 2.
Organizzazione delle professioni sanitarie
·
Riferimenti
normativi
- Decreti del Ministero della Sanità n. 739, n. 740, n. 741, n. 742, n. 743, n. 744, n. 745 e n. 746 del 14 e 26 settembre 94: “Regolamenti concernenti l’individuazione della figura e relativo profilo professionale” rispettivamente dell’infermiere, dell’ostetrica, del fisioterapista, del logopedista, dell’ortottista-assistente di oftalmologia, del dietista, del tecnico sanitario di laboratorio biomedico, del tecnico sanitario di radiologia medica.
- Legge 42 del 26 febbraio 1999 “Disposizioni in materia di professioni sanitarie”
- Dlgs n. 229 del 19 giugno 1999 Norme per la razionalizzazione del SSN, a norma dell’art. 1 della legge 30 novembre 1998, n. 419.
- Legge 10 agosto 2000, n. 251 “Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica”
- Decreto Ministeriale 29 marzo 2001 “Definizione delle figure professionali” di cui all’art. 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, da includere nelle fattispecie previste dagli articoli 1, 2, 3, 4 della legge 10 agosto 2000, n. 251 (art. 6, comma 1, legge 251/2000)
- Deliberazione Giunta Regione Piemonte 17 ottobre 2006, n. 42 – 4062 “Dirigenza del Servizio Infermieristico, Tecnico, della Riabilitazione, della Prevenzione e della Professione Ostetrica”.
·
Progetto
a) Obiettivi della Struttura per la Organizzazione delle Professioni
Sanitarie
Gli obiettivi sono assegnati dalla Direzione Aziendale in coerenza con
quelli attribuiti alle altre strutture aziendali e possono essere :
- specifici per la Struttura Organizzazione delle Professioni Sanitarie;
- condivisi con i Dipartimenti cui il personale gestito dalla Struttura è assegnato.
La Struttura opera in conformità alla pianificazione strategica, in linea con gli specifici obiettivi individuati dalla Direzione d’Azienda, ha responsabilità attinenti le attività di programmazione, organizzazione e valutazione dei risultati conseguiti nell’ambito delle proprie competenze. In particolare è richiesto alla Struttura di:
-
garantire la assegnazione di idonee risorse ai
dipartimenti ed ai distretti;
- partecipare alla definizione delle politiche aziendali in materia di assistenza sanitaria e di formazione nell’ambito delle competenze relative alle figure professionali Infermieristiche, Tecniche, della Riabilitazione, della Prevenzione e della Professione Ostetrica;
- garantire efficacia, efficienza, qualità ed adeguatezza delle prestazioni assistenziali anche attraverso la realizzazione di strumenti per il monitoraggio del rischio clinico e la prevenzione degli eventi potenzialmente avversi;
- ricercare ed elaborare modelli organizzativi finalizzati a migliorare gli standard assistenziali e implementare indicatori di monitoraggio e di valutazione dei processi e dei risultati ottenuti;
- attivare strategie di collaborazione con le associazioni di volontariato e con gli organismi per la tutela dei diritti dei cittadini, con l’obiettivo di ricercare la soluzione migliore per la qualità percepita dagli utenti che fruiscono delle prestazioni fornite nei diversi ambiti (ospedale, territorio, cure domiciliari);
- identificare le migliori strategie per le pratiche di competenza relative alla continuità assistenziale.
Il responsabile della Struttura, insieme con le figure professionali afferenti, persegue in particolare i seguenti obiettivi:
- progettare modelli organizzativi finalizzati al miglioramento continuo della qualità in coerenza con gli obiettivi aziendali;
- promuovere un sistema informativo che faciliti la diffusione delle conoscenze, delle informazioni e la corretta anlisi delle criticità, attraverso la partecipazione e la condivisione delle professionalità afferenti alla struttura;
- definire gli standard di riferimento da adottare per determinazione del fabbisogno di risorse umane, strutturali e implementare un sistema di indicatori per la valutazione dei risultati;
- promuovere l’adozione di strumenti di sistema formalizzati e condivisi.
b) Articolazione della Struttura
La Struttura è funzionale e trasversale all’organizzazione aziendale e si
esplica nella pianificazione e programmazione delle attività assistenziali
nell’ottica del miglioramento dell’efficienza, della qualità totale e dello
sviluppo professionale delle risorse umane assegnate.
L’articolazione organizzativa prevede:
- responsabilità della Struttura (posizione dirigenziale): responsabile di struttura semplice, da individuarsi – in fase di prima applicazione – ai sensi dell’art. 15 – septies, D.Lvo 30 dicembre 1992, n. 502;
- area per lo sviluppo organizzativo (posizione organizzativa);
- area per lo sviluppo professionale (posizione organizzativa);
- area per lo sviluppo della ricerca (posizione organizzativa).
b.1) Responsabilità della Struttura
Il responsabile della Struttura segue le linee generali di sviluppo ed
indirizzo previste dalla Direzione Aziendale. In particolare:
- dirige la Struttura;
- propone l’identificazione dei propri collaboratori tenendo conto delle diverse professionalità che afferiscono alla struttura (area infermieristica, tecnica diagnostica, della riabilitazione e della prevenzione);
- ripartisce gli obiettivi alla Struttura in coerenza con gli obiettivi della Direzione Aziendale;
- nell’ambito delle specifiche competenze, definisce le linee di indirizzo operativo per le aree funzionali del servizio;
- controlla il raggiungimento dei risultati attesi in relazione agli obiettivi fissati;
- collabora con l’università e con le agenzie formative esterne per la progettazione di percorsi formativi specifici e per l’accoglimento degli studenti in tirocinio;
- redige annualmente per la Direzione Aziendale una relazione che consuntivi i risultati raggiunti ed individui il programma operativo successivo.
b.2) Area per lo sviluppo organizzativo
Il responsabile dell’Area per lo sviluppo organizzativo collabora con il responsabile della Struttura. In particolare:
- supporta il responsabile nelle attività di programmazione relativa alla acquisizione e assegnazione del personale delle qualifiche afferenti;
- partecipa e collabora alla definizione di strategie di organizzazione e sviluppo del personale;
- ricerca e propone soluzioni organizzative adatte alla soluzione di specifiche criticità organizzative.
b.3) Area per lo sviluppo professionale
Il responsabile dell’Area per lo sviluppo professionale collabora con il responsabile della Struttura. In particolare:
- elabora percorsi di individuazione del fabbisogno formativo e contribuisce alla organizzazione e valutazione delle iniziative di formazione;
- progetta programmi per l’inserimento e l’addestramento dei nuovi assunti attraverso l’organizzazione di percorsi formativi specifici;
- fornisce supporto metodologico per la progettazione delle iniziative di formazione e aggiornamento professionale.
b.4)
Area per lo sviluppo della ricerca
Il responsabile dell’Area per lo sviluppo della ricerca collabora con il responsabile della Struttura. In particolare:
- ricerca e diffonde gli strumenti formativi e di metodo finalizzati ad adeguare i comportamenti professionali a contenuti innovativi e qualitativamente idonei a rispondere ai bisogni rilevati;
- coordina e organizza, con il necessario supporto, ricerche finalizzate a valutare i costi e l’appropriatezza di differenti modelli organizzativi e assistenziali, promuovendone infine l’adozione;
- ricerca pubblicazioni specifiche riguardanti lo studio e la condivisione delle evidenze scientifiche, raccoglie e codifica documenti aziendali di sistema di interesse comune e ne facilita la condivisione tramite l’adozione di idonei strumenti di diffusione (intranet, forum aziendali).
c) Integrazione con le articolazioni organizzative aziendali
I coordinatori infermieristici di dipartimento e di distretto dipendono in via gerarchica dal responsabile della Struttura ed in via funzionale dal Direttore del Dipartimento o Distretto cui sono assegnati. Devono partecipare ai rispettivi comitati di dipartimento e agli uffici di coordinamento distrettuali assicurandone l’integrazione con queste articolazioni della Azienda.
In considerazione delle dimensioni aziendali, si prevede la designazione di tre coordinatori infermieristici di dipartimento con funzioni di referente per i presidi ospedalieri Martini, Evangelico Valdese e Sperino.
c)
Costi della
Struttura
Profilo professionale |
N° operatori in dotazione organica |
Maggiori costi per persona |
Utilizzo % |
Maggiori costi totali € |
Dirigente responsabile della Struttura |
1 |
77.500 |
100% |
77.500 |
Responsabile area sviluppo organizzativo |
1 |
45.500 |
100% |
45.500 |
Responsabile area sviluppo professionale |
1 |
45.500 |
100% |
45.500 |
Responsabile area della ricerca |
1 |
45.500 |
100% |
45.500 |
Coordinatore infermieristico di Dipartimento |
11 |
4.200 |
10% |
46.200 |
Coordinatore dei tecnici della prevenzione |
1 |
42.000 |
10% |
4.200 |
Coordinatore dei tecnici di laboratorio |
1 |
42.000 |
10% |
4.200 |
Coordinatore dei tecnici di radiologia |
1 |
42.000 |
10% |
4.200 |
Coordinatore dei tecnici di R.R.F. |
1 |
42.000 |
10% |
4.200 |
Coadiutore amministrativo |
2 |
31.000 |
100% |
62.000 |
Totale |
|
|
|
339.000 |
POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITA’
Il percorso di adeguamento e potenziamento della capacità produttiva dei presidi ospedalieri delle due AA.SS.LL. che ha previsto, in particolare, significativi investimenti ancora in corso di realizzazione, permetterà alla loro ultimazione, di incrementare i volumi prestazionali: l’effetto di tali investimenti è ricompreso nel successivo paragrafo “Rimodulazione della rete dei presidi”, con la precisazione che il loro effetto economico differenziale non è riportato nelle tabelle delle parti III, IV e V. Nella tabella seguente viene indicato il numero ed il costo del personale previsto, ad esclusione di quanto già indicato per il dipartimento di Prevenzione.
Valori in migliaia di €
Anno |
Qualifiche |
Costo Annuo Unitario
|
Sale Operatorie
Presidio Valdese |
Psichiatria Saint
Gobain 20 PL |
Lungodegenza 20 PL e Geriatria 5 PL Ospedale Martini |
|||
N° Unità |
Costo Totale |
N° Unità |
N° Unità |
Costo Totale |
Costo Totale |
|||
2008 |
Medici |
117,71 |
2 |
235,42 |
2 |
235,42 |
3 |
353,13 |
Infermiere
Professionale |
45,00 |
32 |
1.440,00 |
7,5 |
337,50 |
9 |
405,00 |
|
Operatore
socio-sanitario |
32,45 |
18 |
584,10 |
4 |
129,80 |
12 |
389,40 |
|
Educatori |
40,50 |
0 |
- |
7 |
283,50 |
0 |
- |
|
Tecnici sanitari |
43,39 |
0 |
- |
0 |
- |
0 |
- |
|
Totale |
|
52 |
2.259,52 |
20,5 |
986,22 |
24 |
1.147,53 |
|
2009 |
Medici |
119,48 |
2 |
238,95 |
2 |
238,95 |
3 |
358,43 |
Infermiere
Professionale |
45,68 |
32 |
1.461,60 |
7,5 |
342,56 |
9 |
411,08 |
|
Operatore
socio-sanitario |
32,94 |
18 |
592,86 |
4 |
131,75 |
12 |
395,24 |
|
Educatori |
41,11 |
0 |
- |
7 |
287,75 |
0 |
- |
|
Tecnici sanitari |
44,04 |
0 |
-
|
0 |
- |
0 |
- |
|
Totale |
|
52 |
2.293,41 |
20,5 |
1.001,01 |
24 |
1.164,74 |
|
2010 |
Medici |
121,27 |
2 |
242,54 |
2 |
242,54 |
3 |
363,80 |
Infermiere
Professionale |
46,36 |
32 |
1.483,52 |
7,5 |
347,70 |
9 |
417,24 |
|
Operatore
socio-sanitario |
33,43 |
18 |
601,75 |
4 |
133,72 |
12 |
401,17 |
|
Educatori |
41,72 |
0 |
- |
7 |
292,07 |
0 |
- |
|
Tecnici sanitari |
44,70 |
0 |
- |
0 |
- |
0 |
- |
|
Totale |
|
52 |
2.327,81 |
20,5 |
1.016,03 |
24 |
1.182,21 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Valori in migliaia di € |
|||
Anno |
Qualifiche |
Costo Annuo Unitario
* |
Reparti ORL Urologia
Ospedale Martini |
SPDC 5 PL Ospedale Martini |
Totale |
|||
N° Unità |
Costo Totale |
N° Unità |
Costo Totale |
N° Unità |
Costo Totale |
|||
2008 |
Medici |
117,71 |
1 |
117,71 |
3 |
353,13 |
11 |
1.294,81 |
Infermiere
Professionale |
45,00 |
9 |
405,00 |
0 |
- |
57,5 |
2.587,50 |
|
Operatore
socio-sanitario |
32,45 |
9 |
292,05 |
0 |
- |
43 |
1.395,35 |
|
Educatori |
40,50 |
0 |
- |
0 |
- |
7 |
283,50 |
|
Tecnici sanitari |
43,39 |
0 |
- |
0 |
- |
- |
- |
|
Totale |
|
19 |
814,76 |
3 |
353,13 |
118,5 |
5.561,16 |
|
2009 |
Medici |
119,48 |
1 |
119,48 |
3 |
358,43 |
11 |
1.314,23 |
Infermiere
Professionale |
45,68 |
9 |
411,08 |
0 |
- |
57,5 |
2.626,31 |
|
Operatore
socio-sanitario |
32,94 |
9 |
296,43 |
0 |
- |
43 |
1.416,28 |
|
Educatori |
41,11 |
0 |
- |
0 |
- |
7 |
287,75 |
|
Tecnici sanitari |
44,04 |
0 |
- |
0 |
- |
- |
- |
|
Totale |
|
19 |
826,98 |
3 |
358,43 |
118,5 |
5.644,58 |
|
2010 |
Medici |
121,27 |
1 |
121,27 |
3 |
363,80 |
11 |
1.333,95 |
Infermiere
Professionale |
46,36 |
9 |
417,24 |
0 |
-
|
57,5 |
2.665,71 |
|
Operatore
socio-sanitario |
33,43 |
9 |
300,88 |
0 |
- |
43 |
1.437,52 |
|
Educatori |
41,72 |
0 |
- |
0 |
- |
7 |
292,07 |
|
Tecnici sanitari |
44,70 |
0 |
- |
0 |
- |
- |
- |
|
Totale |
|
19 |
839,39 |
3 |
363,80 |
118,5 |
5.729,25 |
Complessivamente il costo previsto per il potenziamento delle attività è il seguente:
Valori in migliaia di €
|
Potenziamento del
dipartimento di prevenzione |
Potenziamento altre
strutture |
Totale |
|||
Anno |
N. |
Costo |
N. |
Costo |
N. |
Costo |
2008 |
15 |
1.011,10 |
118,5 |
5.561,16 |
133,5 |
6.572,26 |
2009 |
34 |
2.172,95 |
118,5 |
5.644,58 |
152,5 |
7.817,53 |
2010 |
49 |
3.029,20 |
118,5 |
5.729,25 |
167,5 |
8.758,45 |
4. RIMODULAZIONE DELLA RETE
DEI PRESIDI
Il profilo dei tre presidi ospedalieri facenti capo alle attuali AA.SS.LL. è stato riassunto nella prima parte del presente documento.
In questo quadro emergono le seguenti evidenze:
1. l’Ospedale Martini è l’unico fra i tre presidi ad avere una vocazione generalista accentuata dalla presenza del Pronto soccorso;
2. l’Ospedale Oftalmico Sperino, ospedale spiccatamente monospecialistico anche per le prestazioni di pronto soccorso, alla luce anche della trasformazione avvenuta nell’ultimo decennio di prestazioni chirurgiche effettuate in ricovero ordinario in prestazioni in day surgery o in ambulatorio, presenta un numero di posti letto eccedenti le esigenze operatorie e alcuni spazi ospedalieri non pienamente utilizzati;
3. il Presidio Ospedaliero Evangelico Valdese è un ospedale multidisciplinare per il quale l’attività può essere programmata con rigore stante l’assenza del pronto soccorso; la necessità di avviare un programma pluriennale di adeguamento edilizio ha comportato un’alterazione dei programmi gestionali che occorrerà progressivamente riportare a normalità;
4. la limitata dimensione dei predetti presidi ospedalieri ha comportato l’istituzione di partizioni organizzative attualmente non più rispondenti alle previsioni programmatorie regionali, con particolare riguardo alla D.G.R. 2-944 del 27 settembre 2005;
5. l’interazione fra le strutture potrà permettere una miglior articolazione di percorsi assistenziali, stante l’arricchimento dell’offerta prestazionale conseguente all’integrazione organizzativa.
Pertanto si configura una serie articolata di adeguamenti organizzativi.
Interventi riguardanti il Presidio Ospedaliero Martini
Nello schema è individuata la dotazione attuale e l’evoluzione proposta:
|
Dotazione attuale |
Evoluzione proposta |
||
Specialità |
Ricovero Ordinario |
Day Hospital |
Ricovero Ordinario |
Day Hospital |
Cardiologia |
12 |
|
14 |
|
Medicina generale |
30 |
|
31 |
|
Nefrologia |
9 |
|
9 |
|
Neurologia |
9 |
|
9 |
|
Geriatria |
14 |
|
20 |
|
Chirurgia generale |
20 |
|
21 |
|
Ortopedia e Traumatologia |
19 |
|
19 |
|
Otorinolaringoiatria |
8 |
|
14 |
|
Urologia |
8 |
|
14 |
|
Nido |
8 |
|
8 |
|
Ostetricia e Ginecologia |
21 |
|
21 |
1 |
Pediatria |
15 |
1 |
15 |
1 |
Neonatologia |
5 |
|
5 |
|
Medicina D’urgenza |
12 |
|
12 |
|
Terapia Intensiva |
6 |
1 |
6 |
1 |
Unità Coronarica |
3 |
|
5 |
|
Psichiatria |
10 |
|
15 |
|
Oncologia |
|
3 |
|
6 |
Odontostomatologia |
|
* |
|
* |
Day Hospital Multispecialistico |
|
3 |
|
3 |
Day-Surgery multispecialistico |
|
12 |
|
12 |
Lungodegenza |
|
|
20 |
|
Totale |
209 |
20 |
258 |
24 |
*L’attività
di ricovero è svolta nell’ambito dei posti letto della Day- Surgery
multidisciplinare
Presso il Presidio, oltre alle strutture dotate di posti letto, sono presenti le specialità di Anatomia Patologica, Radiologia e Patologia Clinica
Il Presidio Ospedaliero Martini si connota, per le caratteristiche precedentemente descritte, come punto di riferimento per la diagnosi e trattamento di patologie di più elevata complessità e per l’emergenza intensiva nell’ambito della rete ospedaliera delle AA.SS.LL..
Per il periodo 2008-2010 si prevede, pertanto, uno sviluppo delle attività presenti nel Presidio orientato, in modo particolare, al trattamento della patologia di media e alta complessità ed adeguato alla nuova domanda territoriale ed agli standard di posti letto previsti dalla bozza di Piano Socio-Sanitario Regionale mediante l’aumento della capacità di offerta.
Pertanto si programma un incremento della dotazione dei posti letto per:
- la ricollocazione delle attività di U.T.I.C. in locali già predispostiti presso la S.C. Cardiologia e attualmente utilizzati per l’allocazione temporanea della sala parto in fase di ristrutturazione. Conseguirebbe l’aumento da 3 a 5 posti letto, con il raggiungimento della dotazione minima indicata dalla bozza di piano (pari a 4 posti letto), e l’incremento della attività della S.C. Cardiologia dovuto al maggior numero di posti letto (da 12 a 14);
- l’adeguamento dei posti letto di terapia intensiva alle norme di accreditamento istituzionale che prevedono un rapporto paritario tra letti di intensiva e di semintensiva, con incremento di 3 posti letto di semintensiva e conseguente aumento di 2 posti letto, uno nell’area medica e uno nella chirurgica, che comportano una maggior produzione nell’area dell’urgenza;
- l’adeguamento della struttura d’offerta dell’area chirurgica per attività di ricovero a seguito di maggior disponibilità operatoria derivante dalla riapertura del blocco parto ostetrico–ginecologico (chiuso per ristrutturazione) e nell’ottica delle sinergie operative con i Presidi della rete; in particolar modo, indirizzato al potenziamento delle specialità di otorinolaringoiatria e di urologia con un aumento di 6 posti letto per ciascuna delle suddette specialità.
- l’adeguamento della struttura d’offerta dell’area medica ai bisogni espressi dalla nuova realtà territoriale attraverso sia l’utilizzo integrato e sinergico dei posti letto tra il Presidio Ospedaliero Martini e il Valdese sia l’incremento di 6 posti letto inerenti la specialità di geriatria presso il Presidio Martini;
- l’adeguamento della struttura di offerta per rispondere anche ai bisogni che interessano l’area di post-acuzie, che attualmente sono soddisfatti da strutture in convenzione per entrambe le AA.SS.LL., attraverso l’attivazione di un nucleo di 20 posti letto all’interno del Presidio dedicati ai casi di lungodegenza ed afferenti funzionalmente al Dipartimento di Continuità assistenziale. Questa soluzione garantisce anche un miglioramento del tourn-over dei pazienti nell’area medica rispondendo ad un bisogno di cure intermedie, prima dell’inserimento in strutture di tipo residenziale, che al momento non trova una risposta adeguata;
- l’incremento della recettività dell’SPDC del Presidio Ospedaliero Martini da 10 a 15 posti letto per adeguare il numero (attuali 10 posti letto) a quello previsto dalla Proposta di Piano Socio-Sanitario Regionale 2006-2010 necessario per il completamento della rete degli SPDC, attraverso interventi di tipo strutturale previsti nel piano pluriennale degli investimenti.
Si programma per l’anno 2010 un potenziamento tecnologico del Presidio attraverso l’acquisizione di una apparecchiatura per la Risonanza Magnetica Nucleare. Tale acquisizione si rende necessaria per rispondere in modo diretto ai bisogni della popolazione afferente alla nuova ASL, tenendo anche in considerazione che nel nuovo ambito territoriale non sono presenti apparecchiature RMN gestite in modo diretto dal settore pubblico.
Le strutture complesse con una dotazione inferiore ai 10 posti letto sono organizzate in modo da condividere spazi e risorse di personale non medico con altre strutture appartenenti allo stesso dipartimento o ad altri dipartimenti. Permane la S.S. Oncologia, con propri posti letto di day hospital e una dotazione autonoma di personale, motivata dalle caratteristiche dell’attività svolta, ossia dalla necessità di limitare l’esposizione del personale nelle fasi di preparazione e somministrazione di citostatici.
Gli interventi strutturali di umanizzazione previsti nel Piano Pluriennale degli Investimenti del Presidio Ospedaliero Martini consentiranno di rimodulare l’attuale organizzazione dipartimentale dell’assitenza ottimizzandone l’ utilizzo delle risorse strutturali e professionali.
Interventi riguardanti il Presidio Ospedaliero Oftalmico Sperino
Nello schema è individuata la dotazione attuale e l’evoluzione proposta:
|
Dotazione attuale |
Evoluzione proposta |
||
Specialità |
Ricovero Ordinario |
Day Hospital |
Ricovero Ordinario |
Day Hospital |
Oculistica 1 |
5 |
5 |
5 |
5 |
Oculistica 2 |
5 |
5 |
5 |
5 |
Oculistica 3 |
6 |
5 |
6 |
5 |
Traumatologia |
5 |
5 |
5 |
5 |
Clinica Oculistica |
20 |
5 |
20 |
5 |
Diabetologia |
|
2 |
|
2 |
Anestesia |
|
|
|
1 |
Totale |
41 |
27 |
41 |
28 |
“Service” oftalmico(in temporaneo distacco dal Presidio Ospedaliero
Evangelico Valdese) |
1 |
16 |
1 |
15 |
Per il periodo 2007-2010 si prevede di mantenere invariata la capacità di offerta del Presidio ospedaliero e di effettuare un recupero in termini di efficienza attraverso l’inserimento di nuove specialità cliniche necessarie per il completamento degli attuali percorsi diagnostico-terapeutici, in modo particolare per la presa in carico completa del paziente con malattie demielinizzanti.
Si prevede la trasformazione di un posto letto di day-hospital attualmente assegnato al service esterno in un posto letto di day-hospital dedicato agli impianti di sistemi per il trattamento e controllo del dolore, gestito dalla S.C. Anestesiologia.
E’ prevista una serie di interventi di tipo organizzativo, in quanto l’emergere di nuove patologie impone una inversione di tendenza rispetto al passato. In particolare dovrà essere dato impulso ai seguenti settori:
- trattamento della degenerazione maculare legata all’età: che è la prima causa di cecità nei Paesi industrializzati negli ultrasettantenni;
- trattamento dei traumi: sono in netto aumento sia gli infortuni sul lavoro che gli incidenti stradali;
- trattamento delle patologie orbito-palpebro-lacrimali: a livello regionale non esiste un centro con competenze specifiche sul trattamento dei tumori orbitari;
- riabilitazione visiva degli ipovedenti, settore solo marginalmente preso in considerazione dal SSR, e al momento principalmente demandato al privato o a strutture extra regionali;
- trattamento della neurite ottica patologia che può manifestarsi o come processo infiammatorio o infettivo primitivo del nervo ottico oppure come sintomo locale di malattie demielinizzanti quali la sclerosi multipla (30% dei casi). L’accesso del paziente è al pronto soccorso per un calo improvviso della vista o per l’insorgere acuto di diplopia o di nistagmo;
- trattamento dell’uveite, patologia infiammatoria che può essere immunologica oppure che può essere secondaria alla presenza di focolai infiammatori cronici extraoculari, di solito circoscritti e clinicamente silenti che determinano, mediante l’immissione in circolo di tossine o con un meccanismo di microsetticemia, la flogosi dell’uvea. Le affezioni più frequentemente sospette di esserne le responsabili sono i focolai tonsillari, sinusali, annessiali, prostatici nonché i granulomi dentali o le affezioni croniche del parodonto.
Da quanto sovra esposto appare evidente come sia necessaria l’integrazione multispecialistica per il trattamento e la gestione dei percorsi assistenziali più complessi afferenti al Presidio.
Sarebbe pertanto utile, nell’ambito del Presidio, per una corretta programmazione, prevedere collaborazioni specialistiche di due livelli:
- livello ambulatoriale: per supportare la diagnosi nei casi più complessi, anche tenuto conto del fatto che i pazienti che afferiscono all’Oftalmico sono anziani e affetti da più patologie croniche. Gli ambulatori necessari sono quelli di Cardiologia, Otorinolaringoiatria, Geriatria che potranno essere gestiti in modo integrato nell’ambito della rete dei presidi delle AA.SS.LL.;
- Tutti gli ambulatori potranno essere utilizzati anche per i pazienti esterni migliorando così l’offerta territoriale delle prestazioni;
- livello ospedaliero: per supportare i casi più critici in cui è necessaria, oltre all’inquadramento diagnostico, anche la presa in carico del paziente. Si tratta di specialità quali la Chirurgia Plastica e la Neurologia che potrebbero avere in un primo tempo una funzione di supporto e quindi acquisire una propria autonomia anche con una dotazione di posti letto di day hospital o day surgery e messa a disposizione di sedute operatorie autonome;
- collaborazione con altri Ospedali: fondamentale, per il trattamento di patologie che vedono coinvolto l’occhio, l’orbita e gli annessi, è l’integrazione professionale per il trattamento di patologie importanti, quali i tumori dell’orbita, con neurochirurghi e chirurghi maxillo-facciali. Per tali patologie va creato un centro di riferimento a cui il paziente può rivolgersi per la diagnosi e l’individuazione del percorso terapeutico più idoneo.
Anche altre specialità già presenti all’interno del Presidio dovranno ampliare il loro campo d’azione.
In particolare l’Anestesiologia, a cui afferisce l’attività di Cure Palliative, in casi gravi selezionati, necessita talora del supporto della struttura ospedaliera: ad esempio, quando si deve posizionare un catetere venoso centrale per un paziente trattato a domicilio, è necessario effettuare l’impianto in una struttura protetta.
Anche la Diabetologia dovrà razionalizzare all’interno della propria struttura tutta l’attività aziendale di ricovero diurno, sgravando così di posti letto gli altri Presidi.
E’ già in fase avanzata la collaborazione con la Divisione di Pediatria dell’Ospedale Martini che offre l’assistenza pediatrica per i piccoli pazienti dell’Oftalmologia Infantile.
Interventi riguardanti il Presidio
Ospedaliero Evangelico Valdese
Il Presidio Ospedaliero Evangelico Valdese è un ospedale multispecialistico, privo di pronto soccorso, dotato di una propria specificità che deve operare, però, in un ambito strutturale ristretto, per cui, la dotazione di posti letto non può subire variazioni sufficienti a consentire la piena espressione delle potenzialità che l’Ospedale possiede.
Presso il Presidio, oltre alle strutture dotate di posti letto, operano la S.C. di Laboratorio Analisi, la S.C. di Radiologia, la S.C. di Anatomia Patologica.
La dotazione dei posti letto è la seguente:
Specialità |
Ricovero Ordinario |
Day Hospital |
Chirurgia |
10 |
5 |
Oculistica (temporaneamente distaccati presso Ospedale Oftalmico) |
1 |
16 |
Chirurgia Plastica |
1 |
8 |
Ginecologia |
5 |
3 |
Ortopedia |
5 |
2 |
Medicina |
11 |
2 |
Diabetologia |
3 |
2 |
Neurologia |
3 |
1 |
Cardiologia |
4 |
1 Recupero e Riabilitazione Cardiologica |
Oncologia |
6 |
8 |
Anestesia |
|
1 |
Chirurgia Vascolare |
|
2 |
Nutrizione Clinica |
|
6 |
Totale |
49 |
57 |
Le specialità di Oculistica, Chirurgia plastica e Dermatologia, Ginecologia, Ortopedia, Neurologia, Chirurgia vascolare, Nutrizione clinica, Angiologia e Radiologia senologica sono gestite mediante contratti di “service” con associazioni di medici. Questa specifica forma organizzativa dell’attività clinica era stata introdotta dalla precedente gestione del Presidio in un quadro normativo di tipo privatistico, e confermato dalla Legge regionale 11/2004 con la quale il Presidio Ospedaliero Evangelico Valdese era stato assegnato in gestione all’ASL 1.
L’attività dei “service” rappresenta circa l’80% dei ricoveri e circa il 20% della specialistica ambulatoriale.
Essa è inserita in maniera organica nell’organizzazione del Presidio, in particolare all’interno dei percorsi di diagnosi e cura che rappresentano l’offerta di servizio del presidio agli utenti. I “service”, infatti, apportano all’organizzazione del Presidio specifiche professionalità, prevalentemente mediche, integrandosi con le risorse messe a disposizione dal Presidio. Anche in considerazione della natura del Presidio, volta soltanto all’attività d’elezione, è stata sviluppata un’organizzazione che permette alti volumi di attività pur all’interno di una struttura di dimensioni ridotte, con risparmi notevoli.
E’ in atto il processo di integrazione dei “service” nel quadro normativo di tipo pubblicistico con la messa in gara, allo scadere dei contratti in essere, delle attività svolte dagli stessi, mediante procedura ad evidenza pubblica, nel quadro della normativa europea.
I servizi del Presidio sono già ampiamente integrati con le corrispondenti strutture dell’Ospedale Oftalmico. Una più ampia integrazione, che coinvolga anche il Presidio Martini, potrà aumentare ulteriormente la gamma delle prestazioni offerte all’utenza: questo vale particolarmente per i laboratori analisi e le anatomie patologiche, per i quali non sono necessari spostamenti di utenti, e per le radiologie che potranno ottenere benefici in termini di efficienza organizzativa.
In particolare l’iniziativa assunta dalle AA.SS.LL. 1 e 2 (ed ora estesa a tutte quelle cittadine) per una completa informatizzazione delle radiologie e per la loro messa in rete permetterà di attuare forme di integrazione e comunicazione nuove, capaci di incidere sulla efficacia, produttività ed economicità dei servizi sanitari resi.
L’integrazione con l’Ospedale Martini consentirà un ottimale utilizzo sia degli spazi di ricovero che delle professionalità presenti, con l’ulteriore possibilità di arricchire ancora il numero delle specialità esistenti. In quest’ottica è da prospettare, al termine dei lavori di ristrutturazione che restituiranno al Presidio l’uso di due sale operatorie, l’implementazione delle specialità con l’inserimento nel Presidio di attività provenienti dall’Ospedale Martini, quali l’Urologia per l’effettuazione di interventi di cistoscopia interventistica, l’Otorinolaringoiatria per la gestione di tutta la patologia rinologica della branca, nonché il rientro in sede dell’Oculistica, attualmente distaccata presso l’Ospedale Oftalmico, e della Ginecologia, attualmente operativa presso la casa di cura Cellini.
Interventi riguardanti le Residenze
Sanitarie
Completano il quadro della rete ospedaliera dell’ AA.SS.LL. le seguenti residenze sanitarie per anziani a gestione diretta:
ASL 1: due R.S.A. ubicate in Via Farinelli 25 e Via Plava 75 per un totale di 262 posti letto, un Centro
Diurno, ambulatorio di Geriatria, con conduzioni assistenziali esercitate mediante appalti comprensivi di valenze
mediche igienico-organizzative sotto la direzione gestionale della Struttura
Semplice Residenzialità e Semiresidenzialità
della ASL 1;
ASL 2: due R.S.A ubicate in Via Gradisca 10 e
Via Spalato 14 per un totale di 173
letti , un Centro Diurno Alzheimer, ambulatori di geriatria, un centro
specialistico per le funzioni di Unità di Valutazione Alzheimer, con conduzioni
assistenziali esercitate mediante appalti comprensivi di valenze mediche e di
ruoli di psicologia per la partecipazione e supporto alla conduzione clinica
delle attività per la continuità assistenziale sotto la direzione gestionale
della Struttura Complessa di Geriatria. Sono inoltre attivi otto posti letto di
postacuzie presso la R.S.A “Vittorio Valletta” utilizzati per le dimissioni
protette ospedaliere e gestiti dal Dipartimento di Medicina dell’ASL 2.
Per il periodo 2008-2010 è prevista per le Residenze sanitarie per anziani l’integrazione dei livelli di assistenza territoriale con competenze specialistiche derivate dal contesto ospedaliero e la trasformazione di una parte della residenzialità in cure temporanee, riattivanti e risocializzanti.
Nelle quattro RSA delle AA.SS.LL. 1 e 2, con una disponibilità di 445 posti letto totali e di due Centri Diurni, si rende possibile un’organizzazione flessibile dell’assistenza mediante l’attivazione di nuclei dedicati a disturbi specifici, organizzati con livelli assistenziali differenziati, coniugando la assistenza medica generale con competenze specialistiche. Tale nuova modalità organizzativa consentirà di intervenire positivamente attraverso ricoveri temporaneamente limitati, prima della istituzionalizzazione definitiva.
Si prevede l’attivazione di dieci posti letto di Hospice presso il Presidio “Valletta” e la realizzazione di un altro Hospice, con otto posti letto, a potenziamento dell’offerta di servizi.
E’ prevista l’apertura della struttura residenziale in corso di realizzazione sull’area ex Saint Gobain dell’ASL 2 con venti posti letto dedicati al ricovero in continuità assistenziale per i dimessi dell’SPDC. L’intervento, autorizzato dalla Regione nell’ambito del PRR 2006-2007, consentirà di assistere direttamente il paziente psichiatrico – a fase acuta superata – con un contenimento maggiore di quello garantito dagli interventi ambulatoriali o domiciliari.
PARTE III
CONTO ECONOMICO PREVENTIVO
2007-2010
C.E. PREVENTIVO 2007 ASL 1
|
Cons. 2006 |
Prev. 2007 |
% incr.
2007/06 |
Quota
FSN e Contributi regionali |
438.611 |
434.435 |
- 0,95 |
Contributi
da altri enti pubblici |
1.151 |
1.222 |
6,21 |
Contributi
da privati |
117 |
60 |
- 48,68 |
Ricavi
per prestazioni |
1.817 |
1.732 |
- 4,67 |
Recuperi
e rimborsi |
4.609 |
6.405 |
38,98 |
Ticket |
4.379 |
4.807 |
9,77 |
Ricavi
vari |
4.303 |
4.261 |
- 0,97 |
Ricavi
intramoenia |
1.228 |
990 |
- 19,40 |
Totale
ricavi gestione ordinaria |
456.214 |
453.912 |
- 0,50 |
Acquisti
e manutenzioni |
23.170 |
23.877 |
3,05 |
Assistenza
sanitaria di base |
23.707 |
23.707 |
0,00 |
Farmaceutica |
52.518 |
51.500 |
- 1,94 |
Specialistica |
38.364 |
39.053 |
1,80 |
Riabilitativa |
12.848 |
13.286 |
3,41 |
Integrativa |
11.243 |
11.524 |
2,49 |
Ospedaliera
da privato (case di cura) |
16.162 |
16.161 |
- 0,01 |
Ospedaliera
da privato (presidi) |
9.499 |
9.499 |
0,00 |
Altra
assistenza |
29.518 |
34.287 |
16,15 |
Altri
servizi |
15.110 |
15.131 |
0,14 |
Godimento
di beni e servizi |
1.972 |
2.127 |
7,88 |
Personale
dipendente |
68.788 |
69.149 |
0,52 |
Spese
amministrative e generali |
7.070 |
6.753 |
- 4,49 |
Servizi
appalti |
5.249 |
5.388 |
2,65 |
Accantonamenti |
2.199 |
271 |
- 87,68 |
Imposte
e tasse |
6.001 |
5.770 |
- 3,85 |
Oneri
finanziari |
947 |
1.283 |
35,47 |
Variazione
delle rimanenze |
- 117 |
- |
- 100,00 |
Compartecipazioni
personale intramoenia |
1.034 |
941 |
- 8,99 |
Totale
costi gestione ordinaria |
325.283 |
329.707 |
1,36 |
Risultato gestione ordinaria |
130.931 |
124.205 |
- 5,14 |
Mobilità
attiva extra |
4.516 |
4.516 |
- 0,01 |
Mobilità
passiva extra |
7.985 |
7.985 |
- 0,00 |
Mobilità
attiva intra |
84.556 |
84.556 |
0,00 |
Mobilità
passiva intra |
216.477 |
203.477 |
- 6,01 |
Margine operativo lordo |
- 4.458 |
1.815 |
- 140,71 |
C.E. PREVENTIVO 2007 ASL 2
|
Cons. 2006 |
Prev. 2007 |
% incr.
2007/2006 |
Quota
FSN e Contributi regionali |
341.093 |
354.624 |
3,97 |
Contributi
da altri enti pubblici |
565 |
670 |
18,54 |
Contributi
da privati |
425 |
290 |
- 31,74 |
Ricavi
per prestazioni |
176 |
211 |
19,62 |
Recuperi
e rimborsi |
2.823 |
5.482 |
94,18 |
Ticket |
2.188 |
2.188 |
- 0,02 |
Ricavi
vari |
912 |
406 |
- 55,48 |
Ricavi
intramoenia |
1.581 |
1.800 |
13,83 |
Totale
ricavi gestione ordinaria |
349.765 |
365.671 |
4,55 |
Acquisti
e manutenzioni |
21.421 |
22.946 |
7,12 |
Assistenza
sanitaria di base |
19.557 |
20.121 |
2,88 |
Farmaceutica |
46.214 |
45.000 |
- 2,63 |
Specialistica |
23.015 |
24.788 |
7,70 |
Riabilitativa |
10.095 |
11.225 |
11,20 |
Integrativa |
8.872 |
9.990 |
12,60 |
Ospedaliera
da privato (case di cura) |
8.817 |
8.821 |
0,05 |
Ospedaliera
da privato (presidi) |
- |
- |
- |
Altra
assistenza |
27.964 |
33.485 |
19,74 |
Altri
servizi |
7.341 |
5.686 |
- 22,54 |
Godimento
di beni e servizi |
1.097 |
1.302 |
18,63 |
Personale
dipendente |
65.219 |
64.747 |
- 0,72 |
Spese
amministrative e generali |
4.059 |
4.396 |
8,30 |
Servizi
appalti |
4.236 |
4.499 |
6,20 |
Accantonamenti |
1.591 |
310 |
- 80,51 |
Imposte
e tasse |
5.240 |
5.185 |
- 1,05 |
Oneri
finanziari |
20 |
200 |
892,36 |
Variazione
delle rimanenze |
- 61 |
- |
- 100,00 |
Compartecipazioni
personale intramoenia |
1.417 |
1.615 |
14,00 |
Totale
costi gestione ordinaria |
256.114 |
264.316 |
3,20 |
Risultato gestione ordinaria |
93.650 |
101.355 |
8,23 |
Mobilità
attiva extra |
2.007 |
2.007 |
0,02 |
Mobilità
passiva extra |
6.859 |
6.859 |
- 0,00 |
Mobilità
attiva intra |
42.811 |
42.811 |
0,00 |
Mobilità
passiva intra |
132.801 |
138.801 |
4,52 |
Margine operativo lordo |
- 1.193 |
513 |
- 143,01 |
C.E. PREVENTIVO 2008-2010 ASL TO1
|
Prev. 2008 |
% incr.
2008/2007 |
Prev. 2009 |
% incr.
2009/2008 |
Prev. 2010 |
% incr.
2010/2009 |
Quota
FSN e Contributi regionali |
796.505 |
0,94 |
813.289 |
2,11 |
838.381 |
3,09 |
Contributi
da altri enti pubblici |
1.915 |
1,22 |
1.926 |
0,57 |
1.938 |
0,62 |
Contributi
da privati |
360 |
2,86 |
360 |
- |
360 |
- |
Ricavi
per prestazioni |
2.070 |
6,54 |
2.122 |
2,51 |
2.175 |
2,50 |
Recuperi
e rimborsi |
12.423 |
4,51 |
12.991 |
4,57 |
13.586 |
4,58 |
Ticket |
7.105 |
1,57 |
7.174 |
0,97 |
7.245 |
0,99 |
Ricavi
vari |
4.969 |
6,47 |
5.137 |
3,38 |
5.260 |
2,39 |
Ricavi
intramoenia |
2.876 |
3,08 |
2.964 |
3,06 |
3.056 |
3,10 |
Totale
ricavi gestione ordinaria |
828.223 |
1,05 |
845.963 |
2,14 |
872.001 |
3,08 |
Acquisti
e manutenzioni |
50.269 |
7,36 |
51.767 |
2,98 |
53.424 |
3,20 |
Assistenza
sanitaria di base |
44.573 |
1,70 |
45.241 |
1,50 |
45.920 |
1,50 |
Farmaceutica |
98.141 |
1,70 |
99.613 |
1,50 |
101.107 |
1,50 |
Specialistica |
63.905 |
0,10 |
64.070 |
0,26 |
64.236 |
0,26 |
Riabilitativa |
27.089 |
10,52 |
29.451 |
8,72 |
32.046 |
8,81 |
Integrativa |
22.454 |
4,37 |
23.416 |
4,28 |
24.415 |
4,27 |
Ospedaliera
da privato (case di cura) |
24.988 |
0,02 |
24.993 |
0,02 |
25.000 |
0,03 |
Ospedaliera
da privato (presidi) |
9.499 |
- |
9.499 |
- |
9.499 |
- |
Altra
assistenza |
73.920 |
9,07 |
79.414 |
7,43 |
84.962 |
6,99 |
Altri
servizi |
21.516 |
3,36 |
21.792 |
1,28 |
22.233 |
2,02 |
Godimento
di beni e servizi |
4.198 |
22,43 |
4.293 |
2,26 |
4.391 |
2,28 |
Personale
dipendente |
134.803 |
0,68 |
134.516 |
- 0,21 |
134.229 |
- 0,21 |
Spese
amministrative e generali |
11.189 |
0,36 |
11.500 |
2,78 |
11.820 |
2,78 |
Servizi
appalti |
10.107 |
2,23 |
10.264 |
1,55 |
10.503 |
2,33 |
Accantonamenti |
3.695 |
535,97 |
6.511 |
76,21 |
9.369 |
43,89 |
Imposte
e tasse |
11.100 |
1,32 |
11.164 |
0,58 |
11.233 |
0,62 |
Oneri
finanziari |
1.515 |
2,16 |
1.545 |
1,98 |
1.576 |
2,01 |
Variazione
delle rimanenze |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Compartecipazioni
personale intramoenia |
2.635 |
3,09 |
2.717 |
3,11 |
2.803 |
3,17 |
Totale
costi gestione ordinaria |
615.596 |
3,63 |
631.766 |
2,63 |
648.766 |
2,69 |
Risultato gestione ordinaria |
212.627 |
- 5,73 |
214.197 |
0,74 |
223.235 |
4,22 |
Mobilità
attiva extra |
6.523 |
- |
6.523 |
- |
6.523 |
- |
Mobilità
passiva extra |
14.844 |
- |
14.844 |
- |
14.844 |
- |
Mobilità
attiva intra |
127.366 |
- |
127.366 |
- |
127.366 |
- |
Mobilità
passiva intra |
342.278 |
- |
342.278 |
- |
342.278 |
- |
Margine operativo lordo |
- 10.606 |
|
- 9.036 |
|
2 |
|
PARTE IV
PREVENTIVO COSTI PER
FUNZIONE 2007-2010
PIA Preventivo
dell'ASL 1 - Torino (€/1000) - Anno
2007
|
Fabbisogno lordo |
Entrate dirette |
Fabbisogno netto |
Mob. Pass. Interreg. |
Mob. Pass. Infrareg. |
Mob. Att. Interreg. |
Mob. Att. Infrareg. |
Acquisto |
Produzione |
Assistenza collettiva |
|||||||||
SIAN + SISP +SPRESAL
|
15.661 |
1.820 |
13.841 |
-
|
20 |
25 |
8 |
4 |
15.670 |
Assistenza
veterinaria |
1.795 |
57 |
1.738 |
- |
-
|
-
|
-
|
-
|
1.795 |
PMPV |
- |
-
|
-
|
- |
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
SEPI |
- |
-
|
- |
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Prevenzione
individuale |
814 |
20 |
794 |
-
|
514 |
-
|
432 |
-
|
732 |
Medicina legale |
5.669 |
1.057 |
4.612 |
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
5.669 |
Totale assistenza
collettiva |
23.939 |
2.954 |
20.985 |
-
|
534 |
25 |
440 |
4 |
23.866 |
Assistenza distrettuale |
|||||||||
Medicina di base |
28.622 |
2.764 |
25.858 |
51 |
200 |
387 |
252 |
23.707 |
5.303 |
Assistenza
farmaceutica |
62.270 |
57 |
62.213 |
722 |
14.340 |
497 |
8.510 |
51.500 |
4.715 |
Assistenza
specialistica |
97.676 |
6.397 |
91.279 |
837 |
48.614 |
1.369 |
29.885 |
34.033 |
45.446 |
Assistenza anziani |
28.714 |
4.818 |
23.896 |
-
|
-
|
-
|
-
|
18.817 |
9.897 |
Assistenza
psichiatrica |
17.633 |
1.495 |
16.138 |
-
|
22 |
-
|
12 |
6.953 |
10.670 |
Assistenza
dipendenze (+ HIV) |
11.819 |
1.551 |
10.268 |
-
|
72 |
2 |
57 |
3.691 |
8.115 |
Assistenza disabili |
13.385 |
27 |
13.358 |
-
|
-
|
-
|
- |
13.222 |
163 |
Assistenza materno
infantile |
9.746 |
495 |
9.251 |
-
|
46 |
2 |
58 |
1.493 |
8.267 |
Altra assistenza |
14.970 |
793 |
14.177 |
291 |
133 |
- |
-
|
11.075 |
3.471 |
Emergenza sanitaria
territoriale |
986 |
-
|
986 |
81 |
- |
-
|
-
|
-
|
905 |
Totale assistenza
distrettuale |
285.821 |
18.397 |
267.424 |
1.982 |
63.427 |
2.257 |
38.774 |
164.491 |
96.952 |
Assistenza ospedaliera |
|||||||||
Ricoveri ordinari e
diurni |
164.781 |
1.688 |
163.093 |
6.005 |
139.540 |
2.218 |
43.993 |
25.616 |
39.831 |
Costi strutturali
DEA/PS |
1.979 |
148 |
1.831 |
-
|
-
|
44 |
1.608 |
-
|
3.631 |
Osped. domicil.
+serv. trasf. + trapianti |
- |
- |
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Totale assistenza
ospedaliera |
166.760 |
1.836 |
164.924 |
6.005 |
139.540 |
2.262 |
45.601 |
25.616 |
43.462 |
Totale fabbisogno |
476.520 |
23.187 |
453.333 |
7.987 |
203.501 |
4.544 |
84.815 |
190.111 |
164.280 |
PIA Preventivo
dell'ASL 2 - Torino (€/1000) - Anno
2007
|
Fabbisogno
lordo |
Entrate
dirette |
Fabbisogno
netto |
Mob. Pass.
Interreg. |
Mob. Pass.
Infrareg. |
Mob. Att.
Interreg. |
Mob. Att.
Infrareg. |
Acquisto |
Produzione |
Assistenza collettiva |
|||||||||
SIAN + SISP +SPRESAL |
210 |
- |
210 |
- |
- |
- |
- |
- |
210 |
Assistenza veterinaria |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
PMPV |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
SEPI |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Prevenzione individuale |
667 |
2 |
665 |
- |
632 |
- |
122 |
- |
157 |
Medicina legale |
2.781 |
909 |
1.872 |
- |
- |
- |
- |
- |
2.781 |
Totale assistenza collettiva |
3.658 |
911 |
2.747 |
- |
632 |
- |
122 |
- |
3.148 |
Assistenza distrettuale |
|||||||||
Medicina di base |
20.389 |
64 |
20.325 |
- |
99 |
- |
404 |
20.121 |
573 |
Assistenza farmaceutica |
55.690 |
150 |
55.540 |
- |
11.795 |
- |
7.363 |
45.000 |
6.258 |
Assistenza specialistica |
65.080 |
3.530 |
61.550 |
710 |
26.471 |
- |
16.187 |
19.038 |
35.048 |
Assistenza anziani |
25.240 |
5.725 |
19.515 |
- |
- |
- |
- |
21.726 |
3.514 |
Assistenza psichiatrica |
13.530 |
146 |
13.384 |
- |
8 |
- |
17 |
5.137 |
8.402 |
Assistenza dipendenze (+ HIV) |
4.163 |
436 |
3.727 |
- |
29 |
- |
27 |
1.835 |
2.326 |
Assistenza disabili |
12.459 |
310 |
12.149 |
- |
- |
- |
- |
11.460 |
999 |
Assistenza materno infantile |
3.423 |
158 |
3.265 |
- |
33 |
- |
74 |
1.204 |
2.260 |
Altra assistenza |
12.809 |
936 |
11.873 |
- |
481 |
- |
- |
10.305 |
2.023 |
Emergenza sanitaria territoriale |
240 |
- |
240 |
- |
- |
- |
- |
- |
240 |
Totale assistenza distrettuale |
213.023 |
11.455 |
201.568 |
710 |
38.916 |
- |
24.072 |
135.826 |
61.643 |
Assistenza ospedaliera |
|||||||||
Ricoveri ordinari e diurni |
138.383 |
1.017 |
137.366 |
5.097 |
100.257 |
- |
20.783 |
8.821 |
44.991 |
Costi strutturali DEA/PS |
10.359 |
441 |
9.918 |
- |
- |
- |
- |
- |
10.359 |
Osped. domicil. +serv. trasf. + trapianti |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Totale assistenza ospedaliera |
148.742 |
1.458 |
147.284 |
5.097 |
100.257 |
- |
20.783 |
8.821 |
55.350 |
Totale fabbisogno |
365.423 |
13.824 |
351.599 |
5.807 |
139.805 |
- |
44.977 |
144.647 |
120.141 |
PIA Preventivo
dell'ASL To1 - Torino (€/1000) - Anno
2008
|
Fabbisogno lordo |
Entrate dirette |
Fabbisogno netto |
Mob. Pass. Interreg. |
Mob. Pass. Infrareg. |
Mob. Att. Interreg. |
Mob. Att. Infrareg. |
Acquisto |
Produzione |
Assistenza collettiva |
|||||||||
SIAN +
SISP +SPRESAL |
16.427 |
1.897 |
14.530 |
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
16.427 |
Assistenza veterinaria |
1.856 |
59 |
1.797 |
-
|
-
|
-
|
-
|
- |
1.856 |
PMPV |
- |
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
- |
-
|
SEPI |
- |
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
- |
-
|
-
|
Prevenzione individuale |
1.524 |
22 |
1.502 |
-
|
1.146 |
- |
554 |
-
|
932 |
Medicina
legale |
8.700 |
2.021 |
6.679 |
-
|
-
|
- |
-
|
-
|
8.700 |
Totale
assistenza collettiva |
28.507 |
3.999 |
24.508 |
-
|
1.146 |
-
|
554 |
-
|
27.915 |
Assistenza distrettuale |
|||||||||
Medicina
di base |
50.745 |
2.704 |
48.041 |
50 |
294 |
386 |
655 |
44.563 |
6.879 |
Assistenza farmaceutica |
119.460 |
288 |
119.172 |
722 |
25.648 |
496 |
15.872 |
98.140 |
11.318 |
Assistenza specialistica |
164.117 |
10.165 |
153.952 |
1.547 |
73.962 |
1.368 |
46.516 |
52.951 |
83.541 |
Assistenza anziani |
59.015 |
10.769 |
48.246 |
- |
-
|
-
|
-
|
45.144 |
13.871 |
Assistenza psichiatrica |
32.790 |
1.670 |
31.120 |
- |
30 |
-
|
29 |
12.745 |
20.044 |
Assistenza dipendenze (+ HIV) |
16.523 |
1.983 |
14.540 |
-
|
102 |
2 |
84 |
5.777 |
10.730 |
Assistenza disabili |
28.420 |
541 |
27.879 |
-
|
-
|
-
|
-
|
27.254 |
1.166 |
Assistenza materno infantile |
13.741 |
566 |
13.175 |
-
|
79 |
2 |
131 |
2.018 |
11.777 |
Altra
assistenza |
28.981 |
1.796 |
27.185 |
291 |
529 |
-
|
-
|
23.377 |
4.784 |
Emergenza sanitaria territoriale |
1.245 |
-
|
1.245 |
81 |
84 |
-
|
-
|
-
|
1.080 |
Totale
assistenza distrettuale |
515.037 |
30.482 |
484.555 |
2.691 |
100.728 |
2.254 |
63.287 |
311.969 |
165.190 |
Assistenza ospedaliera |
|||||||||
Ricoveri
ordinari e diurni |
307.849 |
2.959 |
304.890 |
11.102 |
241.457 |
2.218 |
64.797 |
34.442 |
87.863 |
Costi
strutturali DEA/PS |
12.726 |
616 |
12.110 |
-
|
-
|
44 |
1.607 |
-
|
14.377 |
Osped.
domicil. +serv. trasf. + trapianti |
- |
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
- |
-
|
-
|
Totale
assistenza ospedaliera |
320.575 |
3.575 |
317.000 |
11.102 |
241.457 |
2.262 |
66.404 |
34.442 |
102.240 |
Totale
fabbisogno |
864.119 |
38.056 |
826.063 |
13.793 |
343.331 |
4.516 |
130.245 |
346.411 |
295.345 |
PIA Preventivo
dell'ASL To1 - Torino (€/1000) - Anno
2009
|
Fabbisogno lordo |
Entrate dirette |
Fabbisogno netto |
Mob. Pass. Interreg. |
Mob. Pass. Infrareg. |
Mob. Att. Interreg. |
Mob. Att. Infrareg. |
Acquisto |
Produzione |
Assistenza collettiva |
|||||||||
SIAN +
SISP +SPRESAL |
16.731 |
1.951 |
14.780 |
-
|
-
|
-
|
- |
-
|
16.731 |
Assistenza veterinaria |
1.891 |
62 |
1.829 |
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
1.891 |
PMPV |
- |
-
|
-
|
-
|
-
|
- |
-
|
-
|
-
|
SEPI |
- |
-
|
-
|
-
|
- |
-
|
-
|
-
|
-
|
Prevenzione individuale |
1.474 |
23 |
1.451 |
- |
1.146 |
-
|
554 |
-
|
882 |
Medicina
legale |
8.838 |
2.060 |
6.778 |
- |
-
|
-
|
-
|
-
|
8.838 |
Totale
assistenza collettiva |
28.934 |
4.096 |
24.838 |
-
|
1.146 |
-
|
554 |
-
|
28.342 |
Assistenza distrettuale |
|||||||||
Medicina
di base |
51.969 |
2.827 |
49.142 |
50 |
294 |
386 |
655 |
45.223 |
7.443 |
Assistenza farmaceutica |
121.229 |
266 |
120.963 |
722 |
25.648 |
496 |
15.872 |
99.613 |
11.614 |
Assistenza specialistica |
165.363 |
10.306 |
155.057 |
1.547 |
73.962 |
1.368 |
46.516 |
52.951 |
84.787 |
Assistenza anziani |
63.280 |
10.965 |
52.315 |
-
|
-
|
-
|
-
|
49.129 |
14.151 |
Assistenza psichiatrica |
34.006 |
1.710 |
32.296 |
-
|
30 |
-
|
29 |
13.464 |
20.541 |
Assistenza dipendenze (+ HIV) |
16.973 |
1.995 |
14.978 |
-
|
102 |
2 |
84 |
6.051 |
10.906 |
Assistenza disabili |
30.800 |
545 |
30.255 |
-
|
-
|
-
|
-
|
29.607 |
1.193 |
Assistenza materno infantile |
13.895 |
313 |
13.582 |
-
|
79 |
2 |
131 |
2.161 |
11.788 |
Altra
assistenza |
30.481 |
2.100 |
28.381 |
291 |
529 |
-
|
-
|
24.476 |
5.185 |
Emergenza sanitaria territoriale |
1.260 |
-
|
1.260 |
81 |
84 |
-
|
-
|
- |
1.095 |
Totale
assistenza distrettuale |
529.256 |
31.027 |
498.229 |
2.691 |
100.728 |
2.254 |
63.287 |
322.675 |
168.703 |
Assistenza ospedaliera |
|||||||||
Ricoveri
ordinari e diurni |
309.595 |
3.013 |
306.582 |
11.102 |
241.457 |
2.218 |
64.797 |
34.447 |
89.604 |
Costi
strutturali DEA/PS |
13.163 |
627 |
12.536 |
-
|
-
|
44 |
1.607 |
-
|
14.814 |
Osped.
domicil. +serv. trasf. + trapianti |
- |
-
|
-
|
-
|
- |
-
|
-
|
-
|
-
|
Totale
assistenza ospedaliera |
322.758 |
3.640 |
319.118 |
11.102 |
241.457 |
2.262 |
66.404 |
34.447 |
104.418 |
Totale
fabbisogno |
880.948 |
38.763 |
842.185 |
13.793 |
343.331 |
4.516 |
130.245 |
357.122 |
301.463 |
PIA Preventivo
dell'ASL To1 - Torino (€/1000) - Anno
2010
|
Fabbisogno lordo |
Entrate dirette |
Fabbisogno netto |
Mob. Pass. Interreg. |
Mob. Pass. Infrareg. |
Mob. Att. Interreg. |
Mob. Att. Infrareg. |
Acquisto |
Produzione |
Assistenza collettiva |
|||||||||
SIAN +
SISP +SPRESAL |
17.071 |
2.009 |
15.062 |
-
|
- |
-
|
-
|
-
|
17.071 |
Assistenza veterinaria |
1.918 |
65 |
1.853 |
-
|
- |
-
|
-
|
-
|
1.918 |
PMPV |
- |
-
|
-
|
- |
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
SEPI |
- |
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Prevenzione individuale |
1.555 |
24 |
1.531 |
-
|
1.146 |
-
|
554 |
-
|
963 |
Medicina
legale |
9.031 |
2.100 |
6.931 |
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
9.031 |
Totale
assistenza collettiva |
29.575 |
4.198 |
25.377 |
-
|
1.146 |
-
|
554 |
-
|
28.983 |
Assistenza distrettuale |
|||||||||
Medicina
di base |
53.164 |
2.905 |
50.259 |
50 |
2.940 |
386 |
655 |
45.893 |
5.322 |
Assistenza
farmaceutica |
123.058 |
272 |
122.786 |
722 |
25.648 |
496 |
15.872 |
101.107 |
11.949 |
Assistenza
specialistica |
166.943 |
10.453 |
156.490 |
1.547 |
73.962 |
1.368 |
46.516 |
52.951 |
86.367 |
Assistenza
anziani |
67.504 |
11.189 |
56.315 |
-
|
-
|
-
|
-
|
53.033 |
14.471 |
Assistenza psichiatrica |
35.226 |
1.752 |
33.474 |
-
|
30 |
-
|
29 |
14.256 |
20.969 |
Assistenza dipendenze (+ HIV) |
17.429 |
2.007 |
15.422 |
-
|
102 |
2 |
84 |
6.347 |
11.066 |
Assistenza disabili |
33.422 |
549 |
32.873 |
-
|
-
|
-
|
-
|
32.192 |
1.230 |
Assistenza materno infantile |
14.425 |
407 |
14.018 |
-
|
79 |
2 |
131 |
2.317 |
12.162 |
Altra
assistenza |
31.645 |
2.129 |
29.516 |
291 |
529 |
-
|
- |
25.628 |
5.197 |
Emergenza sanitaria territoriale |
1.277 |
-
|
1.277 |
81 |
84 |
- |
-
|
-
|
1.112 |
Totale
assistenza distrettuale |
544.093 |
31.663 |
512.430 |
2.691 |
103.374 |
2.254 |
63.287 |
333.724 |
169.845 |
Assistenza ospedaliera |
|||||||||
Ricoveri
ordinari e diurni |
310.940 |
-
|
310.940 |
11.102 |
- |
2.218 |
64.797 |
34.452 |
332.401 |
Costi
strutturali DEA/PS |
13.521 |
-
|
13.521 |
-
|
-
|
44 |
1.607 |
-
|
15.172 |
Osped.
domicil. +serv. trasf. + trapianti |
- |
-
|
- |
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Totale
assistenza ospedaliera |
324.461 |
-
|
324.461 |
11.102 |
-
|
2.262 |
66.404 |
34.452 |
347.573 |
Totale
fabbisogno |
898.129 |
35.861 |
862.268 |
13.793 |
104.520 |
4.516 |
130.245 |
368.176 |
546.401 |
PARTE V
EVOLUZIONE DOTAZIONE
PERSONALE
AVVERTENZA
Le tabelle della stabilizzazione del precariato non sono state ancora
inserite in attesa dei definitivi schemi di riferimento.
EVOLUZIONE DOTAZIONE DEL PERSONALE ASL 1
|
Consuntio 2006 |
Cessati 2007 |
Assunti 2007 |
31.12.2007 |
|
Rilevazione unità pesate
di personale |
|
|
|
||
Settore assistenza
collettiva |
|
|
|
|
|
Ruolo
sanitario/dirigenti |
22,00 |
0 |
0,9 |
22,9 |
|
Ruolo
sanitario/comparto |
94,25 |
3,69 |
1,76 |
92,32 |
|
Ruolo
professionale/dirigenti |
1,00 |
0 |
0 |
1 |
|
Ruolo
professionale/comparto |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Ruolo
tecnico/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Ruolo
tecnico/comparto |
12,43 |
0,5 |
0 |
11,93 |
|
Ruolo
amministrativo/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Ruolo
amministrativo/comparto |
50,45 |
0,43 |
0 |
50,02 |
|
Altri
rapporti di lavoro |
4,75 |
0 |
2,4 |
7,14 |
|
Personale
universitario |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Totale
settore assistenza collettiva |
184,87 |
4,62 |
5,06 |
185,31 |
|
Settore assistenza
distrettuale |
|
|
|
|
|
Ruolo
sanitario/dirigenti |
115,57 |
1,58 |
0,67 |
114,66 |
|
Ruolo
sanitario/comparto |
197,55 |
2,21 |
5,44 |
200,78 |
|
Ruolo
professionale/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Ruolo
professionale/comparto |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Ruolo
tecnico/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Ruolo
tecnico/comparto |
67,14 |
1,23 |
0 |
65,91 |
|
Ruolo
amministrativo/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Ruolo
amministrativo/comparto |
122,36 |
5,51 |
0 |
116,85 |
|
Altri
rapporti di lavoro |
28,18 |
1,24 |
22,4 |
49,34 |
|
Personale
universitario |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Totale
settore assistenza distrettuale |
530,80 |
11,77 |
28,51 |
547,54 |
|
Settore assistenza
ospedaliera |
|
|
|
|
|
Ruolo
sanitario/dirigenti |
107,43 |
7,75 |
4,58 |
104,26 |
|
Ruolo
sanitario/comparto |
219,08 |
8,42 |
3,99 |
214,65 |
|
Ruolo
professionale/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Ruolo
professionale/comparto |
1,00 |
0 |
0 |
1 |
|
Ruolo
tecnico/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Ruolo
tecnico/comparto |
99,75 |
1,67 |
0,17 |
98,25 |
|
Ruolo
amministrativo/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Ruolo
amministrativo/comparto |
53,23 |
2,1 |
0 |
51,13 |
|
Altri
rapporti di lavoro |
27,69 |
0 |
32,96 |
60,65 |
|
Personale
universitario |
12,00 |
0 |
0 |
12 |
|
Totale
assistenza ospedaliera |
520,18 |
19,94 |
41,70 |
541,94 |
|
Settore
amministrazione e supporto |
|
|
|
|
|
Ruolo
sanitario/dirigenti |
2,00 |
0 |
0 |
2 |
|
Ruolo
sanitario/comparto |
8,90 |
0 |
0 |
8,9 |
|
Ruolo
professionale/dirigenti |
1,00 |
0 |
0 |
1 |
|
Ruolo
professionale/compart |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Ruolo tecnico/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Ruolo
tecnico/comparto |
81,10 |
2,22 |
0 |
78,88 |
|
Ruolo
amministrativo/dirigenti |
12,00 |
2,08 |
1,71 |
11,63 |
|
Ruolo
amministrativo/comparto |
111,74 |
7,12 |
0,75 |
105,37 |
|
Altri
rapporti di lavoro |
0,36 |
0 |
0,39 |
0,75 |
|
Tot.
settore amminist. e supporto |
217,10 |
11,42 |
2,85 |
208,53 |
|
Totale aziendale |
|
|
|
|
|
Ruolo
sanitario/dirigenti |
247,00 |
9,33 |
6,15 |
243,82 |
|
Ruolo
sanitario/comparto |
519,78 |
14,32 |
11,19 |
516,65 |
|
Ruolo
professionale/dirigenti |
2,00 |
0 |
0 |
2 |
|
Ruolo
professionale/comparto |
1,00 |
0 |
0 |
1 |
|
Ruolo
tecnico/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Ruolo
tecnico/comparto |
260,42 |
5,62 |
0,17 |
254,97 |
|
Ruolo
amministrativo/dirigenti |
12,00 |
2,08 |
1,71 |
11,63 |
|
Ruolo
amministrativo/comparto |
337,78 |
15,16 |
0,75 |
323,37 |
|
Altri
rapporti di lavoro |
60,97 |
1,24 |
58,15 |
117,88 |
|
Personale
universitario |
12,00 |
0 |
0 |
12 |
|
Totale
aziendale |
1452,95 |
47,75 |
78,12 |
1483,32 |
|
Rilevazione costo
personale |
|
|
|
|
|
Personale
dipendente comparto |
43.268.354,21
|
989.839,66
|
341.123,64
|
42.619.638,19 |
|
Personale
dipendente dirigenza |
28.436.229,76
|
769.037,96
|
509.438,54
|
28.176.630,35 |
|
Totale
costo personale dipendente |
71.704.583,97 |
1.758.877,61 |
850.562,18 |
70.796.268,54 |
|
Altre forme
contrattuali |
2.368.565,65 |
- |
2.660.177,88
|
5.028.743,53 |
|
Personale
universitario |
50.000,00 |
- |
- |
50.000,00 |
|
Totale
costo personale |
74.123.149,62 |
1.758.877,61 |
3.510.740,06 |
75.875.012,07 |
|
EVOLUZIONE DOTAZIONE DEL PERSONALE ASL 2
|
Consuntio 2006 |
Cessati 2007 |
Assunti 2007 |
31.12.2007 |
Rilevazione unità
pesate di personale |
|
|
|
|
Settore assistenza
collettiva |
|
|
|
|
Ruolo
sanitario/dirigenti |
9,00 |
0 |
0 |
9 |
Ruolo sanitario/comparto |
3,80 |
0 |
0 |
3,8 |
Ruolo
professionale/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
0 |
Ruolo
professionale/comparto |
0 |
0 |
0 |
0 |
Ruolo
tecnico/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
0 |
Ruolo
tecnico/comparto |
1,00 |
0 |
0 |
1 |
Ruolo
amministrativo/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
0 |
Ruolo
amministrativo/comparto |
13,10 |
0 |
0 |
13,1 |
Altri
rapporti di lavoro |
0,60 |
0 |
0,07 |
0,67 |
Personale
universitario |
0 |
0 |
0 |
0 |
Totale
settore assistenza collettiva |
27,50 |
0 |
0,07 |
27,57 |
Settore assistenza
distrettuale |
|
|
|
|
Ruolo
sanitario/dirigenti |
51,40 |
3,05 |
0,25 |
48,6 |
Ruolo
sanitario/comparto |
164,25 |
2,88 |
2,83 |
164,2 |
Ruolo
professionale/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
0 |
Ruolo
professionale/comparto |
0 |
0 |
0 |
0 |
Ruolo
tecnico/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
0 |
Ruolo
tecnico/comparto |
19,85 |
0 |
0 |
19,85 |
Ruolo
amministrativo/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
0 |
Ruolo
amministrativo/comparto |
59,93 |
3,66 |
0 |
56,27 |
Altri
rapporti di lavoro |
13,55 |
0 |
0,18 |
13,73 |
Personale
universitario |
0 |
0 |
0 |
0 |
Totale
settore assistenza distrettuale |
308,98 |
9,59 |
3,26 |
302,65 |
Settore assistenza
ospedaliera |
|
|
|
|
Ruolo
sanitario/dirigenti |
162,20 |
2,1 |
5,17 |
165,27 |
Ruolo
sanitario/comparto |
405,79 |
8,77 |
15,1 |
412,12 |
Ruolo
professionale/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
0 |
Ruolo
professionale/comparto |
1,00 |
0 |
0 |
1 |
Ruolo
tecnico/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
0 |
Ruolo
tecnico/comparto |
163,45 |
5,66 |
3,48 |
161,27 |
Ruolo
amministrativo/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
0 |
Ruolo
amministrativo/comparto |
44,03 |
0,25 |
0 |
43,78 |
Altri
rapporti di lavoro |
47,71 |
7,44 |
0,05 |
40,32 |
Personale
universitario |
0 |
0 |
0 |
0 |
Totale
assistenza ospedaliera |
824,18 |
24,22 |
23,8 |
823,76 |
Settore
amministrazione e supporto |
|
|
|
|
Ruolo
sanitario/dirigenti |
5,00 |
0 |
0 |
5 |
Ruolo
sanitario/comparto |
17,10 |
0,66 |
0 |
16,44 |
Ruolo
professionale/dirigenti |
3,00 |
0 |
0 |
3 |
Ruolo
professionale/compart |
0 |
0 |
0 |
0 |
Ruolo
tecnico/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
0 |
Ruolo
tecnico/comparto |
70,00 |
3,58 |
0,83 |
67,25 |
Ruolo
amministrativo/dirigenti |
8,00 |
3,07 |
0 |
4,93 |
Ruolo
amministrativo/comparto |
85,95 |
1,59 |
0,33 |
84,69 |
Altri
rapporti di lavoro |
1,27 |
0 |
0,13 |
1,4 |
Tot.
settore amminist. e supporto |
190,32 |
8,9 |
1,29 |
182,71 |
Totale aziendale |
|
|
|
|
Ruolo
sanitario/dirigenti |
227,60 |
5,15 |
5,42 |
227,87 |
Ruolo
sanitario/comparto |
590,94 |
12,31 |
17,93 |
596,56 |
Ruolo professionale/dirigenti |
3,00 |
0 |
0 |
3 |
Ruolo
professionale/comparto |
1,00 |
0 |
0 |
1 |
Ruolo
tecnico/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
0 |
Ruolo
tecnico/comparto |
254,30 |
9,24 |
4,31 |
249,37 |
Ruolo
amministrativo/dirigenti |
8,00 |
3,07 |
0 |
4,93 |
Ruolo
amministrativo/comparto |
203,01 |
5,5 |
0,33 |
197,84 |
Altri
rapporti di lavoro |
63,13 |
7,44 |
0,43 |
56,12 |
Personale
universitario |
0 |
0 |
0 |
0 |
Totale
aziendale |
1350,98 |
42,71 |
28,42 |
1336,69 |
Rilevazione costo
personale |
|
|
|
|
Personale
dipendente comparto |
40.367.134,32
|
677.501,50 |
623.118,15
|
40.312.750,97 |
Personale
dipendente dirigenza |
27.596.542,90
|
532.465,58 |
364.008,93
|
27.428.086,25 |
Totale
costo personale dipendente |
67.963.677,22
|
1.209.967,08
|
987.127,08 |
67.740.837,22 |
Altre forme
contrattuali |
2.449.987,82 |
394.509,08 |
37.113,02 |
2.092.591,76
|
Personale
universitario |
- |
- |
- |
- |
Totale
costo personale |
70.413.665,04 |
1.604.476,16 |
1.024.240,10 |
69.833.428,98 |
EVOLUZIONE DOTAZIONE DEL PERSONALE ASL To1
|
31.12.2008 |
31.12.2009 |
31.12.2010 |
Rilevazione unità
pesate di personale |
|
|
|
Settore assistenza
collettiva |
|
|
|
Ruolo
sanitario/dirigenti |
33,9 |
33,9 |
33,9 |
Ruolo
sanitario/comparto |
98,12 |
98,12 |
98,12 |
Ruolo professionale/dirigenti |
1 |
1 |
1 |
Ruolo
professionale/comparto |
0 |
0 |
0 |
Ruolo
tecnico/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
Ruolo
tecnico/comparto |
12,93 |
12,93 |
12,93 |
Ruolo
amministrativo/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
Ruolo
amministrativo/comparto |
62,68 |
62,24 |
61,8 |
Altri
rapporti di lavoro |
7,81 |
7,81 |
7,81 |
Personale
universitario |
0 |
0 |
0 |
Totale
settore assistenza collettiva |
216,44 |
216 |
215,56 |
Settore assistenza
distrettuale |
|
|
|
Ruolo
sanitario/dirigenti |
160,58 |
159,1 |
157,62 |
Ruolo
sanitario/comparto |
374,03 |
374,03 |
374,03 |
Ruolo
professionale/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
Ruolo
professionale/comparto |
0 |
0 |
0 |
Ruolo
tecnico/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
Ruolo
tecnico/comparto |
85,31 |
84,86 |
84,41 |
Ruolo
amministrativo/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
Ruolo
amministrativo/comparto |
165,71 |
160,64 |
155,57 |
Altri
rapporti di lavoro |
70,13 |
70,13 |
70,13 |
Personale
universitario |
0 |
0 |
0 |
Totale
settore assistenza distrettuale |
855,76 |
848,76 |
841,76 |
Settore assistenza
ospedaliera |
|
|
|
Ruolo
sanitario/dirigenti |
275,86 |
273,26 |
270,66 |
Ruolo
sanitario/comparto |
638,44 |
638,44 |
638,44 |
Ruolo
professionale/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
Ruolo professionale/comparto |
2 |
2 |
2 |
Ruolo
tecnico/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
Ruolo
tecnico/comparto |
255,73 |
251,76 |
247,79 |
Ruolo
amministrativo/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
Ruolo
amministrativo/comparto |
92,59 |
91,02 |
89,45 |
Altri
rapporti di lavoro |
93,97 |
93,97 |
93,97 |
Personale
universitario |
12 |
12 |
12 |
Totale
assistenza ospedaliera |
1370,59 |
1362,45 |
1354,31 |
Settore
amministrazione e supporto |
|
|
|
Ruolo
sanitario/dirigenti |
7 |
7 |
7 |
Ruolo
sanitario/comparto |
25 |
25 |
25 |
Ruolo
professionale/dirigenti |
4 |
4 |
4 |
Ruolo
professionale/compart |
0 |
0 |
0 |
Ruolo tecnico/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
Ruolo
tecnico/comparto |
140,73 |
137,58 |
134,43 |
Ruolo
amministrativo/dirigenti |
15,63 |
15,63 |
15,63 |
Ruolo
amministrativo/comparto |
185,89 |
182,46 |
179,03 |
Altri
rapporti di lavoro |
1,84 |
1,84 |
1,84 |
Tot.
settore amminist. e supporto |
380,09 |
373,51 |
366,93 |
Totale aziendale |
|
|
|
Ruolo
sanitario/dirigenti |
477,34 |
473,26 |
469,18 |
Ruolo
sanitario/comparto |
1135,59 |
1135,59 |
1135,59 |
Ruolo
professionale/dirigenti |
5 |
5 |
5 |
Ruolo
professionale/comparto |
2 |
2 |
2 |
Ruolo
tecnico/dirigenti |
0 |
0 |
0 |
Ruolo
tecnico/comparto |
494,7 |
487,13 |
479,56 |
Ruolo
amministrativo/dirigenti |
15,63 |
15,63 |
15,63 |
Ruolo
amministrativo/comparto |
506,87 |
496,36 |
485,85 |
Altri
rapporti di lavoro |
173,75 |
173,75 |
173,75 |
Personale
universitario |
12 |
12 |
12 |
Totale
aziendale |
2822,88 |
2800,72 |
2778,56 |
Rilevazione costo
personale |
|
|
|
Personale
dipendente comparto |
83.589.581,04 |
83.408.268,68 |
83.227.083,65 |
Personale
dipendente dirigenza |
56.082.329,53 |
55.938.457,28 |
55,794.565,36 |
Totale
costo personale dipendente |
139.671.910,57 |
139.346.725,96 |
139,021,649,02 |
Altre forme
contrattuali |
6.989.704,45 |
6.989.704,45 |
6.989.704,45 |
Personale
universitario |
50.000,00 |
50.000,00 |
50.000,00 |
Totale
costo personale |
146.711.615,03 |
146.386.430,41 |
146.061.353,47 |
TABELLE INTEGRATIVE
E COMPLEMENTARI
PREVISIONE DEL COSTO DI ACQUISTO BENI
|
2006 |
2007 Tend. |
2007 Progr |
2008 Tend. |
2008 Progr. |
2009 Tend. |
2009 Progr. |
2010 Tend. |
2010 Progr. |
Acquisti e
manutenzioni |
44.590,87 |
46.822,00 |
46.822,00 |
50.269,00 |
50.269,00 |
51.767,00 |
51.767,00 |
53.424,00 |
53.424,00 |
di cui Acq.
Farmaci |
9.852,92 |
16.154,00 |
16.154,00 |
17.267,00 |
17.267,00 |
17.861,00 |
17.861,00 |
18.478,00 |
18.478,00 |
Variazione
delle rimanenze |
- 178,27 |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Servizi
appaltati |
9.485,25 |
9.888,00 |
9.888,00 |
10.107,00 |
10.107,00 |
10.265,00 |
10.265,00 |
10.502,00 |
10.502,00 |
Godimento di
beni e servizi |
3.069,07 |
3.430,00 |
3.430,00 |
4.198,00 |
4.198,00 |
4.292,00 |
4.292,00 |
4.392,00 |
4.392,00 |
Totale |
56.966,92 |
60.140,00 |
60.140,00 |
64.574,00 |
64.574,00 |
66.324,00 |
66.324,00 |
68.318,00 |
68.318,00 |
Economie
attese per: |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Controllo
consumi (quantità) |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Controllo
prezzi acquisto |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Totale |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
PREVISIONE DEL COSTO DELL’ASSISTENZA FARMACEUTICA
|
2006 |
2007 |
2008 |
2009 |
2010 |
Assist. farmac.
territoriale (convenzionata) |
|
|
|
|
|
Assistenza farmaceutica
erogata tramite le farmacie |
98.732,83 |
96.500,00 |
98.141,00 |
99.613,00 |
101.107,00 |
- Mobilità attiva |
15.364,00 |
15.364,00 |
15.365,00 |
15.365,00 |
15.365,00 |
+ Mobilità passiva |
12.379,00 |
12.379,00 |
12.380,00 |
12.380,00 |
12.380,00 |
Totale assis.
farmac. convenzionata per residenti |
95.747,83 |
93.515,00 |
95.156,00 |
96.628,00 |
98.122,00 |
Distribuzione
diretta di farmaci acquistati dall'Azienda sanitaria (esclusi H) |
|
|
|
|
|
Primo ciclo di terapia
e farmaci inseriti PHT |
3.507,00 |
3.626,00 |
3.776,00 |
3.894,00 |
4.021,00 |
Altri farmaci oggetto
di distribuzione diretta |
862,00 |
948,00 |
989,00 |
1.017,00 |
1.046,00 |
Farmaci distribuiti
alle strutture socio-sanitarie |
173,00 |
788,00 |
853,00 |
896,00 |
940,00 |
Distribuzione farmaci
per conto |
- |
- |
- |
- |
- |
Totale distribuzione
diretta |
4.542,00 |
5.362,00 |
5.618,00 |
5.807,00 |
6.007,00 |
- Mobilità attiva |
804,00 |
804,00 |
803,00 |
803,00 |
803,00 |
+ Mobilità passiva |
11.421,00 |
11.421,00 |
11.421,00 |
11.421,00 |
11.421,00 |
Totale distribuzione
diretta per residenti |
15.159,00 |
15.979,00 |
16.236,00 |
16.425,00 |
16.625,00 |
Farmaci H |
|
|
|
|
|
Farmaci H distribuiti |
3.618,00 |
3.984,00 |
4.351,00 |
4.499,00 |
4.608,00 |
- Mobilità attiva |
201,00 |
201,00 |
201,00 |
201,00 |
201,00 |
+ Mobilità passiva |
2.569,00 |
2.569,00 |
2.569,00 |
2.569,00 |
2.569,00 |
Totale farmaci H
distribuiti per residente |
5.986,00 |
6.352,00 |
6.719,00 |
6.867,00 |
6.976,00 |
Farmaci H utilizzati
internamente |
3.394,00 |
3.958,00 |
4.217,00 |
4.362,00 |
4.549,00 |
Farmaci per la
produzione |
|
|
|
|
|
Farmaci utilizzati
internamente |
3.760,00 |
3.292,00 |
3.521,00 |
3.636,00 |
3.756,00 |
Totale acquisto
farmaci |
15.314,00 |
16.596,00 |
17.707,00 |
18.304,00 |
18.920,00 |
Totale spesa farmaci |
114.046,83 |
113.096,00 |
115.848,00 |
117.917,00 |
120.027,00 |
|
|
|
|
|
|
Assist. farmac. erogata
tramite le farmacie |
98.732,83 |
96.500,00 |
98.141,00 |
99.613,00 |
101.107,00 |
di cui farmaci
equivalenti (% o importo) |
- |
- |
- |
- |
- |
Farmaci utilizzati
internamente |
3.760,00 |
3.292,00 |
3.521,00 |
3.636,00 |
3.756,00 |
di cui farmaci
equivalenti (% o importo) |
- |
- |
- |
- |
- |
[1] La richiesta di assegnazione dell’incarico di direzione della SC Medicina interna è stata presentata nel PRR 2007
[2] La richiesta di assegnazione dell’incarico di direzione della SC Pediatria è stata presentata nel PRR 2007
[3] L’assegnazione degli incarichi di direzione delle SS.CC. Unità modulari è già stata autorizzata con DGR 57-4786 del 4 dicembre 2006.