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Deliberazione del Consiglio di Circoscrizione 8

03/12/2008
Doc. n. 183/08

C.8 - ORDINE DEL GIORNO "NO AL RITORNO AL NUCLEARE".
 
Il Consiglio della Circoscrizione 8

PREMESSO CHE

- Nel 1987 il popolo italiano si è pronunciato per via referendaria sulla fine della produzione di energia nucleare nel nostro paese;
- Nel mondo pur essendo attive molte centrali nucleari, la percentuale di energia prodotta resta modesta (il 6,4 %), costosa (rispetto alle altre fonti), in via di esaurimento (a causo del combustibile uranio);
- Anche dopo il 1987 frequenti sono stati gli incidenti, pericolosi restano gli impatti ambientali (in particolare il consumo e gli sprechi di acqua), i rischi per la sicurezza della popolazione e le incertezze sullo smaltimento delle scorie radioattive, certi sono gli aumenti dei costi dell'uranio;
- Dopo il 1987 nel mondo altri paesi hanno chiuso centrali, hanno ridotto o annullato programmi di costruzione di nuove centrali, mentre restano grandi i rischi di proliferazione delle armi nucleari e di azioni terroristiche;
- Dopo il 1987 l'Italia non si è dotata di un coerente organico piano energetico nazionale che sostituisse nucleare e combustibili fossili con politiche e misure per l'efficienza, per il risparmio, per fonti rinnovabili e scelte efficaci per la fase di transizione;
- Dopo il 1987 molte regioni hanno comunque adottato Piani Energetici e Ambientali Regionali che prescindono totalmente dal possibile apporto dell'energia nucleare e considerano prioritari investimenti e regole per favorire risparmio ed efficienza nei consumi energetici, fonti rinnovabili e tecnologie efficienti per le produzioni energetiche, con impianti, reti, iniziative e già positivamente avviate sul territorio;
- Dopo il 1987 è aumento il consumo di territorio che renderebbe comunque praticamente impossibile localizzare democraticamente un sito nucleare con idonei requisiti di lontananza dalle abitazioni, di sicurezza, di trasparente gestione;

CONSIDERATO CHE

- la produzione energetica nucleare non è affatto esente dalle emissioni di CO2 e di gas serra, perché provoca emissioni climalteranti sia per l'estrazione del combustibile, sia per la costruzione della centrale, sia in altre fasi della gestione;

IMPEGNA

Il presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso e tutta la Giunta Regionale a
- dichiarare l'indisponibilità del territorio regionale alle procedure di individuazione di siti idonei all'attivazione di centrali nucleari;
- operare nelle sedi istituzionali affinché resti valido il pronunciamento referendario del 1987 per tutto il territorio nazionale;
- sollecitare l'adozione di un piano energetico nazionale entro il 2008 basato sulle fonti rinnovabili e sul risparmio, sviluppando politiche di sufficienza diffusa nel territorio;
- accelerare l'adozione/l'attuazione del Piano Ambientale e Energetico Regionale

La proposta è quindi posta in votazione. Il Consiglio procede alla votazione. Al momento del voto risultano assenti dall'aula i Consiglieri: Ferraris, Tommasi, Pautasso. Accertato il risultato della votazione palese il Presidente Levi dichiara il seguente risultato:


PRESENTI............................................ 20
VOTANTI............................................. 16
ASTENUTI........................................... 4 (Addonisio, Castagno, Gaudio, Lucci)
VOTI FAVOREVOLI........................... 11
VOTI CONTRARI................................ 5


Il Consiglio di Circoscrizione con n. 11 voti favorevoli approva.

Ultimo aggiornamento: 06/02/2009