07/11/2007




Doc. n. 142/07
mecc. n. 07/07503/91










C.8 - PARERE: "VARIANTE PARZIALE N. 154 AL P.R.G., AI SENSI DELL'ART. 17, COMMA 7 DELLA L.U.R., CONCERNENTE LA VALORIZZAZIONE E RAZIONALIZZAZIONE DI BENI IMMOBILIARI DI PROPRIETA' COMUNALE".

Il Presidente Mario Cornelio Levi, di concerto con il Coordinatore della II Commissione Carolina De Donato, riferisce:

con nota prot. n. 4264 /T06.001 /3.154 del 9 ottobre 2007, la Divisione Urbanistica Edilizia Privata - Settore Procedure Amministrative Urbanistiche - ha richiesto, ai sensi degli art. 43 e 44 del Regolamento sul Decentramento, il parere della Circoscrizione in merito alla proposta di deliberazione del Consiglio Comunale, avente a oggetto: "Variante parziale n. 154 al P.R.G., ai sensi dell'art. 17, comma 7 della L.U.R., concernente la valorizzazione e razionalizzazione di beni immobiliari di proprietà comunale".

La proposta di Variante n. 154 al P.R.G. è stata esaminata e discussa in sede di II Commissione nella riunione che si è svolta il 23 ottobre 2007, con la partecipazione, ai fini dell'illustrazione tecnica della proposta, di due rappresentanti tecnici del Settore Strumentazione Urbanistica. Dall'esame e discussione del provvedimento sono emerse le considerazioni seguenti.

La proposta di variante è finalizzata alla valorizzazione del patrimonio comprendendo gli immobili non più necessari per le finalità logistiche ed istituzionali, altri caratterizzati da un elevato stato di degrado, ed altri ancora provenienti da atti di permuta con l'università, non utilizzati per fini istituzionali.
Ci rendiamo conto della necessità da parte dell'amministrazione comunale di procedere alla razionalizzazione e valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare attraverso una riduzione della passività e delle spese inutili. In questa direzione si apprezza il riordino della logistica degli uffici con l'accorpamento di sedi e la vendita di immobili inutili o sotto utilizzati che il comune in questa fase non ha denaro sufficiente per ristrutturare. Esprimiamo dei forti dubbi sulla politica di alienazione di beni pubblici se questa diventa la fonte principale di introiti per il comune, che si potrebbe trovare in pochi anni a disperdere il proprio patrimonio.
La nostra circoscrizione ha già espresso parere fortemente negativo alle varianti al piano regolatore specie nei casi in cui le varianti modifichino la destinazione d'uso degli immobili da servizio pubblico di interesse comune ad uso esclusivamente privato. E' questo il caso ad esempio dell'immobile ubicato nella nostra circoscrizione in Via Alby n. 1, dove ha sede attualmente un ostello della gioventù in concessione all'A.I.G.
Si propone nella variante di destinare l'immobile ad area residenziale, coerentemente con le caratteristiche del tessuto circostante, cioè la collina. Vogliamo sottolineare che la circoscrizione non è mai stata consultata riguardo ad eventuali variazioni d'uso di tale immobile, ed ora ci viene chiesto un parere globale che ricomprende altri provvedimenti tra loro differenti, costringendoci in tal modo a dare un parere globale.
Rileviamo che, proprio perché nel nostro territorio c'è una grave carenza di spazi destinati ad uso pubblico ed attrezzature d'interesse comune, vediamo con sfavore la variante che ci viene proposta, in quanto riteniamo che per il corretto svolgimento della vita sociale sia necessario un equilibrio tra edificazione privata e servizi pubblici.
Più in generale riteniamo che il piano regolatore andrebbe ridiscusso nel suo complesso attraverso un ampio e trasparente confronto politico riguardo al disegno complessivo dell'aspetto urbanistico della città, rendendo realmente partecipate le scelte che l'amministrazione si appresta a compiere.
Non possiamo non prendere atto della grave crisi di liquidità in cui si trovano le casse della Città e a seguito della manovra finanziaria che ci penalizza fortemente, come già si sapeva sarebbe accaduto dopo lo straordinario e probabilmente eccessivo dispendio di denaro pubblico connesso all'evento Olimpico 2006.
Quest'anno addirittura si rileva la necessità di triplicare rispetto allo scorso triennio gli introiti provenienti da vendite di beni immobiliari del nostro patrimonio cittadino.
A tale scopo è stato individuato un pacchetto di immobili da cedere nel corso del 2007 del valore potenziale di 147.821.000,00 Euro.
E' stato individuato nell'apporto ad un fondo comune di investimento immobiliare chiuso lo strumento più idoneo per la valorizzazione di tali beni in tempi rapidi con l'apertura ad investitori dotati di significativa capacità finanziaria che dà maggior garanzia di dinamicità al mercato e all'economia torinese di quanto possa dare la vendita diretta per aste pubbliche.
Esprimiamo apprezzamento nei confronti dell'impegno dell'amministrazione a garantire almeno i maggiori introiti possibili per la Città.
Abbiamo però appreso con preoccupazione che le offerte pervenute fin ora sono molto più basse rispetto alle valutazioni fatte qualche mese fa dal Politecnico, il quale ha corretto pochi giorni fa le sue valutazioni al ribasso, stabilendo che possono essere accettate offerte da un minimo di 104,6 milioni di euro ad un massimo di 113,04 milioni di euro. Chiediamo che si faccia tutto il possibile per evitare ulteriori ribassi e speculazioni.
Pertanto, in considerazione delle urgenti ed inderogabili necessità di reperimento di fondi, nonostante la considerazioni negative sopra evidenziate, si ritiene di proporre l'espressione di parere favorevole, a condizione che sia stralciato dalla variante parziale il fascicolo relativo all'immobile ubicato in Via Alby n.1 per il quale si richiede non sia attuata l'alienazione, conservando la sua destinazione ad uso pubblico e provvedendo per lo stesso a predisporre un piano d'intervento più consono alle necessità della collettività e del territorio.

TUTTO CIO' PREMESSO
LA GIUNTA CIRCOSCRIZIONALE

Visto il Regolamento del Decentramento approvato con deliberazioni del Consiglio Comunale n. 133 (n. mecc. 9600980/49) del 13 maggio 1996 e n. 175 (n. mecc. 9604113/49 del 27 giugno 1996) il quale fra l'altro all'art. 43 elenca i provvedimenti per i quali è obbligatoria l'acquisizione del parere dei Consigli Circoscrizionali ed all'art. 44 ne stabilisce i termini e le modalità;

PROPONE AL CONSIGLIO CIRCOSCRIZIONALE

di esprimere in merito alla deliberazione del Consiglio, avente a oggetto: "Variante parziale n. 154 al P.R.G., ai sensi dell'art. 17, comma 7 della L.U.R., concernente la valorizzazione e razionalizzazione di beni immobiliari di proprietà comunale", per le motivazioni espresse in narrativa che qui integralmente si richiamano, parere favorevole, a condizione che sia stralciato dalla variante parziale il fascicolo relativo all'immobile ubicato in Via Alby n.1 per il quale si richiede non sia attuata l'alienazione, conservando la sua destinazione di uso pubblico e provvedendo per lo stesso a predisporre un piano d'intervento più consono alle necessità della collettività e del territorio.
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La proposta è quindi posta in votazione. Il Consiglio procede alla votazione. Al momento del voto risultano assenti dall'aula i Consiglieri: BONAVITA-FERRARIS-GAUDIO-GERINO-RICCARDI. Accertato il risultato della votazione palese il Presidente Levi dichiara il seguente risultato:

PRESENTI............................................ 17
VOTANTI............................................. 13
ASTENUTI........................................... 4 (Lazzeri, Omar, Pautasso, Salza)
VOTI FAVOREVOLI........................... 10
VOTI CONTRARI................................ 3

Il Consiglio di Circoscrizione con n. 10 voti favorevoli.

D E L I B E R A

di esprimere in merito alla deliberazione del Consiglio, avente a oggetto: "Variante parziale n. 154 al P.R.G., ai sensi dell'art. 17, comma 7 della L.U.R., concernente la valorizzazione e razionalizzazione di beni immobiliari di proprietà comunale", per le motivazioni espresse in narrativa che qui integralmente si richiamano, parere favorevole, a condizione che sia stralciato dalla variante parziale il fascicolo relativo all'immobile ubicato in Via Alby n.1 per il quale si richiede non sia attuata l'alienazione, conservando la sua destinazione di uso pubblico e provvedendo per lo stesso a predisporre un piano d'intervento più consono alle necessità della collettività e del territorio.

 
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