C.8 - PARERE: "VARIANTE PARZIALE N. 154 AL P.R.G., AI SENSI
DELL'ART. 17, COMMA 7 DELLA L.U.R., CONCERNENTE LA VALORIZZAZIONE
E RAZIONALIZZAZIONE DI BENI IMMOBILIARI DI PROPRIETA' COMUNALE".
Il
Presidente Mario Cornelio Levi, di concerto con il Coordinatore
della II Commissione Carolina De Donato, riferisce:
con
nota prot. n. 4264 /T06.001 /3.154 del 9 ottobre 2007, la Divisione
Urbanistica Edilizia Privata - Settore Procedure Amministrative
Urbanistiche - ha richiesto, ai sensi degli art. 43 e 44 del Regolamento
sul Decentramento, il parere della Circoscrizione in merito alla
proposta di deliberazione del Consiglio Comunale, avente a oggetto:
"Variante parziale n. 154 al P.R.G., ai sensi dell'art. 17,
comma 7 della L.U.R., concernente la valorizzazione e razionalizzazione
di beni immobiliari di proprietà comunale".
La
proposta di Variante n. 154 al P.R.G. è stata esaminata e
discussa in sede di II Commissione nella riunione che si è
svolta il 23 ottobre 2007, con la partecipazione, ai fini dell'illustrazione
tecnica della proposta, di due rappresentanti tecnici del Settore
Strumentazione Urbanistica. Dall'esame e discussione del provvedimento
sono emerse le considerazioni seguenti.
La
proposta di variante è finalizzata alla valorizzazione del
patrimonio comprendendo gli immobili non più necessari per
le finalità logistiche ed istituzionali, altri caratterizzati
da un elevato stato di degrado, ed altri ancora provenienti da atti
di permuta con l'università, non utilizzati per fini istituzionali.
Ci rendiamo conto della necessità da parte dell'amministrazione
comunale di procedere alla razionalizzazione e valorizzazione del
proprio patrimonio immobiliare attraverso una riduzione della passività
e delle spese inutili. In questa direzione si apprezza il riordino
della logistica degli uffici con l'accorpamento di sedi e la vendita
di immobili inutili o sotto utilizzati che il comune in questa fase
non ha denaro sufficiente per ristrutturare. Esprimiamo dei forti
dubbi sulla politica di alienazione di beni pubblici se questa diventa
la fonte principale di introiti per il comune, che si potrebbe trovare
in pochi anni a disperdere il proprio patrimonio.
La nostra circoscrizione ha già espresso parere fortemente
negativo alle varianti al piano regolatore specie nei casi in cui
le varianti modifichino la destinazione d'uso degli immobili da
servizio pubblico di interesse comune ad uso esclusivamente privato.
E' questo il caso ad esempio dell'immobile ubicato nella nostra
circoscrizione in Via Alby n. 1, dove ha sede attualmente un ostello
della gioventù in concessione all'A.I.G.
Si propone nella variante di destinare l'immobile ad area residenziale,
coerentemente con le caratteristiche del tessuto circostante, cioè
la collina. Vogliamo sottolineare che la circoscrizione non è
mai stata consultata riguardo ad eventuali variazioni d'uso di tale
immobile, ed ora ci viene chiesto un parere globale che ricomprende
altri provvedimenti tra loro differenti, costringendoci in tal modo
a dare un parere globale.
Rileviamo che, proprio perché nel nostro territorio c'è
una grave carenza di spazi destinati ad uso pubblico ed attrezzature
d'interesse comune, vediamo con sfavore la variante che ci viene
proposta, in quanto riteniamo che per il corretto svolgimento della
vita sociale sia necessario un equilibrio tra edificazione privata
e servizi pubblici.
Più in generale riteniamo che il piano regolatore andrebbe
ridiscusso nel suo complesso attraverso un ampio e trasparente confronto
politico riguardo al disegno complessivo dell'aspetto urbanistico
della città, rendendo realmente partecipate le scelte che
l'amministrazione si appresta a compiere.
Non possiamo non prendere atto della grave crisi di liquidità
in cui si trovano le casse della Città e a seguito della
manovra finanziaria che ci penalizza fortemente, come già
si sapeva sarebbe accaduto dopo lo straordinario e probabilmente
eccessivo dispendio di denaro pubblico connesso all'evento Olimpico
2006.
Quest'anno addirittura si rileva la necessità di triplicare
rispetto allo scorso triennio gli introiti provenienti da vendite
di beni immobiliari del nostro patrimonio cittadino.
A tale scopo è stato individuato un pacchetto di immobili
da cedere nel corso del 2007 del valore potenziale di 147.821.000,00
Euro.
E' stato individuato nell'apporto ad un fondo comune di investimento
immobiliare chiuso lo strumento più idoneo per la valorizzazione
di tali beni in tempi rapidi con l'apertura ad investitori dotati
di significativa capacità finanziaria che dà maggior
garanzia di dinamicità al mercato e all'economia torinese
di quanto possa dare la vendita diretta per aste pubbliche.
Esprimiamo apprezzamento nei confronti dell'impegno dell'amministrazione
a garantire almeno i maggiori introiti possibili per la Città.
Abbiamo però appreso con preoccupazione che le offerte pervenute
fin ora sono molto più basse rispetto alle valutazioni fatte
qualche mese fa dal Politecnico, il quale ha corretto pochi giorni
fa le sue valutazioni al ribasso, stabilendo che possono essere
accettate offerte da un minimo di 104,6 milioni di euro ad un massimo
di 113,04 milioni di euro. Chiediamo che si faccia tutto il possibile
per evitare ulteriori ribassi e speculazioni.
Pertanto, in considerazione delle urgenti ed inderogabili necessità
di reperimento di fondi, nonostante la considerazioni negative sopra
evidenziate, si ritiene di proporre l'espressione di parere favorevole,
a condizione che sia stralciato dalla variante parziale il fascicolo
relativo all'immobile ubicato in Via Alby n.1 per il quale si richiede
non sia attuata l'alienazione, conservando la sua destinazione ad
uso pubblico e provvedendo per lo stesso a predisporre un piano
d'intervento più consono alle necessità della collettività
e del territorio.
TUTTO
CIO' PREMESSO
LA GIUNTA CIRCOSCRIZIONALE
Visto
il Regolamento del Decentramento approvato con deliberazioni del
Consiglio Comunale n. 133 (n. mecc. 9600980/49) del 13 maggio 1996
e n. 175 (n. mecc. 9604113/49 del 27 giugno 1996) il quale fra l'altro
all'art. 43 elenca i provvedimenti per i quali è obbligatoria
l'acquisizione del parere dei Consigli Circoscrizionali ed all'art.
44 ne stabilisce i termini e le modalità;
PROPONE
AL CONSIGLIO CIRCOSCRIZIONALE
di
esprimere in merito alla deliberazione del Consiglio, avente a oggetto:
"Variante parziale n. 154 al P.R.G., ai sensi dell'art. 17,
comma 7 della L.U.R., concernente la valorizzazione e razionalizzazione
di beni immobiliari di proprietà comunale", per le motivazioni
espresse in narrativa che qui integralmente si richiamano, parere
favorevole, a condizione che sia stralciato dalla variante parziale
il fascicolo relativo all'immobile ubicato in Via Alby n.1 per il
quale si richiede non sia attuata l'alienazione, conservando la
sua destinazione di uso pubblico e provvedendo per lo stesso a predisporre
un piano d'intervento più consono alle necessità della
collettività e del territorio.
.
La proposta è quindi posta in votazione. Il Consiglio procede
alla votazione. Al momento del voto risultano assenti dall'aula
i Consiglieri: BONAVITA-FERRARIS-GAUDIO-GERINO-RICCARDI. Accertato
il risultato della votazione palese il Presidente Levi dichiara
il seguente risultato:
PRESENTI............................................
17
VOTANTI............................................. 13
ASTENUTI........................................... 4 (Lazzeri,
Omar, Pautasso, Salza)
VOTI FAVOREVOLI........................... 10
VOTI CONTRARI................................ 3
Il
Consiglio di Circoscrizione con n. 10 voti favorevoli.
D
E L I B E R A
di
esprimere in merito alla deliberazione del Consiglio, avente a oggetto:
"Variante parziale n. 154 al P.R.G., ai sensi dell'art. 17,
comma 7 della L.U.R., concernente la valorizzazione e razionalizzazione
di beni immobiliari di proprietà comunale", per le motivazioni
espresse in narrativa che qui integralmente si richiamano, parere
favorevole, a condizione che sia stralciato dalla variante parziale
il fascicolo relativo all'immobile ubicato in Via Alby n.1 per il
quale si richiede non sia attuata l'alienazione, conservando la
sua destinazione di uso pubblico e provvedendo per lo stesso a predisporre
un piano d'intervento più consono alle necessità della
collettività e del territorio.