CITTA'
DI TORINO
CIRCOSCRIZIONE AMMINISTRATIVA N.8
C.8
- ORDINE DEL GIORNO CIRCA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA CON IL SERVIZIO
"PORTA A PORTA".
Premesso che
l'amministrazione
comunale ha recentemente predisposto con ordinanza n. 4058/04 un programma
di raccolta differenziata con il sistema "porta a porta"
nell'ambito territoriale della bassa e alta collina
e
che
questo
programma non è stato né concertato né tantomeno
condiviso da parte della Circoscrizione 8, che a suo tempo aveva già
espresso parere negativo al regolamento per la gestione dei rifiuti
urbani ed alle sue modifiche di recente applicazione
e che ancora
in
diverse occasioni né l'Amministrazione comunale né i
rappresentanti dell'AMIAT hanno voluto recepire le considerazione
espresse più volte dalla Circoscrizione per una revisione complessiva
di questo progetto, che vede innanzitutto penalizzare il contribuente
e l'immagine della città
rilevato che
l'AMIAT
in questi anni ha dimostrato di non essere in grado di svolgere un
servizio adeguato di raccolta e smaltimento dei RSU e di non riuscire
a dare risposte concrete e soddisfacenti per una migliore pulizia
della città, come recentemente ha anche ricordato l'attuale
Assessore e Vicesindaco comunale
constatato che
non
vi sono assolutamente ancora le condizioni per proporre il servizio
"porta a porta" che vede condizionare nella vita privata
e nei costi l'utente, per il quale sono già aumentate vertiginosamente
le tasse a fronte di uno scadente servizio in riferimento ad un programma
come il "porta a porta" l'amministrazione comunale non ha
assolutamente coinvolto in modo serio e partecipato le Circoscrizioni
interessate, imponendo agli utenti l'obbligo di effettuare servizi
di raccolta e differenziazione dei rifiuti secondo metodi e sistemi
che continuano a gravare sui costi e che producono il rischio di carenze
igieniche all'interno dei cortili ovvero producono deturpamento e
degrado urbano ed estetico per gli stabili a causa dell'esposizione
dei cassonetti di qualunque genere sul fronte esterno degli stessi
ritenuto
che
non
sia stata data la dovuta e necessaria importanza allo studio del progetto
di raccolta differenziata e non sia stato assolto il compito dell'AMIAT
di proporre soluzioni che non gravino sulla vita economica del contribuente
né sia stato svolto un programma di informazione adeguato rivolto
all'utente come invece dovrebbe risultare dal contratto che l'AMIAT
ha stipulato con l'amministrazione comunale
e che
a
fronte di un contratto di servizio, che allo stato attuale né
l'AMIAT né l'amministrazione comunale hanno intenzione di concordare
con le Circoscrizioni, l'AMIAT non sta svolgendo quanto previsto al
capitolo 3.3.2. che disciplina il servizio di raccolta differenziata
con particolare riguardo alle modalità di esecuzione dello
stesso servizio imponendo in maniera autoritario l'assunzione di responsabilità
all'utente in caso di inosservanza di un corretto smaltimento con
obblighi e divieti e con un eccesso o abuso di potere, avallato dalla
stessa amministrazione comunale, che produce solamente costi aggiuntivi
e rischi di violazione della proprietà privata (i dipendenti
AMIAT hanno addirittura proposto agli utenti di affidarsi a cooperative
per il ritiro dei cassonetti dai cortili, ammesso che di cortili si
tratti, con la possibilità di entrare nelle proprietà
private imponendo di conseguenza il possesso e l'uso delle chiavi
di accesso)
e che ancora
nulla
è stato proposto né considerato per tutte quelle abitazioni
o stabili privi di cortili, con presenza di anziani impossibilitati
alla differenziazione ed al trasporto dei bidoni su strada, per gli
stabili con presenza di posti auto di proprietà, per l'enorme
numero di esercizi commerciali e di ristorazione che condividono cortili
con private abitazioni pur producendo rifiuti in differente quantità,
per le condizioni igieniche in cui verseranno i cortili e le abitazioni
o gli esercizi pubblici a fronte di uno spropositato aumento dei rifiuti
organici, senza contare l'assoluto silenzio in merito alle garanzie
sui tempi di ritiro da parte dell'AMIAT che invece non viene sanzionata
quanto non osserva e rispetta i tempi e la qualità del servizio
considerato che
non
viene considerata alcuna forma di sponsorizzazione, né alcuna
proposta di realizzazione di isole ecologiche esterne e lontane dai
fabbricati presso le quali conferire i rifiuti differenziati alla
fonte, né alcuna proposta in merito ad incentivi economici
da riservare agli utenti che differenziano correttamente i rifiuti
solidi urbani e li conferiscono in luoghi di raccolta disposti dall'AMIAT,
come avviene nei più evoluti paesi europei
si
richiede al Consiglio comunale
di
sospendere il servizio da poco intrapreso e di variare il contratto
di servizio stipulato con l'AMIAT, inserendo i seguenti contenuti:
- l'obbligo di individuazione di aree esterne ai fabbricati abitati
per il conferimento dei rifiuti differenziati da parte dell'utente,
a completa gestione dell'AMIAT e l'individuazione di aree adatte al
conferimento dei rifiuti non organici (vetro, carta, plastica, ...),
con il censimento degli utenti disciplinati e rispettosi delle regole;
- l'indicazione di tempi certi per il ritiro di ogni forma di rifiuto
differenziato o indifferenziato;
- un rigido sistema di controllo e sanzionatorio laddove vengano riscontrate
inadempienze sul servizio da parte dell'AMIAT;
- una politica di incentivo economico a fronte di una buona differenziazione
dei rifiuti da parte dell'utente (esempio: conferimento delle bottiglie
di vetro conil riconoscimento di una quota per i vuoti resi);
- la formulazione di una tabella che indichi il recupero economico
o il risparmio che l'utente può avere laddove dimostri una
efficiente differenziazione alla fonte dei propri rifiuti (vetro,
carta, imballaggi, plastica, ...), con particolare riguardo agli esercizi
commerciali e di ristorazione o bar;
- l'obbligo di consultare le Circoscrizioni per qualsiasi forma di
intervento sul territorio, condizionando il parere degli enti decentrati
sulle scelte e proposte di nuovi sistemi di raccolta differenziata;
- dichiarare all'utente come vengano smaltiti, recuperati o riciclati
i rifiuti prodotti e differenziati;
- l'indicazione delle condizioni economiche (sistema tariffario) a
cui l'utente dovrebbe fare fronte in relazione al sistema differenziato;
- l'obbligo dl rispetto e salvaguardia dei beni ambientali, artistici
ed architettonici nelle urbanizzazioni cittadine, che non vedrebbero
subire un degrado con l'applicazione di innumerevoli bidoni sul fronte
delle facciate degli stabili;
- il divieto assoluto da parte del personale AMIAT di consigliare
l'impiago di cooperative o altre imprese private per sopperire a lavori
a loro demandati;
- il mantenimento del controllo e della verifica sulla qualità
e sull'efficienza del servizio, vincolando le attività effettuate
dall'AMIAT ad una valutazione annuale da parte degli enti locali decentrati
al fin di esprimere punteggi sull'idoneità e sul mantenimento
del servizio;
- l'obbligo di avviare un serio ed adeguato programma di informazione
e non di imposizione, garantendo il ruolo delle Circoscrizioni come
interlocutori privilegiati e tutelando l'utente sulla conoscenza di
costi o tasse aggiuntive in relazione al servizio offerto.
La
proposta è quindi posta in votazione. Il Consiglio procede
alla votazione per alzata di mano. Al momento del voto risultano assenti
dall'aula i Consiglieri: PADULA-BIANCHI-BONAVITA. Accertato il risultato
della votazione palese il Presidente Formisano dichiara il seguente
risultato:
PRESENTI............................................
20
VOTANTI............................................. 20
ASTENUTI........................................... ==
VOTI FAVOREVOLI........................... 14
VOTI CONTRARI................................ 6
Il
Consiglio di Circoscrizione con n. 14 voti favorevoli approva a maggioranza.