CITTA'
DI TORINO
CIRCOSCRIZIONE AMMINISTRATIVA N.8
C.8
- PARERE: VARIANTE N. 100 AL P.R.G. AI SENSI DEGLI ARTT. 15 E 17 DELLA
L.R. 56/77 E S.M.I. - ADEGUAMENTO ALLA CIRCOLARE P.G.R. 8 MAGGIO 1996,
N. 7/LAP ED AL PIANO PER L'ASSETTO IDROGEOLOGICO - P.A.I.- ADOZIONE
PROGETTO PRELIMINARE.
Il
Presidente Cesare Formisano, di concerto con il Coordinatore della
II Commissione Giovanni Maria Ferraris, riferisce:
con
nota prot. n. 2000-To6.001/00003.18 del 23 marzo 2005, la Divisione
Urbanistica Edilizia Privata - Settore Procedure Amministrative Urbanistiche
ha richiesto, ai sensi degli art. 43 e 44 del Regolamento sul Decentramento,
il parere della Circoscrizione in merito alla proposta di deliberazione
del Consiglio Comunale mecc. n. 2005-01718/009, avente a oggetto:
"Variante n. 100 al P.R.G. ai sensi degli artt. 15 E 17 della
L.R. 56/77 e s.m.i. - Adeguamento Alla Circolare P.G.R. 8 Maggio 1996
n. 7/Lap ed al piano per l'assetto idrogeologico - P.A.I. - Adozione
Progetto Preliminare".
La
succitata proposta di variante costituisce un adeguamento del P.R.G.
(in attuazione di specifiche disposizioni regionali: circolare 7/LAP
e seguenti) sulla base di indicazioni emerse da una serie di studi
specialistici svolti in questi anni sulle parti di territotio comunale
in condizione di rischio idrogeologico e sostanzialmente sulle fasce
spondali e le aree collinari riconosciute in condizioni di dissesto.
Essa
costituisce inoltre anche un adeguamento al Piano Stralcio per l'Assetto
Idrogeologico (PAI), piano di settore per il Bacino del Po che fissa
criteri e norme generali per disciplinare le parti di territorio in
condizioni di rischio idrogeologico (aree esondabili ed aree soggette
a dissesti e valanghe).
La
proposta di variante è stata esaminata e discussa in sede Giunta
Circoscrizionale e di II Commissione e considerato che i termini limitati
disponibili per l'espressione del parere della Circoscrizione non
consentono di acquisire maggiori e dettagliate informazioni e considerazioni
da parte della cittadinanza, ai fini dei necessari e dovuti approfondimenti
sul tema, considerato altresì che un argomento di tale importanza
e delicatezza deve essere analizzato e discusso con serietà
e rigore, alla luce della complessità della materia trattata
dal provvedimento, si è ritenuto di proporre l'espressione
di parere favorevole relativamente all'impianto generale del provvedimento
in oggetto, riservandosi, a seguito di una successiva verifica ed
analisi di approfondimento, di inviare le proprie osservazioni e proposte
di modifica, nei modi e nei termini normativi previsti.
Tuttavia, analizzando la proposta nel suo complesso, si ritiene importante
esprimere alcune considerazioni, a contributo del lavoro svolto e
a rettifica ed integrazione della variante proposta;
in particolare si evidenziano le seguenti osservazioni:
Allegato
B - 3. Parte collinare
3.1.2
disposizioni specifiche per le zone sottoposte a classificazione idrogeomorfologica
Osservazione
n. 1
Argomento: sottoclasse IIIa1 (C ) e sottoclasse IIIb1 (C)
Le
sottoclassi in ambito collinare IIIa1 e IIIb1, rispettivamente comprendenti
porzioni di territorio inedificate, con eventuale presenza di case
sparse e porzioni edificate, sono caratterizzate dalla presenza di
situazioni di "presunto" pericolo nei riguardi della stabilità
del pendio.
Si tratta inoltre di aree in larga parte oggetto di monitoraggio per
verificarne nel tempo la dinamica dissestiva (monitoraggi realizzati
nell'ambito della redazione della presente variante).
In una tale condizione si considera eccessivamente penalizzante la
normativa adottata che potrebbe invece prevedere il passaggio ad una
sottoclasse IIIb meno penalizzante (ad esempio IIIb1) qualora i risultati
del monitoraggio lungo un adeguato lasso di tempo (e successivi approfondimenti
geognostici a livello del singolo lotto) fornissero indicazioni rassicuranti.
Osservazione
n. 2
Argomento : sottoclasse IIIa (C) e sottoclasse IIIb3 (C)
In
queste sottoclassi sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione
edilizia ed è inoltre consentita la realizzazione di locali
tecnici, cantine e garage di pertinenza delle abitazioni esistenti.
In considerazione della modesta pericolosità dichiarata per
queste aree si propone che siano ammessi interventi fino alla ristrutturazione
edilizia con modesti ampliamenti, consentendo anche il recupero di
preesistenti locali inutilizzati e quindi un limitato incremento del
carico antropico, inteso come capacità insediativa, escludendo
però la realizzazione di nuove unità abitative.
Si propone inoltre che venga specificato che la realizzazione delle
summenzionate pertinenze sia consentita anche se queste non sono contigue
all'abitazione e anche se ricadono in Classe IIIa (è infatti
altamente probabile che l'immediato intorno di edifici perimetrati
nella sottoclasse IIIb3 ricada entro la sottoclasse IIIa).
Inoltre si ritiene eccessivamente penalizzante l'esclusione delle
piscine dalle pertinenze ammissibili.
Anche se nella stesura definitiva non vi è più alcun
riferimento al carico antropico e al numero delle unità abitative
emerge comunque l'impossibilità dell'aumento delle unità
abitative di un edificio esistente. Questa limitazione, pur condivisibile
in linea di principio, potrebbe rappresentare un ostacolo insormontabile
al recupero dei numerosi edifici abbandonati che punteggiano la collina
e che, per le dimensioni spesso imponenti, risultano d'interesse per
il recupero solo se suscettibili di frazionamento in più unità
abitative.
Si ritiene che l'abbandono dei vasti settori collinari interessati
da questi edifici abbandonati, spesso anche di grande valenza storica,
artistica e paesaggistica rappresenti un elemento di degrado e di
grave instabilità della pendice collinare per l'assoluta mancanza
di manutenzione e controllo. Si propone pertanto, previa individuazione
puntuale di questi edifici di dimensioni significative ma con una
sola o poche unità abitative, di ritagliare una sottoclasse
ad hoc con l'ammissibilità per la realizzazione, sia pur strettamente
regolamentata e condizionata, di più unità abitative.
D)
Cronoprogramma degli interventi di riassetto per la mitigazione del
rischio - Parte piana
Osservazione
n .3
Argomento: Fiume Po - sponda destra - argine a protezione dell'area
urbanizzata del
Fioccardo (intervento n. 2)
La
progettazione dell'intervento di arginatura è previsto nell'anno
2010. Considerando l'elevata densità abitativa dell'area che
beneficerà della protezione arginale si rileva l'assoluta incongruenza
in merito alla tempistica proposta, che risulta troppo dilatata nel
tempo.
Allegato
B 2 Parte Piana
2.1.2
disposizioni specifiche per le zone sottoposte a classificazione idrogeomorfologica
Osservazione
n. 4
Argomento: sottoclasse III b4 (P)
In
questa sottoclasse, comprendente aree edificate appartenenti alla
Fascia B, parzialmente inondate e attualmente inondabili, sono anche
inseriti i settori ripariali che, in sponda destra, ospitano soprattutto
attività sportive e ricreative, ma anche attività e
depositi che andrebbero rilocalizzati in aree a minore pericolosità
idrogeologica; è il caso, ad esempio, del deposito AMIAT e
del deposito comunale del sale, ubicato attualmente lungo il prolungamento
di c.so Sicilia nell'area antistante il parcheggio di via Villa Glori,
per i quali la Circoscrizione si è già interessata a
suo tempo suggerendo indicazioni alternative.
TUTTO
CIO' PREMESSO
LA GIUNTA CIRCOSCRIZIONALE
Visto
il Regolamento del Decentramento approvato con deliberazioni del Consiglio
Comunale n. 133 (n. mecc. 9600980/49) del 13 maggio 1996 e n. 175
(n. mecc. 9604113/49 del 27 giugno 1996) il quale fra l'altro all'art.
43 elenca i provvedimenti per i quali è obbligatoria l'acquisizione
del parere dei Consigli Circoscrizionali ed all'art. 44 ne stabilisce
i termini e le modalità;
PROPONE
AL CONSIGLIO CIRCOSCRIZIONALE
di
esprimere in merito alla proposta di deliberazione richiamata in oggetto
e per le motivazioni espresse in narrativa parere favorevole condizionato
alle osservazioni sopra richiamate e riservandosi, a seguito di una
successiva verifica ed analisi di approfondimento con la cittadinanza,
di inviare ulteriori osservazioni e proposte di modifica, integrazione
o rettifica nei modi e nei termini normativi previsti.
La
proposta è quindi posta in votazione. Il Consiglio procede
alla votazione per alzata di mano. Accertato il risultato della votazione
palese il Presidente Formisano dichiara il seguente risultato:
PRESENTI......................................
22
VOTANTI....................................... 22
ASTENUTI...................................... ==
VOTI FAVOREVOLI........................... 22
VOTI CONTRARI.............................. ==
Il
Consiglio di Circoscrizione con n 22 voti favorevoli
DELIBERA
di
esprimere in merito alla proposta di deliberazione richiamata in oggetto
e per le motivazioni espresse in narrativa parere favorevole condizionato
alle osservazioni sopra richiamate e riservandosi, a seguito di una
successiva verifica ed analisi di approfondimento con la cittadinanza,
di inviare ulteriori osservazioni e proposte di modifica, integrazione
o rettifica nei modi e nei termini normativi previsti.