12/12/2005 |
Doc.
n. 149/05 |
Mecc.
n. 05/11978/91 |
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"CITTA' DI TORINO
CIRCOSCRIZIONE AMMINISTRATIVA N. 8"
C.8
- PARERE: "MODIFICA E INTEGRAZIONE DELL'ART. 212/BIS DEL REGOLAMENTO
COMUNALE DI IGIENE REQUISITI IGIENICI E DI SICUREZZA DEI LOCALI DA
ADIBIRE A SERVIZIO DI TELECOMUNICAZIONI ACCESSIBILI AL PUBBLICO"
Il
Presidente Cesare Formisano, di concerto con il Coordinatore della
I Commissione Emanuele Padula, riferisce:
con
nota prot. n. 10452 TO2 - 5 - 1 del 16/11/05 Il Presidente del Consiglio
Comunale ha richiesto, ai sensi degli artt. 43 e 44 del Regolamento
sul Decentramento, il parere del Consiglio Circoscrizionale in merito
alla "Modifica e integrazione dell'art. 212/bis del Regolamento
comunale di Igiene. Requisiti igienici e di sicurezza dei locali da
adibire a servizio di telecomunicazioni accessibili al pubblico"
n. mecc. 2005 09532/002.
Il Regolamento è stato valutato e discusso in sede di Giunta
Circoscrizionale e successivamente in sede di I Commissione nella
riunione tenutasi in data 12/12/2005.
Sulla proposta è stato espresso parere sfavorevole, considerato
che:
La modifica del Regolamento Comunale di Igiene, richiestaci come di
consuetudine comunale in prossimità di festività o della
pausa estiva, vede come obiettivo finale il tentativo di regolarizzare
una situazione che ad oggi, complice la politica di permissivismo
tenuta dall'Amministrazione, risulta essere completamente fuori dai
normali canoni di rispetto delle regole. Infatti non si comprende
perché si debba permettere ad esercizi pubblici (Phone Center)
di ottenere con una modifica del regolamento, ulteriori facilitazioni
e minori vincoli. Riteniamo infatti che prima di permettere la regolarizzazione
delle licenze in essere sarebbe stato necessario preventivamente prendere
atto dell'inadeguatezza dei locali non permettendo quindi il proliferare
di attività che sono tutt'oggi all'attenzione della cronaca
cittadina non certamente per l'attività telefonica svolta.
Si ritiene anche che il subordinare la modifica del regolamento ai
soli Phone Center sia oltremodo irriguardoso nei confronti di artigiani
e di altre piccole attività che hanno l'unico torto di svolgere
in silenzio il loro lavoro.
TUTTO
CIO' PREMESSO
LA GIUNTA CIRCOSCRIZIONALE
Visto
il Regolamento del Decentramento approvato con deliberazioni del Consiglio
Comunale n. 133 (n. mecc. 9600980/49) del 13 maggio 1996 e n. 175
(n. mecc. 9604113/49 del 27 giugno 1996) il quale fra l'altro all'art.
43 elenca i provvedimenti per i quali è obbligatoria l'acquisizione
del parere dei Consigli Circoscrizionali ed all'art. 44 ne stabilisce
i termini e le modalità;
PROPONE
AL CONSIGLIO CIRCOSCRIZIONALE
di
esprimere in merito alla proposta di deliberazione richiamata in narrativa
e per i motivi in essa contenuti PARERE SFAVOREVOLE alla "Modifica
e integrazione dell'art. 212/bis del Regolamento comunale di Igiene.
Requisiti igienici e di sicurezza dei locali da adibire a servizio
di telecomunicazioni accessibili al pubblico" considerato che:
La modifica del Regolamento Comunale di Igiene, richiestaci come di
consuetudine comunale in prossimità di festività o della
pausa estiva, vede come obiettivo finale il tentativo di regolarizzare
una situazione che ad oggi, complice la politica di permissivismo
tenuta dall'Amministrazione, risulta essere completamente fuori dai
normali canoni di rispetto delle regole. Infatti non si comprende
perché si debba permettere ad esercizi pubblici (Phone Center)
di ottenere con una modifica del regolamento, ulteriori facilitazioni
e minor vincoli. Riteniamo infatti che prima di permettere la regolarizzazione
delle licenze in essere, sarebbe stato necessario preventivamente
prendere atto dell'inadeguatezza dei locali non permettendo quindi
di proliferare di attività che sono tutt'oggi all'attenzione
della cronaca cittadina non certamente per l'attività telefonica
svolta. Si ritiene anche che il subordinare la modifica del regolamento
ai soli Phone Center sia oltremodo irriguardoso nei confronti di artigiani
e di altre piccole attività che hanno l'unico torto di svolgere
in silenzio il loro lavoro.
La
proposta è quindi posta in votazione. Il Consiglio procede
alla votazione per alzata di mano. Al momento del voto risultano assenti
dall'aula i Consiglieri: PERETTI-MELLA-RISTORI-LUCCI-BIANCHI-SALERNO.
Accertato il risultato della votazione palese il Presidente Formisano
dichiara il seguente risultato:
PRESENTI.......................................
17
VOTANTI......................................... 16
ASTENUTI......................................... 1 (Brusa)
VOTI FAVOREVOLI.......................... 14
VOTI CONTRARI................................ 2
Il
Consiglio di Circoscrizione con n. 14 voti favorevoli.
D
E L I B E R A
di
esprimere in merito alla proposta di deliberazione richiamata in narrativa
e per i motivi in essa contenuti PARERE SFAVOREVOLE alla "Modifica
e integrazione dell'art. 212/bis del Regolamento comunale di Igiene.
Requisiti igienici e di sicurezza dei locali da adibire a servizio
di telecomunicazioni accessibili al pubblico" considerato che:
La modifica del Regolamento Comunale di Igiene, richiestaci come di
consuetudine comunale in prossimità di festività o della
pausa estiva, vede come obiettivo finale il tentativo di regolarizzare
una situazione che ad oggi, complice la politica di permissivismo
tenuta dall'Amministrazione, risulta essere completamente fuori dai
normali canoni di rispetto delle regole. Infatti non si comprende
perché si debba permettere ad esercizi pubblici (Phone Center)
di ottenere con una modifica del regolamento, ulteriori facilitazioni
e minori vincoli. Riteniamo infatti che prima di permettere la regolarizzazione
delle licenze in essere, sarebbe stato necessario preventivamente
prendere atto dell'inadeguatezza dei locali non permettendo quindi
di proliferare di attività che sono tutt'oggi all'attenzione
della cronaca cittadina non certamente per l'attività telefonica
svolta. Si ritiene anche che il subordinare la modifica del regolamento
ai soli Phone Center sia oltremodo irriguardoso nei confronti di artigiani
e di altre piccole attività che hanno l'unico torto di svolgere
in silenzio il loro lavoro.