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OGGETTO
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Parrocchia
di San Grato in Mongreno
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AUTORE
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Progetto
di Giuseppe Castellazzi.
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LOCALIZZAZIONE
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Torino, Circoscrizione
7, Mongreno
Strada Mongreno 344.
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CRONOLOGIA
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Le
prime notizie sulla presenza di una chiesa risalgono al 1479. Nel 1492
viene consacrato un altare a benedetta l’annessa area cimiteriale. Nel
1512 la chiesa riceve i pieni diritti parrocchiali.
I due
principali ampliamenti furono eseguiti nella seconda metà del Settecento
(data di ultimazione: 1776) e nel decennio 1830-40, mentre i più
recenti lavori di restauro conservativo risalgono al 1990.
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NOTIZIE
STORICO-CRITICHE
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La
chiesa di San Grato si affaccia su un piccolo sagrato in posizione dominante
su due versanti, la Valle grande e la Valle piccola di Mongreno.
Di
pianta rettangolare, coperta da volte a crociera in mattoni, con la parte
presbiteriale che accoglie l’altare isolato, sopraelevato di due gradini
e una balaustra in legno a separazione.
Ai
lati si aprono due cappelle rettangolari poco profonde, con volte a vela
e dotate dei relativi altari e balaustre: sono dedicate alla Madonna del
Rosario e alla Immacolata Concezione.
La
facciata della chiesa è delimitata da due lesene che sorreggono
il timpano triangolare ed è decorata da due affreschi dedicati
alla Madonna del Rosario e a San Grato.
Emerge
dal fianco settentrionale dell’edificio il tozzo campanile con cella campanaria
formata da archi a tutto sesto e con un tetto a quattro spioventi.
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CURIOSITA’
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Fino
al XV secolo la chiesa era dedicata a Santa Maria, mentre dal 1630 compare
l’attuale titolazione a San Grato, Vescovo di Aosta, un culto al tempo
inusuale nella diocesi di Torino, che testimonierebbe la presenza a Mongreno
di numerosi forenses provenienti dalla Val d’Ossola e Chambery.
I cittadini forenses erano stranieri che, in cambio della cittadinanza
torinese, dovevano acquistare un bene fondiario sul territorio di giurisdizione
del Comune.
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COMPILAZIONE
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Davide Sanmartino_giugno
2009
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BIBLIOGRAFIA
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D,
Rocchetta, A. Scolari, Mongreno: note su un insediamento della collina
torinese, tratto da L’ambiente storico, ricerche sui centri minori
piemontesi, Edizioni dell’Orso, 1982.
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ANNOTAZIONI
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