Torino, Circoscrizione 7, Borgo Dora, Piazza Borgo Dora.

Lo stabile, edificato nel 1580, fu quasi completamente distrutto nel 1852.
L’attuale costruzione risale al 1867.

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

La "Fabbrica delle polveri e Raffineria dei nitri" fu costruita nel 1580 per volere di Emanuele Filiberto.

Affidata in appalto a privati, fu ampliata e riadattata più volte; nel 1767 passò ad una diretta gestione reale e, tra il 1775 ed il 1788, fu ricostruita su disegno del Colonnello Antonio Quaglia.

Nel 1852 un’esplosione causò la distruzione di quasi tutto lo stabilimento e danneggiò molte case del borgo, causando 24 morti e 15 feriti. Le conseguenze dello scoppio furono limitate grazie all’eroico intervento dell’artigliere Paolo Sacchi, che è a tutt’oggi ricordato da una targa presente sulla facciata dell’edificio.

A seguito del disastro, la produzione di polveri fu trasferita in una zona più lontana dall’abitato.

La ricostruzione dell’Arsenale fu affidata, nel 1867, a Giuseppe Castellazzi, che realizzò un rigoroso edificio in mattoni a vista, organizzato intorno a quattro cortili quadrati, e sovrastato da una torretta.

L’attività di produzione e riparazione di affusti di artiglieria, carri e strumenti prosegue fino al 1982: da quell’anno è iniziata una progressiva e graduale acquisizione dello stabile da parte della città di Torino.

Recentemente l’Arsenale è stato oggetto di un recupero funzionale, finalizzato alla realizzazione di spazi per attività produttive ed artigianali, servizi pubblici e uffici della Città di Torino: in particolare il progetto ha interessato il Cortile del Maglio (vedi scheda) ed il Cortile del Ciliegio.