NOTIZIE
STORICO-CRITICHE
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Nel
1911 la casa di produzione cinematografica Ambrosio,da cui prenderanno
il nome gli stabilimenti, decide di costruire nuovi impianti, quindi acquista
un terreno sito tra via Mantova e via Modena che misura 5300 metri quadrati
circa. L’architetto P. Fenoglio predispone un teatro di posa che misura
50x25x7metri, con pilastri di ferro che sorreggono un tetto vetrato a
due falde soverchiato da un lucernaio. Tutta la lunghezza del teatro è
percorsa da un carro gru di 2 metri per 2, con portata di una tonnellata,
per permettere le riprese aeree ed illuminazioni particolari. La struttura
del teatro, sopraelevata rispetto al terreno, sorge su un basamento di
cemento armato, lo spazio sottostante, con le stesse dimensioni, è
adibito ad uso magazzino per gli scenari; i due spazi sono collegati tra
di loro da un montacarichi. Il progetto stilato dall’architetto risulta
vincente, tant’è vero che lo stabilimento continua ad essere utilizzato
ancora oggi. La palazzina adiacente al teatro di posa ospita uffici e
laboratori tecnici ed è collegata con numerosi passaggi ed una
lunga balconata dalla quale è possibile osservare le riprese in
corso. La facciata dell’edificio è ancora quella originale. Un
altro stabilimento, con un ampio cortile che si affaccia su via Modena,
accoglie altri laboratori ed i garage; al fondo del cortile si erge una
terza costruzione, ad uso magazzino, che collega le due ali del complesso.
L’area compresa tra i tre fabbricati è aperta sul lato che si affaccia
sul fiume Dora per favorire le riprese in esterno. Il piano terreno della
palazzina di via Mantova dà alloggio: all’ufficio del signor Ambrosio,
ad una stanza destinata a pittori e scenografi e ad una sala riunioni,
mentre al primo piano troviamo la camera oscura ed altri studi fotografici.
Negli altri corpi di fabbrica, oltre a laboratori di ogni genere, sono
presenti la sartoria ed il guardaroba, comunicanti con i camerini degli
attori e delle comparse. Alla fine del 1914, la società Ambrosio
decide di ampliare le sue strutture con l’obiettivo di avere più
spazio utile per le riprese esterne, così acquista il lotto di
terreno adiacente a quello già posseduto; investimento che risulterà
sbagliato per via della crisi che colpisce l’Europa e di conseguenza anche
la casa di produzione, che già nel bilancio dal primo aprile 1914
al trentuno marzo 1915 risulta in perdita di 14.485 lire. Tre anni dopo
gli stabilimenti si trovano costretti a chiudere i battenti, il teatro
di posa esterno non viene costruito ed il terreno è utilizzato
per coltivazioni di ortaggi, fonte di sopravvivenza in periodo di guerra.
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CURIOSITA'
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La
società Ambrosio si distingue per la produzione delle più
note pellicole cinematografiche tra cui: Pietro Micca del 1907, Ultimi
giorni di Pompei del1908, (I film sopra citati sono stati prodotti nella
vecchia sede di via Catania) e I Promessi Sposi del 1913. Nel 1911 la
casa cinematografica produce i film di Gabriele D’Annunzio. Il fallimento
è dichiarato il 4 Dicembre del 1924, i curatori fallimentari catalogano:
decine di migliaia di costumi d’epoca, 3787 colli d’armeria, 464 parrucche
ed un documento dattiloscritto di 445 pagine più tre tavole allegate
che ci permette di conoscere dimensioni e cubatura di tutti i corpi di
fabbrica. Il 6 Giugno1929 terreni ed edifici vengono venduti per 900.000
lire alla Società "Edifici Civili e Industriali".
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