31° Torino Gay & Lesbian Film Festival
Con il claim Infiniti Sensi. Precise Direzioni inizia il 31° Torino Gay & Lesbian Film Festival www.tglff.it , dal 4 al 9 maggio 2016 al Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema di Torino, sostenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino, dalla Fondazione CRT.
Partendo da un claim che sintetizza il lavoro di ricerca svolto in trentuno anni di festival e un'immagine guida che sottolinea l'attenzione costante ad accogliere creatività e storie differenti, la trentunesima edizione si aprirà con l'anteprima italiana di "Stonewall" di Roland Emmerich (USA 2015), (trailer www.youtube.com/watch?v=rfphQLhDwKw) la cui promozione in Italia è stata affiancata ad un video, www.youtube.com/watch?v=AYR1Rakdw54 , girato in Italia, a Milano, nei primi mesi del 2016, in cui, attraverso microfoni nascosti, si sono registrate le reazioni dei passanti a due innamorati, una coppia dello stesso sesso, che si baciano e camminano mano nella mano in strada. Si tratta di un video che farà sicuramente discutere e riflettere.
Alla serata di apertura, il 4 maggio alle ore 20.30, presentata da Fabio Canino, parteciperà Paola Turci, che sarà presente al Festival anche nella veste di giurata per la Giuria Lungometraggi.
Per l'edizione 2016, il TGLFF presenta 84 titoli, tra cui 9 anteprime mondiali, 2 anteprime europee, 54 anteprime italiane, 5 Premi
I titoli in programma al Festival sono rappresentativi della pluralità di voci proprie del cinema LGBT. Gli omaggi di questa edizione: Gianni Rondolino, con la proiezione di un'opera da cui rimase impressionato, "Un chant d'amour" di Jean Genet (Francia, 1950); David Bowie, di cui sarà ripercorsa la vita artistica con una selezione dei suoi videoclip più significativi intitolata "Let's dance"; Ettore Scola, con la versione restaurata dell'indimenticabile "Una giornata particolare" (Italia, 1977). Numerose le nazioni rappresentate: dagli Usa all'Italia, dalla Germania alla Francia, dal Regno Unito al Canada. Si segnalano opere dall'Iraq (in coproduzione con la Germania), dal Vietnam, da Taiwan e da Cuba, con un'attenzione particolare a India e Tunisia.
Le tematiche dei film, in concorso e fuori concorso, dell'edizione 2016 spazieranno dalla religione ai rapporti affettivi e sessuali, dal bullismo ai rapporti familiari. In quest'ultimo ambito, esordisce al TGLFF, nella veste di regista, oltre che di attrice, Veronica Pivetti con "Né Giulietta, né Romeo" (Italia 2015), dedicato al tema del coming out e al rapporto genitori-figli. La proiezione, sabato 7 maggio alle ore 10.00, sarà seguita da un dibattito organizzato dalla stessa Veronica Pivetti e dal TGLFF con l'Ordine Psicologi del Piemonte e il Coordinamento Torino Pride. Nella convinzione che la cultura costituisce anzi tutto un diritto dell'essere umano, il TGLFF nella sua programmazione include, da tre anni, l'iniziativa "Cinema con bebè", in collaborazione con Giovani Genitori e Famiglie Arcobaleno, con la proiezione del film d'animazione "Il viaggio di Arlo", in sala dedicata per i più piccoli e i loro genitori, volume ridotto, luci soffuse, fasciatoio, merenda, scalda biberon e passeggino parking.
In collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici, DAMS, i collettivi Identità Unite e Studenti Indipendenti dell'Università degli Studi di Torino e il Coordinamento Torino Pride, il TGLFF organizza, in occasione della trentunesima edizione, un ciclo di incontri, aperti al pubblico e ad ingresso libero, intitolato "Punti di vista: cultura, politica e società LGBTQ" che si svolgerà presso l'auditorium Guido Quazza dell'Università degli Studi di Torino a Palazzo Nuovo in via Sant'Ottavio 20. Questi i tre titoli in programma:
" Giovedì 5 maggio, ore 10.30, Liberaci dal male: le religioni e l'orientamento sessuale
" Venerdì 6 maggio, ore 10.30, Colpiti al cuore: omofobia e bullismo
" Lunedì 9 maggio, ore 10.30, La nostra (LGBTQ) storia come patrimonio culturale.
Nella serata di chiusura, i cui ospiti verranno comunicati sul sito web del TGLFF, www.tglff.it , il film "Baby Steps" (Taiwan/Usa, 2015) affronta, con ironia e leggerezza, il tema della reazione della famiglia di origine dinanzi al progetto di responsabilità genitoriale di Danny, taiwanese e Tate, statunitense, una coppia di ragazzi che hanno fatto famiglia a Los Angeles negli Stati Uniti d'America.