Iscrizioni Presso il Centro Civico della Circoscrizione 7 in corso Vercelli 15 nelle date indicate, dalle ore 9 alle ore 11 fino ad esaurimento dei posti (50 per gita) con possibilità di ritirare i numeri di prenotazione a partire dalle ore 8,30. Ogni persona può ritirare un massimo di quattro numeri.
E' necessario presentarsi muniti di un documento di identità e codice fiscale.
La quota comprende: autobus granturismo, con la presenza di un accompagnatore e di una guida.
All'atto dell'iscrizione è previsto il versamento del costo relativo alla gita.
Il pranzo è a carico del partecipante.
Le gite si effettueranno previo raggiungimento di un numero minimo di 45 iscritti.
Per informazioni:
ASC Piemonte - tel. 011.4371430 - dalle 10.00 alle 12.00 dal lunedì al venerdì.
Con il Patrocinio della Circoscrizione 7
Domenica 20 Marzo 2016
Govone: Festa dei tulipani - "Tulipani a Corte"
Iscrizioni: mercoledì 16 marzo - costo: 16 euro
L'evoluzione sociale dell'intero Comune di Govone è da sempre legata al castello, che domina l'abitato e l'ampia valle del fiume Tanaro, costruito a scopo prima dell'anno Mille sul colle più alto, poi ricostruito nelle forme attuali a partire dal Seicento per i Conti Solaro, all'epoca proprietari, ispirandosi in parte ai disegni degli architetti Guarino Guarini per facciata sul lato sud e Benedetto Alfieri per quella a nord.
Il Castello di Govone, per lungo tempo residenza estiva prediletta dal Re Carlo Felice e dalla Regina Maria Cristina di Savoia, é stato riconosciuto dall'UNESCO "patrimonio artistico e culturale dell'umanità" e inserito dalla Regione Piemonte nel circuito della "Corona di delizie sabaude".
Il Castello Sabaudo di Govone ospita la XVIII edizione di "Tulipani a Corte". La manifestazione è stata ideata per valorizzare la splendida fioritura dei tulipani selvatici (Tulipa oculus solis praecox Ten.) che crescono spontaneamente nel parco storico del Castello, ove questa specie in via di estinzione, ma protetta da una legge regionale, ha trovato il suo habitat ideale e si è ampiamente diffusa. Il magnifico spettacolo, di breve durata, poiché si esaurisce nell'arco di soli dieci giorni, si presenta con uno scenario mozzafiato: tutto il sottobosco si infiamma del rosso dei tulipani selvatici, unito all'azzurro delle pervinche e al blu dei muscari, regalando ai visitatori una tavolozza di colori che è una vera meraviglia della natura.
In questa storica ed affascinante cornice, domenica 20 marzo si festeggerà l'inizio della primavera con romantiche passeggiate fra i tulipani, musiche, mostre d'arte, spettacoli all'aperto per bambini, sfilate di figuranti in costume d'epoca, visite guidate al castello, e alle antiche chiese
Dolci assaggi, degustazioni di vini e prodotti tipici allieteranno la giornata, che prevede anche la possibilità di pranzare nel parco a cura delle locali Pro Loco, per goderne la serena bellezza, o di sperimentare la buona cucina del luogo, nei ristoranti locali.
Sabato 30 Aprile
Rapallo e Torre di Punta Pagana
Iscrizioni: mercoledì 27 aprile - costo: 24 euro
Rapallo era uno dei tradizionali luoghi di villeggiatura, nella prima metà del secolo scorso, della nobiltà e degli artisti di mezzo mondo. Anche la gastronomia ligure riesce ad esprimersi al meglio con un'ampia offerta di ottimi ristoranti.
Fra San Michele di Pagana e la spiaggia di Prelo emerge un promontorio coperto di pini marittimi, entro cui si annida una delle poche torri "saracene" liguri non inglobate in abitazioni o svilite da usi impropri. La donazione ha offerto al FAI l'occasione di restaurare la torre e curare la sopravvivenza delle specie arboree. I lavori di restauro hanno ripristinato in copertura la "camera della bombarda", ritrovato il pavimento originario in mattoni posti a coltello e preservato ed integrato gli intonaci esterni seicenteschi.
sabato 28 maggio
Finalborgo
Iscrizioni: mercoledì 25 maggio - costo: 21 euro
Finalborgo è uno dei tre nuclei urbani formanti l'abitato di Finale Ligure, in provincia di Savona. Ebbe il maggior sviluppo durante il Medioevo, quando era la capitale del Marchesato di Finale, governato dai marchesi Del Carretto e sotto la Spagna (XVII secolo). Il borgo è stato recensito come uno dei borghi liguri più belli d'Italia. L'abitato venne sviluppato nell'entroterra finalese, non direttamente sul mare per essere più protetto contro i possibili sbarchi saraceni sulla costa, in un luogo facilmente difendibile: la confluenza del torrente Aquila con il torrente Pora, i cui alvei costituiscono un unico fossato naturale.
Castel San Giovanni, tipica fortezza spagnola costruita nel 1640-1645, domina tuttora Finalborgo. Molto più recente del vicino Castel Gavone, ne costituiva una difesa avanzata e simultaneamente proteggeva e controllava Finalborgo, la capitale del Marchesato di Finale.
sabato 25 giugno
Susa e Forte di Exilles
Iscrizioni: mercoledì 22 giugno - costo: 18 euro
La gita del 25 giugno a Susa e Forte di Exilles è stata rimandata a data da destinarsi.
La città venne fondata alla confluenza del fiume Dora Riparia con il torrente Cenischia in posizione strategica per il controllo delle vie dirette ai valichi del Moncenisio e del Monginevro. Le origini di Susa "Porta d'Italia" si perdono nella storia. Nel 500 a.C., quando città come Aosta e Torino non erano ancora state fondate, in Susa esisteva una realtà celtica perfettamente organizzata dai sacerdoti druidi. Successivamente romanizzata ebbe il suo massimo splendore con il culmine dell'Impero Romano. Ne seguì una lunga decadenza fino alla rinascita, nel VIII secolo, sotto il dominio dei Franchi. Teatro di saccheggi ed incendi, trovandosi al centro dei percorsi e delle strade che conducevano dal nord-Europa verso la città di San Pietro, fu il primo territorio ad essere sottomesso ai Conti di Moriana nell'XI secolo. Diventata provincia sotto i Savoia seguì interrottamente i destini del ducato. Dopo l'Unità d'Italia la provincia di Susa fu conglobata in quella di Torino.
Il Forte di Exilles è uno dei monumenti più antichi della Valle Susa. Le sue origini sono ancora incerte ma intorno al 1155 esisteva già quando Exilles rappresentava il confine estremo orientale del principato dei conti d'Albon. Nel 1339, presenta già una struttura complessa: è un raro esempio di "castello di strada", dalla costruzione difensiva articolata in più circuiti murati a difesa del nucleo interno e da una barriera esterna, efficace controllo dell'importante asse stradale che dal Piemonte portava in Provenza attraverso il Monginevro. Fatto radere al suolo dai francesi in seguito al trattato di Parigi nel 1796, il Forte viene ricostruito tra il 1818 e il 1829 dal Re di Sardegna. Il forte fu disarmato nel 1915 e perse definitivamente ogni funzione militare l'8 settembre 1943 quando venne abbandonato definitivamente dai militari. Nel 1978 la Regione Piemonte acquisisce il bene dal Demanio militare, con l'impegno di provvedere al restauro e recupero funzionale del monumento.